Provincia di Parma

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Sito Ufficiale: http://www.provincia.parma.it/

Si prevede che vengano conclusi in 35 giorni. La strada è interrotta dal maggio 2014. I lavori, del costo di 100 mila euro, sono stati finanziati dalla Regione. Serpagli: "Al lavoro per ridare rapidamente percorribilità alla strada a senso unico alternato." -

Parma, 1 aprile 2015 –

Il Servizio Viabilità della Provincia comunica che sono cominciati i lavori urgenti per la riapertura a senso unico alternato della strada provinciale Sp 36 "Val Toccana", che è interrotta dal maggio del 2014 a Castelmozzano, in Comune di Neviano Arduini.

La strada è interessata da un vasto movimento franoso che coinvolge il versante ovest della montagna, dalla Chiesa frazionale di Castelmozzano di Sopra fino alla piana della frazione di Lago.
I lavori sono stati consegnati all'impresa aggiudicataria il 30 marzo 2015, con autorizzazione ad operare in somma urgenza per l'avvio immediato delle fasi esecutive.

Il tempo per l'esecuzione dei lavori è fissato in 35 giorni.

Il costo complessivo dell'intervento, ammonta a 100 mila euro, importo finanziato interamente dalla Regione Emilia-Romagna, con due stralci: il 1° dell'importo di 30.000,00 euro e il 2° di 70.000,00. Entrambi gli stralci devono essere realizzati in tempi molto ravvicinati fra loro, per non vanificare il lavoro.

"Ottenere questo finanziamento non è stato semplice – spiega il Delegato alla Viabilità della Provincia Gianpaolo Serpagli – e la sua entità purtroppo non consente un intervento risolutore di consolidamento e stabilizzazione dell'intero versante, perciò l'intervento è finalizzato alla riapertura del transito della Sp 36 a senso unico alternato. La riapertura, meteo permettendo, potrebbe essere anticipato. Però sarà comunque soggetta a verifiche e il transito potrebbe essere di nuovo interrotto in caso di forti piogge."

Sarebbero necessarie opere particolarmente strutturate in profondità, con il consolidamento della Chiesa di Castelmozzano, ma per il momento verranno realizzate opere di ripristino del corpo stradale, di allontanamento delle materie franate e di primaria stabilizzazione delle masse in movimento nell'area immediatamente a monte della strada medesima.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Contributi per gli studenti delle prime due classi delle superiori e del secondo anno dell'IeFP. Scadenza per la presentazione della domanda 22 maggio 2015. -

Parma, 31 marzo 2015 -

Si è aperto ieri, il bando regionale per le borse di studio per l'anno scolastico 2014/2015. I contributi sono destinati agli studenti che frequentano i primi due anni delle scuole superiori e il secondo anno del sistema regionale IeFP, residenti sul territorio provinciale con una certificazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) di valore non superiore a € 10.632,94, riferito alla situazione economica del nucleo familiare di appartenenza per l'anno 2013.

La certificazione ISEE è rilasciata gratuitamente dai Centri di Assistenza Fiscale (CAAF) convenzionati con l'INPS e dagli Uffici INPS.

La verifica del completamento dell'anno scolastico/formativo, condizione necessaria per ottenere il beneficio, verrà richiesta alla Scuola/Organismo di formazione professionale frequentati.

Saranno anche premiati gli studenti che, oltre a possedere gli altri requisiti, nello scorso anno scolastico hanno ottenuto una media di valutazione pari o superiore al sette, con la maggiorazione dell'importo della borsa di studio del 25% rispetto a quella di chi non ha conseguito tale media. Importo maggiorato anche per gli studenti in situazione di handicap certificato, ferma restando la condizione di aver completato l'anno scolastico.

La domanda deve essere presentata entro le ore 13 del 22 maggio 2015 alla Segreteria della Scuola/Organismo di formazione professionale frequentati.
Bando e modulo di domanda si possono ritirare alla segreteria della scuola o scaricare dal sito www.scuola.parma.it. 

Per informazioni: Servizio Programmazione Rete Scolastica della Provincia di Parma, Viale Martiri della Libertà 15, dalle ore 9 alle 13 dal lunedì al venerdì e dalle 15 alle 17 il lunedì e giovedì.
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(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

In Provincia un rappresentante di Libera Parma per parlare di mafia. Il Presidente Fritelli: "L'impegno è quello di non abbassare mai la guardia". -

Parma, 24 marzo 2015 -

"L'attività della mafia è subdola, sotterranea: è un'organizzazione radicata sul territorio e permea anche il mondo sociale ed economico. Bisogna conoscerla per poterla combattere". Così il Presidente della Provincia Filippo Fritelli introduce l'assemblea dei sindaci della Provincia.
Ed è Antonio Pignalosa, rappresentate di Libera Parma a ricordare ai sindaci del parmense che la mafia esiste, è molto presente in Emilia-Romagna e che l'impegno a contrastare la mafia deve essere costante. E' quello che fa Libera. "Sabato c'è stata la grande manifestazione di Bologna: il 21 marzo, XX giornata della Memoria e dell'impegno per ricordare le vittime innocenti di mafia, ha un significato importantissimo e Libera vuole che questa giornata venga riconosciuta a livello internazionale. Il motto di questa edizione è stato "La verità illumina la giustizia": questo perché l'80% dei familiari non sa ancora per quale ragione i loro cari sono morti e chi sono i colpevoli. Al termine della marcia vengono letti 800 nomi delle vittime di mafia, dalla memoria nasce l'impegno. Parma e provincia erano a Bologna con 600 cittadini. Molto attiva è stata la Consulta degli Studenti, e molte erano le associazioni presenti. C'erano anche tanti Comuni e alcuni territori hanno rappresentato un'eccellenza: Fidenza e Salsomaggiore hanno messo a disposizione pullman gratuiti per i propri cittadini. Proprio a Salsomaggiore è nato, in questi giorni, un presidio di Libera".

L'incontro è stata l'occasione per ricordare quanto sta accadendo in Emilia-Romagna. "Il 28 gennaio 2015 si apre nella regione un'inchiesta imponente: è evidente il livello di radicamento delle mafie nel nostro territorio con un'infiltrazione molto pesante. Eppure non è la prima inchiesta che riguarda l'Emilia-Romagna: alcune persone sono a processo per la prima inchiesta detta "Black money", per cui Libera si è costituita parte civile. Nel 2011 sono state arrestate 20 persone, ora sono 200 in un crescendo che preoccupa davvero molto".

Pignolosa sottolinea l'attività di Libera sul territorio e, allo stesso tempo, chiede la disponibilità dei sindaci presenti a farsi promotori d'iniziative sensibilizzando, così, i propri cittadini.

A prendere la parola è quindi il Prefetto di Parma, Giuseppe Forlani: "Voglio sottolineare che il tema della criminalità organizzata non può essere visto in alternativa a quella della criminalità diffusa. E' stretto il collegamento fra l'attività di prevenzione e quella d'indagine e non c'è il mondo che è sfilato a Bologna da una parte e lo Stato dall'altra. E poi c'è il grande tema della memoria: oggi siamo così immersi nell'informazione che facciamo fatica a trattenere memoria. E soprattutto non riusciamo a indignarci. Tutti dobbiamo concorrere a rendere consapevoli i cittadini del pericolo che corrono per le loro attività: ciò che viene messo in discussione è l'economia legale, la solidarietà, il welfare. La grande sfida è migliorare gli strumenti per la prevenzione e dimostrare che l'impresa legale è possibile".

All'incontro sono stati invitati i massimi rappresentanti delle istituzioni: presenti i deputati Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini e la consigliera regionale Barbara Lori.

Molti gli interventi dei sindaci presenti: Cristina Merusi, sindaco di Sala Baganza, dopo aver dato la sua disponibilità per organizzare iniziative sul suo territorio sottolinea che i Comuni che si trovano coinvolti hanno pochi strumenti per contrastare: "a cominciare dall'informazione. Per esempio non abbiamo la possibilità di leggere gli atti: ci si trova coinvolti e quasi non si sa il perché. Il Comune di Sala Baganza si è costituito parte civile perché ci sentiamo parte lesa".

Luigi Lucchi, sindaco di Berceto, ricorda che il primo pensiero va alle 800 vittime. "La grande questione è quella dei beni confiscati. Noi abbiamo una villa a Berceto, bene confiscato; servirebbero anche normative ad hoc per poter utilizzare al meglio questi beni, per esempio da parte dei Comuni".

Nicola Cesari, sindaco di Sorbolo, ricorda molto bene che cosa è accaduto il 28 gennaio: "Ci siamo svegliati con gli elicotteri sulla testa e i Sorbolesi hanno pagato per un'informazione fuorviante: le notizie non erano esatte e questo penalizza le comunità".

Andrea Censi, sindaco di Zibello e Delegato Provinciale alla pianificazione territoriale, ammette che la crisi economica morde tutti e che i sindaci si trovano a dover dare molte risposte: "La mafia trova terreno dove lo stato e la politica mancano. Bisogna dire che se lo spazio è occupato, la mafia non trova spazio"

Domenico Altieri, sindaco di Fontanellato, ravvisa una tentativo di minimizzare la questione. "Stiamo attenti a non abbassare la guardia e anche avere un'infiltrazione piccola è un bruttissimo segnale. Il movimento d'insinuazione del malaffare in questo territorio si percepisce, è molto evidente. Tutti i segnali devono preoccuparci e non possono lasciarci indifferenti".

Lino Franzini, sindaco di Palanzano, riporta un'esperienza personale e ricorda che "la mafia esiste perché esistono quelli che si fanno corrompere".

I sindaci presenti hanno quindi firmato due documenti: il primo è un esposto relativo alla mancata erogazione della fornitura di energia elettrica a circa 12.000 utenze della provincia di Parma il 6 febbraio 2015 e nei giorni seguenti, indirizzato al Presidente dell'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico; il secondo un manifesto a difesa dei Comuni e relativo ai pesanti tagli economici indirizzato all'ANCI e al Governo.

L'assemblea si chiude con l'illustrazione, da parte dei sindacati CGIL, CISL e UIL, delle problematiche relative la mobilità del personale provinciale verso i Comuni. Infatti venerdì 20 marzo è stato siglato dalla Regione Emilia-Romagna, dall'ANCI, dall'UPI e dalle Organizzazioni sindacali un protocollo per l'attuazione della legge 56/2014 e per la gestione del personale degli enti interessati al riordino. La richiesta ai Sindaci è stata quella di trovare modalità di solidarietà tra l'ente locale e l'ente provincia: quindi di valutare il fabbisogno della propria amministrazione e di valorizzare le professionalità presenti in Provincia.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)