Martedì, 09 Febbraio 2016 11:35

Ladro acciuffato aggredisce a morsi il dito di un vigilante In evidenza

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Tenta il furto di un giubbotto e fugge in viale Mazzini dove viene inseguito. L'autore del furto è un marocchino di 34 anni regolarmente residente a Parma, incensurato, che è stato trovato in possesso di un accendino probabilmente aveva utilizzato per togliere il dispositivo antitaccheggio.

Di C.N.

Parma, 9 febbraio 2016

Il giubbotto rubato dagli scaffali della Coin è costato caro al ladro che ha tentato di sottrarlo. Ma è costato caro anche all'addetto alla vigilanza che ha inseguito e bloccato il mariolo: quest'ultimo, vistosi alle strette, ha morso con forza il dito del sorvegliante.
Per fortuna la Volante della Polizia è intervenuta immediatamente, arrestando l'autore del furto, dopo aver ricostruito il fatto.
L'addetto alla vigilanza interna del negozio Coin aveva notato un uomo prelevare dallo scaffale un giubbotto ed entrare in un camerino prova, per uscirne poi con lo stesso giubbotto indossato: oltrepassata la barriera antitaccheggio e raggiunto l'esterno del negozio, era stato quindi fermato ed invitato a rientrare nel negozio per una verifica.
L'uomo, anziché seguire l'addetto alla vigilanza, prima lo aveva spintonato per tentare la fuga, poi aveva desistito e lo aveva seguito in ufficio. Qui, approfittando di un momento di distrazione del direttore e dell'addetto, era riuscito a fuggire dal negozio, abbandonando il giubbotto in ufficio. Inseguito fino all'angolo di via Garibaldi, qui il fuggitivo era scivolato in terra senza rialzarsi. A questo punto, in attesa che giungesse la Polizia, l'addetto alla sicurezza della Coin aveva tentato di soccorrerlo, ma egli, anziché rialzarsi, gli aveva morso un dito.
L'autore del furto è un marocchino di 34 anni regolarmente residente a Parma, incensurato, che è stato trovato in possesso di un accendino probabilmente aveva utilizzato per togliere il dispositivo antitaccheggio dall'indumento, dispositivo rinvenuto dai dipendenti del negozio in una tasca di un paio di pantaloni, che lo stesso aveva preso prima di entrare nel camerino e che poi aveva risposti sullo scaffale.
Per quanto commesso, Y.S. è stato tratto in arresto per i reati di rapina impropria e lesioni personali e, accompagnato presso la propria abitazione agli arresti domiciliari, in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto.