Giovedì, 30 Gennaio 2014 21:26

Reggio Emilia, la Lega Nord presenta 30 mozioni In evidenza

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Mancata convocazione del Consiglio Comunale. Gianluca Vinci (LN): “Questa situazione non si era mai verificata" - 

di I.R. Reggio Emilia 30 gennaio 2014 -

Con l’inizio del nuovo anno, la Lega Nord di Reggio ha già iniziato a scaldare i motori in vista delle prossime amministrative. L’occasione per l’ennesimo affondo all’esecutivo a maggioranza Pd è arrivato ieri, quando si è saputo che il consiglio comunale in programma per lunedì 3 febbraio non era stato convocato.

“A differenza della precedenti volte in cui si è avuto il rinvio per assenza di delibere della Giunta, questa volta si tratta di una totale assenza di delibere, mozioni e mozioni popolari”, accusa il consigliere comunale Gianluca Vinci, candidato sindaco in città per il Carroccio. “Questa situazione non si era mai verificata – continua il consigliere leghista -, almeno non negli ultimi vent’anni, stando a quanto riferito dagli uffici. La Lega Nord appena avuto notizia di ciò, nella mattinata di oggi ha depositato 30 mozioni”. Che probabilmente saranno discusse nella prossima seduta consiliare di lunedì 10 febbraio.

La tematica più rappresentata tra le mozioni proposte è senza dubbio la viabilità, un argomento che negli ultimi anni ha infiammato le cronache cittadine. Tra strade più o meno dissestate, moltiplicazioni di rotonde, strade chiuse arbitrariamente e parcheggi a pagamento anche fuori dal centro, l’assessore più chiacchierato era sempre quello alla Mobilità. Quel Paolo Gandolfi che, dopo tanto penare, adesso siede a Roma tra gli scranni della Camera dei Deputati.

Una seconda categoria rappresentata tra le mozioni è quella dei temi più cari alla Lega: appartenenza e controllo degli stranieri. Come la mozione Reggio di Lombardia, che impegna Sindaco vicario e Giunta a far “riscoprire e valorizzare la risalente e storica appartenenza della nostra terra ai territori lombardi”. O la ‘Mozione predisposizione cartelli in lingua locale”, che auspica “l’adozione di cartelli in lingua reggiana affiancati a quella italiana indicanti il nome del paese o della frazione, ove il Vice Sindaco e la Giunta non ritengano più opportuno di procedere anche alla rimozione di quelli in lingua italiana”. O quella denominata ‘Monitoraggio contributi ai nomadi’, che forse per un refuso nella e-mail è stato indicata come ‘Mozione togliere i contributi ai nomadi’.

Tra le altre proposte che la Lega ha presentato, c’è n’è anche qualcuno che sembra stringere l’occhio all’elettorato del Movimento 5 Stelle. Non a caso, dopo gli scandali di Belsito e del cerchio magico, molti elettori del Carroccio si erano diretti verso il movimento di Beppe Grillo. E allora, anche la Lega prova a proporre una sua agenda digitale, con la ‘Mozione Wi Fi libero’: niente più accreditamento per accedere alla rete comunale che fornisce la connessione Internet gratuita attraverso numerosi hot spot disseminati per la città.

“La maggioranza e le altre forze di opposizioni non hanno alcuna istanza – attacca il consigliere e candidato sindaco della Lega -, una situazione mai verificatasi prima. Il PD a guida Luca Vecchi è totalmente svuotato di qualsivoglia iniziativa e la Giunta guidata da un Sindaco Vicario ormai a fine carriera politica, sono totalmente azzerati. Questo è il biglietto da visita che il PD reggiano ed il candidato favorito alle primarie Luca Vecchi consegnano alla città di Reggio, pensando che la cittadinanza dorma”.

Ma nonostante la sicurezza di vincere che ha già dimostrato in altre occasioni, tre giorni fa Vinci ha dovuto incassare una sonora sconfitta, questa volta mentre svolgeva la sua professione di avvocato. Come annunciato dall’emittente locale Telereggio, Vinci si sarebbe visto rigettare una richiesta di risarcimento per il suo assistito di 100.000 euro. Gabriele Fossa, ex ras del Carroccio a Reggio, aveva infatti sporto querela nei confronti di Pietro Spataro e Conchita De Gregorio, ma il vice direttore e la direttrice de l’Unità all’epoca dei fatti sono stati assolti ieri a Roma.