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Lunedì, 22 Giugno 2015 11:41

Russia, venti guerra, non solo fredda.

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Putin firma il gasdotto - Foto da TheFrontpage.it Putin firma il gasdotto - Foto da TheFrontpage.it thefrontpage.it


La NATO vorrebbe proseguire la sua avanzata sempre più a ridosso dei confini russi e pretenderebbe che Putin non avesse reazioni?

di Lgc Parma 22 giugno 2015 - 
Mentre in Ucraina si continua a combattere, distruggere e uccidere nell'assoluto silenzio della stampa (fonti dirette raccontano di scontri terribili), gli Stati Uniti perseverano nell'alimentare una politica di tensione verso la Russia.

Dalla parte opposta, purtroppo, non si trovano a affrontare un "agnellino" ma il duro Putin che risponde colpo su colpo alle provocazioni e le sue minacce, ormai dovremmo averlo imparato, sono promesse.

C'è da dire che la goccia che fece traboccare il vaso di Putin fu la questione Crimea, regione Russa da sempre, che solo per ragioni amministrative interne, a seguito di un processo di decentralizzazione dei poteri avviato dal leader sovietico Nikita Chruščëv nel 1954, venne sottoposta al controllo della "provincia" Ucraina.
A quasi 25 anni di distanza, l'Unione Europea ma soprattutto il Patto Atlantico è alle porte della Russia e la cosa non può far dormire sonni tranquilli al leader sovietico il quale, come ultima ratio, non ha certamente remore nell'utilizzare le armi.

Tant'è che è delle ultime ore la minaccia diretta alla Svezia affinché non accetti di aderire alla Nato. La minaccia russa ha tuonato forte attraverso l' ambasciatore in Svezia. Il diplomatico russo Viktor Tatarinstev ha usato toni tutt'altro che pacifici verso Stoccolma durante una intervista a un quotidiano svedese: "Se dovesse decidere di aderire alla Nato, dovrà essere consapevole dei rischi cui si espone".

Sino ad ora né la Svezia né la Finlandia, pur essendo parte integrante dello scacchiere occidentale, hanno mai aderito all'Alleanza Atlantica seppure, negli ultimi mesi, in diverse circostanze si siano sfiorati incidenti tra le forze armate russe e quelle svedesi.

Le provocazioni sono ormai all'ordine del giorno, alle accuse giornalistiche, Putin risponde con provocazioni tangibili, vuoi attraverso le incursioni di caccia, privi di segnali di identificazione, intercettati a solcare i cieli dei paesi alleati oppure, è roba di pochi giorni fa, inviati a sfiorare le navi da guerra occidentali.

I media, in questo clima di "guerra", concedendo ampio spazio alle ragioni della Nato e degli USA e quasi nulla a quelle in favore della Russia contribuiscono ben poco a stemperare la frizione tra le due grandi potenze.

E l'Europa sta a guardare senza rendersi conto che sarebbe proprio il vecchio continente il vero teatro di una guerra, ben poco fredda!

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