Domenica, 28 Giugno 2020 07:35

27 giugno, 40° anniversario strage di Ustica: le commemorazioni, dal Presidente Mattarella a Palermo In evidenza

Scritto da

40° anniversario strage di Ustica: dichiarazione del Presidente Mattarella


Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«La strage avvenuta nel cielo di Ustica la sera del 27 giugno 1980 è impressa nella memoria della Repubblica con caratteri che non si potranno cancellare. Nella ricorrenza dei quarant’anni, sentiamo ancora più forte il legame di solidarietà con i familiari delle ottantuno vittime e ci uniamo nel ricordo di chi allora perse la vita, con una ferita profonda nella nostra comunità nazionale.
La condivisione di tanto dolore è stata ed è anche motivo di testimonianza e di impegno civile. Il quadro delle responsabilità e le circostanze che provocarono l’immane tragedia tuttora non risulta ancora ricomposto in modo pieno e unitario. Tuttavia molta strada è stata percorsa dopo che reticenze e opacità erano state frapposte al bisogno di verità, incomprimibile per una democrazia e uno Stato di diritto.
La Repubblica e la tenacia e professionalità di uomini dello Stato hanno consentito di diradare nebbie; e ciò è stato possibile grazie anche alla determinazione e alla passione civile delle famiglie delle vittime e di quanti le hanno sostenute nelle istituzioni e nella società.
Non può e non deve cessare l’impegno a cercare quel che ancora non appare definito nelle vicende di quella sera drammatica. Trovare risposte risolutive, giungere a una loro ricostruzione piena e univoca richiede l’impegno delle istituzioni e l’aperta collaborazione di Paesi alleati con i quali condividiamo comuni valori.
Il dovere della ricerca della verità è fondamentale per la Repubblica».

Roma, 27/06/2020 -

Strage Ustica. Presidente Petitti partecipa a giornata commemorativa del 40° anniversario

"Ustica è una ferita aperta nella memoria e nella coscienza del nostro Paese che difficilmente si potrà ricucire, ma non può rimanere un mistero inabissato in fondo al mare" 

"Senza verità non esiste giustizia e a 40 anni da quella tragica notte del 27 giugno 1980 la ricerca di risposte non si deve e non si può esaurire. Ustica resta una ferita aperta nella memoria e nella coscienza del nostro Paese che difficilmente si potrà ricucire. Ma non può rimanere un mistero inabissato in fondo al mare: la ricostruzione delle circostanze in cui persero la vita tanti nostri concittadini è un atto dovuto: per i familiari, ai quali la vita è cambiata per sempre, e per affermare le ragioni della verità e dello stato di diritto".
Nel 40° anniversario dalla strage di Ustica, che ricorre oggi (27 giugno) la presidente dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Emma Petitti rivolge un pensiero ai familiari delle vittime, incontrati all'appuntamento promosso dal Comune di Bologna al quale erano presenti il Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico e il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano.
"In questi anni abbiamo assistito a un susseguirsi di ipotesi che non hanno mai portato ad alcuna certezza sulla vicenda. Il mio auspicio è che presto si possa fare luce sulla strage di Ustica ed è quindi doveroso tenere viva la memoria di quanto accadde la notte di quel 27 giugno, in cui persero la vita 81 persone, segnando profondamente e in maniera indelebile la storia del nostro Paese".
Ringraziando il Comune di Bologna, che ha ospitato l'incontro con i familiari e l'Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica, che dalla sua fondazione ha sempre affiancato all'impegno in sede giudiziaria per la ricerca della verità un'intensa attività di trasmissione della memoria attraverso il linguaggio artistico, la Presidente Petitti ricorda l'impegno dell'Assemblea legislativa: "Con l'Associazione parenti delle vittime collaboriamo fin dal 2008 in virtù di un protocollo di intesa per promuovere la realizzazione congiunta di attività culturali proprio con l'obiettivo è di favorire la ricerca storica della verità e la valorizzazione del Museo per la memoria di Ustica quale luogo della Memoria della strage".

 

Strage di Ustica. Il presidente Bonaccini: "Bisogna arrivare alla completa verità, facendo prevalere lo Stato di diritto. Lo dobbiamo in primo luogo alle vittime e ai loro familiari. Necessario un forte e rinnovato impegno istituzionale, politico e diplomatico per arrivare alla piena giustizia"
Il presidente della Regione domattina parteciperà alla ricorrenza per il 40° anniversario dell'abbattimento del Dc9 partito da Bologna per Palermo, il 27 giugno 1980, e all'incontro coi parenti di chi perse la vita: "Siamo al fianco dell'Associazione dei familiari delle vittime e della presidente Daria Bonfietti. Il nostro impegno anche per i tanti giovani che guardano a quanto accaduto come emblema di un diritto alla verità che non può essere compresso in alcun modo"

Bologna - “Vogliamo una completa verità e vogliamo giustizia: come Regione e come cittadini, ribadiamo il nostro impegno concreto a chi non ha mai smesso di indagare e di battersi per arrivarci. Lo dobbiamo alle vittime e ai loro familiari, all’instancabile azione dell’Associazione che li riunisce e della presidente Daria Bonfietti, alimentando la memoria, impedendo che che possano prevalere il silenzio e l’oblio. È qualcosa che dobbiamo anche a noi stessi, al nostro Paese, a chi voglia vivere in uno spirito di giustizia. E lo dobbiamo ai tanti giovani che guardano a quanto accaduto 40 anni fa, emblema di un diritto alla verità che non può essere compresso in alcun modo”.
Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che domattina parteciperà in Consiglio comunale a Bologna alla ricorrenza per il 40^ anniversario dalla strage di Ustica, il Dc9 Itavia partito dal capoluogo regionale la sera del 27 giugno 1980 per raggiungere Palermo con 81 persone a bordo e mai giunto a destinazione.
“La verità giudiziaria ci è già stata consegnata oltre vent’anni fa- continua il presidente della Regione-, affermando che l’aereo è stato abbattuto in un atto di guerra in cui sono stati violati i confini italiani. Responsabilità si stanno confermando anche in sede civile. Eppure oggi, dopo quarant’anni senza spiegazioni definitive, sulla strage di Ustica continuano a gravare tanti misteri e reiterati tentativi di depistaggio e noi ci ritroviamo ancora una volta a chiedere con forza che vi sia l’impegno instancabile di tutti, dalle istituzioni alla politica, alla diplomazia, per togliere il velo sulle assurde zone d’ombra che ancora permangono su questo episodio drammatico”.
“Voglio ringraziare Daria Bonfietti e l’Associazione dei familiari delle vittime, a cui va la nostra vicinanza e massima disponibilità- conclude Bonaccini-, per non aver mai perso la speranza e la forza di combattere per la verità, così come voglio ringraziare la stampa che in questi anni e anche di recente non ha mai cessato di occuparsi del caso. Uno stimolo per tutti noi, per chi crede con forza che la verità completa su Ustica possa certo non cancellare, ma almeno attenuare uno dei momenti più bui della storia del nostro Paese, facendo prevalere lo Stato di diritto, collante del convivere civile”. /va.ma.

Palermo 27 giugno 2020 - Si è svolta oggi a Bologna la cerimonia commemorativa per il 40° anniversario della strage di Ustica.

Presso la sala del Consiglio comunale di Palazzo d’Accursio, dove erano presenti, tra gli altri anche i parenti delle vittime, è intervenuto, in rappresentanza dell'amministrazione comunale di Palermo, l'assessore alle Politiche Giovanili, Sport e Innovazione, Paolo Petralia Camassa “L'Amministrazione comunale e la città di Palermo - ha detto Petralia - ricordano come ogni anno le 81 vittime della strage avvenuta 40 anni
fa nei cieli di Ustica; come ogni anno, Palermo si unisce al dolore e
all'impegno dei familiari delle vittime e con loro continua a chiedere
verità e giustizia; un'assenza di verità e di giustizia che è una
macchia nella storia del nostro Paese ed una macchia nei rapporti di
collaborazione con molti nostri alleati internazionali. Un'assenza di
verità e giustizia frutto anche di inaccettabili coperture
istituzionali in Italia e all'estero. Quest'anno, come già più volte
era accaduto in passato, Palermo ricorderà quella strage con l'arte ed
il teatro. Sarà ancora una volta una rappresentazione teatrale a
commemorare, il prossimo 10 agosto, le 81 vittime, grazie alla
straordinaria sensibilità di uomini e donne artisti che con passione
si impegnano per mantenere la memoria di questo buco nero della storia
d’Italia e dei suoi rapporti internazionali.
Mantenere viva la memoria della strage e ricordare in modi e luoghi
diversi quanto accaduto è un impegno che dobbiamo tutti noi
continuamente rinnovare.
La memoria va conservata e preservata, ma la memoria non equivale a
giustizia. Che gli Stati europei e il mondo ascoltino il dolore di
quel 27 giugno 1980 e abbiano il coraggio di collaborare con la
giustizia italiana per fare chiarezza, per chiudere una volta e per
tutte una pagina ancora oscura della nostra storia”.