Venerdì, 27 Agosto 2021 15:38

I profughi afgani ospiti in due hotel di Modena In evidenza

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Sono circa 130 i rifugiati che trascorreranno la quarantena all’Hotel Emilia di Modena Est e all’hotel Concordia di San Possidonio. Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli: “L’accoglienza di queste persone in fuga dall’Afghanistan per noi rappresenta un dovere”.

Modena 27 agosto 2021  – Sono uomini, donne e bambini, sia famiglie che bambini senza genitori, e sono in tutto 130 i profughi in fuga dall’Afghanistan in arrivo a Modena dopo essere fuggiti dalla tragedia che si sta consumando in questi giorni nel loro paese. Si tratta soprattutto di collaboratori nell’ambito della missione Italia-Nato, che saranno ospitati per la quarantena obbligatoria per chi arriva dall’estero, dai 7 ai 10 giorni, in due strutture alberghiere di Modena e San Possidonio.

Si tratta dell’hotel Emilia di Modena, in zona Bruciata, e dell’hotel Concordia di San Possidonio, di proprietà di Cpl Concordia, già utilizzato per l’emergenza Covid.

“L’accoglienza di queste persone in fuga dall’Afghanistan per noi rappresenta un dovere”, ha detto il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli esprimendo il cordoglio per le vittime dell’attentato e commentando l’arrivo di un centinaio di persone che trascorreranno la quarantena in due alberghi, uno in città e l’altro a Concordia.

“Si tratta di donne e uomini, con figli e familiari, che in questi anni – spiega Muzzarelli - hanno collaborato alla missione Italia-Nato e con le nostre autorità e per questo ora in patria rischierebbero rappresaglie e, addirittura, la vita. Dobbiamo a loro riconoscenza, quindi. Ma il dovere dell’accoglienza, per la quale come sindaci abbiamo dichiarato disponibilità fin da subito, ha un significato anche più generale, deve testimoniare a un intero popolo che, nonostante la drammatica catena di errori di queste settimane, non li stiamo lasciando soli. L’accoglienza, quindi, è il primo passo per un impegno del nostro Paese ad aiutare quelle popolazioni, anche collaborando con le organizzazioni umanitarie per costruire corridoi per i rifugiati. Tutto il Paese, quindi, deve collaborare sia ora sia nel percorso di integrazione che dovrà essere avviato, insieme al mondo del volontariato, dopo la prima accoglienza”.

Anche il Comune di San Possidonio, che ospiterà sul suo territorio una parte dei profughi afgani, ha scritto in una nota: "L'Amministrazione Comunale assieme ai volontari di Protezione Civile e alle autorità competenti stanno facendo tutto il possibile, collaborando con la Regione Emilia Romagna, per restituire loro un periodo di tranquillità e assisterne la permanenza in un momento così difficile".

Dopo il periodo di quarantena, durante il quale l’Ausl garantirà loro assistenza sanitaria, i profughi continueranno il loro percorso per costruire il loro futuro. Alcuni potrebbero rimanere sul territorio della provincia di Modena grazie alla rete di accoglienza già presente.

A questo proposito, il Comune di Modena è in contatto con Prefettura e Protezione civile regionale per coordinare la gestione di questa fase dell’accoglienza e lunedì parteciperà al tavolo regionale convocato dalla Prefettura di Bologna insieme ai sindaci delle città capoluogo.