Venerdì, 24 Gennaio 2025 13:21

Procura della Repubblica presso il Tribunale Parma In evidenza

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Con il presente comunicato si intende segnalare il positivo esito di un’attività di indagine seguita dai Carabinieri, con il coordinamento della Procura della Repubblica, che si è conclusa con l’esecuzione di un’ordinanza in carcere a carico di Bresci Antonio (classe 1972).

Nell’ambito del programma sulla “sicurezza in città”, perseguito dalla Procura della Repubblica di Parma con l’ausilio degli organi di Polizia Giudiziaria, nei giorni scorsi si è concretizzata l’ennesima operazione che ha avuto ad oggetto condotte illecite consumatesi in danno di attività commerciali, istituti d’istruzione e altre strutture pubbliche situate in città e in provincia.

Da tempo, come già evidenziato in passato, la Procura di Parma ha adottato un modulo investigativo innovativo, grazie al quale non si mira a perseguire, separatamente, singoli episodi delittuosi, bensì attraverso l’impegno costante dell’Arma dei Carabinieri, i cui presidi sono capillarmente distribuiti su tutto il territorio, si cerca di trattare congiuntamente, dal punto di vista giudiziario, una serie di reati contro il patrimonio (furti, rapine, ricettazioni) che appaiono riconducibili alla medesima mano.

In sostanza man mano che, in Procura, pervengono le singole notizie di reato relative a specifici fatti reato per i quali si appuntano sospetti su singole persone, i relativi procedimenti non vengono trattati singolarmente ed in ordine sparso, ma vengono riuniti per nominativo, nel senso che (dopo una ricerca sul sistema informatico della Procura) i fascicoli relativi allo stesso indagato vengono assegnati ad un solo Magistrato, che così risulta in grado di valutare nel suo complesso fatti apparentemente diversi (perché compiuti in giorni differenti), ma che magari presentino le stesse caratteristiche.

Spesso, poi, gli episodi delittuosi vengono ripresi da telecamere di sorveglianza, ed allora raffrontando i filmati (o le immagini che vengono estrapolate dai filmati), al Magistrato assegnatario dei procedimenti vengono fornite caratteristiche antropomorfiche, lo stesso modus operandi, e persino talvolta lo stesso abbigliamento indossato dall’autore dei reati nei vari episodi delittuosi.

La visione unitaria di queste varie scene del crimine consente alla Procura di meglio valutare se il soggetto, che si presume autore dei reati, sia o meno una persona pericolosa, ed in tal modo verificare se sussistano, o meno, i presupposti per avanzare al Giudice una richiesta di misura cautelare e, nello specifico, quale tipo e di quale natura.

Inoltre, una volta che vengono raccolti tutti gli elementi indiziari a carico di un indagato seriale, al di là di una richiesta cautelare, si riesce a celebrare un unico processo (e non tanti processi separati, come avveniva sino a poco tempo fa); tutto ciò consente un notevolissimo risparmio di tempo e di energie processuali, tanto più che, spesso, l’indagato ed il suo difensore optano per un rito alternativo (rito abbreviato o patteggiamento).

Tornando allo specifico episodio degli ultimi giorni, va detto quanto segue.

L’attività dei “furti seriali” riguarda Bresci Antonio soggetto noto agli inquirenti in quanto già condannato più volte per vari delitti contro il patrimonio.

Le investigazioni sono state effettuate da alcune Stazioni Carabinieri della provincia (sotto il coordinamento del Comando Provinciale) ed in due occasioni dalla Questura, ed hanno riguardato il citato Bresci, a cui vengono contestati 15 furti, commessi nell’arco temporale che ottobre 2023/novembre 2024, in danno di istituti d’istruzione, attività commerciali e aziende ubicate sul territorio della provincia.

Il modus operandi adottato è stato sempre lo stesso: l’autore ha agito sulla base di un protocollo ben collaudato, basato sulla scelta sistematica di obiettivi dove poteva trovare oggetti di valore e denaro, tanto da concretizzare l’azione delittuosa in un lasso di tempo brevissimo, rimuovendo violentemente gli ostacoli tra lui e la refurtiva.

L’indagato è risultato specializzato soprattutto nei furti di denaro contenuto all’interno di casse e distributori automatici di bevande e alimenti, causando nel compimento di tali delitti, danni enormi per il rispristino del loro funzionamento, in particolare si tratta dei seguenti episodi:

  1. 17 ottobre 2023 a Parma: in orario notturno, all'interno di un'area di servizio carburanti, ha forzato l'accettatore di monete di una cassa automatica, riuscendo ad asportare la somma di 10 euro;
  2.  24 giugno 2024 a Busseto: presso un istituto scolastico, previa effrazione di una porta, ha asportato 3 notebook del valore totale di 2.000 euro, prelevandoli da un armadio blindato che ha danneggiato durante l’azione;
  3. 27 giugno 2024 a Busseto: presso lo stesso istituto scolastico di cui al punto precedente, ha nuovamente forzato una porta e ha asportato 3 notebook e 6 laptop, per un valore complessivo di 8.000 euro;
  4. 12 luglio 2024 a Fornovo di Taro: all'interno di una lavanderia self-service, ha forzato un distributore automatico di prodotti per la pulizia, asportando dalla cassa la somma di 50 euro;
  5. 18 luglio 2024 a Fornovo di Taro: nella stessa lavanderia self-service, con lo stesso modus operandi del furto precedente, ha asportato la somma di 10 euro;
  6. 26 luglio 2024 a Fornovo di Taro: sempre nella stessa lavanderia self-service, con il medesimo modus operandi, ha asportato la somma di 30 euro.
  7.  2 agosto 2024 a Fornovo di Taro: continuando nella stessa lavanderia self-service, ha nuovamente utilizzato lo stesso metodo per asportare la somma di 20 euro;
  8. 20 agosto 2024 a Fornovo di Taro: sempre nella stessa lavanderia self-service e con lo stesso modus operandi, ha asportato la somma di 100 euro;
  9. 24 agosto 2024 a Langhirano: presso un’azienda privata, ha forzato una porta laterale e ha divelto un distributore di bevande e alimenti, asportandone la somma contenuta pari a 300 euro;
  10. 30 agosto 2024 a Parma: all'interno della Casa della Salute del Polo Lubiana, ha effettuato un'effrazione di una porta laterale forzando un distributore di bevande e alimenti, asportandone dall’interno della cassa una somma di denaro non quantificata;
  11. 13 settembre 2024 a Parma: presso un istituto scolastico superiore, ha forzato una porta laterale di accesso e divelto un distributore di bevande e alimenti, asportandone dall’interno della cassa una somma di denaro non quantificata;
  12.  9 novembre 2024 a Fornovo di Taro: all'interno di un'associazione sportiva, ha forzato un distributore di bevande e alimenti, asportandone dall’interno della cassa una somma di denaro pari a euro 100;
  13. 11 agosto 2024 a Parma: presso un’azienda privata, ha forzato una porta laterale e divelto un distributore di bevande e alimenti, dall’interno della cassa una somma di denaro pari ad euro 300;
  14. 6 settembre 2024 a Parma: presso una differente un’azienda privata, ha forzato una porta laterale e divelto un distributore di bevande e alimenti, dall’interno della cassa una somma di denaro pari ad euro 30;
  15. 19.09.2024 a Parma: presso una differente un’azienda privata, ha forzato una porta laterale e divelto un distributore di bevande e alimenti, dall’interno della cassa una somma di denaro pari ad euro 30.

Le indagini, condotte dai vari comandi Arma, che di volta in volta sono stati chiamati ad operare, si sono concentrate sull’acquisizione ed analisi delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza installati all’interno degli obiettivi colpiti, con conseguente riconoscimento dell’indagato da parte della PG a cui era ben noto.

All’esito degli accertamenti, a richiesta della Procura, il G.I.P. di Parma ha emesso una misura cautelare personale, in esecuzione della quale nei giorni scorsi i Carabinieri hanno rintracciato il 53enne dichiarandolo in stato di arresto. L’uomo è stato condotto presso il carcere di Parma, ove nel rispetto della presunzione di innocenza, si trova nella ovvia possibilità di esporre al G.I.P. la propria posizione al cospetto delle accuse che gli vengono mosse.

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