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Martedì, 13 Ottobre 2015 08:20

Parma - 13 ottobre 2015: ad un anno dall'alluvione In evidenza

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Ad un anno esatto dall'esondazione del Baganza che ha colpito la città, si fa il punto sulla situazione per guardare al futuro. Per tutta la giornata si svolgerà il convegno "Alluvione del torrente Baganza del 13/10/2014. Un anno dopo". -

- di Chiara Marando – Martedì, 13 Ottobre 2015 -

Quella di oggi sarà una giornata intensa, una giornata che servirà per ricordare l'evento naturale che un anno fa esatto ha lasciato la città senza parole, indifesa davanti alla forza della natura. Era il 13 ottobre 2014, quando il torrente Baganza è esondato improvvisamente mettendo in ginocchio un intero quartiere. Immagini indelebili che restano nella memoria, immagini di fango, detriti e distruzione, che veri e propri angeli, gli "angeli del fango" hanno cercato di domare.
Giorni di lavoro costante per riportare la situazione alla normalità, per tentare di restituire la quotidianità persa alle persone che hanno visto le proprie case travolte dall'acqua. Il 13 ottobre è la data del ricordo, degli ingenti danni e disagi, della mancata allerta e del "forse si poteva evitare...".
Oggi, ad un anno di distanza, si guarda indietro per affrontare il futuro, per osservare quanto è stato fatto e quanto ancora bisogna lavorare. Lo si fa in un convegno aperto a tutta la cittadinanza dal titolo "Alluvione del torrente Baganza del 13/10/2014. Un anno dopo", promosso dall'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna.
A partire dalle ore 9 fino alle 18, in una full immersion di informazioni, racconti ed analisi, l'Auditorium dell'edificio Polifunzionale del Campus Universitario di Parma (via Volturno, 39), diventerà il teatro che ospiterà questo importante evento, un appuntamento che accomuna tutti i parmigiani e non solo.
La volontà di questo convegno è di quella di puntare l'attenzione su quanto la prevenzione possa risultare fondamentale nei casi di catastrofi naturali, una prevenzione che richiede necessariamente la presenza di figure professionali in grado di capire la reale gravità della situazione e le mosse più adatte da compiere. Questo è quello che spiega Antonio di Lauro, geologo parmigiano e consigliere dell'Ordine regionale «Ci interessa stimolare gli Enti preposti e la popolazione stessa a fare tesoro di quanto accaduto affinché certi errori non si ripetano».

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