Martedì, 14 Marzo 2017 11:49

Mercurio nel pesce spada: Ministero della Salute ritira diversi lotti

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Ritirato pesce spada per mercurio oltre i limiti. L'avviso è stato pubblicato sul sito del Ministero della salute. Il richiamo riguarda tutto il territorio nazionale e interessa diversi lotti. Chiunque abbia acquistato il pesce di una confezione dei lotti specificati non deve consumare i tranci.

14 marzo 2017

L'avviso è stato pubblicato sul sito del Ministero della salute ( in allegato e scaricabile qui sotto). Il richiamo riguarda tutto il territorio nazionale e nello specifico interessa i lotti 70898/7899/72476/72477/72478/72838/73409/74330 e 75185 con scadenza minima del 27.05.2017 confezionati in sacchetti trasparenti per alimenti da Effetti Surgelati srl con sede dello stabilimento a Galenzano (FI) via San Morese n° 66.

Il ministero della Salute invita, chiunque abbia acquistato il pesce di una confezione dei lotti specificati, a non consumare i tranci, ma di restituirli al punto vendita. "Il prodotto non deve essere assolutamente consumato. Motivo del richiamo: presenza di mercurio oltre i limiti.". Nello specifico si tratta di trance spada extra Sashimi "Xiphias Glaudius" congelato glassatura 5% pescato nell'Oceano Pacifico e proveniente dalla Corea.

Pertanto Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", consiglia i consumatori, quando si va in pescheria, di preferire pesci mediterranei di piccole dimensioni, come alici e sardine, ricchi di nutrienti e meno a rischio di estinzione. Il buonsenso e le linee guida dei nutrizionisti suggerirebbero di non superare i 100 grammi alla settimana di pesce spada o tonno, mentre per le altre specie complessivamente si può consumare fino a 300-400 grammi di pesce alla settimana, alla luce dei grandi benefici per la salute che ne derivano. L'importante è variare molto le specie da portare in tavola, seguendo la stagionalità anche per il pesce e preferendo il mercato ittico locale. Inoltre, per quanto riguarda questa partita di pesce, chiunque avesse acquistato questi prodotti è invitato a non consumarli e a consegnarli al rivenditore o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale.