Mercoledì, 21 Dicembre 2022 14:44

Emilia Romagna, crescono i furti di identità e le frodi creditizie. I più colpiti sono gli under 30 In evidenza

Scritto da

Lo ha rilevato una ricerca di CRIF -Mister Credit. I casi in regione sono 15.400 con un importo medio di € 4700 (+26,9%). In testa Bologna, con 176 casi, seguono Modena, con 175, e Reggio Emilia, con 133.

Bologna, 21 dicembre 2022 – Sfruttano i dati personali e le informazioni che le persone, soprattutto giovani, pubblicano con disinvoltura sui social, oppure raffinate tecniche di phishing con l’invio di mail fasulle che invitano a fornire i propri dati personali o bancari. Il tutto finalizzato a “rubare” identità e poi sfruttarle per aprire finanziamenti per l’acquisto di beni che non saranno mai pagati.

Un fenomeno, quello dei furti di identità e delle frodi creditizie in aumento anche in Emilia Romagna, come ha rilevato una ricerca dell’Osservatorio CRIF -Mister Credit, che ha analizzato i dati del primo semestre del 2022 confrontandoli con quelli dello stesso periodo. In particolare, l’Emilia Romagna è risultata essere all’8° posto in Italia per importanza del fenomeno con più di 15.400 casi (+26,9%) e un importo medio a frode di € 4700, che però è in calo rispetto al 2021 (-9%). Il danno stimato, invece, ammonta a 72 milioni di euro a fronte dei 63 milioni dell’anno scorso.

Per quanto riguarda gli importi delle frodi emergono due particolari evidenze dal I semestre 2022. I casi di frode con un importo inferiore ai 1.500 euro sono più che raddoppiati (+188,9%) rispetto al primo semestre del 2021 e rappresentano il 34,7% del totale dei casi; aumentano (+60,3%) anche i casi di frode con importi tra i 1.500 € e 3.000 €. Invece, si registra un decremento dei casi con importo tra i 3.000 € e i 20.000 €, ed in particolare quest’ultima fascia ha subito un calo del -71,3%, mentre aumenta la fascia oltre 20.000 €.

I numeri per province e le tipologie di frodi

In Emilia Romagna, nei primi sei mesi del 2022 sono stati registrati 883 casi di frode. Al primo posto c’è Bologna, con 176 casi, seguita da Modena, con 175, e Reggio Emilia, con 133.

Per quanto riguarda la tipologia di frodi, il “preferito” dai truffatori rimane il prestito finalizzato all’acquisto di beni (36,2% del totale), con un calo però del 16,4% rispetto allo stesso periodo del 2021. In diminuzione invece i casi di frode che riguardano le carte di credito tradizionali (-64,1%), che però si spostano su quelle revolving, saliti al 21%. Calano anche le frodi sui prestiti personali (-31,7%), che rappresentano l’11,3% del totale. In aumento, invece, la categoria dei mutui (+69%), che nel 2021 rappresentava solo il 4,1% del totale.

Per quanto riguarda invece le principali categorie di beni acquistati in modo fraudolento, rispetto al primo semestre 2021, l’acquisto di elettrodomestici resta la tipologia di frode maggiormente diffusa (54,2%) e in crescita del +12,4%. Al secondo posto la categoria auto-moto (che arriva al 12,3%), anche se in calo del -9,3%, seguita da elettronica-informatica-telefonia (8,2%), in calo del -31,8%. Seguono le frodi che hanno per oggetto l’arredamento (6,5%), le spese per la salute (5,7%) e le spese per immobili/ristrutturazione (5,2%). In forte aumento, anche se si fermano all’1,9%, le frodi relative a viaggi e intrattenimento. Per quanto riguarda la tipologia di bene in rapporto all’erogato, le categorie più colpite per cui si evidenzia una maggiore incidenza sono: viaggi/intrattenimento, consumi/abbigliamento/lusso, ed elettrodomestici.

Per quanto riguarda gli importi delle frodi emergono due particolari evidenze dal I semestre 2022. I casi di frode con un importo inferiore ai 1.500 euro sono più che raddoppiati (+188,9%) rispetto al primo semestre del 2021 e rappresentano il 34,7% del totale dei casi; aumentano (+60,3%) anche i casi di frode con importi tra i 1.500 € e 3.000 €. Invece, si registra un decremento dei casi con importo tra i 3.000 € e i 20.000 €, ed in particolare quest’ultima fascia ha subito un calo del -71,3%, mentre aumenta la fascia oltre 20.000 €.

Chi sono le vittime

Osservando la distribuzione delle frodi per classi di età si inverte la tendenza evidenziata durante il 2021, la fascia di età nella quale si rileva il maggior incremento percentuale delle frodi è quella dei 18-30enni (+9,5%), che restano anche la fascia più colpita, coinvolti in oltre 1 caso di frode su 4 (26,5% sul totale); seguono i 31-40enni (21,7%), i 41-50enni (21,6%), i 51-60enni (16,2%) e gli over 60 (13,6%). In tutti i gruppi over 30 si osserva in genere una contrazione della quota di casi.