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Lunedì, 20 Giugno 2022 05:45

Il Pride ha tinto di arcobaleno la città In evidenza

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Di Raffaele Crispo ed Elvis Ronzoni Parma, 19 giugno 2022 - Quattromila o forse più persone, nel caldo pomeriggio di sabato 18 giugno hanno dato vita ad un lungo torpedone che ha colorato tutto il centro cittadino partendo da piazzale Santa Croce e giungendo fino al parco 1°Maggio dove si è dato inizio alla grande festa: il Pride. (Foto gallery di Isabella Grassi)

È stato il primo e grande storico Pride tenuto in città grazie ad un comitato che ha lavorato senza sosta per tanti mesi ed intensificando le attività e gli impegni nelle ultime settimane per regalare ai parmigiani l’orgoglio di avere una parata rainbow anche nella propria città. Nel lungo corteo c’erano tante associazioni, anche aziende con i propri striscioni ma soprattutto tante famiglie e tanti amici che erano giunti a Parma per supportare questo ambizioso progetto. Il comitato può dirsi “orgoglioso” del lavoro fatto e soddisfatto del risultato perché tutto è andato ancor meglio delle più rosee aspettative.

Dopo un programma mattutino fitto di impegni, di presentazioni e di progetti che si è tenuto presso il parco ex Eridania, il comitato ha dato appuntamento a tutti alle ore 15 per un corteo svoltosi nel rispetto dell’ambiente, delle persone e soprattutto dei diritti di tutti. Il gruppo di lavoro che era composto da sei associazioni quali: Tuttimondi, Ottavo Colore, UAAR, UDU, Casa delle Donne ed Unità di Strada ha avuto la collaborazione di tanti altri gruppi e movimenti che hanno offerto spontaneamente il proprio aiuto e la propria adesione.

Tanta la gente che richiamata dalla musica e dall’allegria del corteo si affacciava ai balconi per manifestare la propria solidarietà, diverse le attività commerciali che hanno allestito e decorato con i colori rainbow le lore vetrine e significativa ed evidente la grande bandiera che sventolava da una delle finestre del Palazzo Comunale.

La gente ballava, cantava e seguiva la lunga onda di festa che si era creata interrotta solo per pochi minuti da un gradevole e divertente spettacolo offerto in piazza Garibaldi dalle Drag Attack di Piacenza. La musica, i canti e i balli sono esplosi nel parco che per un giorno è diventata la casa dei diritti, non solo del popolo rainbow ma di tutti coloro che si impegnano e lottano per un mondo più inclusivo e per una società più accogliente.

Dopo i discorsi istituzionali e il saluto commosso dell’assessora alle Pari Opportunità Nicoletta Paci c’è stato il vibrante intervento di Valeria Savazzi  madrina di questa prima edizione.

Nel parco campeggiavano gli stand di decine di associazioni che non solo presentavano i loro progetti, ma esprimevano la propria solidarietà e vicinanza agli ideali di pace, uguaglianza e libertà perseguiti dal Comitato.

Il DJ WalkMen ha fatto ballare il popolo LGBTIQ+ e non solo per tutta la serata interrompendo le sue proposte musicali solo per dare spazio al gruppo rock Martin Landau che ha scatenato i presenti e lo show delle Sorelle Marinetti che hanno entusiasmato tutti i loro fans accorsi da ogni parte dell’Emilia.

Le tre istrioniche artiste hanno proposto con simpatia ed ironia tutto il loro repertorio di canzoni degli anni 20-30-40 e hanno divertito e coinvolto tutti dai grandi ai piccini. È stato anche presentato un bel video realizzato dall’artista parmigiana Ape Regina con balli e musiche che avevano per sfondo gli angoli più belli della città.

Gradita ed apprezzata la presenza di golosi street food che hanno saziato gli appetiti dei presenti. Ma la festa non è terminata al parco, ed è proseguita presso il circolo Arci Mu grazie all’organizzazione di Gold Power e della apprezzatissima Drag Queen La Zia con tanta musica e tanto divertimento. Così Debbi, Sara, Pierpaolo, Elena, i due Lorenzo, Barbara, Veronica, Leila, Anna, Licia, Marcello, Paola, Elvis Raffaele e tanti altri possono archiviare questo primo Pride parmigiano e ritenersi soddisfatti perché attraverso la festa hanno coinvolto tanta gente e hanno trasmesso a tutti la necessità di “nutrirsi solo d’amore “e di rifiutare ogni forma d’odio.

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