Mercoledì, 24 Marzo 2021 15:26

Maxi operazione antidroga. Sgominata joint venture di pusher 

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Sette cittadini tunisini, irregolari sul territorio, avevano unito le forze per portare avanti un ingente commercio di droga tra la stazione ferroviaria e il Villaggio Zeta. Eseguite sei misure cautelari, di cui tre in carcere. Uno dei pusher non è più sul territorio nazionale.

MODENA 20 marzo 2021 – In tempi difficili ci si dà una mano per portare avanti la propria attività. Devono averla pensata così i sette pusher di origine tunisina che avevano siglato tra loro una vera e propria joint venture della droga, smistando i clienti tra loro in base alla disponibilità di stupefacenti.

È quanto è emerso da un’indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica e condotta dalla Squadra Mobile e dal Nucleo Problematiche del Territorio della Polizia Locale, partita a febbraio 2020 e durata diversi mesi, poiché le attività di pedinamento e osservazione sono state rese difficoltose per le restrizioni alla libertà di circolazione previste dalle norme anti Covid. 

Tutto è partito da un sequestro di 1700 euro in contanti e 420 grammi di eroina a carico di un pusher che era poi riuscito a darsi alla fuga a bordo di uno scooter e facendo poi perdere le proprie tracce. Gli investigatori erano in seguito riusciti a risalire all’identità dell’uomo, di cui hanno seguito le mosse, documentando centinaia di cessioni di sostanze stupefacenti da parte di una cerchia di spacciatori. Era risultato quindi evidente che si trovavano di fronte a un’attività organizzata, che coinvolgeva diverse persone. 

Ulteriori approfondimenti hanno consentito di appurare il modus operandi del gruppo, i cui membri agivano di fatto in modo autonomo, ma rimanevano comunque costantemente in contatto. Nel caso uno di loro fosse sprovvisto del tipo di stupefacente richiesto dal cliente, questi veniva indirizzato ai “colleghi” che ne erano forniti. La piazza di spaccio si concentrava principalmente nel centro storico di Modena, nella zona della stazione ferroviaria e nel Villaggio Zeta, dove veniva trattato il commercio prevalentemente di cocaina ed eroina. 

Questa mattina all’alba è scattato il blitz antidroga in applicazione di sei misure cautelari, di cui tre in carcere e tre obblighi di firma, nei confronti di altrettanti cittadini tunisini di età compresa tra i 38 e i 45 anni. Impossibile, invece, rintracciare un settimo componente della banda, destinatario di un provvedimento di custodia cautelare in carcere, poiché non più presente sul territorio nazionale. Uno dei clandestini raggiunto dal provvedimento viveva abusivamente presso un deposito Hera in via Palatucci, a pochi passi dalla Questura.