Martedì, 03 Settembre 2019 14:49

Si difende dalle violenze del compagno con lo spray al peperoncino, ma la bomboletta non funziona: 43 enne in ospedale In evidenza

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Protagonista una coppia di cittadini stranieri. L’uomo non era nuovo alle violenze domestiche e la compagna si era munita dello spray urticante che al momento del bisogno ha però spruzzato solo un liquido rossastro che ha fatto imbestialire ancora di più un 50 enne turco. La donna è stata portata prima al Pronto Soccorso, poi in un centro Antiviolenza insieme ai due figli minori.

MODENA –

Aveva acquistato una bomboletta di spray al peperoncino proprio per difendersi dalle violenze domestiche del compagno, un 50 enne di origine turca già noto alle Forze dell’Ordine per aver cercato di darsi fuoco davanti alla Caserma dei Carabinieri, ma al momento “del bisogno”, lo spray non ha funzionato e al posto del liquido urticante ha spruzzato un colorante rosso, che è finito sul viso dell’uomo, facendolo imbestialire ancora di più. Il 50 enne, infatti, ha infierito ulteriormente sulla compagna, una 43 enne originaria dell’Est Europa e madre di due figli piccoli, costringendola a ricorrere alle cure dei sanitari.

Protagonista dell’ennesimo fatto di violenza domestica una coppia che, lunedì attorno alle 20, ha litigato per futili motivi. Ad avere la peggio è stata la donna che, di fronte alla violenza crescente del compagno, ha estratto lo spray al peperoncino, che tuttavia ha fatto “cilecca”. All’arrivo delle Forze dell’Ordine, il 50 enne turco è stato fermato e accompagnato in caserma. La donna, invece, è stata prima medicata al Pronto Soccorso per alcune ferite, per fortuna non gravi, poi è stata accompagnata presso un Centro Antiviolenza insieme ai due figli minori.

Per il compagno è invece scattata la denuncia a piede libero, mentre nei prossimi giorni spetterà all’autorità giudiziaria esprimersi su quali misure adottare nei suoi confronti, alla luce dei nuovi tempi imposti dalla normativa Codice Rosso in contrasto alle violenze domestiche. Sull’uomo infatti grava un precedente importante: all’origine del suo tentativo di darsi fuoco davanti alla caserma dei Carabinieri c’era infatti la protesta per non poter rivedere il figlio dopo un allontanamento dalla compagna.