Martedì, 31 Maggio 2022 17:07

Assaltarono un portavalori in A1, arrestati altri due membri della banda In evidenza

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Si tratta di due uomini, residenti a Canosa di Puglia, che noleggiarono i furgoni per coprire la fuga dei complici che lo scorso 14 giugno tentarono l’assalto a un mezzo della ditta Battistolli, nel tratto modenese dell’autostrada. Colpo poi non andato a segno

MODENA, 31 maggio 2022 – Due uomini, entrambi residenti a Canosa di Puglia e fortemente indiziati di fare parte della banda di rapinatori che lo scorso 14 giugno assaltarono un portavalori della ditta Battistolli sono stati arrestati dopo una lunga e minuziosa indagine. Questa mattina, infatti, è stata data esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Modena nei confronti dei due.

Il colpo, avvenuto nel tratto modenese dell’A1 e fortunatamente non andato a segno, era stato messo a punto nei minimi particolari. I rapinatori erano arrivati in autostrada su mezzi diversi, tra auto e furgoncini, alcuni dei quali poi dati alle fiamme. La scena che avevano allestito era stata davvero da film. Prima di entrare effettivamente in azione, infatti, i malviventi avevano fatto sparato alle gomme di due Tir, su due corsie opposte, per farli mettere di traverso e guadagnare tempo per agire indisturbati, rallentando i soccorsi. La rapina vera e propria al portavalori, tuttavia, era andata in fumo dopo un paio di tentativi, che avevano indotto la banda ad allontanarsi su mezzi diversi da quelli utilizzati per arrivare sul posto. Per coprirsi la fuga, poi, erano anche stati sparsi dei chiodi a tre punte per bucare le gomme a eventuali inseguitori.

Nello scorso mese di dicembre, l’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Modena e condotta dalla Squadra Mobile con l’ausilio di personale del S.C.O del Compartimento Polizia Stradale dell’Emilia Romagna e della Squadra Mobile di Foggia aveva consentito l’arresto di quattro membri della banda, ritenuti responsabili dell’assalto al furgone. Tre di essi sono di originari di Cerignola (FG) e risultavano già condannati in via definitiva per delitti di rapina aggravata. L’analisi dei cellulari e del materiale sequestrato nell’ambito di quell’operazione, tuttavia, aveva permesso di acquisire importanti prove sul coinvolgimento di altri due soggetti, che avrebbero partecipato attivamente al noleggio di due furgoni impiegati poi dai complici per fuggire dal modenese dopo l’assalto fallito.

In particolare, uno dei due sarebbe stato il braccio destro di uno dei quattro rapinatori già arrestati a dicembre. L’uomo non solo avrebbe condotto le attività di noleggio dei furgoni, poi materialmente ritirati dal complice, ma anche provveduto all’acquisto, all’attivazione e alla consegna delle schede telefoniche utilizzate dal gruppo nelle gasi di preparazione e sopralluogo, nonché durante la rapina stessa.

I furgoni, poi, risultavano essere stati noleggiati presso un’agenzia, estranea ai fatti, della provincia di Barletta-Andria-Trani. Le indagini hanno poi consentito di verificare la corrispondenza dei mezzi noleggiati con quelli ripresi dalle telecamere presenti lungo il tratto stradale nelle fasi immediatamente successive alla tentata rapina.

Inoltre, il contratto di noleggio, che inizialmente era stato stipulato per il periodo compreso tra il 21 e il 26 maggio 2021, in seguito era stato prolungato fino alla consegna dei mezzi, avvenuta il 20 giugno, a opera di due persone, ancora oggi non identificate, che per non essere individuati avevano abbandonati i furgoni nei pressi di un autoparco di Barletta, completamente ripuliti e con evidenti danni alla carrozzeria. Gli inquirenti hanno poi appurato che la distanza dei due mezzi nel periodo del noleggio è assolutamente compatibile con la distanza chilometrica tra Modena e le cittadine della Puglia dove i furgoni erano stati prelevati.

Ulteriori intercettazioni e perquisizioni effettuate nello scorso dicembre, poi, hanno consentito di ricostruire i contatti tra gli indagati già destinatari di titoli di custodia cautelare con altri soggetti residenti nel Nord Italia, tra febbraio e marzo 2021. Arco temporale durante il quale sono stati rubati altri veicoli impiegati nell’assalto, trafugati nella provincia di Vicenza e di Mantova, e poi custoditi presso un capannone in strada Martiniana, a Modena, fino al giorno stabilito per la rapina.