Venerdì, 15 Giugno 2018 15:12

Marito violento minaccia di gettarsi con l'auto nel canale e uccidersi insieme alla moglie In evidenza

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Ieri pomeriggio, la Polizia di Modena ha prestato soccorso ad una donna che, in evidente stato di agitazione, cercava aiuto poiché minacciata ed inseguita dal marito violento. Gli operatori sono tempestivamente intervenuti in strada Montanara, proprio nel momento in cui l'uomo le ha strappato di mano il cellulare e lo ha gettato in un vicino canale.

Il rapporto fra i due, sposati dal 2016, si è definitivamente interrotto nel mese scorso per volontà della moglie, a causa di numerosi episodi di gelosia e comportamenti aggressivi del giovane, mai denunciati alle Forze dell'Ordine.
Il marocchino, che non ha mai accettato la separazione, ha continuato a cercarla e presentandosi sul posto di lavoro della donna, si è offerto di accompagnarla in auto a casa. La giovane, accettando per paura di una scenata che l'avrebbe compromessa in ambito lavorativo, dopo averci pranzato insieme, si è accorta dello strano percorso utilizzato dal marito che portava fuori dal centro abitato.
Accostato il veicolo, l'uomo l'ha implorata di ritornare insieme, cercando un approccio amoroso ma al rifiuto della moglie, le ha chiesto di ucciderlo fornendogli una forbice ed un coltellino. La donna, inorridita dalla richiesta, ha gettato gli arnesi nel corso d'acqua scatenando la reazione del marito che ha indirizzato l'autovettura verso il canale al grido "Se non torni con me, ci ammazziamo tutti e due", fermandola in bilico sull'argine del canale. Riuscendo a divincolarsi, la donna ha tentato di allontanarsi scappando e chiamando nel mentre la Polizia che è tempestivamente giunta a prestarle soccorso.

I due sono stati accompagnati presso la Questura per accertamenti, dove la signora ha sporto querela nei confronti dell'uomo, clandestino sul territorio nazionale, con precedenti di polizia per reati di droga. Nei confronti del marocchino è scattato l'arresto per violenza privata ed è stato trattenuto nelle celle di sicurezza, dove in preda ad una presumibile crisi d'ansia, si è procurato abrasioni alla fronte per le quali è stato trasferito presso l'Ospedale di Baggiovara, in attesa di processo con rito direttissimo.