Mercoledì, 07 Aprile 2021 17:03

Giornata nazionale di mobilitazione “Portiamo le imprese fuori dalla pandemia”. Sostieni le richieste e le proposte di Confesercenti firmando la petizione online In evidenza

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“Le attività economiche sono sottoposte a restrizioni ormai da 395 giorni e ogni giorno di chiusure in zona rossa brucia ulteriori 80 milioni di euro di fatturato. L’accelerazione della campagna vaccinale è necessaria ma non basta. Le imprese hanno bisogno di sostegni adeguati, di credito immediato e di un piano per ripartire in sicurezza”. È questo il manifesto della giornata di mobilitazione nazionale promossa oggi, 7 aprile, da Confesercenti su tutto il territorio nazionale, con il sostegno e la partecipazione delle sedi locali, dal titolo “Portiamo le imprese fuori dalla pandemia”.


Tante le iniziative organizzate in tutte le regioni d’Italia, tutte nel rispetto delle regole: incontri con le istituzioni a tutti i livelli con la presentazione delle proposte delle imprese, eventi on line, passaggi sui quotidiani, in radio e tv, tam tam sui social, proteste dai balconi, presidi in piazza, serrande abbassate ed affissione del Manifesto. L’iniziativa prevede anche l’invio di massa a membri del Governo, deputati, senatori e Governatori regionali delle richieste di Confesercenti, che è possibile sostenere e sottoscrivere firmando la petizione on line su www.confesercenti.it.

La Presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise, ha scritto una lettera aperta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Per guardare al futuro con maggiore fiducia – scrive la presidente di Confesercenti Patrizia De Luise in una lettera inviata al Presidente della Repubblica – abbiamo bisogno di più di quanto ci sia stato riconosciuto fino ad ora. Le imprese del terziario, del turismo, del commercio e dei servizi, per tanti giorni, non hanno potuto lavorare ed ora sono stremate perché costrette nuovamente a prolungare la propria chiusura. Oggi, 7 aprile, le nostre imprese scenderanno in campo per chiedere di vedersi restituire la dignità del proprio lavoro. Lo faranno, come sempre, nel rispetto delle regole. Sarà una protesta collettiva a “distanza di sicurezza”, con iniziative in tutta Italia. Presidente, lo Stato ci sia vicino e ci aiuti a percorrere quest’ultimo miglio”.

Confesercenti Parma sostiene con forza la giornata di mobilitazione: lo hanno sottolineato questa mattina in una conferenza stampa la Presidente Francesca Chittolini e il Direttore Antonio Vinci.

Dichiarazioni:

Antonio Vinci, Direttore Confesercenti Parma: “Quella di oggi è un’importante giornata di mobilitazione, a livello nazionale e locale, per sostenere le nostre imprese che sono in difficoltà, limitate dopo oltre un anno di restrizioni e divieti. Portiamo a tutti i livelli istituzionali una serie di proposte concrete per portare le nostre imprese fuori dalla pandemia e verso la riapertura. Proposte che tutti possono condividere e supportare, sottoscrivendo la petizione in modalità digitale sul sito nazionale dell’Associazione www.confesercenti.it, e che saranno presentate al Governo, a tutti i Parlamentari e alle Istituzioni Regionali.

Nel pomeriggio abbiamo in programma un incontro in videocall con il Presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini per spiegare le nostre esigenze e sostenere le nostre richieste. Un incontro cui possono partecipare tutti i nostri imprenditori associati.

Abbiamo bisogno di ricevere risposte sui tempi di riapertura e sui sostegni alle imprese. Nutrivamo grandi aspettative per l’ultimo decreto sostegni, ci aspettavamo che le nostre imprese potessero ricevere quel po' di liquidità necessaria a gestire la quotidianità; invece dobbiamo evidenziare come i ristori siano assolutamente insufficienti per pagare i debiti regressi e riprogrammare la riapertura.

Secondo uno studio dell’Osservatorio di Confesercenti Nazionale, alle stragrande maggioranza delle società individuali spetteranno circa mille euro, alle imprese massimo duemila euro. Questo è quanto riceveranno molti dei nostri associati. La situazione è pesante.

Nessuno vuole speculare sui ristori, ma ci sono alcune categorie del commercio che stanno pagando uno scotto superiore ad altri: sono bar e ristoranti, organizzatori di eventi e operatori del terziario, il negozio sotto casa, la bottega del borgo o del centro storico. Confesercenti Parma da tempo sta avanzando una serie di proposte e richieste per supportare queste attività, le Istituzioni devono fare la loro parte per evitare che questo patrimonio economico e sociale vada perso. Oggi chiediamo interventi straordinari per far fronte al periodo di crisi. Misure che alleggeriscano il peso di questa situazione”.

Francesca Chittolini, Presidente Confesercenti Parma: “Presenteremo al Presidente della Repubblica e a tutti i parlamentari un rapporto dettagliato frutto di un lavoro importante di Confesercenti. Bisogna intervenire subito: i sostegni alle imprese devono essere rapidi, immediati, oggi o domani, perché c’è urgenza di strumenti a supporto delle imprese.

I nostri imprenditori hanno bisogno di tempi certi perché devono programmare e garantire un futuro alla propria attività, anche perché nel commercio e nel turismo ci sono filiere molto importanti e articolate che richiedono programmazione. Dobbiamo rimanere tutti uniti e fare rete in vista della ripartenza.

I nostri imprenditori in questo lungo e difficile periodo hanno dimostrato di sapere impostare il proprio lavoro e sapersi adattare e riorganizzarsi. A livello locale il confronto è continuo con il Comune di Parma e le Amministrazioni locali. Per quanto riguarda la nostra città, tra le diverse proposte che abbiamo avanzato c’è quella di consentire l’accesso al centro storico, sospendendo i varchi per la ztl, e concedendo il parcheggio gratuito nelle righe blu, limitatamente al periodo di zona rossa. Abbiamo diversi tavoli di lavoro aperti con l’Amministrazione comunale su temi come la Tari o l’occupazione di spazi pubblici. Chiediamo che vengano rafforzate le misure prese durante il 2020 sulla Tari e venga estesa a tutto il 2021 la concessione in gratuità degli spazi pubblici per i pubblici esercizi. Interventi semplici da mettere in pratica e che rappresentano un aiuto concreto per i negozi di vicinato che si sono dimostrati una risorsa indispensabile per il territorio”.