Giovedì, 22 Aprile 2021 10:28

Albanese arrestato per spaccio e estorsione ai danni di un giovane di Sissa Trecasali In evidenza

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Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Fidenza, coordinati dalla locale Procura della Repubblica (PM dott. I. VALLARIO), hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del capoluogo, nei confronti di un 25enne cittadino albanese (KORRA XHULIO), per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ed estorsione.

L’indagine è partita dalla denuncia formalizzata, presso gli uffici della Stazione Carabinieri di Sissa Trecasali, da un giovane del paese, il quale riferiva dell’ampia attività di spaccio dell’arrestato e che lui stesso, dal 2017, era suo cliente, acquistando ogni 10 giorni cocaina, hashish ed a volte marijuana in base alla disponibilità economica del momento. 

In diverse occasioni il denunciante riceveva lo stupefacente a credito.  Inoltre riferiva che a marzo 2021, il 25enne, mediante minaccia e violenza, lo aveva costretto a corrispondergli la somma di oltre 1000 euro, prospettando il pagamento della stessa come unica soluzione per non incorrere in gravi pericoli o danni per la sua incolumità. In particolare, l’arrestato “vantando” un credito di oltre 500 euro, asseritamente dovuto a pregresse cessioni di stupefacente, pretendeva il doppio della cifra entro la fine del mese di marzo. Scaduto il termine, senza aver ottenuto la somma di denaro, poneva in essere diverse azioni: telefonate, messaggi whatsapp, visite a casa in compagnia di altro soggetto con minacce, rivolte al padre della vittima, che lo avrebbe picchiato, visite sul luogo di lavoro con invito a salire in auto davanti ad una collega. In quest’ultima occasione, lo colpiva al volto, avvisandolo che si trattava l’ultimo avvertimento.  

Dopo tutti gli episodi e per l’ultimo la violenza subita, l’uomo cedeva e corrispondeva la somma a cui ne seguiva un'ulteriore di oltre 2000 euro. 

Gli approfondimenti investigativi hanno permesso di riscontrate la veridicità delle dichiarazioni del denunciante tramite: l’acquisizione dei messaggi, l’escussione delle persone informate dei fatti (padre e collega di lavoro),  il referto medicoattestante il trauma facciale dovuto alle percosse subite ed in particolare i riscontri direttamente verificati dai Carabinieri della Stazione che hanno constatato sia l’accanimento che la pericolosità del KORRA nella ricerca del denunciante sul territorio. 

Alla luce degli evidenziati elementi acquisiti, sussistendo grazi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto l’arresto per l’uomo che è stato associato alla Casa Circondariale di Parma.