Venerdì, 22 Marzo 2013 05:36

Parma, il nuovo comandante in servizio dal 2 aprile In evidenza

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di redazione -
Parma 21 marzo 2013 -
"Capacità di ascolto e risposte ai bisogni dei cittadini primi obiettivi del mio mandato". Con queste parole si è presentata Patrizia Verrusio, nuovo comandante del corpo dei vigili urbani di Parma.
Patrizia Verrusio, bolognese, sposata con due figli, dirigente al Comune di Firenze, prenderà servizio il 2 aprile prossimo, ma è già stata presentata alla città, in una conferenza stampa presso la sede del Comando, dal Sindaco Federico Pizzarotti e dall'assessore alla sicurezza Cristiano Casa, dopo che già aveva incontrato gli agenti del Corpo.

 

Il Sindaco e l'assessore hanno illustrato brevemente il percorso di selezione  fra le 105 candidature pervenute, che ha comportato tre diversi passaggi, fino ai colloqui finali che hanno portato a scegliere la dirigente del Comune di Firenze.
La Verrusio si è detta molto felice di essere arrivata a Parma: "Per me – ha detto – il lavoro è una sorta di missione. Ho fatto la dirigente in diversi settori, ma mi piace la Polizia Municipale, stare vicino alla gente, cercare di risolvere qualche problema.
Non apprezzo il "rambismo" – ha continuato – preferisco una Polizia Municipale di prossimità, capace di reprimere quando è necessario, ma soprattutto di ascoltare e risolvere i problemi dei cittadini.Oggi – ha concluso - attraversiamo un momento difficile per tutti, quindi la sfida è ancora più grande".
Riferendosi ai problemi in atto per il rapporto fra Amministrazione e personale della Polizia Municipale, il Comandante ha affermato che sono "problemi presenti in tutta Italia e che a Firenze sono scesi in piazza 3.000 dipendenti comunali".
"A Parma – ha aggiunto – si percorrerà la strada del dialogo, con l'obiettivo di riconoscere ciò che è possibile nella situazione in cui ci troviamo".Infine, riferendosi al rapporto con gli agenti, ha detto che il suo atteggiamento sarà di ascolto, "con la volontà di accendere una speranza, fare leva sull'orgoglio e sullo spirito di appartenenza e soprattutto fare sì che la divisa sia considerata dal cittadino come una presenza amica".