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Domenica, 05 Febbraio 2023 06:41

Benzinai: “Cartello Prezzi” non si tocca In evidenza

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Non c’è pace per la categoria dei Gestori carburanti in quanto, il Governo Meloni, continua ancora nella sua “caccia” al benzinaio definito “furbetto”.

Di Andrea Caldart Cagliari, 3 febbraio 2023 (Quotidianoweb.it)  - Basti leggere il titolone di ieri su “La Stampa”: “Funziona il giro di vite sui benzinai? Truffe, denunce e sequestri: ecco cosa scoprono i finanzieri nei distributori”, per capire quanta falsità ci sia contro la categoria dei benzinai da parte di giornali sostenuti economicamente dallo Stato.

In realtà una delle tante balle raccontate dalla destra in campagna elettorale, era proprio quella di riuscire a contenere il costo della benzina abbassando appunto, le accise.

Evidentemente, quando nostra signora della Garbatella si è accomodata sul trono di comando, si è accorta che le accise sono uno dei bancomat preferiti dai governi per alimentare le casse statali e, per far tornare i conti, non ne può fare a meno neanche lei.

Nella sua oppofinzione passata è riuscita persino a smentire sé stessa, nel video del 2019 dove dimostrava cosa si paga facendo 50 euro di benzina (link sotto).

Ai consumatori va detto che il rialzo dei costi dei carburanti, sono scelte politiche fatte dal Governo e, spalare badilate di letame sui benzinai, servirà solo a rafforzare il malcontento sociale.

Anche perché  al giochetto del “benzinaio orco”, ci credono solo quelli che, come bravi cagnolini ben addestrati, sono costretti a sostenere pubblicamente nel mainstream la favoletta delle sanzioni.

Vero che ci sono state e ovviamente in minimissima parte, ma si è voluto dare rilievo con ampia enfasi, alla difformità della comunicazione obbligatoria dei prezzi al MISE che non ha nessun rapporto con il costo del litro venduto.

È notizia di oggi che, l’esecutivo, non vuol sentire ragione di arretrare sul prezzo medio regionale, obbligando i Gestori all’esposizione, anche se l’abrogazione di questo cartello è stato richiesto in più di 90 emendamenti dai vari gruppi parlamentari e giudicato dall’Antitrust inutile.

È cosa nota che il prezzo del carburante è imposto ai gestori dai signori del petrolio, e vale la pena ricordare le parole di un ministro del precedente governo che diceva: “Una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini”.

Peccato che questo ex ministro, trovato dentro una delle tante “scatolette di tonno” seduto su quella poltrona, parlava di truffa delle società petrolifere, senza ricordarsi che lo Stato è socio al 30% di una di queste.

Ma non si è vista nessuna Magistratura o Autorità Garante, muoversi per fare chiarezza su queste parole, anzi la speculazione ai danni dei cittadini è continuata con tranquillità.

Mentre si fa un gran vociare contro i Benzinai, rei di non adeguarsi a delle norme assurde, inutili e che tra l’altro esistevano già, per il Governo la priorità non è combattere le speculazioni dei petrolieri, ma aizzare i cittadini contro i gestori.

Cara presidente Meloni, il suo governo che consente una simile discriminazione basata sulla falsità, ci fa solo pensare alla connivenza e alla impunità garantita che hanno questi signori del petrolio, speculando non solo sui cittadini, ma sulla vita di oltre 20.000 aziende di distribuzione carburanti.

Ora è molto chiara la lobby del cartello tra produttori petroliferi, affaristi di specie e di un governo pronto a tutto, ma buono a nulla.

Sempre in casa FdI non mancano certo le stranezze in riferimento alla vita professionale dei Gestori carburanti.

A Cagliari il sindaco Paolo Truzzu di FdI, quello per intenderci che ha dichiarato pubblicamente di avere preso l’aviaria nel 2020, contando che l’aviaria non c’era, ha ben pensato di fare un’ordinanza la N. 21 del 30/01/2023 che impone la turnazione fissa in presenza nei giorni festivi ai benzinai fino a gennaio 2024.

Con un atto pubblico Truzzu ha riportato indietro le lancette del tempo di 20 anni, cancellando una conquista fatta da lavoratori che hanno tutto il sacrosanto diritto di non continuare ad essere schiavi di un caporalato petrolifero, anche nei giorni festivi.

Complice un “cartello dei prezzi” o forse la smania di protagonismo di un ministro Urso, fatto sta che ciò che ora rimane, è la triste gogna mediatica in danno ai Benzinai tacciati di speculazione, fatta da un governo che doveva coprire la propria incapacità, con la bugia del rialzo dei prezzi per la riammissione totale delle accise.

Tutto questo ci fa pensare ad una tecnica di potere che dimostra solo la fragilità di un governo con persone incompetenti nei posti chiave.

Link utili:

https://www.youtube.com/watch?v=xYMUibdBoic

https://tg24.sky.it/economia/2022/03/12/caro-carburanti-cingolani-truffa

https://www.comune.cagliari.it/portale/page/it/pubblicato_il_calendario_delle_turnazioni_dei_distributori_di_carburante?contentId=NVT134887

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