Giovedì, 19 Novembre 2020 11:29

Presi due albanesi rei di aver tentato una rapina lo scorso gennaio in una abitazione di Fidenza In evidenza

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Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Fidenza, coordinati dalla locale Procura della Repubblica (Sost. Procuratore dott.ssa Dal Monte) hanno eseguito un'ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del capoluogo nei confronti di due cittadini albanesi, entrambi 23enni (BELESHI Zef, attualmente detenuto per altra causa e KOLA Nicoll, latitante).

Parma 19 novembre 2020 - I due, insieme ad un complice, nella prima serata dell’8 gennaio 2020 si sono resi autori di un tentativo di furto (trasformatosi poi, tecnicamente, in rapina per le modalità di sviluppo dell’azione) in un appartamento di Fidenza.

Mentre cercavano di introdursi in un’abitazione, sono stati sorpresi dal vicino di casa che, uscito in quanto attirato dai rumori, notava due uomini vestiti di scuro con i passamontagna calzati che cercavano di entrare dalla finestra della camera da letto dell’appartamento. Immediatamente urlava ed i soggetti si davano alla fuga scavalcando la recinzione e dirigendosi verso la vicina ferrovia. Nel tentativo di far desistere l’uomo dall’inseguirli gli lanciavano contro delle pietre.

Giungevano al 112 diverse segnalazioni dell’episodio, attribuibile a tre soggetti che stavano scappando a bordo di una Opel, accertata -nel corso dell’attività investigativa- essere intestata ad un soggetto prestanome, che, intercettata dai militari, veniva velocemente abbandonata, mentre gli occupanti si dileguavano a piedi. All’interno del mezzo venivano rinvenuti gli oggetti utilizzati per l’effrazione. La Polizia Giudiziaria eseguiva rilievi dattiloscopici sui reperti sequestrati nonché accertamenti di natura biologica sul volante, pomello, cambio e sulle maniglie delle portiere del veicolo. I risultati degli esami, affidati al Ris di Parma, hanno permesso di identificare gli autori del fatto nei soggetti destinatari dell’ordinanza cautelare descritta in premessa. L’attività investigativa non si è basata solamente sui risultati dattiloscopici e biologici.

E’ stata effettuata un’attività di raccolta dati partita dal rinvenimento di uno scontrino, del 07 gennaio 2020, di un esercizio commerciale relativo all’acquisto di materiale utile alle effrazioni. Dalla visione dei filmati si è individuata, parcheggiata nel piazzale dell’esercizio in questione, l’Opel usata per la fuga, ed altresì emergevano le immagini dei due soggetti che, provenienti dall’esercizio stesso dopo aver acquistato il materiale, salivano a bordo dell’auto.

Dall’analisi dei tabulati telefonici riconducibili ai soggetti interessati è emerso che, la sera dell’evento, quella del BELESHI Zef ha agganciato il ponte ripetitore compatibile con la zona.
Il Giudice per le Indagini Preliminari ha ritenuto ravvisabili le esigenze cautelari per il BELESHI Zef perché detenuto per altra causa a dimostrazione della sua pericolosità e per il KOLA Nikoll in quanto latitante mentre per il terzo indagato non sono stati ravvisati elementi da permettere un provvedimento cautelare.

Al BELESHI Zef l’ordinanza è stata notificata presso la casa circondariale San Vittore a Milano dove era già detenuto per altra causa, mentre KOLA Nikoll è ricercato sul territorio nazionale.