Venerdì, 18 Marzo 2016 13:28

Anziani disabili sotto tortura. Sette aguzzini in manette In evidenza

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I carabinieri di Parma hanno arrestato sette operatori socio-sanitari per maltrattamenti ad anziani con gravi disabilità in una struttura di Neviano degli Arduini. All'interno le foto con le frasi agghiaccianti.

di Alexa Kuhne

Parma, 18 marzo 2016

Presi a calci e lasciati a terra, anche per una notte. Qualcuno costretto a mangiare la pasta sul pavimento quale punizione per aver fatto cadere il cibo.
Gli anziani di Villa Matilde erano come sacchi lasciati a terra, svuotati della volontà e della forza. Incapaci di chiedere aiuto. Fragili e inermi.
L'incubo per dodici pensionati con problemi psichiatrici è finito ieri, quando i Carabinieri della Compagnia di Parma hanno arrestato per concorso in "maltrattamenti aggravati", 7 persone, tra i 28 e i 57 anni, tutte assistenti presso la residenza per anziani di Neviano degli Arduini, una frazione di Bazzano.
Un muro di omertà e di scambievole aiuto e protezione tra gli aguzzini era stato innalzato attorno a quella conosciuta residenza che ospita normalmente dai 16 ai 18 pazienti. Anziani, con disturbi mentali. Ancora più indifesi. Nessuno parlava, ma la voce circolava nel piccolo centro, dove tutti sanno di tutti ma spesso scelgono la reticenza. Finchè una giovane tirocinante, non residente in quel Comune, ha deciso di rompere il silenzio e di dire tutto.
L'indagine, delicata e toccante per la qualità delle persone offese, ha preso avvio alla fine di ottobre 2015, a seguito di alcuni precisi spunti informativi ottenuti dai Carabinieri della Stazione di Neviano degli Arduni, relativi in particolare a presunte violenze inflitte ai degenti. Ottenuti alcuni immediati riscontri, è cominciata una delicata e lunga fase investigativa fatta di intercettazioni audio/video negli ambienti frequentati dai pazienti nella struttura assistenziale.
Le immagini che sono state raccolte sono agghiaccianti, di una violenza inimmaginabile.
Gli operatori, invece di svolgere con diligenza e scrupolo i loro compiti, sottoponevano gli indifesi degenti a violenze, quali percosse, schiaffi, calci, tirate di capelli, spinte, frasi terribili.
Centinaia di intimidazioni del tipo "ti do un calcio nelle palle, vattene", "ti prendo e ti butto giù dalla finestra", "prendo il bastone e te lo do in testa" , "ti seppellisco viva" ed atteggiamenti aggressivi, come puntare minacciosamente oggetti verso gli anziani, erano all'ordine del giorno.
Le condotte degli indagati, peraltro, sfociavano anche in ripetute ingiurie, pronunciate con modi e toni offensivi, sprezzanti come "vai a cagare, cretino, vaffanculo, scimmia, sgorbio, cretina, scema, mostro fai schifo", e nel mancato intervento in circostanze che lo imponevano, come, ad esempio, lasciando in terra gli anziani caduti o omettendo di cambiarli, causando situazioni di pericolo e disagio ai malcapitati pazienti, impossibilitati a reagire a causa delle loro condizioni.
Non solo. I degenti venivano derisi, imitati con gemiti o andature barcollanti, mortificati e costringendoli a spogliarsi e cambiarsi alla presenza di altre persone, oppure impedendo loro di riposare, bere o mangiare.
Le acquisizioni investigative sono state sottoposte al vaglio dell'autorità giudiziaria che ha emesso questa mattina i provvedimenti restrittivi. Sono state anche notificate a 5 dipendenti della struttura socio-assistenziale informazioni di garanzia per gli stessi reati contestati agli altri indagati.
La residenza 'Villa Matilde' rimane invece operativa. Il direttore non è coinvolto nelle indagini e i pazienti saranno lasciati nella struttura, assistiti da altri operatori.

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