Venerdì, 15 Febbraio 2019 09:46

Due nigeriani richiedenti asilo arrestati per spaccio da Polizia di Stato e Polizia Municipale In evidenza

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Personale della Squadra Mobile e della locale Polizia Municipale ha arrestato a Modena due nigeriani di 19 e 25 anni responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Modena -

Nell’ambito di una attività congiunta di prevenzione e contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti, gli agenti di Modena stavano monitorando da un po’ di tempo i due stranieri che erano stati visti più volte insieme all’interno del parco Pertini, del Parco XXII Aprile e nei pressi del complesso ErreNord in atteggiamento tipico di staziona in attesa di effettuare cessioni di sostanza stupefacente.

Accurate indagini hanno portato a scoprire che i due abitassero in un appartamento di persone richiedenti asilo in via Gallucci, dove tra l’altro erano stati segnalati movimenti sospetti e presenze di stranieri non autorizzati a permanervi. Al momento del controllo delle forze dell'ordine uno dei due ha tentato di nascondersi in un cavedio su cui si affacciava la camera.

Grazie anche all’unità cinofila della Polizia Municipale di Casina (RE) che ha collaborato nel corso del controllo, sono stati rinvenuti sotto il letto più di 200 grammi di marijuana, confezionati in due sacchetti di plastica. La droga, unitamente a un bilancino di precisione, 5 telefoni cellulari e la somma in contanti di oltre 400 euro, sono stati sottoposti a sequestro.

la_droga_sequestrata.jpg

Il 19enne è stato riconosciuto anche quale autore dell’aggressione in viale Gramsci il 7 febbraio scorso nei confronti di un operatore della Polizia Municipale, il quale nel tentativo di bloccarlo perché intercettato durante un’attività di spaccio, era stato raggiunto da un violento pugno al costato, che gli aveva provocato la frattura di una costola con prognosi di 20 giorni.

I due nigeriani, entrambi richiedenti asilo, di cui uno solo autorizzato a risiedere in via Gallucci, sono stati accompagnati in Questura per ulteriori accertamenti, dai quali è emerso che il 19enne era sottoposto all’obbligo di firma presso i Carabinieri di S. Cataldo (CL)

Come disposto dal Magistrato di turno, i due sono stati associati alla locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.