Giovedì, 23 Luglio 2015 14:24

La Liguria manda i rifiuti in Emilia. Parma non ci sta e Piacenza se li becca. In evidenza

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Pronto l'accordo per lo smaltimento di tonnellate di rifiuti provenienti dalla Liguria. La Giunta di Pizzarotti si è opposta e la scelta è ricaduta su Piacenza, la città più vicina al confine ligure. -

Parma, 23 luglio 2015 -

La Regione confinante con l'Emilia smaltirà 200 tonnellate al giorno di rifiuti dell'area metropolitana di Genova, che ha subito un duro colpo dopo l'emergenza alluvione e la chiusura della discarica di Scarpino, nel termovalorizzatore di Piacenza per un periodo limitato dai 70 ai 90 giorni e a parità di costo dell'impianto piemontese in cui sono stati portati fino a pochi giorni fa con una spesa di circa 100-120 euro a tonnellata.
 In queste ore dovrebbe essere siglata l'intesa tra le due Regioni.
 Lo ha detto l'assessore regionale della Regione Liguria Giacomo Giampedrone che ha motivato questa scelta a margine dei lavori del consiglio regionale.

La situazione si è venuta a creare a seguito del blocco delle autorizzazioni nell'impianto di smaltimento in Piemonte che accoglieva i rifiuti genovesi fino a pochi giorni fa e che li riaccoglierà appena sciolto il nodo dell'autorizzazione ambientale.
"Ora l'Emilia, poi il ritorno in Piemonte, ma a lungo termine bisognerà trovare nuove soluzioni, - sottolinea - la Liguria non smaltisce quasi nulla in casa, non ha grandi discariche disponibili".

Una normativa europea imporrebbe la possibilità di costruire nuovi termo-valorizzatori solo quando tutti gli impianti esistenti in Italia sono a regime. Gli impianti oggi esistenti basterebbero per coprire tutti i rifiuti prodotti nel nostro Paese. Con la scelta di Piacenza i rifiuti genovesi nei prossimi due-tre mesi non passerebbero così dall'inceneritore di Parma, perché il sindaco Federico Pizzarotti e la sua Giunta si sono opposti all'arrivo del residuo da fuori provincia a Parma. La Regione Emilia Romagna indirizzerà le tonnellate di rifiuti verso l'altra città emiliana più vicina al territorio genovese.
L' assessore all'Ambiente dell'Emilia Romagna Paola Gazzolo, ha chiarito che l'intesa riguarderebbe lo smaltimento di 200 tonnellate al giorno di rifiuti per 90 giorni e che da parte dei territori è stato espresso un orientamento positivo per la dimensione limitata dei rifiuti da smaltire, la scadenza certa e la non reiterabilità della richiesta.

Nei giorni scorsi era stata effettivamente verificata anche la possibilità che i rifiuti fossero portati all'inceneritore di Parma dove la multiutility Iren ha richiesto l'autorizzazione per aumentare la capacità dell'impianto di Ugozzolo e di poter bruciare rifiuti da fuori.
Ma l'opposizione della Giunta è stata così tenace da far ripiegare su Piacenza.