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Martedì, 12 Novembre 2019 05:39

Carcere di Parma: un'altra aggressione a un agente e un ispettore, l'USPP chiede l'intervento del Ministro In evidenza

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A Parma un'aggressione a un agente e ad un ispettore.


“Bisogna smetterla con le continue aggressioni alla Polizia Penitenziaria, il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede intervenga prima che sia troppo tardi” è quanto invoca Giuseppe Moretti, Presidente dell’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria (U.S.P.P.) in riferimento all’ennesimo episodio di deliberata violenza stavolta accaduto nel carcere di Parma messo in atto da un detenuto nei confronti di un ispettore e di un agente per futili motivi.


“Un atto che destabilizza l’intero personale del Corpo e non solo dell’istituto emiliano” tuona il sindacalista che ammette che “prendere a schiaffi e aggredire se non beffeggiare il personale di Polizia Penitenziaria sembra sia diventato ormai lo sport preferito dalla popolazione detenuta e il nostro personale è stanco di subire passivamente situazioni del genere”.


“L’USPP da lungo tempo ormai sta denunciando la deriva delle aggressioni” prosegue Moretti, che invoca al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria soluzioni non più rinviabili, misure tangibili che devono essere adottate prima che accada l’irreparabile o che qualche collega venga accusato ingiustamente di reazioni necessarie a sedare comportamenti altrimenti non gestibili”.


In conclusione per il rappresentante dell’USPP “occorre definire protocollo operativi omogenei di intervento, trovare una collocazione idonea per i detenuti con problemi psichiatrici, dotare la Polizia Penitenziaria di strumenti adeguati a contrastare comportamenti illegali che spesso restano impuniti se non sotto l’aspetto disciplinare con esiti in questo caso del tutto ininfluenti rispetto al livello delinquenziale espresso da chi li commette”.


È con la piena solidarietà ai colleghi colpiti cui l’USPP augura una pronta guarigione che si conclude il comunicato stampa dell'organizzazione sindacale.

L'ennesimo e obiettivamente troppo frequente, episodio di aggressione è stato denunciato ieri dal sindacato nazionale degli agenti di polizia penitenziaria (Si,N.A.P.Pe.):

"Nella mattinata di oggi, 11/11/19, un detenuto italiano, del circuito Alta Sicurezza, mentre si recava al passeggio avrebbe sferrato un violento schiaffo all'agente di Reparto, che a seguito dell'aggressione veniva condotto al pronto soccorso del nosocomio cittadino per le cure del caso.
Il detenuto sarebbe stato successivamente accompagnato nella sua camera di pernottamento dove, in preda alla rabbia, avrebbe distrutto i sanitari presenti nel bagno.
Successivamente sarebbe stato condotto ad udienza dal responsabile dell'Unità Operativa Alta Sicurezza, ove avrebbe dato ulteriori segni di squilibrio, rompendo con un pugno il PC in dotazione all'ufficio. Per fermare la furia del detenuto sarebbe intervenuto personale ivi presente, tra cui un ispettore che subiva un trauma alla schiena, giudicato guaribile in 5 giorni s.c. dal personale medico del pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore.
Solo una settimana fa avevamo denunciato una nuova aggressione al personale da parte dei detenuti del carcere ducale; crediamo che la situazione debba essere affrontata senza più indugi per evitare che possa degenerare ed avere conseguenze irrimediabili.
Il SiNAPPe, chiede inoltre l’immediato trasferimento del detenuto responsabile dell'evento critico, ai sensi della circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del DAP.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

Il Segreterio Nazionale Si.N.A.P.Pe
Antonio FELLONE"

 

 

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