Secondo quanto ricostruito, la mattina dell'11 aprile, una pattuglia della Sezione Radiomobile è intervenuta all'inizio di Viale Piacenza, in seguito alla segnalazione di un cittadino preoccupato per un litigio in corso tra tre persone.
All'arrivo dei militari, i tre uomini sono stati trovati nei pressi di un'auto e identificati come cittadini stranieri di origine magrebina i quali hanno dichiarato di non essere coinvolti in alcuna forma di violenza, spiegando che il loro atteggiamento scherzoso e forse un po' chiassoso potrebbe essere stato frainteso.
I Carabinieri, insospettiti dall'atteggiamento nervoso di uno dei tre, che rimaneva vicino all'auto, hanno deciso di approfondire il controllo ispezionando il veicolo.
All'interno dell'abitacolo, nel portaoggetti della portiera, hanno immediatamente rinvenuto un manganello telescopico in metallo di quasi 70 cm. Sotto il sedile del conducente, hanno trovato 3 coltelli da cucina lunghi 19 cm e, nel vano portaoggetti, 31 pasticche di un farmaco soggetto a prescrizione medica, che può produrre effetti nocivi se assunto con alcol o senza ricetta.
Il conducente dell'auto, il quarantenne magrebino che aveva manifestato nervosismo durante il controllo, si è assunto la responsabilità di quanto rinvenuto, escludendo il coinvolgimento degli altri due. Nonostante quanto finora rinvenuto, è apparso ancora più preoccupato, appoggiandosi al portellone del bagagliaio come se volesse evitare il controllo proprio in quella parte dell’auto.
I Carabinieri, che di certo non si sarebbero fermati al solo abitacolo, hanno proseguito con l’attività ispettiva e aprendo il bagagliaio, hanno trovato una valigia con gli effetti personali del 40enne. All'interno della valigia, ben nascosto tra gli indumenti presenti, hanno rinvenuto un involucro in cellophane contenente un sasso di cocaina del peso di 25 grammi, oltre a una dose di hashish che l'uomo nascondeva nelle sigarette che aveva in tasca.
Tutta la sostanza è stata analizzata, confermando che si trattava effettivamente di stupefacente, e posta sotto sequestro penale, insieme ai coltelli, ai farmaci e al manganello telescopico.
Il 40enne è stato quindi accompagnato nella caserma di strada delle Fonderie, dove, al termine degli accertamenti di rito e raccolti tutti gli elementi probatori, è stato dichiarato in stato di arresto. Il giudice, dopo aver convalidato l'arresto, ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare del divieto di dimora a Parma e provincia.
Si precisa che l’arrestato è al momento solo indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà valutata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.