Domenica, 27 Dicembre 2020 09:22

L’ importanza delle favole. In evidenza

Scritto da
Claudia Belli - "Lo Sguardo Dentro" Claudia Belli - "Lo Sguardo Dentro"

Crescita emotiva e racconto

Di Claudia Belli Sant’Ilario d’Enza (RE) 27 dicembre 2020 - “Mamma mi racconti una favola?”, quante volte abbiamo sentito farci questa domanda dai nostri bambini? L’importanza di una buona lettura fin da piccoli significa educare il bambino ad ascoltare, significa indirizzarlo verso una via da seguire che conduce alla sana autocritica, alla conoscenza del mondo e di se stessi, all’amare le differenti culture attraverso le prime nozioni che derivano dalle letture delle fiabe. Attraverso l’ascolto prima e la diretta lettura dopo, i bambini immagazzinano nei cassetti della memoria tutto ciò che serve alla crescita equilibrata e serena, ciò che serve a formare un carattere empatico e propenso alla conoscenza. Le favole sono le prime albe della cultura, la serena accordanza di note culturali dal sapore di un gioco antico e sempre nuovo.

Le favole sono un efficace strumento educativo che insegna al bambino a regolare le emozioni, a veicolare le sue apprendendo la conoscenza di se stesso mentre si immedesima nei personaggi delle fiabe, carpendo loro i diversi stati d’animo e imparando a riconoscerli.

Il bambino impara a dare un nome al dolore, impara a chiamare l’amore e a riconoscere il sentimento della fiducia, dell’accettazione.

Con la trama della fiaba, il bambino si districa nella sua quotidianità, riconoscendo nella morale della storia alcuni frammenti di vita vissuta, si riconosce e impara giocando.

Non di rado, una fiaba gli insegna ad accogliere la diversità, il riconoscere gli altri uguali a lui, con le medesime potenzialità seppur con un corpo o la pelle diversi.

L’importanza di continuare a leggere le fiabe risulta maggiore in un’epoca in cui il video gioco si sovrappone drasticamente al gioco costruito, inventato, al gioco all’aria aperta si sostituisce la visione online di video e film sempre più fuorvianti e che rischiano di inculcare valori opposti a quelli di cui un bambino deve poter usufruire per una sana crescita improntata sulla semplicità dell’adolescenza.

Nelle favole riconosciamo le nostre radici, le storie tramandate ci rievocano le nostre tradizioni, nei personaggi delle fiabe il bambino si identifica e sperimenta diverse condizioni, dalla fiducia alla speranza; anche lui attraversa queste fasi nella vita, proprio come i personaggi di cui legge e che alla fine pur attraverso difficoltà, riescono a risolvere i problemi.

Importante è l’aspetto coadiuvante che le favole danno agli adulti aiutandoli a parlare con i bambini di separazione, sofferenza, diversità, morte.

Incentivare la lettura, guidare all’ascolto, aiutare a comprendere, il compito più oneroso e importante di un adulto che vede risultati importanti a lungo andare, un insegnamento per la vita.

Come diceva lo scrittore Chesterton: le favole non dicono ai bambini che i draghi non esistono ma insegnano loro che si possono sconfiggere.

Animali che parlano e affrontano le proprie emozioni: imparare dalle favole è un bel gioco da fare insieme anche prima di andare a dormire! Scopriamo di più sulle favole di Esopo con la Libreria dei Ragazzi di Milano

Racconti brevi, a portata di mano, che insegnano a crescere? Si tratta delle favole di Esopo. Le favole, attribuite all'autore greco, sono diventate un bagaglio culturale condiviso: in poche righe ci raccontano la storia di animali personificati, con lo scopo di insegnarci una morale.

Partendo dal modello tracciato da Esopo, Fedro riprese e rafforzò la tradizione latina della Favola, innovandola, arricchendola con versi, esperienze e stile poetico proprio. Fedro riuscì a perfezionare questo già antichissimo genere narrativo, conferendogli la dignità del verso, e a consegnarlo per sempre ai fasti della letteratura di tutti i tempi. Jean De la Fontaine con le sue favole, veri e propri racconti in poesia, le favole del genio francese, hanno vissuto nei suoi straordinari versi un'identità e una vita come mai vissuta prima. Fluidità, ironia, tecnica sublime unita a una raffinata e squisita semplicità, fanno delle sue Favole un'opera senza precedenti, consegnando il Poeta all'immortalità.

Forse il più grande Genio dell'umanità, Leonardo Da Vinci ci ha lasciato in eredità anche le sue favole. Lev Tolstoj, uno dei maggiori letterati, filosofi, scrittori e romanzieri dell'Ottocento, è ricordato ancora oggi, tra l'altro, per le sue Favole. E così via con gli autori più moderni, la favola rimane un caposaldo della letteratura e della buona crescita. Non dimenticate di leggere una fiaba ai vostri bimbi, ogni momento è quello giusto.

_________________________________

Claudia Belli, artista residente a S. Ilario d’Enza (RE), è pittrice e poetessa, arti diverse tra le quali si divide con la stessa passione e la stessa professionalità, seguendo la propria ispirazione. Ha esposto i suoi dipinti a Parma, Reggio Emilia, Napoli, Roma, a Barcellona e in altre città, mentre alcune sue poesie e le sue fiabe sono state pubblicate in alcune antologie che raccolgono versi dei più promettenti autori italiani. Claudia Belli è anche abile organizzatrice di eventi culturali, nei quali alla pittura e alla poesia affianca con naturalezza altre arti come il disegno, il mosaico, la fotografia, la musica e perfino l’opera lirica, chiamando attorno a sé quelli che ritiene i migliori esponenti di ogni singola forma d’arte, e ottenendo sempre grande successo di pubblico. Da alcuni anni cura le rubriche Il senso delle parole e La Rubrica Del cuore sul mensile Gazzettino Santilariese. Hanno scritto di lei alcuni critici, tra loro riportiamo un pensiero del giornalista culturale Paolo Borgognone: “Claudia Belli crea immagini altrettanto efficaci sia con il pennello, sia con i suoi versi, suscitando emozioni paragonabili a quelle che i registi più visionari e poetici sanno risvegliare con il loro cinema”.