Venerdì, 21 Novembre 2014 17:50

"No Waste": la strategia green di Reggio Emilia In evidenza

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Conferenza e dibattito sul tema "Verso un'economia circolare: rifiuti come opportunità" -

Reggio Emilia, 21 novembre 2014 - di Federico Bonati -

Si è parlato di tutela dell'ambiente e del progetto "No Waste" al Teatro Valli di Reggio Emilia, dove sono stati presentati gli esiti del progetto.
Ad aprire la conferenza è stato il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, che definisce così la propria città in merito al tema ambientale: "Reggio Emilia è una città che ha fatto tantissima strada sul tema dei rifiuti negli ultimi dieci anni. Abbiamo spento un termovalorizzatore, la nostra percentuale di raccolta differenziata si attesta intorno al 60%, ma vogliamo fare sempre meglio". Partner della città emiliana nel progetto, oltre ad Ambiente Italia, Coop Consumatori Nordest e Reggio nel Mondo, è la città di Trento, anch'essa impegnata ad intensificare il proprio impegno per divenire sempre più ecosostenibile, rappresentata per l'occasione da Luisella Codolo e dall'assessore all'ambiente Michelangelo Marchesi.

Ma come nasce il progetto "No Waste"?
Finanziato dalla Commissione Europea, "No Waste" nasce nel 2012 per essere operativo nel triennio 2012-2014, ed è la creazione di una strategia di cooperazione tra il settore del commercio e gli enti pubblici, per assicurare tre livelli di intervento: in primo luogo la riduzione dei rifiuti generati dai beni venduti tramite la grande distribuzione, in secondo luogo il recupero dei rifiuti generati da beni non alimentari invenduti da perte della grande distribuzione e in terzo ed ultimo luogo, il recupero dei rifiuti urbani classificati come riutilizzabili prima che giungano allo smaltimento finale. 

Gli obiettivi che si pone questo progetto "Life" sono, essenzialmente, due: contribuire alla riduzione dei rifiuti generati dal cittadino quando fa la spesa e generati dal supermercato nella sua attività quotidiana e progettare un centro del riuso che recuperi i prodotti non alimentari invenduti della grande distribuzione e i beni dismessi dai cittadini.

La conferenza, moderata da Massimo Cirri del programma Caterpillar di Radio 2, format da sempre attento alle tematiche ambientali, basti pensare all'iniziativa "M'illumino di meno" sul risparmio energetico, è stata divisa in tre tavoli di discussione.
Si sono analizzate le strategie politiche del progetto con l'assessore all'ambiente di Trento Marchesi e con l'assessore alle infrastrutture e ai beni comuni di Reggio Emilia Mirko Tutino, con Giuseppe Bortone, direttore generale Ambiente della Regione Emilia Romagna e con Stefania Betti del Ministero dell'Ambiente. Si è analizzato in seguito il contributo alla riduzione dei rifiuti da parte della grande distribuzione, con esponenti di Coop Consumatori Nordest, IKEA e Ambiente Italia fra gli altri. Infine, si è concluso parlando dell'economia del riuso.

Gli atti pratici del progetto, presentati nella conferenza, riguardano le azioni rivolte ai consumatori e ai supermercati, come la vendita di borse riutilizzabili, prodotti riciclabili, stoviglie compostabili, prodotti e detrsivi sfusi, confezioni e imballaggi a basso impatto ambientale, oltre al riutilizzo di cassette per ortofrutta e bancali. Importante anche la creazione del marchio Spesa Netta, un bollino di qualità e di certificazione ecologica del punto vendita che rimanda agli obiettivi del progetto: scegli, riduci, riusa.

Ed infine la notizia riguardante il centro di riuso. Il Comune di Reggio Emilia e IREN Emilia hanno concordato di sperimentare l'apertura del centro in prossimità di un punto di raccolta dei rifiuti presenti in città. La conferma arriva da Laura Montanari, del Comune di Reggio Emilia, che afferma: "Per il centro di riuso abbiamo già individuato lo spazio nel quale crearlo".
Una bella giornata per Reggio Emilia, che prosegue imperterrita nel suo virtuoso percorso per divenire, sempre di più, città eco-friendly.