Redazione

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Riceviamo e pubblichiamo la Lettera Aperta del "Manifesto per San Leonardo" con la quale si sollecita l'Amministrazione Comunale di Parma a procedere con azioni efficaci in materia di sicurezza.

Segue Lettera Aperta - 

Sono ormai trascorsi diversi mesi da quel 18 ottobre 2017 in cui abbiamo incontrato il Sindaco, l'Assessore Casa, il Delegato alla Sicurezza ed altri esponenti dell'Amministrazione.

Un primo incontro a cui, a nostro giudizio, avrebbero dovuto seguirne altri con i cittadini di S. Leonardo per meglio capire le strategie e le azioni che l'Amministrazione intendeva attuare per iniziare a dare "segnali" di impegno efficace al ns Quartiere e, pensiamo, anche a tutta la città.

Azioni che avrebbero avuto il significato di ridare fiducia ai cittadini ed il segnale che le istituzioni non hanno alzato le mani di fronte alla situazione di illegalità e degrado: azioni che avrebbero dovuto avere come riscontro oggettivo l'eliminazione dello spaccio "palese e indisturbato" dalle strade.

Ma siamo ancora qui a scrivere le stesse cose: l'installazione delle telecamere entro il 31/12/2017 come indicatoci nella trasmissione televisiva del 26/09/2017 non è avvenuta (solo quella nella rotatoria del nuovo supermercato è stata installata!!);

Gli interventi da noi richiesti in merito al degrado urbano, al sostegno al commercio sono ancora nel nulla.......

Nel bilancio ancora si promettono soldi per la sicurezza e le telecamere......:

Ma quanti anni dovremo ancora aspettare perché si faccia qualcosa di veramente serio e risolutivo da parte dell'istituzioni?

Quante riunioni del Comitato per la Sicurezza dovremo ancora aspettare prima che si ottenga qualcosa di visibile?

Appare una città strana la nostra, una Parma un po' Dottor Jekyll e un po' Mister Hyde.

PARMA CITTÀ CREATIVA UNESCO PER LA GASTRONOMIA in cui i nostri Amministratori ed Istituzioni sembra non riescano ad inventarsi nulla sulla Sicurezza

ma dove non si ferma la cementificazione (vedi Mall, nuovi supermercati, Aeroporto cargo.....)

PARMA CITTA' CAPITALE DELLA CULTURA 2020 dove però la cultura dell'illegalità sembra avere la meglio...

Una città dove in pochi mesi ci si coordina, si fa squadra e si diventa Città capitale della Cultura ma dove da oltre sei anni lo spaccio, il degrado e l'illegalità la fanno da padrona

Ben venga il milione di turisti previsti nel programma dell'Amministrazione, ma possiamo presentarci in questo modo, con le strade di accesso alla città piene di spacciatori? Con un degrado urbano importante e sempre più diffuso?

Possiamo presentarci come città capitale della cultura con bei monumenti e belle iniziative e lasciare invivibili le vie del centro e non solo?

Possiamo presentarci come una città che ascolta e apprezza la musica e la bellezza, ma non ascolta i cittadini e non fa squadra nelle occasioni difficili (sul silenzio delle Istituzioni si veda anche dichiarazione dell'esercente oggetto del più recente atto "vandalico"), forse, per attenuare il grado di drammaticità dei fatti....

Si, lo sappiamo, adesso ci risponderanno che non si può far nulla, ...che le leggi sono quelle, ...che abbiamo già scritto al Ministro, ....che sono i cittadini che devono essere propositivi ......

Ormai siamo abituati a questo tipo di risposte da parte dell'Amministrazione e alle mancate risposte del Prefetto (stiamo ancora aspettando dal 14/12/2016), ma il quartiere non si arrende e, nel suo piccolo, qualche risposta continua a darla con il quotidiano impegno dei singoli, delle associazioni, dei gruppi, delle parrocchie che sono attivi ed operosi nel creare attività, occasioni di incontro e relazioni.

Certo, non scendiamo più in strada come nel 2016, ma non sta a noi garantire LEGALITA' e SICUREZZA

Per concludere, siamo molto contenti che Parma sia stata proclamata CAPITALE DELLA CULTURA 2020 ma ci auguriamo che Parma possa diventare CITTA' SICURA 2018!!!

MANIFESTO PER SAN LEONARDO

Nel corso della nottata, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino nigeriano di 29 anni, con precedenti di Polizia, per il reato di furto aggravato ai danni del mercatino dell'Associazione Onlus "Porta Aperta" di via San Cataldo.

L'uomo, sorpreso da personale addetto alla sorveglianza e da un dipendente dell'Associazione mentre si trovava ancora all'interno della struttura, era riuscito ad entrarvi aprendosi un varco nella tettoia per poi impossessarsi di numerosi capi di abbigliamento in vendita presso il mercatino e danneggiare un distributore automatico, dal quale aveva asportato varie monetine occultandole all'interno di un calzino.

Accompagnato in Questura per ulteriori accertamenti, il nigeriano è stato trattenuto presso le celle di sicurezza, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.
La merce sottratta è stata restituita all'Associazione.

Modena 20 febbraio 2018 - 


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Il "Commissario Mascherpa" alle scuole Cavedoni di Sassuolo e Montanari di Mirandola
Ultima tappa per il "Commissario Mascherpa", che questa mattina ha incontrato gli studenti dell'istituto secondario di I grado "Cavedoni" di Sassuolo e la scuola primaria "Montanari" di Mirandola.

Il progetto/concorso della Polizia di Stato "PretenDiamo legalità, a scuola con il Commissario Mascherpa" ha avuto grande successo sul territorio modenese: numerose le scuole, anche della provincia, che hanno deciso di aderire all'iniziativa, favorendo la promozione della cultura della legalità nell'ambito delle attività didattiche.

Relatori il dott. Fabio Pecoraro e l'Ispettore Capo Andrea Campagnoli, che hanno invitato i giovani studenti a riflettere sul tema del rispetto delle regole, sulla necessità di essere responsabili e consapevoli delle proprie azioni e sul significato di coscienza civile. Bullismo, cyber-bullismo e pericoli del web altri temi trattati che hanno suscitato grande interesse tra l'uditorio.

Entro la metà di marzo, le scolaresche dovranno realizzare i propri elaborati che potranno concorrere anche a livello nazionale. Chi si aggiudicherà quest'anno il titolo di vincitore? Al momento non ci rimane che congedarci, augurando "buona fortuna" agli studenti modenesi. Che vinca il migliore!

Nell'ambito di un'ampia azione investigativa delle Fiamme Gialle piacentine, finalizzata al contrasto del lavoro nero e irregolare, i militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Castel San Giovanni hanno effettuato un intervento nei confronti di una società, operante nel settore della ristorazione, ubicata in Val Tidone.

Nel corso dell'attività ispettiva, oltre ai due soci, sono state identificate ulteriori sei persone intente al lavoro, cinque delle quali risultate completamente "in nero", poiché non vincolate da alcun tipo di rapporto contrattuale né da alcuna comunicazione preventiva al centro per l'impiego.

Conseguentemente, è stata avviata la procedura per l'irrogazione della maxi-sanzione, che va da un minimo di € 1.500,00 ad un massimo di € 9.000,00, per ogni lavoratore "in nero", ai sensi della normativa di settore, da ultimo modificata dal D.Lgs n.151/2015. Poiché i 5 lavoratori non riportati nelle scritture o altra documentazione obbligatoria, sono risultati superiori al 20% del totale degli occupati presenti sul luogo di lavoro il giorno dell'intervento, è stato interessato l'Ispettorato Nazionale del Lavoro competente all'emissione del provvedimento sospensivo dell'attività previsto dall'art.14 del D.Lgs n.81/2008.

All'esito del controllo l'imprenditore ispezionato ha avviato le procedure di regolarizzazione delle posizioni lavorative, provvedendo ad assumere tutti e cinque i dipendenti in precedenza irregolari.

L'attività ispettiva intrapresa si inquadra nei compiti di polizia economica e finanziaria della Guardia di Finanza a tutela sia dei lavoratori, il cui impiego irregolare non garantisce alcun diritto lavorativo e previdenziale, sia degli altri esercenti del settore che operano correttamente sul mercato e che si trovano a confrontarsi con una concorrenza sleale.

Piacenza 20 febbraio 2018