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Domenica, 25 Novembre 2018 09:09

UniCredit, Salotto di Economia e Finanza a Modena

Un incontro con gli esperti sulle prospettive dei mercati in Europa e nel mondo. Marco Grazioli, Presidente TEH Ambrosetti; e Simone Puricelli, Senior Sales Manager Amundi, sono gli esperti che UniCredit ha portato nel "Salotto di Economia e Finanza", organizzato dalla banca giovedì scorso al Museo Enzo Ferrari di Modena.

Davanti ad una platea composta da circa 140 persone tra rappresentanti di spicco della società e dell'imprenditoria emiliana, Andrea Moggi, Responsabile Private Banking Modena UniCredit, e Paolo Rossi, Responsabile Corporate Banking Modena UniCredit, hanno avviato i lavori, introducendo l'intervento di Simone Puricelli centrato sul tema "investire nel cambiamento", ovvero l'impatto dei trends di lungo periodo sulle modalità e le opportunità di investimento.
A seguire, l'intervento di Marco Grazioli che ha fornito una panoramica sull'attuale contesto economico europeo e mondiale.

Il Salotto di Economia e Finanza è una delle iniziative realizzate da UniCredit per i propri clienti: un'opportunità per conoscere personalmente le competenze dei migliori specialisti interni ed esterni; per confrontarsi ed individuare nuove possibilità di pianificazione finanziaria e di protezione del patrimonio.

Spread alle stelle ed incertezze. Per alcuni analisti riprende la fuga di capitali italiani all'estero. Canton Ticino e Svizzera le mete più "comode". A detta delle banche svizzere: cresce la richiesta d'informazioni degli italiani per aprire conti e depositi al di là delle Alpi

La Svizzera è stata da sempre ritenuta un "porto" sicuro per coloro che volessero custodire capitali o beni di valore anche dall'estero. Lo sanno gli italiani che non hanno mai smesso di spostare liquidità o quanto ritenessero prezioso al di là della Alpi. Ciò specialmente in tempi di crisi o d'incertezza.

Gli scudi fiscali e la fine del segreto bancario avevano notevolmente ridotto questo flusso di "frontalieri" del deposito bancario. Almeno fino solo a poco fa. Perché, da quanto è riportato dalla stampa del Canton Ticino, la storia sembra che stia iniziando a ripetersi. E non sarebbero pochi gli italiani tornati a bussare alle porte delle filiali delle banche luganesi. Anche se cambiano i motivi che spingono i nostri concittadini a spostarsi: mentre prima lo si faceva per nascondere al fisco il denaro o si occultavano capitali di provenienza illecita, oggi la ragione principale sarebbe dovuta al tentativo di salvare i propri risparmi.

Lo spread in salita ed il conseguente vento d'incertezza che molti analisti soffiano sull'opinione pubblica, costituirebbero lo spettro che aleggia minaccioso sulla solidità dei risparmi degli italiani che, spaventati per le possibili ripercussioni a medio e lungo termine, preferiscono traslocare i propri risparmi in luoghi più sicuri. E dove se non in Svizzera, Paese da sempre riconosciuto per la solidità bancaria?

D'altra parte, come spiega Marco Silvani l'amministratore dell'Istituto finanziario luganese Lemanik: «Il menù degli strumenti offerti dai gestori svizzeri è più aperto verso l'esterno e meno concentrato sui prodotti "captive" rispetto a quelli italiani». La gestione delle attività finanziare, inoltre, in Svizzera avviene in maniera più veloce rispetto all'Italia. Da qui la crescente richiesta di informazioni per l'apertura di conti: «Richiedono lumi sui costi e sulle opzioni di investimento disponibili, sugli asset, ma nessuno lo fa domandando di aprire conti riservati. Probabilmente perché già sa che riceverebbe un diniego», affermano dalla Banca del Sempione.

Più scettico Marco Boldrin, amministratore delegato di Copernicus, società nata dal ricompattamento di gestori e operatori già Bsi, che a IlSole24Ore dichiara di non aver avvertito un afflusso di capitali particolare dall'Italia. «Quello che possiamo registrare semmai è un maggiore interesse e la tendenza a informarsi di più. Ma di file agli sportelli ancora non ne vediamo». Di diverso parere Alessandro Falconi, fondatore di Af Consulting: «La tendenza è oramai assodata e le domande di espatrio sono sempre di più».

Chi sta pensando di aprire un conto in franchi, invece, viene indirizzato diversamente, come suggerisce un consulente di PostFinance: «Per i non residenti non conviene. Si può versare il denaro, ma non si può operare online». In ogni caso, per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", già il fatto che molti si stiano informando, non può che destare preoccupazione, perché il deflusso di capitali verso l'estero è sempre indice di scarsa credibilità per l'intero Paese ed in qualche modo vanno prese urgenti misure per evitare che diventi un fenomeno di massa.

( 25 ottobre 2018 )

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Domenica, 14 Ottobre 2018 08:29

Come un comandante al timone dell'impresa

Dall'esperienza come relatore alla premiazione dello Spinup Award tenuto a Scilla e dopo il giro in barca con tutti gli imprenditori partecipanti ascoltando la guida turistica che ci ha accompagnato durante l'escursione ho pensato che ogni lavoro può essere paragonato per analogia a qualcos'altro e cosi ho voluto dedicare qualche minuto a creare l'analogia della mia professione.

Le acque del mar Tirreno incontrano le acque del mar Ionio nei pressi dello stretto di Messina, dove, per cause del tutto naturali, si crea un vero e proprio scalino d'acqua, dovuto all'incontro tra le due forti maree, con conseguente formazione di molti mulinelli d'acqua, la cui potenza può addirittura far cambiare direzione a una nave che transita nello stretto.

Per ovviare a questo pericolo è stato imposto alle navi l'affiancamento di un comandante italiano con consolidate esperienze maturate sul posto. Il comandante è accompagnato a bordo da una pilotina o da un piccolo rimorchiatore, e al termine del servizio viene ripreso dallo stesso mezzo.

Amo riprendere questo esempio per definire il nostro ruolo nella gestione della crisi d'impresa. La nave in difficoltà in balia delle maree simboleggia l'impresa in crisi, il rimorchiatore che tira la nave fuori dal guado rappresenta il nostro studio con "a bordo" professionisti pronti a lavorare insieme per la buona riuscita della navigazione, e il comandante – esperto di mare in generale e del posto in particolare - che sale a bordo per affiancare il capitano è il Temporary Manager che affianca l'imprenditore.

Così, come il comandante esperto conduce la nave in mare aperto per poi, una volta passato il pericolo, ridare il comando al legittimo capitano, allo stesso modo il Temporary Manager, passata la crisi e riportata l'azienda in bonus, restituisce il "timone" all'imprenditore.

Pubblicato in Economia Emilia
Martedì, 09 Ottobre 2018 09:59

Credito, IFIN Holding rileva il 60% di 24INVESTMENT

Reggio Emilia 8 ottobre 2018 - Ifin Holding srl, che fa capo all'industriale reggiano Fernando Spallanzani, alla guida del gruppo industriale di famiglia, attivo nei settori siderurgico, agroalimentare, immobiliare e finanziario, con ricavi consolidati superiori a 400mln, ha rilevato il 60% delle quote di 24Investment srl, holding di partecipazioni guidata dall'imprenditore Rino Moscariello focalizzata nella gestione e nello sviluppo di reti distributrici di prodotti finanziari ed assicurativi.

La 24investment detiene: il 98% di 24Finance Mediazione Creditizia spa, primaria società di mediazione creditizia con un intermediato complessivo di circa 200mln, che conta oltre 160 professionisti, operanti in tutta Italia, con sedi principali a Milano, Roma e Napoli; il 90% di BlueBroker srl, società di brokeraggio assicurativo specializzata nell'intermediazione di soluzioni legate al mondo del credito; il 49% di 24max spa, nata a luglio, dall'unione di due big player del Real Estate e dell'intermediazione finanziaria come il gruppo immobiliare RE/MAX Italia e 24 Finance Mediazione Creditizia, con l'obiettivo di diventare leader di mercato intermediando a regime, attraverso una rete altamente specializzata, mutui per oltre 550mln l'anno.

Contribuire alla costruzione di un polo aggregato di distribuzione di prodotti creditizi è l'obiettivo dell'operazione curata, per conto dei due gruppi, dallo studio legale Avvocatidiimpresa, rappresentato da Alberto Calvi di Coenzo e Rosanna Frischetto; lo studio RTZ, rappresentato dal senior partner Mirco Zucca e il partner Jessica Teggi per Ifin holding; l'investment manager Gerardo Consalvo; l'avvocato Francesco Montemurro; lo studio One Partner, rappresentato da Mauro Ferrara e Francesco Trimboli per 24Investment.

"Il progetto sul quale stiamo lavorando mira alla creazione di una rete di mediatori finanziari estesa su tutto il territorio nazionale con l'obiettivo di diventare punto di riferimento del mercato. L'ingresso in 24Investment è un ottimo punto di partenza per il raggiungimento dell'obiettivo prefissato, considerando già l'alto livello di organizzazione che ha permesso alla società in poco tempo di raggiungere dimensioni significative, grazie all'ottimo lavoro di gestione e coordinamento di Rino Moscariello", dichiara Fernando Spallanzani.

"Sono certo che l'esperienza di un imprenditore di successo come Fernando Spallanzani darà una notevole spinta all'ulteriore crescita del progetto societario di 24Investment", aggiunge Rino Moscariello, leader del Gruppo che nasce dall'incontro fra realtà imprenditoriali di successo in specifici settori legati al mondo finanziario e immobiliare.

 

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Domenica, 30 Settembre 2018 08:12

SpinUpAwards 2018. Parmigiani, presenti!

Si è svolta ieri nella splendida cornice del Castello Ruffo di Scilla la premiazione della IV edizione dello SpinUpAward 2018, evento nazionale che premia il made in Italy dell'innovazione, format ideato ed organizzato da Angelo Marra imprenditore e founder dell'associazione Reboot e Antonio Prigiobbo Designer e Driver di NAStartUp,

Il Fondo di Venture Capital MDC rappresentato dal parmigiano Stefano Rusca e da Gabriele Carrozza e Gruppo R1, società di consulenza aziendale con sede a Parma rappresentata da Gianluca Brischetto e Mario Vacca sono intervenuti in qualità di sponsor dell'evento che ha visto Stefano e Mario relatori al convegno.

Con quest'ultimo appuntamento crescono le attività: workshop, spazi di networking e sessioni di presentazione di Imprese, Startup e PMI innovative.
E' stato presentato il nuovo board che supporta le attività annuali di SpinUpAward composto: Stefano Rusca (Fondo Mdc), Gabriele Carrozza (R1), Gianandrea Ferrajoli (MECAR), Giuseppe Quattrone e Luigi Familiari (Saxesfull) e Enzo Calabrò (Unieruro - Bagnara).

Tra 6 proposte selezionate che hanno già vinto la Nomination di SpinUpAward grazie alla rete degli Esperti dislocati in tutta Italia la giuria ha scelto per l'Area FoodTech la startup
Smart Farm: the vision farming un'app per servizi alla ristorazione mentre per l'area TourismTech la startup Sooneat un prodotto/servizio per il miglioramento delle rese produttive in agricoltura.

Oltre a consegnare gli SpinUpAward di categoria,il pomeriggio di Sabato 29 settembre, con un evento pubblico con i Pitch delle Startup e delle PMI innovative si è assegnato Top of Top il premio per l'idea preferita dal pubblico presente, una platea variegata di investitori, imprenditori, ricercatori, docenti universitari, istituzioni, professionisti (nazionali e regionali), ma soprattutto venture capital e business angel e Manager di Fondi d'investimento che ha scelto Tripoow come assegnataria del massimo riconoscimento.

Da domani tutti al lavoro per il prossimo evento del 2019...

 

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Venerdì, 14 Settembre 2018 14:28

Come richiedere la Carta di Credito Aziendale Online

L'Osservatorio Mobile Payment&Commerce del Politecnico di Milano, a conferma di molti studi di settore compiuti da varie società, ha mostrato che nel 2016 i pagamenti eseguiti con carta di credito, per via digitale, sono cresciuti circa del 9%, raggiungendo la soglia del 24% dei consumi.

Questo valore indica come sia in netta crescita la scelta rivolta a favore di strumenti moderni e più sicuri per eseguire pagamenti, soluzione che interessa sempre di più anche le aziende.

In questo caso parliamo di carte di credito aziendali, divenute importanti per la gestione amministrativa dell'impresa. Esse consentono di monitorare le spese veloci, i fornitori e le utenze, inoltre permettendo l'esame meramente online del flusso di denaro in uscita durante un determinato periodo. Questo concede un fondamentale controllo funzionale ed in tempo reale delle spese, voce fondamentale per la gestione dell'azienda.

La crescita dell'uso delle carte di credito aziendali ha spinto molte grandi banche ad interessarsi, per di più sono nate società che hanno deciso di specializzarsi esclusivamente in questo particolare settore. Tutto ciò ha portato ad uno sviluppo tecnologico e finanziario per incoraggiare l'uso di questo mezzo di pagamento.

Importante è ovviamente scegliere la soluzione più conveniente all'esigenze d'impresa, optando per quella offerta finanziaria che presenti reali benefici in base alla propria attività.

 

Ulteriori vantaggi della richiesta della carta di credito on line

È decisamente obsoleto recarsi presso un istituto di credito, perdere tanto tempo nel compilare documentazione che un operatore bancario poi inserirà lui stesso on line, magari nello stesso portale a cui potete accedere comodamente da casa vostra o dal vostro ufficio.
Un altro elemento molto importante nell'acquisto della carta di credito on line è sicuramente la possibilità di effettuare una comparazione delle carte di credito che oggi sono tantissime, alcune più vantaggiose di altre, alcune sono multiapplicative rispetto ad altre, offrono dei servizi rispetto ad altre: faccio un esempio, non tutte le carte di credito sono aderenti al circuito fast pay.

Ciò significa che se voglio impiegare la mia carta di credito per pagare al casello dell'autostrada e la carta di credito non è abilitata al circuito non mi farà passare. Insomma, l'acquisto on line mi permette di effettuare delle comparazioni sui costi, funzionalità in modo da consentire di effettuare la scelta più oculata, adatta alle mie necessità personali e il mio portafoglio. Acquistare la stessa card presso un istituto di credito mi offre sicuramente delle soluzioni più limitate.

In genere, un istituto di credito o una banca non ha più di due o tre soluzioni di pagamento per carte di credito e le tecnologie impiegate possono non essere conformi alle mie esigenze. On line posso tranquillamente effettuare una scelta più libera, consapevole e assolutamente meno vincolante.

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L'attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso impone all'imprenditore di allargare la propria area strategica d'affari oltre i confini nazionali.

Di Mario Vacca Parma 1 settembre 2018 - I colossi dell'E-commerce che si occupano delle "vendite a distanza" il più delle volte sono grandi società estere con sede in Unione Europea fuori da essa o nei cosiddetti "paradisi fiscali".
Nel caso in cui tali vendite superino precise soglie di fatturato fissate da ciascuno Stato membro dell'Unione Europea, questi soggetti sono obbligati a tassare i beni venduti nel paese di destinazione.
Si dovrà quindi scegliere alternativamente se identificarsi ai fini IVA oppure nominare un rappresentante fiscale (la nomina è obbligatoria nel caso in cui le vendite vengano effettuate prevalentemente nei confronti di acquirenti privati).
Potrà essere nominata come rappresentante fiscale una persona fisica oppure una persona giuridica che abbia residenza o sede in Italia.

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA' E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

Misurarsi con la normativa e la burocrazia di un altro paese, oltre che con un nuovo mercato, comporta notevoli difficoltà che possono scoraggiare anche la più forte delle motivazioni. Generalmente l'imprenditore che desidera oltrepassare i confini nazionali ha di fronte a sé diverse opzioni, ognuna delle quali risponde ad esigenze strategiche specifiche, e ognuna delle quali comporta problematiche diverse. Prendendo, ad esempio, in esame il caso di un imprenditore intenzionato, non solo ad entrare in un mercato straniero con i propri prodotti, ma a stabilire una propria presenza fisica oltreconfine, si può concentrare l'analisi sulle seguenti tre possibilità:

1. Istituzione di un ufficio di rappresentanza;
2. Costituzione di una società di diritto locale.
3. Costituzione di una stabile organizzazione;

1. L'UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L'ufficio di rappresentanza rappresenta la soluzione più veloce, semplice e meno costosa per stabilire una minima presenza oltreconfine. Non presenta criticità o problematiche particolari, né dal punto di vita normativo né dal punto di vista operativo; esso infatti non gode di autonomia giuridica, neanche dal punto di vista fiscale non è soggetto al pagamento di imposte nel Paese in cui viene stabilito. Naturalmente l'ufficio di rappresentanza, non può esercitare alcuna attività di tipo gestionale, industriale o commerciale; esso deve limitare la propria operatività all'ambito promozionale, informativo e, per l'appunto, di rappresentanza; esso potrà, ad esempio, mostrare i prodotti ai potenziali clienti, ma non potrà concludere contratti. Può solo svolgere attività di natura preparatoria rispetto all'attività svolta dalla casa madre.

2. LA SOCIETA' DI DIRITTO LOCALE La costituzione di una società di diritto locale rappresenta sicuramente la soluzione più radicale per l'imprenditore che desideri estendere i propri affari oltreconfine. La società di diritto locale, controllata dalla casa madre estera, ha ovviamente piena soggettività giuridica e tributaria nel Paese in cui viene costituita; essa cioè rappresenta un soggetto giuridico totalmente distinto dalla casa madre, ed in quanto tale pienamente soggetta alla normativa locale. Ciò significa che prima di poter trasferire la ricchezza prodotta, sottoforma di dividendi alla controllante estera, dovrà assolvere pienamente a tutte le obbligazioni tributarie del Paese in cui è stabilità, compresa l'eventuale imposizione sui dividendi in uscita. Il dividendo trasferito all'estero, poi, sconterà la tassazione secondo la normativa tributaria del Paese di destinazione, il quale potrà concedere un credito per le imposte pagate all'estero su tale dividendo. Nella quantificazione degli aspetti fiscali relativi alla distribuzione di dividendi dalla società straniera alla madre italiana, si dovranno considerare, oltre alle norme interne dei due Paesi interessati, anche l'eventuale presenza di una Convenzione contro le doppie imposizioni sottoscritte dai due Paesi e l'eventuale applicabilità della c.d. Direttiva Madre-Figlia, la quale trova applicazione per i rapporti tra paesi UE allo scopo di eliminare la doppia imposizione sui dividendi transazionali.

3. LA STABILE ORGANIZZAZIONE (BRANCH) La stabile organizzazione viene descritta dalla normativa tributaria italiana, derivata a sua volta dalla normativa convenzionale OCSE, come una sede fissa di affari per mezzo della quale l'impresa non residente esercita in tutto o in parte la sua attività sul territorio dello stato. La stabile organizzazione, quindi, può essere costituita, ad esempio, da una sede direzionale, una succursale, o anche da uno stabilimento produttivo, situato in un Paese diverso dal Paese di residenza dell'impresa. Da un punto di vista giuridico la stabile organizzazione non costituisce un soggetto autonomo dalla "casa madre"; a tal proposito si dice che la stabile organizzazione non ha personalità giuridica. Da un punto di vista tributario, invece, la stabile organizzazione costituisce un vero e proprio soggetto passivo di imposta, del tutto autonomo dalla "casa madre", tenuto al pagamento delle imposte nel paese in cui è presente. Ciò significa che un'impresa non residente che eserciti la sua attività nel territorio dello Stato italiano per mezzo di una sede fissa di affari sarà tenuta al pagamento delle imposte per i redditi prodotti in Italia. Come precedentemente detto, la norma italiana ha ereditato il concetto di stabile organizzazione dalle Convenzioni contro le doppie imposizioni (Modello OCSE), mantenendo, però, alcune importanti differenze; per questo motivo è sempre di fondamentale importanza, prima di costituire una stabile organizzazione, verificare eventuali differenze tra la normativa interna ed estera e l'eventuale presenza di una Convenzione contro le doppie imposizioni sottoscritta dai due Stati; in quest'ultimo caso, è bene ricordare, la norma convenzionale prevale sulle norme interne
La stabile organizzazione consta, principalmente, di due elementi: la stabilità dell'insediamento e la rappresentanza stabile.
Deve, infatti, essere nominato un soggetto preposto all'esercizio della sede (ovvero la stabile organizzazione) che ha anche autonoma rappresentanza ed autonomia gestionale.
La società estera con sede secondaria in Italia è, obbligata ad iscriversi presso l'Ufficio del Registro Imprese della Camera di Commercio italiana competente per il territorio, e la sede secondaria è soggetta alle norme sulle scritture contabili, sui rapporti di lavoro e sulla necessità di eventuali autorizzazioni amministrative per lo svolgimento dell'attività.

Quindi, in definitiva è possibile affermare che:
1) una società di diritto estero può lavorare in Italia a condizione che ivi istituisca una stabile organizzazione e si assoggetti alle normative tributarie e fiscali italiane.
2) ogni altra ipotesi di attività di una società estera in Italia, se basata su stabilità e continuità lavorativa non è lecita.

 

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Estorsione, usura, cartelle esattoriali, Gianluca Sassi (ex m5s): "triste primato,la regione non può stare alla finestra"

Gianluca Sassi ha presentato un'interrogazione per segnalare che la regione ha il più alto numero di denunce segnalate all'Autorità Giudiziaria per estorsione, numeri elevati per usura e cartelle esattoriali. "Paradossale che la Giunta che stipula un patto per il lavoro non si occupi di fenomeni che strozzano le imprese ed il lavoro".

Gianluca-Sassi-exM5S-DSC_3853_1.jpg"Secondo i dati dell'Ufficio studi della CGIA gli incrementi percentuali più importanti del fenomeno dell'estorsione, che ha interessato in particolar modo le regioni del Nordest con l'Emilia Romagna in testa alla classifica, vi è una variazione negli ultimi 10 anni del numero delle denunce per estorsione del più 179.7%, che riguarda la nostra Regione, oltre alla crescente criticità rappresentata dal fenomeno dell'usura e dalla circostanza che tardano ad arrivare interventi risolutivi per i contribuenti sottoposti ad una vera e propria tenaglia a causa dell'impossibilità di far fronte alle richieste di Equitalia per cartelle esattoriali che non riescono ad onorare per mancanza di reddito disponibile. Ecco perché si chiede alla Regione di prendere delle iniziative per contrastare questi fenomeni preoccupanti". È questa la richiesta di Gianluca Sassi riguardo al primato della Regione per estorsioni e la presenza di usura alla quale spesso si accede anche per coprire debiti con Equitalia. "Troviamo francamente paradossale che la Giunta regionale non sia intervenuta sul fenomeno dell'estorsione nonostante il tema della legalità e da inizio legislatura al centro del dibattito politico, sappiamo tutti che oltre ad acquisire illecitamente del denaro attraverso soprusi, ritorsioni o minacce, l'obbiettivo di chi esercita tali azioni malavitose è quello di esercitare un forte controllo del territorio e del sistema produttivo" - spiega gianluca Sassi – "come se non bastasse il territorio regionale è tra i più colpiti dal fenomeno dell'usura: tra il 2010 e il 2016 la variazione percentuale è salita di oltre 266 punti, fenomeno sottostimato tenuto conto che nella maggior parte dei casi le vittime non hanno il coraggio di denunciare i propri strozzin"i. Nella sua interrogazione Gianluca Sassi ricorda che un numero sempre più rilevante di cittadini sono tormentati da procedure esecutive da parte di Equitalia volte a recupero di somme scaturenti da cartelle esattoriali per debiti iscritti a ruolo, datati e difficilmente riscuotibili per insolvenza dei contribuenti. "Tra queste cartelle spiccano quelle dei comuni della Regione che hanno deciso di non aderire alla "rottamazione" delle cartelle esattoriali per multe e tasse comunali ( dai rifiuti all'occupazione di suolo pubblico). Oltre a non aderire alla rottamazione molti comuni, hanno dei limiti Isee molto alti per l'accesso alla rateizzazione da parte dei cittadini e come se non bastasse hanno una rateizzazione caratterizzata da poche rate e di un importo per singola rata elevato, mentre potrebbero onorare il debito se messi nelle condizioni di disporre di un numero consistente di mesi di rateizzazione con importi non elevati per singola rata". Ecco perché – conclude Gianluca Sassi – "credo che sia necessario che la Regione prenda una posizione nelle sedi competenti per sostenere l'annunciato piano di Pace fiscale del Governo per aiutare i cittadini in difficoltà, in particolar modo quelli in condizione economica non in grado di sostenere l'onorabilità del debito ed invitare i comuni ad aderire ad eventuali iniziative di abbattimento delle cartelle esattoriali da parte del Governo, oltre ad invitare i comuni a modificare le norme dei regolamenti delle entrate tributarie per rendere più facili e più accessibili le rateizzazioni (aumentando il numero delle rate e diminuendo l'importo della singola rata) e contestualmente ad innalzare tetto Isee in vigore per l'accesso alla rateizzazione".

(In allegato la Interrogazione di Gianluca Sassi)

 

 

 

 

 

Domenica, 05 Agosto 2018 07:58

Professionisti ed Antiriciclaggio

La Guardia di Finanza ha avviato le verifiche dirette sui dati dei professionisti obbligati alla verifica della clientela in materia di norme antiriciclaggio.

Di Mario Vacca 4 agosto 2018 - La Guardia di Finanza, che in materia ha gli stessi poteri di accesso ai dati dell'Agenzia delle Entrate, ha avviato i controlli sui dati 2018 ed in merito potrà eventualmente rivolgersi ai professionisti obbligati alla verifica della clientela.

Si tratta dell'applicazione del Dlgs 60/2018, in adeguamento alle direttive europee in materi secondo cui G.d.F: ed agenzia delle entrate hanno accesso a tutti i documenti, ai dati, e alle informazioni acquisiti in assolvimento dell'obbligo di adeguata verifica della clientela ai sensi dell'articolo 18 del decreto legislativo 231/2007.

Nell'ipotesi che un'autorità finanziaria estera chiedesse verifiche alle autorità italiane, queste ultime hanno fra i 70 e i 90 giorni di tempo per rispondere.
In generale, la Guardia di Finanza ha poteri per svolgere immediatamente indagini nel caso in cui ritenga ci siano rischi di elusione o evasione.

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di Mario Vacca Parma 26 luglio 2018 - L'Unità di Informazione Finanziaria (AIF) della Banca d'Italia ha reso noto che sono in fase di completamento le procedure per chiedere alle banche la segnalazione mensile delle transazioni in contante per le quali non sussistano ulteriori specifici elementi di sospetto.

Il provvedimento previsto dall'articolo 47, comma 1, del dl 231/2007, come modificato dal dlgs 90/2017, impone l'obbligo di trasmettere periodicamente alla UIF, i dati e le informazioni selezionate in base a criteri oggettivi circa le operazioni a rischio di riciclaggio e finanziamento al terrorismo.

Un prelievo o un versamento in contanti sopra i 10 mila euro fa scattare la comunicazione a Banca d'Italia. Dalla segnalazione non scatteranno immediatamente controlli o indagini ma l'informazione verrà inserito nel più ampio data base utilizzato dagli uomini di via nazionale per contrastare evasioni e criminalità internazionale.

L'operazione non viene considerata sospetta se non presenta collegamenti con altre operazioni di tipologia sospetta o non è effettuata da clienti con profili a rischio.
Comunque sia per evitare ogni eventuale comunicazione occorre porre molta attenzione tra il limite massimo giornaliero di € 3.000,00 ed il limite mensile di € 10.000,00.

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