Venerdì, 23 Maggio 2014 19:23

Elezioni Amministrative 2014

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Le elezioni amministrative 2014 sono ormai alle porte. I seggi resteranno aperti soltanto domenica 25 maggio, dalle ore 7.00 alle ore 23.00.

Reggio Emilia, 23 maggio 2014 -

Per votare occorre presentarsi al seggio con un documento di identità valido e con la tessera elettorale (in caso di smarrimento, basta richiederne la copia all'Ufficio elettorale del Comune di residenza). Secondo i dati forniti dalla Regione Emilia-Romagna, la provincia con il maggior numero di comuni che andranno al voto è Bologna, con 47 municipalità (83,9% del totale). Nella provincia di Piacenza sono 34 (70,8% del totale), a Parma 33 (71,7%), a Reggio Emilia 36 (80%), a Modena 36 (76,6%), a Ferrara 16 (66,7%), a Ravenna 14 (77,8%), a Forlì-Cesena 20 (66,7%) e a Rimini 19 (73%). Un'importante novità riguarda i 142 comuni con oltre 5mila abitanti, dove debutterà la doppia preferenza di genere. Se si indicherà la preferenza per due consiglieri comunali, questi dovranno essere un uomo e una donna.
Nei comuni sotto i 15.000 abitanti (216 in questa tornata elettorale) sarà eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Sulla scheda è già stampato il nome del candidato, con accanto il simbolo della lista a lui collegata. Quindi, votando un candidato Sindaco, si darà automaticamente la propria preferenza anche alla lista che lo sostiene. È possibile esprimere una preferenza (due nei comuni superiori ai 5 mila abitanti) anche per i consiglieri, che però dovranno appartenere alla lista collegata al sindaco votato (pena l'annullamento del voto). Alla lista che appoggia il Sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre quelli restanti saranno distribuiti secondo proporzione tra le altre liste. Vince chi ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità tra due candidati, si tornerà a votare la seconda domenica successiva con il sistema del ballottaggio.
Nei comuni oltre i 15mila abitanti (39, compresi i quattro capoluoghi Ferrara, Modena, Reggio Emilia e Forlì) si vota sempre con una sola scheda, sulla quale saranno già riportati i nomi dei candidati alla carica di Sindaco, con a fianco il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano. Il voto si può esprimere in tre modi: tracciando un segno solo sul simbolo di una lista (in questo modo si assegnerà la propria preferenza anche al candidato appoggiato da essa); tracciando un segno sul simbolo di una lista (eventualmente indicando anche la preferenza per uno dei candidati alla carica di Consigliere appartenenti alla stessa lista) e tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato Sindaco non collegato alla lista votata (voto disgiunto); tracciando un segno solo sul nome del Sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste collegate a quest'ultimo.
Sempre nei comuni con più di 15.000 abitanti, è eletto Sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta (almeno il 50% più uno). Se nessun candidato raggiungerà questa soglia, si tornerà a votare la seconda domenica successiva per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio). Al secondo turno viene eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Per stabilire la composizione del Consiglio si tiene conto dei risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori collegamenti nel secondo. In pratica, se la lista o l'insieme delle liste collegate al candidato eletto Sindaco nel primo o nel secondo turno non hanno conseguito almeno il 60% dei seggi ma hanno ottenuto nel primo turno almeno il 40% dei voti, otterranno automaticamente il 60% dei seggi. I seggi restanti saranno divisi tra le altre liste proporzionalmente alle preferenze ottenute.


Ivan Rocchi