Un'azione sinergica su due livelli – uno politico e l'altro tecnico – per valorizzare la Reggia di Colorno. Questo il doppio intento del Comitato di pilotaggio e del tavolo tecnico che si sono riuniti per la prima volta, oggi, nella sede della Provincia di Parma per mettere in atto un lavoro di squadra, che coinvolge più enti, tramite il quale valorizzare la Reggia di Colorno.
Sottoscrittori dell'accordo sono la Provincia, ente proprietario del complesso della Reggia, i comuni di Colorno e Parma, la Regione Emilia-Romagna, il Complesso monumentale della Pilotta, l'Università degli studi di Parma, la Fondazione Cariparma e la Fondazione Monteparma.
Del Comitato di pilotaggio fanno parte Alessandro Fadda (presidente della Provincia di Parma); Gessica Allegni (assessora regionale alla Cultura); Christian Stocchi (sindaco di Colorno); Michele Guerra (sindaco di Parma); Stefano L'Occaso (direttore del Complesso monumentale della Pilotta); Fabrizio Storti (pro rettore dell'Università di Parma); Marcella Saccani (Fondazione Cariparma) e Carla Dini (Fondazione Monteparma).
Al loro fianco i componenti del tavolo tecnico: Andrea Ruffini (Provincia); Cristina Ambrosini (Regione); Mirka Grassi (Comune di Colorno); Alessandro Puglisi (Comune di Parma); Giovanni Godi (Complesso monumentale della Pilotta); Carlo Mambriani (Università); Francesca Magri (Fondazione Cariparma) e don Lorenzo Montez (Fondazione Monteparma).
"L'intento – sottolinea il presidente Fadda – è quello di valorizzare al massimo le potenzialità della Reggia di Colorno facendo dialogare, in maniera fattiva, enti e fondazioni. La Reggia, che fa parte dell'European royal residences (Rete delle residenze reali europee), è stata destinataria di un finanziamento di 5 milioni di euro dal ministero della Cultura ed è al centro di numerosi progetti di pianificazione territoriale e di valorizzazione come luogo d'arte, ma anche come contenitore che può offrire opportunità alle scuole e nell'ambito della formazione, in primis per il collegamento diretto con Alma, così come in ambito naturalistico, pensando al grande valore del giardino ducale. L'inserimento nel circuito della Residenze reali europee è un grande valore aggiunto: ci permette un confronto con realtà di primo livello come Versailles e Schönbrunn".
Sul tavolo ci sono interventi pratici – a breve partirà la sistemazione del muro di cinta del parco – ed altri di più ampio respiro per la valorizzazione degli spazi museali, il restauro conservativo e l'azione di supporto alla visione museale.
In prima fila il Comune di Parma. "Come ha sempre sostenuto l'allora assessore regionale Mauro Filicori – ha sottolineato il sindaco Guerra – il Comune di Parma deve essere parte attiva del progetto di valorizzazione della Reggia di Colorno. Serve un approccio territoriale vasto, altrimenti non si raggiungerà l'obiettivo. Da qui l'importanza di mettere insieme tutte quelle realtà che possono portare un contributo storico, culturale ed anche economico. Una Reggia forte e conosciuta ha riverberi positivi anche su Parma città e viceversa".
Pronto all'azione il Comune di Colorno. "La Reggia non è solo il gioiello dell'ente Provincia, fondamentale per tutto il territorio, ma anche uno straordinario patrimonio che appartiene alla storia della nostra comunità. Siamo il primo partner della Provincia sul tema Reggia – ha evidenziato il sindaco Stocchi – su più fronti: con il progetto di riarredo; con la gestione condivisa del giardino e con l'impegno a far vivere, con eventi ed iniziative, l'intero complesso. Senza dimenticare gli aspetti urbanistici e il Pug in corso di realizzazione. Ora serve un salto qualitativo per pensare alla Reggia come ad un progetto culturale. Le competenze di tutti gli enti coinvolti saranno fondamentali".
Pieno sostegno dalla Regione, come confermato da Cristina Ambrosini, e dal Complesso monumentale della Pilotta che per voce del direttore L'Occaso ha ribadito: "Mettiamo a disposizione il nostro impegno e la nostra mediazione per fare in modo che la Reggia possa migliorare attrattività ed offerta culturale".
In linea anche Università di Parma, Fondazione Cariparma e Fondazione Monteparma come confermato, nel corso dell'incontro, dai referenti Fabrizio Storti, Francesca Magri e Carla Dini.