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Era febbraio 2021 quando il collega molisano Domenico Lanciano raccontava della storia della giovane donna molisana Venere Ingratta andata in sposa ad un agricoltore di Medicina (Bologna), ma di tante altre proposte dal racconto nella "Lettera a Tito n. 320".  Un frammento della nostra storia proposto anche dalla TV nazionale. Domenica sera 16 gennaio 2022 è infatti andata in onda su Rai Uno la prima delle tre puntate di una miniserie televisiva intitolata LA SPOSA ovvero la storia di una ragazza calabrese che viene presa in moglie da un agricoltore veneto. La narrazione di Domenico Lanciano è un motivo in più per guardare la mini serie TV. Uno spaccato autentico di non molto tempo fa... (in allegato il documento completo e scaricabile in pdf)

Dal 2019 la guardia frontiera del Servizio di sicurezza federale russo (FSB) ha iniziato a calcolare il numero dei cittadini stranieri che entrano nel Paese per i motivi di lavoro. Nei primi sei mesi del 2019 si sarebbero recati in Russia per il lavoro più di 9 mila italiani.

Il servizio statistiche della Russia, Rosstat, ha aggiornato gli strumenti statistici per l'organizzazione da parte dell’FSB del monitoraggio di numero di cittadini stranieri che arrivano in Russia. Nel documento aggiornato, l'elenco dei motivi di soggiorno dichiarati è stato ampliato ed ora include anche "lavoro" e "studio". Va precisato che il dato presentato fa riferimento ai controlli all'ingresso nella Federazione Russa, per cui viene ogni ingresso o uscita dal paese viene calcolato come dato singolo, tralasciando il fatto che una persona possa visitare il Paese più di una volta.

I dati più precisi, saranno quelli resi noti a fine anno da ROSSTAT, l'istituto di statistica russa, che si basa sui registri del Ministero degli Interni, redatti a partire dalla registrazione del domicilio che ogni cittadino straniero temporaneamente in territorio russo è tenuto a effettuare. Quello che oggi sta vivendo l’Italia è un esodo pari a quello del Secondo dopoguerra. Un’emorragia di connazionali che lasciano il Paese, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, per cercare condizioni migliori.

Tuttavia questi dati raccontano soltanto parte del fenomeno, perché vanno incrociati con le altre statistiche anagrafiche dei maggiori Paesi europei. Da sottolineare che la destinazione Russia, oggi per la prima volta, si aggiunge alla lista ed ai numeri dell’Aire (cioè dell’Anagrafe degli italiani all’estero) anche se la prima destinazione resta la Germania (20mila italiani arrivati a inizio 2018), poi Regno Unito (18.517) e Francia (12.870), anche se con la Brexit le presenze in Uk sono scese del 25,2%.

(23 agosto 2019)

Pubblicato in Lavoro Emilia