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Questa notte i malviventi si sono introdotti all’interno dei locali della Cooperativa Olmo e dell’Emporio Solidale Remida Food, che stava raccogliendo gli aiuti per gli sfollati dal paese in guerra. Si sono impossessati di un Fiat Ducato e lo hanno riempito di scatoloni. Le indagini sono in corso.

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Cerchi lavoro? Archimede Spa, Agenzia per il lavoro, propone ogni settimana le posizioni aperte in diversi settori e per diverse mansioni.

Pubblicato in Comunicati Lavoro Parma

22 Febbraio 2022 – Le dichiarazioni del Consigliere Duilio Cangiari, diffuse nei giorni scorsi a mezzo stampa, contengono alcune inesattezze che debbono necessariamente essere rettificate, con la stessa modalità, per ristabilire con trasparenza e chiarezza (caratteristiche del quotidiano operare del nostro ente) la verità dei fatti e per far comprendere ai lettori che è sì importante proporre e suggerire, ma che è altrettanto rilevante approfondire le argomentazioni ed informarsi in modo adeguato prima di scrivere per scongiurare una informazione distorta e fuorviante che può arrivare alla cittadinanza creando malcontento ed ingiustificato allarmismo.

L’episodio a Montecchio, dove una donna ha scoperto la polpetta e ha chiamato i Carabinieri. Grazie ai filmati delle videocamere di sorveglianza è stato possibile risalire alla colpevole, che aveva precedenti specifici per aver attentato alla vita del cane di un altro vicino nel 2016

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Venerdì, 06 Agosto 2021 15:11

Caos Green-Pass a Montecchio

Delmonte (Lega): “cosa intende fare la regione per allineare i sistemi informatici su tutto il territorio?”

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Polizia Di Stato: arrestato 25enne per danneggiamento aggravato, per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale e tentato omicidio

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Cerchi lavoro? Archimede Spa, Agenzia per il lavoro, propone ogni settimana le posizioni aperte in diversi settori e per diverse mansioni.

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La lettera del Dr. Paolo Montanari, Direttore della Unità Internistica Multidisciplinare dell’Ospedale Franchini di Montecchio in ricordo della Dr.ssa Angela Zollino, Responsabile della Lungodegenza dello stesso ospedale, prematuramente scomparsa.

 

Cara Angela,

quel fulmine a ciel sereno che pensiamo possa arrivare sempre ad altri, questa volta è arrivato su di noi. La telefonata del primo mattino che ci ha informato che eri ricoverata improvvisamente  in un letto di rianimazione non ci sembrava vera. Eri stata nel mio studio al pomeriggio, prima di andare a casa e avevamo organizzato alcune riunioni riguardanti l’accreditamento, di cui tu eri la mia colonna portante  e che ben sapevi invece quanto io fossi, per usare un eufemismo, poco incline. E me lo facevi notare con un sorriso di compiacimento che la diceva tutta.  Ma, a questo punto dico fortunatamente per il bel ricordo, mi hai anche parlato piacevolmente del tuo ultimo recente viaggio in Malesia con le divertenti difficoltà, quali le protezioni per non essere attaccati dalle sanguisughe. Ti dissi che io un viaggio così non l’avrei fatto nemmeno se mi avessero pagato e di nuovo ancora ricordo il tuo dolce sorriso che stava a dire: ma guarda che io l’avevo tutto programmato. E non ho dubbi che fosse così, perché so  bene  come programmavi l’attività della Lungodegenza, di cui eri la meritata responsabile, in ogni minimo particolare. Anzi, eri così meticolosa in tanti aspetti, che, a volte, ti dicevo  “ma dai Angela, non andiamo troppo per il sottile”. E invece avevi poi ragione tu. Mi conforta ricordare che in quel pomeriggio non mi accennasti ad alcun sintomo o anche solo ad un eccessivo affaticamento che, in questo difficile  e ormai lungo periodo, tu e tutta la nostra equipe fatta non solo di colleghi, ma di veri amici, avreste motivo di lamentare. Mi sarebbe rimasto sulla coscienza, attribuendogli una motivazione di ciò che è accaduto. Nei giorni successivi, cara Angela, la tua disgrazia, mi ha aperto gli occhi, e il cuore, su due aspetti. Il primo è di avere constatato come vi sia stato un sincero sconforto da parte di tutto il personale dell’Ospedale di Montecchio, e della nostra Direzione. I comportamenti e le espressioni di facciata si capiscono bene, mentre nel tuo caso ti assicuro che ho visto davvero tanta sincerità e commozione. E questo scalda il cuore, perché l’ospedale di Montecchio era diventato la tua seconda casa, in cui vivevi civilmente, educatamente e responsabilmente. Il secondo, ma non minore aspetto, è stata l’esperienza vissuta in queste ore con tuo marito Luca.  Abbiamo trovato in lui, in ogni momento, una forza, una sensibilità, una correttezza straordinarie. In alcuni momenti è stato lui a dare coraggio a noi, quando dovrebbe essere stato il contrario. Questo è un insegnamento di vita, che purtroppo sempre meno si trova nelle persone. Luca, inoltre, mi ha fatto il più grande regalo che possa aspettarsi un amico, che è anche medico. Nel momento di una decisione che doveva prendere sul tuo futuro, mi ha chiesto un parere personale. Abbiamo pienamente condiviso la decisione, ma poi non è servita. E Luca allora mi ha detto: Angela “ha deciso autonomamente”, come del resto ha sempre fatto. E così mi ricorda quanto sia vero perché nella gestione della lungodegenza eri spesso senza il nostro aiuto e le decisioni le prendevi comunque in autonomia. Un abbraccio lo facciamo anche a tua sorella Rossella  che conosciamo meno di Luca e che, nella sua riservatezza e gentilezza ci ha altrettanto fatto vedere che esistono ancora persone che, pur nell’estrema sofferenza, sanno gestire con grande dignità le emozioni e il dolore. E questo, cara Angela, era anche il tuo stile.

Ho usato spesso il plurale perché questa lettera non è solo del tuo Direttore, ma di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerti e stimarti in tanti anni di lavoro nella nostra azienda.

Un grande abbraccio

Montecchio, 9/11/2019                                            Paolo Montanari

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Si è svolta sabato 7 settembre la consegna formale di una carrozzina speciale al reparto di Medicina dell’Ospedale di Montecchio da parte di Avis S. Ilario d’Enza e Associazione Giro della Castellana.

Con questa donazione salgono a 4 le carrozzine per la prevenzione delle piaghe da decubito accessoriate con tavolino, poggiatesta e asta porta flebo donate dalle due associazioni.

Alla consegna, avvenuta in reparto, erano presenti il direttore della struttura di Medicina Paolo Montanari, il responsabile di Direzione medica dell’ospedale Franchini Patrizia Camerlengo, l’infermiera Marta Salustri, il Presidente Avis S. Ilario Pietro Micucci e i referenti dell’Associazione Giro della Castellana Samuele Bertani e Martina Ghinolfi.

La donazione è frutto dell’iniziativa “4° Giro della Castellana” del 2 giugno scorso, organizzata dalle due Associazioni con il sostegno di altre realtà associative del territorio, che ha visto oltre 750 partecipanti di tutte le età. La corsa non competitiva di 5 e 9,5 km, che si snoda tra le campagne e i borghi del Comune di Sant’Ilario, nasce per coinvolgere la cittadinanza e promuovere obiettivi condivisi quali il mantenimento di sani stili di vita e la solidarietà. 

La corsa ha avuto il contributo e il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Sant’Ilario che ne ha accolto in pieno le finalità. 

Oltre che all’acquisto delle carrozzine, il ricavato dell’iniziativa è stato destinato al Fondo Luigi Samuele Colacino della Fondazione Munus di Parma e alla Coop Soc.“Madre Teresa” di Reggio Emilia.

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Anche in vista della riapertura delle scuole, il consigliere leghista impegna la giunta "ad attivarsi con Seta"

Più corse degli autobus dirette da Montecchio fino a Reggio Emilia, anche in vista della riapertura delle scuole. A chiedere alla giunta di impegnarsi in questo senso è il consigliere regionale della Lega nord Gabriele Delmonte, anche per il fatto che "il comune di Montecchio Emilia presenta un elevato numero di studenti che quotidianamente devono recarsi a Reggio Emilia - sottolinea l'esponente del Carroccio - per frequentare istituti superiori ma anche corsi universitari. In parallelo, nel comune della Val d’Enza c'è un importante polo scolastico che attrae studenti sia dalla provincia che dal capoluogo reggiano".

Ad oggi però "Non esiste - spiega Delmonte - una linea diretta che parta da Montecchio e arrivi a Reggio Emilia città e i cittadini che partono dal paese della Val d’Enza devono transitare da Cavriago durante alcune tratte, mentre nelle restanti sono costretti a fermarsi a Barco per prendere il treno regionale". Anche la presenza dell’ospedale Franchini e l’interazione continua con i servizi ospedalieri del Santa Maria Nuova di Reggio Emilia "comportano un’ulteriore traffico pendolare tra le due tratte".

Dunque Delmonte chiede alla giunta di impegnarsi e "attivarsi con Seta per istituire una o più corse dirette da Montecchio Emilia fino a Reggio Emilia-Autostazione".

(Margherita Giacchi)

Fonte: Regione ER

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