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Nuova Editoriale società cooperativa - Regolamento generale sulla protezione dei dati personali (GDPR) -

Nuova Editoriale società cooperativa.
Via G. Spadolini, 2
43022 Monticelli Terme (PR)

I suoi dati sono molto importanti e preziosi per noi e li trattiamo con attenzione e estrema riservatezza. Il 25 maggio 2018 entra in vigore il nuovo Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (UE 2016/679).

Se desidera rimanere in contatto con noi e avere informazioni di prima mano con le notizie delle nostre Testate Editoriali, non deve fare nulla. In tal modo, ci autorizzerà a continuare a inviarle le nostre comunicazioni.

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Pubblicato in Nuove Tecnologie Emilia

ll Lions Club Mirandola, in collaborazione con il Comune di Concordia sulla Secchia, CNA e Lapam, organizza a Concordia s/S. Mercoledì 16 Maggio 2018 alle ore 21,00, presso la Sala delle Capriate di via per San Possidonio, 1, un incontro dal titolo: "Il valore economico del dato in relazione alla privacy: la protezione e come ottenere finanziamenti da destinare a finanziare gli adempimenti tecnici".

L'evento è aperto a tutte le imprese e alla cittadinanza.

Il saluto del Sindaco Luca Prandini precede l'apertura dei lavori da parte del Presidente del Lions Club Mirandola Guido Zaccarelli incentrato sul valore della collaborazione con le Istituzione e tutte le Associazioni che hanno permesso di realizzare questo importante evento su un tema di grande attualità come il valore del dato conservato nei computer e nei dispositivi elettronici delle aziende e delle persone, come proteggerli e ottenere finanziamenti.

L'importanza dell'evento è sostenuta dai relatori: Il prof. Michele Colajanni, UNIMORE, Dipartimento di Ingegneria "Enzo Ferrari" con un intervento dal titolo: "Il valore economico del dato", dal Dr. Andrea Corradini - CNA, Responsabile Ufficio Legale con un intervento dal titolo "Il valore giuridico del dato", da Simone Fratus - Newtech Security Srl, Security Specialist, con un intervento dal titolo: "L'Impresa oggi e l'approccio data centrico e dal Dott. Marco Pignatti - Lapam, Responsabile Ufficio Credito e Bandi con un intervento dal titolo: "Finanziamenti e agevolazioni alle imprese per innovazione tecnologica". Modera la serata il giornalista Pierluigi Senatore. Media Partner TRC e Radio Bruno. Social Media Partner Paolo Campedelli. Si ringrazia per la collaborazione la tipografia Sogari. L'evento ha ricevuto l'ambito patrocinio dell'Unione dei Nove Comuni Modenesi dell'Area Nord e dell'Università di Modena UNIMORE. Al termine sarà offerto un rinfresco a tutti gli intervenuti.

 

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Pubblicato in Lavoro Modena

Editoriale: - La gran farsa della "privacy" - Lattiero caseari. Diffusa stabilità. - Labirinto d'acque: il programma - Meuccio Berselli: Occorre il sapere per trattenere l'acqua e utilizzarla in tutti gli usi possibili. - Cereali e dintorni. In Argentina, precipitazioni insufficienti. - Maxi sequestro di Parmigiano - Accordo CETA, Cia: bene export (+9%), crolla import di grano (-35%).

SOMMARIO Anno 17 - n° 12 25 marzo 2018
1.1 editoriale
La gran farsa della "privacy"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Diffusa stabilità.
3.1 acqua Labirinto d'acque: il programma
3.2 acqua Meuccio Berselli: Occorre il sapere per trattenere l'acqua e utilizzarla in tutti gli usi possibili.
4.1 acqua L'impegno della Regione su acqua e cambiamenti climatici.
4.2 parmigiano reggiano Caseifici Aperti: il Parmigiano Reggiano spalanca le sue porte
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. In Argentina, precipitazioni insufficienti.
6.1 allerte alimentari Allerte alimentari - richiamo in via precauzionale: per il salamino piccante
7.1 ambiente difesa idraulica Bonifica Parmense: difesa idraulica straordinaria.
7.2 petrolio Petrolio nigeriano. Shell-Eni accusate di corruzione, bloccati alcuni conti anche a Lugano.
7.3 CETA Accordo CETA, Cia: bene export (+9%), crolla import di grano (-35%).

8.1 Sequestro Parmigiano Reggiano I NAS operano un maxi sequestro nel mantovano
9.1 nomine UE - AREPO Nuovo importante incarico per Nicola Bertinelli
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 25 Marzo 2018 09:20

La gran farsa della “privacy”

Controllati, spiati giorno e notte in barba alle dichiarazioni di diniego d'utilizzo dei dati sensibili, e pure la Foto di Classe rischia di sparire a causa della privacy.

di Lamberto Colla Parma 25 marzo 2018 -
Siamo costantemente obbligati a sottoscrivere moduli connessi alla privacy e a autorizzare l'uso dei propri dati personali, sensibili o meno, per ogni più insignificante transazione economica o partecipazione alla vita sociale.

La "privacy" sembra essere diventata un'ossessione.

Poi, se si alza la testa dallo smartphone, si scopre che ogni passo è controllato da una videocamera di sorveglianza privata o pubblica. Il percorso autostradale è tracciato dalle telecamere di ingresso, uscita e ogni 10 chilometri dai "tutor".
La semplice operazione di prelievo dal bancomat è video-registrata e le tessere di raccolta a punti altro non sono che eccezionali metodi di analisi dei comportamenti di spesa, segmentati per area geografica e perfettamente individuati nell'anagrafica personale.

Tutti noi siamo straregistrati e iper monitorati nonostante il continuo diniego al consenso d'uso dei dati personali, al punto tale che dopo una navigazione in internet, alla ricerca di un prodotto o una visita fisica a un centro commerciale, ecco che veniamo immediatamente tampinati da pubblicità del prodotto poco prima ricercato o dalle offerte promosse dal centro commerciale.

Il consumatore è nudo e indifeso da non accorgersi nemmeno più di questa stretta sorveglianza alla quale è sottoposto.

Però la privacy è sacra!
E allora ecco che ogni tanto un nuovo "talebano" della privacy riesce a far parlare di sé.
Il più recente, e forse anche ridicolo, è quel dirigente scolastico fiorentino che ha vietato, per questione di privacy ovviamente, la foto di classe.

Una delle tradizioni della infanzia e della adolescenza che ha emozionato generazioni e generazioni. Quella cartolina, in bianco e nero al tempo delle mie elementari e medie, poi già stampata a colori al liceo, commentata, spesso in modo molto originale, e autografata sul retro da tutti i compagni di classe, rischia l'alienazione in favore della privacy.

Se invece ci fosse qualcuno disposto a "comperare" il prodotto "foto di classe" per farne un ottimo affare, sono sicuro che si troverebbe la scappatoia di aggirare l'ostacolo etico e formale.

Sappiamo tutti, infatti, che ogni nostro movimento viene registrato e catalogato e infine venduto alle aziende di marketing che a loro volta ne fanno uno strumento commerciale che rivendono alle aziende clienti sotto forma di consulenza di marketing e/o di comunicazione.

Ecco quindi che lo scandalo Facebook, altro non è che la vendita di un proprio servizio. L'unica differenza, sempre che venga accertata, è che il cliente era un politico rampante invece di una azienda commerciale e comunque, almeno alle prime battute, non sembra esserci stato dolo o illeciti vari.

Dolo e illeciti invece erano ben emersi nello scandalo Telecom ai tempi in cui l'azienda telefonica era guidata da Tronchetti Provera (Pirelli).
Era il 2005 quando scoppiò lo scandalo dei "dossier", raccolti attraverso intercettazioni (molte delle quali non autorizzate ovviamente) a favore di vari esponenti dell'industria, di manager, dell'editoria ecc..., effettuati attraverso Telecom e coordinati da vari professionisti , un tempo al soldo dei servizi segreti (SISMI o SISDE). Un'azione di "dossieraggio", in alcuni casi ben condito da falsità utili a "far fuori " il nemico come ad esempio il caso di un ex alto dirigente della Coca-Cola.

Cosa vogliamo dire sulla riservatezza dei documenti custoditi nei tribunali e le fughe di notizie che raggiungono prima la "stampa" del diretto interessato"?

E stiamo qui a discutere sulla foto di classe!

Concludendo, è tutta una gran farsa, utile a affibbiare responsabilità e sanzioni per questioni formali piuttosto che a salvaguardare l'interesse privato del cittadino comune, il più indifeso e impossibilitato a proteggersi. Quello stesso che prima o poi incapperà in qualche sanzione per aver fatto un selfie dove, inavvertitamente, ha inquadrato un ladro in azione senza aver ottenuto dallo stesso la liberatoria.

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(per restare informati - editoriali)

 

Pubblicato in Politica Emilia
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