Domenica, 08 Novembre 2020 07:23

Ciao Remo! In evidenza

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Se ne è andato in punta di piedi come era abituato a fare. Delicato ma tenace come pochi, Remo Pattini ha lasciato la vita terrena per raggiungere gli altri angioletti, lasciando sulla terra una eredità ricchissima di valori e solidarietà.

Di Lamberto Colla Parma, 8 novembre 2020 -   L'ASD Sanseverina è stata l'ultima delle sue creazioni con la quale, manco a dirlo, ha raccolto successi straordinari insieme ai suoi "specialissimi" giovani atleti e ai collaboratori che hanno con Remo condiviso il percorso sin dalle origini, nell'ormai lontano 1982.

Remo Pattini lascia un vuoto in molti, perché in molti hanno toccato con mano le sue capacità e la sua ostinazione a raggiungere gli obiettivi, che alla fine condivideva con tutti e firmava con il suo pacato, quasi timido, sorriso.

Alla Moglie Paola, ai figli Stefano e Federica, ai nipoti Andrea, Riccardo, Mia e Agnese le nostre condoglianze, mie personali e di tutta la redazione.

Remo_Pattini-foto_remo_2.jpgChi era e cosa ha fatto Remo Pattini nelle sue molteplici "vite".

IMPEGNO POLITICO E SINDACALE

Prima di spendersi nel mondo della disabilità in maniera piena, è stato particolarmente attivo in ambito politico e sindacale.

ALLENATORE calcistico

Da subito aveva capito l’importanza dello sport, divenendo allenatore per la San Leo, portando i ragazzi a contatto con ambienti puliti e necessari per una crescita sana

CROCE ROSSA

Inizia a 18 anni come milite, prosegue con un Corso da infermiere per diventarne dipendente, anche con ruolo di responsabilità, per lui una seconda famiglia, con un grande senso di appartenenza, l’orgoglio di poter far un lavoro per aiutare il prossimo, l’orgoglio di essere parte della Croce Rossa. Un esempio per i suoi colleghi e per tutti i giovani che si sono avvicinati al mondo del volontariato tramite la Croce Rossa. Mondo da cui non si è mai separato e non ha mai abbandonato, portandolo sempre nel cuore.

AMBITO SPORTIVO

Riconoscimenti negli anni per le sue attività di volontariato, da parte del Comune, da parte del Coni e di diversi enti nel mondo sportivo, tra cui lo Special Olympics Italia.

Erano tanti gli ambienti sportivi e non che lui ha frequentato e a cui era legato.

Nel 1982 ha fondato l’ASD Sanseverina. Una casa, un nido per le persone con disabilità.

 

In sintesi, per Remo Pattini, era inaccettabile che ci fossero persone escluse, lui ha scelto di stare accanto a quella parte di umanità che tendenzialmente la società nasconde. Lui ha voluto con forza far emergere coloro che non avevano voce, che venivano scartati perché non “competitivi”. Per lui esisteva prima “prima l’uomo e poi l’atleta”.

"Far parte dello Special Olympics - commentano i familiari - gli ha permesso di far crescere i suoi Atleti, permettendo loro di vivere esperienze di crescita e autonomia. E’ stato un uomo coraggioso, un pioniere che lo ha visto scontrarsi, a volte senza mezzi termini, con chi non era capace di credere in queste Persone. Si è prodigato e speso andando a bussare a tutte le porte, senza mai smettere di volere per i suoi ragazzi, una vita migliore, dignitosa. Mai chiedeva per sé, ma sempre e solo per i suoi Atleti. Ha saputo guardare lontano, rompendo omertà e cancellando quella vergogna che spesso irrompe nelle famiglie che si sentono sole e abbandonate con l’arrivo di un figlio con disabilità. Ha saputo cambiare l’immagine della disabilità intellettiva, guardandola non come un limite ma come una caratteristica della persona.

Ha sapute creare quei legami con tante realtà nel territorio, con cui ha condiviso tanti bei momenti a favore degli Atleti della Sanseverina: dalla Us Montebello, all’Avis giovani, alla Bocciofila l’Aquila, i pescatori Arci Pesca, la realtà di Sospiro, l’Oltretorrente Baseball, Punto Blu di Monticelli Terme, Rugby Parma, Panthers football americano, Coop Insieme, Articioch, Fim motonautica,… sappiamo che l’elenco non è finito…sappiamo la necessità di ringraziare queste realtà. Ripercorre la sua vita ci fa capire quanto ha fatto, ora tocca a chi vorrà proseguire quel cammino.

Tanti sono i pensieri e le testimonianze che stanno giungendo alla famiglia, soprattutto ringraziamenti per aver accompagnato Remo a essere un testimone di umanità e solidarietà. E chi vorrà lasciarsi contagiare dal suo entusiasmo per la vita e per l’amore per il prossimo, gli farà onore.

Sicuramente ha reso il mondo un posto migliore in cui stare, migliore per tutti noi. Il suo andarsene in silenzio in questa epoca perversa, non metterà a tacere quella parte di lui che chi ha avuto la fortuna di conoscere porta dentro di sé."

 

 

Remo_Pattini-aquila.jpg

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