Mercoledì, 01 Aprile 2020 10:08

Il "pasticciaccio" del Viminale sulle "passeggiate". In evidenza

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Nel pomeriggio di ieri una circolare del Ministero dell'Interno aveva fatto inalberare, e non poco, molti governatori di regioni per il timore che la nuova interpretazione avrebbe potuto portare a un pericolosisiimo lassismo.

La specifica del Viminale del 31 marzo indicava che camminare con i propri figli minorenni era consentito e perciò non sarebbe stato necessario  “inventarsi” un’altra attività per poter legittimamente portare fuori casa i bambini ormai stanchi per il lockdown prolungato imposto dall’emergenza coronavirus. La libertà era però riservata a un solo componente della famiglia che avrebbe comunque dovuto restare vicino casa con il bimmbo, o l'anziano o l'inabile ai quali era esteso il provvedimento.

E' indubbio che si stia raggiungendo, almeno per il nord Italia, il picco  della diffusione ma è anche scontato che questo abbia una forma piuttosto globosa e possa perdurare per ancora diversi giorni.

Come infatti si può osservare dall'andamento delle urgenze al pronto soccorso nelle province dell'Emilia Romagna (vedi grafico),  negli ultimi due giorni ci sono registrati nuove impennate. Il picco che per Parma aveva raggiunto il massimo con 172 trasporti il 16 marzo, si è man mano contratto sino a 71 del 27/3 per tornare a 100 il 30 marzo. 

Siamo ben lontani dallo svuotamento del "Pronto Soccorso"

Una ulteriore conferma che non si può mollare e giustifica l'inasprimento dei rapporti tra i rappresentanti delle regioni e l'amministrazione centrale.

Dopo l'alzata di scudi delle Regioni, Lombardia e Campania in modo particolarmente violento, questa mattina dal Ministero dell'Interno è giunta una ulteriore specifica che riportiamo per intero:

"Regole sugli spostamenti, chiarimenti sulla circolare del 31 marzo
1 aprile 2020
Le regole sugli spostamenti per contenere la diffusione del coronavirus non cambiano. Si può uscire dalla propria abitazione esclusivamente nelle ipotesi già previste dai decreti del presidente del Consiglio dei ministri: per lavoro, per motivi di assoluta urgenza o di necessità e per motivi di salute.

La circolare del ministero dell'Interno del 31 marzo si è limitata a chiarire alcuni aspetti interpretativi sulla base di richieste pervenute al Viminale. In particolare, è stato specificato che la possibilità di uscire con i figli minori è consentita a un solo genitore per camminare purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione e in occasione spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute.

Per quanto riguarda l'attività motoria è stato chiarito che, fermo restando le limitazioni indicate, è consentito camminare solo nei pressi della propria abitazione.

La circolare ha ribadito che non è consentito in ogni caso svolgere attività ludica e ricreativa all'aperto e che continua ad essere vietato l'accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici.

La medesima circolare ha ricordato infine che in ogni caso tutti gli spostamenti sono soggetti a un divieto generale di assembramento e quindi all'obbligo di rispettare la distanza minima di sicurezza.

Le regole e i divieti sugli spostamenti delle persone fisiche, dunque, rimangono le stesse."

(Foto di Francesca Bocchia - Ospedale Maggiore di Parma - 31 marzo 2020)

 

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