Mercoledì, 23 Aprile 2014 16:03

Reggio Emilia - Picchiava la compagna da almeno due anni, anche mentre era incinta: denunciato

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Maltrattamenti in famiglia aggravati, lesioni e violenza privata le accuse mosse ad un 30enne di Reggio Emilia dai Carabinieri di San Polo d'Enza -

 

Reggio Emilia, 23 aprile 2014 - di Ivan Rocchi


Non gli era proprio andato giù il fatto che la compagna avesse scambiato due parole con un cliente del bar dove lavora. Così, quando è andato a riprendere la donna a Canossa alla chiusura del locale, il 30enne residente a Reggio Emilia è andato in escandescenze e ha inchiodato la macchina in mezzo alla strada per picchiarla. Lei ha provato a fuggire, ma è stata subito raggiunta dall'uomo, che prima l'ha atterrata e poi l'ha afferrata per i capelli per trascinarla sull'auto. La donna ha provato a fare resistenza, ma il compagno ha risposto con calci e pugni. Per fortuna, le urla della donna vedevano l'intervento di alcuni cittadini, che oltre a dare l'allarme al 112 facevano desistere l'uomo, poi fuggito.
Ma una volta partite le indagini dei Carabinieri per rintracciare l'uomo, è emersa la verità sul rapporto tra i due. L'episodio dell'altra notte infatti era stato solo l'ultimo di una lunga serie. La donna viveva nel terrore da ben due anni, ovvero da quando aveva iniziato la convivenza. Il compagno non aveva esitato a pestarla neppure quando era incinta. Alla base dei maltrattamenti ci sarebbe la folle gelosia dell'uomo, che era riuscito a mettere la donna in una condizione di totale sudditanza psicologica, tanto che lei aveva paura anche solo a incrociare il suo sguardo. E proprio per questo, probabilmente, anche questa vicenda di continue violenze famigliari non sarebbe mai venuta a galla se fosse rimasta confinata tra le mura domestiche.
Dopo il pestaggio in strada, la donna è stata condotta in ospedale, da dove è stata poi dimessa con una prognosi di 4 giorni per le lesioni. I medici hanno riscontrato anche ecchimosi causate da violenze precedenti. I carabinieri di San Polo d'Enza hanno quindi denunciato alla Procura reggiana il 30enne con l'accusa di lesioni personali, violenza privata e maltrattamenti in famiglia, aggravati dal fatto di essere stati compiuti ai danni di donna incinta.