Sabato, 17 Settembre 2022 17:03

Intervista all'attore Donatello Landi. Martedì prossimo la proiezione del suo ultimo corto alla Casa della Musica In evidenza

Scritto da Francesca Caggiati

Martedì 20 settembre alle 17.30 durante il Parma Music Film Festival verrà proiettato alla Casa della Musica il cortometraggio "La notte più lunga", diretto da Manuele Carenzi, con protagonista Donatello Landi.

Incontriamo l'attore parmigiano che ci parla del suo percorso artistico e in particolare della sua ultima interpretazione.

Ci racconti qualcosa di te?

"Sono una persona che crede nell'impegno, nella professionalità, nella lealtà, nel duro lavoro, nella serietà, nel rispetto, nella perseveranza e ultimo, ma non ultimo per ordine di importanza,  nello studio e nella formazione. Quindi quotidianamente cerco di migliorarmi professionalmente non cessando mai di formarmi, aspetti che anche lo sport mi ha insegnato. Ho sempre avuto due grandi passioni: l’arte e lo sport."

Quando hai mosso i tuoi primi passi nella recitazione?

"Professionalmente i primi passi li ho mossi subito dopo il conseguimento del diploma di maturità, la quinta superiore l'ho iniziata a 17 anni quindi ho ottenuto il diploma che ne avevo 18. Appena maggiorenne ho mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo cercando quella che poteva essere la formazione migliore per me, pur avendo sempre avuto nel sangue l'indole artistica che già da bimbo sperimentai. Chiesi anche supporto e consigli ad un caro amico, nonché collega, Piergiorgio Gallicani, il quale fin dalla mia tenera età mi fece apprezzare l'arte della recitazione. Piergiorgio, attore teatrale di rara sensibilità e passione, fu una di quelle persone che hanno acceso in me fin da bambino il sacro fuoco dell'arte rendendomi partecipe di spettacoli teatrali, di set cinematografici, di iniziative artistiche, di letture nonché di workshop teatrali. Ricordo ancora che nel film diretto da Giovanni Martinelli intitolato ‘Notte d’Agosto’ liberamente ispirato al poema dialettale di Alfredo Zerbini "Nota d’Agost" che vedeva la presenza di Bruno Lanfranchi, Giancarlo Ilari e appunto Piergiorgio Gallicani io assistetti a praticamente quasi tutte le riprese e nel girato ci fu anche la "presenza" come "comparsa" del mio cane, la "Lilla", nel finale del film. Siffatto film fu girato in un luogo a me molto caro: Vizzola, un luogo particolare ove oltre a Piergiorgio mi ha dato modo di incontrare anche il fotografo Mauro Davoli ed il pittore Riccardo Lumaca, persone che nella mia formazione artistica hanno avuto il loro peso. Ricordo le chiacchierate con il caro Riccardo, che ora ci osserva dal cielo, a parlare di Guttuso, Picasso e Salvador Dalì e alle mie domande sulle sue opere, come per esempio: sul perché questo quadro, sul perché questi colori, sul perché questo tema. Ero spesso presso la villa di Riccardo, mi fermavo spesso a cena da lui e dalla moglie Luisa, vedevamo anche diversi film insieme, che io seppur bambino già guardavo con grande attenzione.

Frequentavo anche la casa di Mauro Davoli (il fotografo) e di sua moglie Giordana, loro mi hanno accompagnato da vicino nella mia fanciullezza e preadolescenza. A Vizzola abitava anche una persona per me fondamentale, che ci ha lasciato nel luglio 2020: Adele Previdi, persona di una forza infinita dotata di grande amore; amante dell'opera lirica, a lei devo diverse sfumature del mio carattere come la forza di volontà, la perseveranza, il non mollare mai, la perentorietà, il rispetto delle giuste regole, l'essere sempre virtuoso e mai vizioso, il credere nel duro lavoro nonché nell'impegno e nello studio. Nella mia formazione artistica non posso non citare mio zio: Maurizio Landi, artista a 360 gradi, pittore, scultore, art director, attore, disegnatore, imitatore, rumorista, comico, vignettista; un artista completo sotto tutti i punti di vista. Non potrò mai dimenticare le sue imitazioni sulla sua mitica Fiat 500. Io da sempre sono stato immerso nell'Arte, con la A maiuscola, molto grazie a lui. Il nome importantissimo che porto con onore ed orgoglio, ovvero colui che fu il padre del Rinascimento insieme a Masaccio e a Brunelleschi, lo devo a lui."

Tra set e palcoscenico, quale preferisci e perchè?

"Non ho una precisa preferenza, sono due modi di lavorare nella recitazione distinti tra loro. Di tutte e due mi piacciono alcune caratteristiche non comuni ad entrambi. Per esempio sul palcoscenico hai un rapporto con il pubblico che è assolutamente diretto senza alcun filtro o dilazione, nel cinema però hai la possibilità di essere visto a distanza anche di tanti anni dall'esecuzione della performance. Il mio amore per la Cinematografia è stato immediato e fulminante, ma ritengo che il teatro per un Attore sia di fondamentale importanza per la sua formazione e crescita professionale."

Ci parli del tuo ultimo ruolo come Angelo Izzo nel cortometraggio "La notte più lunga"?

"Preciso che il personaggio da me interpretato nel film non è esattamente l'Angelo Izzo che è balzato agli onori delle cronache per essere stato uno dei tre autori del ben noto "massacro del Circeo". Il personaggio, che prende il nome di Gianni, è una sorta di Angelo Izzo trasposto nella pianura Padana. Certamente, il personaggio di Gianni, è quasi praticamente come Angelo Izzo come tipologia di persona. Venendo al ruolo è stato sicuramente uno dei ruoli più cattivi e negativi che io abbia mai interpretato. È senza dubbio un personaggio estremo, sopra le righe, molto eccessivo nell'espressione della sua violenza verbale e fisica. Un personaggio senza filtri nell'esprimere il suo essere negativo, eccessivo, senza regole, violento. Non ha problemi nell'esprimere la sua presunta e sedicente superiorità.

Per interpretare tale personaggio ho visionato per ore le deposizioni di Angelo Izzo nei vari processi nei quali è stato imputato. Interpretarlo ha richiesto una preparazione molto precisa e dettagliata seguendo i diversi Maestri, principi e metodi di recitazione di riferimento con cui io lavoro per interpretare i miei personaggi. I Maestri a cui io faccio riferimento sono i seguenti: Konstantin Sergeevič Stanislavskij - Lee Strasberg - Jerzy Marian Grotowski - Vsevolod Ėmil'evič Mejerchol'd - Evgenij Bagrationovič Vachtangov - Eugenio Barba - Sanford Meisner - Augusto Boal - Paulo Freire, solo per citarne alcuni.

Prendendo spunto dagli insegnamenti dei Maestri sopra citati sono stati sviluppati dei precisi metodi che hanno alla base i principi ai quali l'Attore che interpreta il personaggio si deve attenere scrupolosamente per aderire il più possibile al personaggio che interpreta. Personalmente il mio obiettivo è rendere il più veritiero possibile ciò che lo spettatore vede innanzi a sé. Il personaggio deve essere il più possibile vero, reale. Le modalità, le metodologie e le fonti di ispirazione dei Maestri sopra citate/i sono le stesse che utilizzano (o hanno utilizzato): Joaquin Phoenix, Leonardo Di Caprio, James Dean, Montgomery Clift, Marlon Brando, Natalie Portman, Dustin Hoffman, Christian Bale, Meryl Streep, River Phoenix, Robert De Niro, Micheal Caine, Matt Damon, Jane Fonda, Adrien Brody, Peter Sellers, Charlize Theron, Heath Ledger, Jared Leto, Paul Newman, Brad Pitt, Sean Penn, Al Pacino, Gary Oldman, Kate Winslet, Ralph Fiennes, Micheal Fassbender, solo per citarne alcuni.

Il film "la notte più lunga" sta mietendo consensi in diversi festival cinematografici internazionali, avendo all'attivo diverse selezioni ed essendo stato finalista in diverse occasioni. In Italia sarà in concorso al "Parma Music Film Festival" con la proiezione che avrà luogo alle ore 17.30 di martedì 20 settembre 2022. Invito chi volesse vederlo a cogliere al volo l'occasione."

Che esperienza è stata?

"È stata una delle esperienze artisticamente più interessanti che io abbia mai fatto. Il personaggio era molto lontano dalla mia indole caratteriale, dal mio essere, dal mio carattere. Direi agli antipodi.

Capita a volte che alcuni registi scelgano gli attori sulla base della somiglianza fisica e/o caratteriale dell'attore al personaggio ma la vera sfida attoriale per un artista è discostarsi (anche molto) dal proprio essere altrimenti si rischia quasi di interpretare se stessi, cosa che potrebbe fare qualunque persona senza alcuna formazione artistica precedente. Una delle cose stupende della recitazione è quella di vivere un'esperienza nel "corpo"  e nella “mente” di qualcun'altro che nella tua vita ordinaria non hai mai vissuto."

Cosa ti ha lasciato?

"Tantissimo, mi ha lasciato veramente tanto per svariati motivi. L'esperienza sul set è stata bella ma ardua per certi aspetti, in quanto l'inizio delle riprese è stata in piena pandemia da Covid-19. Le riprese sono iniziate nel mese di ottobre 2020 per poi concludersi nel mese di maggio del 2021. Tutti i componenti del cast e della crew dovevano sottoporsi a dei tamponi per verificare l'eventuale possibilità di aver contratto il virus. All'inizio ci sono state difficoltà di tipo tecnico che poi si sono risolte. Ma nonostante le difficoltà, sul set si è sempre visto grande impegno e da parte di tutti e questo è molto importante per chi deve fare Cinema. La professionalità del cast e della crew si percepiva sempre e questo è sinonimo di passione per quello che si sta producendo."

Qual è l'interpretazione di cui vai più orgoglioso?

"Ogni interpretazione di tutti i personaggi che ho interpretato sono stati tutte le volte come delle nuove nascite, nel senso che la creazione del personaggio non avviene in maniera banale ma seguendo le linee guida che in una domanda precedente ho delineato. In questo modo non posso che essere orgoglioso di tutti i personaggi da me interpretati, perché la preparazione è precisa e minuziosa sotto tutti gli aspetti, senza tralasciare nulla. Certamente il personaggio di Gianni ne "la notte più lunga" è stato uno dei più intensi da interpretare a livello di intensità recitativa nonché a livello puramente tecnico."

E quella di cui sei stato meno soddisfatto?

"In relazione a quanto detto nella risposta precedente, nessuna."

Potendo tornare indietro cosa non rifaresti e per quale motivo?

"Sicuramente non rifarei quegli errori che probabilmente tutti commettiamo per mancanza di esperienza o per eccessiva bontà."

Quando ti rivedremo sul grande schermo?

"Al momento non ho ancora detto di sì alle diverse richieste che ho fino ad ora ricevuto. Sono un attore che vaglia molto attentamente ogni potenziale lavoro o collaborazione.

Questo nasce dal grande amore e rispetto che porto nei confronti dell'Arte. Questo è uno degli insegnamenti dei miei Maestri. Per me l'Arte va prima di tutto rispettata per poi potersi avvicinare, ma solo in punta di piedi.

Vagliando le proposte che ricevo leggo attentamente la sceneggiatura, lo script, ma non solo, valuto con grande attenzione la produzione, il cast, la crew, chi comporrà le musiche, il montaggio, voglio vedere la vera passione nella produzione artistica.

Se vi interessa sapere i miei prossimi progetti seguitemi sui social network – donatellolandi – o sul mio sito ufficiale www.DonatelloLandi.com."

E quali altri progetti hai per il futuro?

"Attualmente, oltre a vagliare le diverse proposte che mi pervengono, mi sto anche dedicando all'altra mia grande passione: lo sport. Al momento sono Maestro di Pádel e Tennis nella bella isola di Favignana presso il "Favignana Resort & Villas 4*", luogo in cui lascerò il cuore per i paesaggi e tramonti unici e per l'accoglienza che ho ricevuto, per questo ringrazio l'azienda "Mangia's" tutta, Niki e Massimo che mi hanno messo nelle condizioni di lavorare serenamente e bene."