Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Pellegrino Parmense, supportati da quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Salsomaggiore Terme, hanno arrestato un 52enne italiano che sulla scorta degli accertamenti e verifiche svolte è ritenuto il presunto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di “cocaina”.
Nella serata del 7 marzo, durante un posto di controllo in una frazione di Bore, i Carabinieri hanno fermato un'auto il cui conducente, identificato in un 52enne italiano residente in provincia, è apparso visibilmente agitato e insofferente al controllo.
L'ispezione dell’auto del 52enne ha permesso agli operanti di rivenire un involucro di cellophane aperto e un CD-ROM, entrambi con delle residuali tracce di polvere bianca, che, a seguito di accertamenti urgenti, sono risultate essere “cocaina”.
A questo punto, i Carabinieri, supportati da altre pattuglie della Compagnia di Salsomaggiore Terme, hanno accompagnato l'uomo presso la sua abitazione. Durante l’attività di polizia, a seguito di perquisizione, sono stati rinvenuti in cucina due involucri contenenti 2 grammi ciascuno di cocaina e, nell'armadio della camera da letto, un'ulteriore confezione di cellophane con 28 grammi della stessa sostanza, oltre a una bilancia digitale e altro materiale idoneo al confezionamento.
Tutte le sostanze e il materiale per il confezionamento rinvenuti sono state immediatamente repertate e sottoposte a sequestro a seguito dell’analisi narcotest che le ha qualificate correttamente come sostanza stupefacente del tipo “cocaina”.
A conclusione degli accertamenti compiuti, acquisiti tutti i necessari riscontri probatori il 52enne, risultato già gravato da vicende di polizia per altri reati, è stato dichiarato in stato di arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di dimora in un Comune di questa provincia.
È obbligo rilevare che l’odierno arrestato è allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.