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Giovedì, 27 Febbraio 2014 13:17

Reggio Emilia - Furti nei caseifici, Carabinieri sgominano banda nel reggiano: 8 denunce

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Responsabili del maxi colpo al caseificio di Cavola che ha visto i Carabinieri recuperare 300 forme di Parmigiano Reggiano da 250mila euro -

Reggio Emilia, 27 febbraio 2014 - di Ivan Rocchi


Avevano riempito il camion con oltre 300 forme di Parmigiano Reggiano prelevate da un caseificio in provincia di Reggio Emilia. Ma l'arrivo dei Carabinieri li aveva costretti a fuggire e ad abbandonare il mezzo e la refurtiva, per un valore di oltre 250mila euro. Ieri, dopo più di due mesi di indagini condotte dai carabinieri del Nucleo operativo di Castelnovo Monti, finalmente è arrivata la svolta: gli uomini dell'Arma sono infatti riusciti a ricostruire i movimenti della banda e identificarne i 7 componenti, grazie anche all'analisi dei sistemi di videosorveglianza comunali e ai controlli sul territorio.
La notte del 20 dicembre scorso alle 4.30 i malviventi erano da poco usciti dal piazzale del caseificio, quando gli abbaglianti di una volante dei carabinieri li aveva sorpresi con le mani nel sacco. Impossibilitati a seminare i militari, dato il carico e il mezzo, i ladri avevano così preferito scendere dal camion, per scappare a gambe levate nei campi. Gli uomini dell'Arma di Toano e di Castelnovo Monti recuperarono l'intera refurtiva ed evitarono che altre forme venissero caricate sull'autoarticolato.
Dal sopralluogo effettuato sul posto era subito emerso che si trattava di una banda di autentici professionisti: infatti, per entrare all'interno del magazzino del caseificio avevano segato le sbarre, coprendo poi con della stagnola i sensori di allarme per operare in tutta tranquillità. Peccato non sapessero che i carabinieri erano in allerta da diverse ore. Proprio nella notte precedente due furti simili si erano verificati nella Bassa reggiana, anche se erano saltati a causa dei sistemi d'allarme adottati: in un caso, dopo aver praticato un foro nel muro attiguo al magazzino, i ladri hanno dovuto desistere per la presenza dei sensori; nel secondo, invece, a far fallire il colpo era stato l'allarme collegato alla caserma dei Carabinieri che si era attivato.
I componenti della banda sono stati denunciati alla Procura reggiana con l'accusa di concorso in tentato furto aggravato. Hanno un'età compresa tra i 27 e i 47 anni e sono tutti originari e residenti in Puglia, a eccezione di un albanese abitante in provincia di Cremona. La svolta investigativa potrebbe avere riflessi positivi nelle analoghe indagini che da tempo vedono i carabinieri reggiani indagare per identificare i responsabili dello stillicidio di furti nei caseifici che s verificano nell'intera Emilia Romagna.

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