Giovedì, 05 Novembre 2020 09:26

"ParmAbitare", la Procura ha ravvisato violazioni tese ad aggirare la normativa sugli appalti pubblici In evidenza

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Parma 4 novembre 2020 - All’esito dell’udienza preliminare tenutasi in data 3 novembre 2020, accogliendo parzialmente le richieste della Procura di Parma (PM dott.ssa Francesca Arienti), il GIP del Tribunale di Parma dott.ssa Sara Micucci ha disposto il rinvio a giudizio dinanzi al locale Tribunale di Bertolini Dante e di Agnetti Mauro in ordine al reato di cui agli artt. 110, 353-bis c.p. (concorso in turbata libertà del procedimento di scelta del contraente) ed ha disposto il non luogo a procedere nei confronti di Folli Luigi.

Nel corso della medesima udienza, accogliendo la richiesta congiunta della difesa e dell’accusa, il GIP ha emesso sentenza di patteggiamento per la posizione del quarto imputato, Tomaselli Italo, al quale è stata applicata la pena di mesi tre di reclusione ed € 60,00 di multa, con il beneficio della sospensione condizionale della pena stessa.

La vicenda che forma oggetto del procedimento interessa la società ParmAbitare ed ha avuto un primo, rilevante sbocco giudiziario in data 5.11.2019, allorquando militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Parma davano esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Parma che interessò le aree di proprietà del Comune di Parma denominate “Vicofertile Nord” ed “Ex Althea”.

Invero, dalle indagini disposte dalla Procura erano emersi concreti indizi del reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, posto che l’iter amministrativo che avrebbe dovuto portare alla realizzazione di un cospicuo numero di alloggi di edilizia residenziale pubblica insistenti nel Comune di Parma era apparso viziato da una serie di anomalie.

All’esito delle complesse indagini preliminari, la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio di quattro soggetti ritenuti a vario titolo responsabili di concorso nel più volte ricordato reato di cui all’art. 353-bis c.p., ovvero:

  • Bertolini Dante (responsabile del procedimento di adozione della delibera di Giunta Comunale di “Affidamento alla società di scopo ParmAbitare s.c.r.l. delle attività tecniche ed amministrative finalizzate alla realizzazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica nelle aree AF1 Vicofertile Nord e B22 Ex Althea” e delle successive delibere di approvazione dei progetti esecutivi delle opere);
  • Agnetti Mauro (Presidente del C.d.a. della società di scopo “ParmAbitare s.c.r.l.” dal 2014 sino alla liquidazione della società);
  • Tomaselli Italo (gestore di fatto della società ParmAbitare e suo liquidatore nonché direttore generale di ACER Parma);
  • Folli Luigi (responsabile delle Politiche Abitative del Comune di Parma), per il quale -come innanzi specificato- il GUP, ritenendo evidentemente insussistenti gli addebiti, ha disposto il non luogo a procedere.

Quanto a Tomaselli, nell’applicare la pena concordata tra le parti, il GIP ha argomentato la sussistenza di elementi in ordine alla sua partecipazione (in violazione delle norme di legge e dei principi generali in tema di appalti pubblici) all’affidamento diretto delle opere alle imprese socie di ParmAbitare senza l’espletamento della necessaria gara, giustificando l’affidamento diretto col far risultare, contrariamente al vero, ParmAbitare quale società in house.

Per Bertolini ed Agnetti, invece, il GUP ha disposto il rinvio a giudizio e, in quella sede, sarà compiutamente verificata l’ipotesi di accusa.

La prima udienza del processo a carico degli imputati Bertolini Dante ed Agnetti Mauro è fissata per il giorno 21.4.2021.

Allo stato, dunque, ad eccezione di una sola posizione soggettiva, deve ritenersi la condivisione, da parte del GIP, della ricostruzione operata dall’Ufficio di Procura, che ha ravvisato violazioni tese ad aggirare la normativa sugli appalti pubblici e ad affidare ai costruttori privati, soci della predetta società, la realizzazione di opere pubbliche senza limiti temporali e di stanziamenti, riservando ad essi, in esclusiva, una quota di mercato, in violazione di legge.

Da evidenziare infine che, sulla complessiva vicenda, era recentemente intervenuta una delibera dell’Anac che aveva di fatto avallato la ricostruzione in punto di diritto effettuata dalla Procura di Parma.

Parma, 4.11.2020

IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA

dott. Alfonso D’Avino