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Martedì, 26 Agosto 2014 15:21

Ramiseto - Due sensi unici alternati sulla Sp 15

Da domani, mercoledì 27 agosto, modifiche provvisorie alla circolazione all'altezza del km 1 e nei pressi del ponte, dove si lavora da giugno -

Reggio Emilia, 26 agosto 2014 -

La Provincia di Reggio Emilia informa che da domani, mercoledì 27 agosto, entreranno in vigore modifiche provvisorie alla circolazione in due tratti della Sp 15, entrambi in comune di Ramiseto.

Al km 1 occorre infatti intervenire con urgenza al ripristino dell'attraversamento stradale e del relativo piano viabile pertanto, al fine di rendere sicura la circolazione dei veicoli e dei lavoratori, da domani in prossimità del cantiere si viaggerà a senso unico alternato, regolato con semaforo, e con limite di velocità a 30 km/h.

Al km 26+300, dove dal giugno scorso si stanno sistemando l'impalcato e le barriere del ponte, da domani invece si continuerà sempre a viaggiare con limite dei 30 km/h e a senso unico alternato, non più però regolato a vista, ma da impianto semaforico e/o con movieri. Tutti i provvedimenti rimarranno in vigore sino al termine dei lavori.

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Venerdì, 11 Luglio 2014 10:06

Frana di Vetto, riapre al traffico la Sp 513

Nuovo summit in Provincia con Comuni e tecnici. Gennari: "Cronoprogramma rispettato, si studia anche la soluzione definitiva: oltre alla galleria, allo studio tre bretelle" -

Reggio Emilia, 11 luglio 2014 -

Dopo il disagio esposto alla Regione dalle Associazioni Provinciali, per chiedere un sostegno economico per le attività produttive di Vetto e Ramiseto, gravemente danneggiate dalla frana e dalla chiusura della strada, in località Cantoniera, l'assessore provinciale alle Infrastrutture Alfredo Gennari ha confermato - salvo imprevisti - per domani, la riapertura della strada. I violentissimi temporali che lunedì pomeriggio hanno flagellato Reggio, hanno per fortuna risparmiato il Vettese e i lavori della Provincia, a Cantoniera, hanno potuto proseguire regolarmente.

"Il cronoprogramma è stato rispettato e, se le condizioni meteo o malaugurate riattivazioni della frana non ostacoleranno i lavori, nel fine settimana contiamo di riaprire la Sp 513 come promesso", conferma l'assessore provinciale alle Infrastrutture Alfredo Gennari.
Martedì, l'assessore Gennari insieme al sindaco di Vetto Fabio Ruffini e al vicesindaco di Ramiseto Marco Leonardi, ha fatto il punto della situazione con i tecnici di Servizio Infrastrutture e Protezione civile e con il geologo del Servizio tecnico di bacino della Regione Giovanni Bertolini. Dopo un aggiornamento sull'evoluzione della frana, che continua a essere monitorata con radar, e sullo stato dei lavori, in Provincia si è discusso della possibile riapertura in sicurezza della Sp 513, delle ipotesi che si stanno studiando per una soluzione definitiva ed anche del possibile utilizzo di una pista privata in alveo da utilizzare come eventuale alternativa in caso di emergenze.

Domani riapertura della Sp 513

"Nella giornata di domani, sabato, salvo imprevisti, contiamo di riaprire a senso unico alternato la Sp 513 in condizioni di sicurezza, garantite da reti paramassi e da una continua lettura del movimento della frana", spiega l'assessore Gennari. A questo, oltre al radar già da tempo in funzione, provvederanno anche gli estensimetri che verranno installati in questi giorni nell'area boschiva del versante, anche con la collaborazione del Servizio tecnico di bacino.

Soluzione definitiva

Proprio una continua e attenta analisi di una frana che si conferma molto complessa ed imprevedibile, sarà fondamentale per individuare la soluzione definitiva in grado di bypassare il versante. "Oltre all'ipotesi galleria, i nostri tecnici hanno individuato tre tracciati con un percorso alternativo alla strada posto più distante dal versante in frana, uno dei quali, più verso la sponda Parmense, necessita anche di un viadotto", spiega l'assessore Gennari.
Pista in alveo. Nel corso della prima parte della riunione, si è discusso anche della vecchia pista in alveo che una azienda privata intende ripristinare per le proprie attività. Con opportuni accorgimenti per quanto riguarda la sicurezza, come impianti di allarme e sbarre, la pista potrebbe infatti rappresentare - almeno per le auto e almeno d'estate - una possibile alternativa in caso di nuove emergenze.

Assemblea pubblica

Lo stato dei lavori, l'evoluzione di un movimento franoso particolarmente complesso e le ipotesi di soluzioni definitive saranno illustrate ai cittadini nel corso di una iniziativa pubblica che verrà promossa dalla Provincia e dai Comuni di Vetto e Ramiseto, così come era stato assunto l'impegno nel precedente incontro pubblico.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Le Associazioni provinciali scrivono alla Regione Emilia Romagna per chiedere un sostegno economico per le attività produttive di Vetto e Ramiseto. Rete Imprese Italia: "Il disagio si è trasformato in disperazione. Non intervenire efficacemente e tempestivamente porterà il tessuto economico locale al collasso" -

Reggio Emilia, 9 luglio 2014 -

Le Associazioni provinciali che compongono Rete Imprese Italia, CNA, Confesercenti, Confcommercio e Lapam Confartigianato Modena e Reggio, dopo essere scese in campo a più riprese per denunciare i disagi causati dalla frana di Vetto e la conseguente interruzione della SP 513 in località Cantoniera, hanno deciso di rivolgersi direttamente alla Regione Emilia Romagna per chiedere un sostegno economico per le attività produttive dei comuni di Vetto e Ramiseto.

"Al disagio dei tanti residenti che quotidianamente devono spostarsi verso la Val D'Enza, - si legge nella lettera inviata nei giorni scorsi - si somma quello di tutte le attività produttive, da quelle di produzione, ai servizi commerciali e turistici, che dipendono da questo vitale asse viario che collega diversi paesi dell'Appennino reggiano".
"Come Associazioni d'impresa – continua la nota dei Presidenti Nunzio Dallari (CNA), Dario Domenichini (Confesercenti), Donatella Prampolini (Confcommercio) e Erio Luigi Munari (Lapam-Confartigianato) - ci siamo fatti immediatamente carico di questo disagio con l'ascolto degli operatori economici, promuovendo incontri con le istituzioni locali, Comuni, Provincia, Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale, con l'obiettivo comune e condiviso di trovare tutte le soluzioni possibili, tecniche ed economiche, per salvaguardare un tessuto economico che, con il perdurare di questa situazione di isolamento, rischia il collasso".

I Presidenti delle Associazioni, chiedono pertanto: "soluzioni rapide e concrete con la previsione di aiuti economici verso quegli artigiani, negozi, pubblici esercizi, strutture ricettive che vedono compromessa da oltre un mese la loro quotidiana attività, con particolare riferimento all'inizio della stagione turistica, che risulta fortemente compromessa con la limitazione dei flussi turistici verso e oltre questi territori".
"Il disagio si è già trasformato in disperazione - concludono le Associazioni – per questo motivo chiediamo alla Regione Emilia Romagna di predisporre tempestivamente specifiche risorse di carattere previdenziale, tributario, creditizio, che in termini assoluti non sono elevate ma che potranno avere per le singole imprese in difficoltà un impatto significativo per consentire la prosecuzione delle attività imprenditoriali, peraltro spesso a conduzione familiare".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

CNA denuncia la situazione insostenibile dovuta alla chiusura della strada provinciale 513: "Pieno appoggio dell'Associazione a imprenditori e commercianti in difficoltà" -

Reggio Emilia, 24 giugno 2014 -

"Imprenditori e commercianti che operano tra i comuni di Vetto e Ramiseto sono allo stremo. Vogliamo ribadire il pieno appoggio di CNA al loro grido d'allarme per una situazione ormai insostenibile. La riapertura della strada provinciale 513 si rende ancora più urgente considerando l'avvio della stagione turistica, che rappresenta una voce importante dell'economia locale e risulta già penalizzata da questa situazione". Nunzio Dallari, Presidente provinciale CNA, interviene nuovamente sulla frana in zona "La Cantoniera" per sostenere le ragioni dei commercianti e degli imprenditori che negli ultimi giorni hanno dato voce alla loro protesta per tenere viva l'attenzione e chiedere interventi immediati per il ripristino della viabilità. "La nostra Associazione – continua il Presidente Dallari – sta seguendo da vicino la vicenda attraverso incontri e contatti giornalieri con le istituzioni per essere costantemente aggiornati sugli sviluppi e essere certi che vengano adottati provvedimenti risolutivi in tempi rapidi. Non a caso sono stati sbloccati i primi stanziamenti provinciali e regionali e domani sera CNA incontrerà l'Assessore provinciale Alfredo Gennari per un aggiornamento in tempo reale". "Ad ogni modo – conclude la nota di Dallari - è sbagliato dare false illusioni: a quanto ci risulta la riapertura della strada non avverrà nel giro di un paio di giorni. Ciò non toglie che si debba continuare a fare tutto il possibile per accelerare i tempi e permettere la messa in sicurezza definitiva per il bene dei cittadini e degli imprenditori che non sanno più come gestire questa drammatica situazione".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Sopralluogo sulla Sp 513 con tecnici e amministratori. La presidente presidente della Provincia, Sonia Masini: "Ora stiamo fronteggiando l'emergenza, ma la Regione e il Governo devono sostenerci per garantire i collegamenti." -

Reggio Emilia, 12 giugno 2014 -

Si è tenuto ieri, il sopralluogo a La Cantoniera di Vetto, effettutato da tecnici e amministratori, dopo che l'ennesima frana ha portato alla chiusura della Sp 513. Una situazione, che continua a creare danni ingenti alle attività, per i disagi arrecati dalla chiusura del tratto di strada e la conseguente difficoltà degli imprenditori locali, già duramente provati dalla crisi. Tra le ipotesi messe in campo, quella di una galleria, oneroso intervento che costerebbe tra i 3 e i 4 milioni, che la Provincia non potrebbe sostenere da sola. Nel breve periodo, la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini ha proposto, come soluzione possibile, una sinergia con Parma per riaprire la Sp 17 per Neviano.

"La Sp 513, una delle tante strade che la Provincia di Reggio Emilia ha ereditato dal 2001 dall'Anas, è una via di collegamento fondamentale per Vetto, Ramiseto e per l'intera Val d'Enza e deve pertanto essere al più presto riaperta. Ma l'ennesima frana che si è prodotta è particolarmente estesa e impegnativa, perché sono circa 20.000 i metri cubi di terra messisi in movimento provocando anche il distacco di massi di considerevoli dimensioni. Come Provincia siamo immediatamente intervenuti, con risorse nostre e con l'aiuto della Regione, ma assicurare in tempi rapidi la riapertura in sicurezza non sarà semplice".
E' quanto ha detto la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, nel corso di un sopralluogo compiuto ieri a La Cantoniera di Vetto, dove alcuni giorni fa la Sp 513 è stata di nuovo chiusa al transito dopo l'ennesima frana. "La Provincia è intervenuta con la consueta tempestività per fronteggiare questa emergenza, ma l'indispensabile opera di disgaggio che si sta attuando ancora non è chiaro a quale tipo di frana ci metterà di fronte – ha aggiunto – Una cosa è comunque certa, questo è appunto un intervento di emergenza, ma la percorribilità della Sp 513 dovrà essere assicurata da un intervento risolutivo. Il Vettese, ma in generale tutto l'Appennino, sono tormentati da alcuni anni da frane e smottamenti dovuti ai cambiamenti climatici e all'abbandono della nostra montagna anche a causa di mancate politiche a difesa del suolo, quindi con interventi-tampone rischiamo di risolvere poco o nulla, specie quando arriveranno nuove precipitazioni, purtroppo sempre più intense".

sopralluogo rid


Quale intervento risolutivo, c'è anche l'ipotesi di una galleria, "un intervento che costerebbe tra i 3 e i 4 milioni e che la Provincia, da sola, non può ovviamente sostenere, per questo siamo decisi a chiedere a Regione, Protezione civile e Ministero i necessari finanziamenti". Nel breve periodo, una valida soluzione sarebbe rappresentata dalla riapertura sul versante parmense della Sp 17 per Neviano: "Ne ho parlato con il presidente della Provincia di Parma e lì, con circa 250.000 euro, la strada potrebbe essere messa in sicurezza e riaperta al traffico, insieme solleciteremo dunque la Regione perché stanzi la somma necessaria".
Al sopralluogo di ieri hanno partecipato diversi amministratori e tecnici tra cui vicesindaci di Vetto (Aronne Ruffini), Ramiseto (Marco Leonardi) e Canossa (Fernando Cavandoli), il geologo del Servizio tecnico di bacino della Regione, Giovanni Bertolini e, per la Provincia, l'assessore alle Infrastrutture Alfredo Gennari con il dirigente Valerio Bussei e il geometra Paolo Mattioli, la responsabile della Protezione civile Federica Manenti con il geologo Alessio Campisi. "Con le sempre più scarse risorse di cui possiamo disporre, la Provincia sta veramente facendo l'impossibile per risolvere il problema di questo disastrato tratto di strada un tempo statale – spiega l'assessore Alfredo Gennari - Comprendiamo i disagi dei cittadini per questa interruzione, ma l'intervento è particolarmente complesso e delicato, anche per quanto riguarda la sicurezza dei lavoratori che sono subito intervenuti. La Sp 513 rappresenta per la Provincia una priorità e, finché potremo, continueremo a impegnarci perché venga trovata una soluzione definitiva a questo problema".

(Fonte: Provincia di Reggio Emilia)

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Il Presidente CNA Nunzio Dallari esprime la sua preoccupazione per i danni ingenti alle attività denunciati dagli imprenditori operanti in diversi settori: "Le Istituzioni valutino in fretta i provvedimenti da prendere. Le imprese sono allo stremo" -

Reggio Emilia, 5 giugno 2014 -

"La situazione delle imprese che operano a Vetto e nei comuni limitrofi è disastrosa. Le continue chiusure della carreggiata nel tratto "La Cantoniera" stanno mettendo in ginocchio l'economia locale già duramente colpita dalla crisi. Caldeggiamo un intervento tempestivo e risolutivo da parte delle istituzioni per ripristinare la viabilità in maniera definitiva e garantire la sicurezza stradale".

Il Presidente CNA Nunzio Dallari esprime la sua preoccupazione per i danni ingenti alle attività denunciati dagli imprenditori operanti in diversi settori.

Fabrizio Briselli, titolare dell'azienda di autotrasporto Briselli Srl di Ramiseto parla di: "Un danno economico stimato in 150euro per ogni mezzo e un'ora e mezza in più di viaggio. Moltiplicando questi costi sulle dieci macchine che ho in azienda se i tempi di ripristino vanno oltre le due settimane sarò costretto a chiudere".

Siller Fontanili, titolare della F.A.R. Srl di Ramiseto, spiega come anche la sua ditta edile sia danneggiata dalla chiusura della 513R: "Ho dovuto rinunciare ai miei fornitori abituali perché per raggiungerli bisogna fare il giro dell'oca e ho dovuto cercare altri fornitori con costi ovviamente maggiori. Stesso discorso vale per diversi appalti e lavori che non ho preso in carico per la difficoltà di raggiungere determinati posti".

Infine, Bice Romagnani, proprietaria del Bar Europa a Vetto, parla a nome di tutti i commercianti della zona quando afferma che: "Vetto ormai è un comune isolato. Oltre alla frana è stato chiuso anche il ponte per Scurano. Il calo di clienti per commercianti, bar e ristoranti è elevatissimo. Non passando più camionisti e pendolari la mattina non lavoro più e anche i visitatori che abitualmente facevano tappa nei nostri locali non passano più. Ci sentiamo soli e abbandonati e non so per quanto riusciremo a resistere senza clienti".

"È chiaro che con testimonianze del genere – conclude il Presidente CNA Dallariurgono azioni immediate e soluzioni definitive per evitare che il disagio alla viabilità si ripresenti come accaduto finora".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Il Consiglio provinciale ha espresso parere favorevole rispetto alla fusione dei 4 comuni del crinale. La presidente Masini: "La strada giusta per dare voce anche ai piccoli comuni"-

 

Reggio Emilia, 12 marzo 2014 -

Il Consiglio provinciale, nel corso della seduta di ieri presieduta da Gianluca Chierici, ha espresso parere favorevole (con la sola astensione del capogruppo di Rifondazione Alberto Ferrigno) rispetto alla nascita di un nuovo comune attraverso la fusione dei comuni di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto.
La richiesta di parere è arrivata dalla Regione che, su sollecitazione dei 4 comuni interessati, ha redatto la proposta di legge per la fusione. Se il progetto andrà in porto, il nuovo comune sarà effettivo a partire dal primo gennaio 2015. Il suo nome dovrà essere definito con un referendum consultivo, le diverse possibilità sono già state indicate dai singoli comuni nelle rispettive delibere. Si tratta di Ventasso, Nasseta, Crinale Reggiano, Crinale dell'Alto Appennino Reggiano, Alto Appennino Reggiano e Valle dei Cavalieri.
"L'unificazione di questi 4 comuni – ha spiegato la presidente della Provincia Sonia Masini – è un tema che abbiamo approfondito in commissione. Il nostro parere è consultivo, saranno, infatti, i cittadini a prendere la decisione finale, ma noi crediamo che questo possa essere un modo per dare voce anche ai piccoli comuni, che altrimenti rischiano di non essere ascoltati. Saranno tutelate comunque le singole identità, ci sarà un comune, ma resteranno i quattro municipi. L'obiettivo è di dare uno strumento in più non solo per sopravvivere, ma per crescere".
Positivi i giudizi di tutti i gruppi consiliari sulla proposta di legge, giudicata in linea anche con la filosofia di accorpare gli enti locali, in modo da razionalizzare gestione e costi.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Il progetto di legge di iniziativa della Giunta Regionale "Istituzione di nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto nella Provincia di Reggio Emilia" è stato predisposto sulla base dell'approvazione dell'avvio dell'iter della fusione da parte dei Consigli Comunali alla fine di ottobre (Busana e Collagna all'unanimità, Ligonchio e Ramiseto con maggioranza qualificata dei due terzi) -

Reggio Emilia, 17 gennaio 2014 -


Perché abbiamo affrontato questa sfida?
Partiamo da un presupposto: i 4 comuni fanno tuttora parte dell'Unione dei Comuni dell'Alto Appennino Reggiano, nata nel 1999 (e in tal senso è stata una delle prime in Italia). Tale esperienza ha rappresentato un momento positivo e di aggregazione ed un esempio di buon governo.
Sono state gestite e finanziate dall'Unione dei Comuni le seguenti attività: Due micronidi a Busana e Ramiseto, la scuola di Musica del Crinale, un servizio sociale strutturato, un'unica commissione edilizia per i 4 comuni, l'unificazione del servizio tributi, gestione unitaria e coordinata delle attività di promozione del turismo, gestione in maniera associata ed uniforme (con significativi risparmi) e con appalti unificati di servizi fondamentali (come la spalata neve, la manutenzione del verde e lo sfalcio dell'erba nel periodo primaverile ed estivo, la polizia municipale, la gestione dell'informatica, dei contratti di assistenza e delle licenze di utilizzo, la manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione, la gestione e la manutenzione del settore della "gestione calore", tutto il settore degli appalti e dei lavori pubblici, semplificazione dei processi amministrativi e realizzazione di un unico ufficio paghe per i 4 comuni dell'Unione; miglioramento degli strumenti di comunicazione e di contatto con i cittadini attraverso il potenziamento della funzione del sito internet dell'Unione dei Comuni e la pubblicazione del notiziario "il Crinale", è stato sottoscritto, e sempre rinnovato, un accordo di programma per il sostegno e la piena collaborazione per il buon funzionamento dell'Istituto Comprensivo dei 4 comuni, allargato nel 2013 a Vetto. Ed a partire dall'anno scolastico 2011-12 l'Unione dei Comuni cofinanzia un progetto volto a rendere gratuito l'utilizzo dei testi scolastici per i ragazzi delle scuole medie, attuando un progetto unico nel panorama provinciale.
Ora la nostra realtà deve fare i conti con le sfide (ritorna questo termine) nuove che attraversano il governo locale e la riforma della pubblica amministrazione. Per questo è stato avviato un confronto serio sul tema della fusione: i 4 Comuni sono tra loro contigui, sono affini ed omogenei (tre sono sulla Valle del fiume Secchia, Ramiseto su quella dell'Enza) e possono puntare sulla loro integrazione grazie proprio all'esperienza dell'Unione, che fa da apripista a questa nuova avventura.
Gli aspetti legati all'operazione di fusione sono stati esposti nel corso di 15 assemblee che si sono svolte prima degli atti consiliari, assemblee dove sono state ricevuti incoraggiamenti e ovviamente anche raccolto critiche ma complessivamente si è rafforzata la convinzione dei 4 sindaci.

Quali sono dunque gli aspetti da sottolineare della fusione?
Il nuovo Comune che si formerà sarà un Comune con una superficie di 257,24 kmq (il primo nella Provincia di Reggio Emilia per estensione territoriale e il sesto in Regione) e con 4.500 abitanti.
Sul piano economico-finanziario evidenti i vantaggi: beneficerà di un contributo annuale di 247.500 all'anno per 15 anni, un contributo straordinario in conto capitale di 200.000 euro all'anno per tre anni (art. 5 del progetto di legge), un contributo statale di 403.454 euro all'anno per 10 anni, pari ad un totale di 8.347.040 euro. Si tratta di risorse aggiuntive rispetto ai trasferimenti ordinari.
Il nuovo Ente avrebbe sicuramente un peso ed un'autorevolezza maggiore nella elaborazione dell'agenda politica della montagna e avrebbe un'identità nuova, più larga, efficiente e competitiva con la possibilità di costruire progetti ambiziosi incentrati sulle potenzialità ed eccellenze del territorio: turismo, ambiente, sviluppo e sfruttamento delle energie innovabili e delle risorse naturali (acqua, bene, boschi, vento), sfruttamento dei prodotti del sottobosco (funghi, mirtilli etc). Un territorio caratterizzato da un'agricoltura di qualità, da un sistema di piccole e medie imprese artigiane e manifatturiere di qualità. C'è la ferma convinzione di mantenere i servizi ed i municipi esattamente dove sono ora nei 4 comuni.
La successione (art. 3 del Progetto di legge): il Comune di nuove istituzione subentra nella titolarità della posizione dei rapporti giuridici attivi e passivi all'Unione dei Comuni dell'Alto Appennino Reggiano e ai 4 comuni, i beni demaniali e patrimoniali si trasferiscono al nuovo Comune, così come il personale. I regolamenti e gli atti amministrativi dei 4 comuni, oltre agli strumenti urbanistici, continuano ad applicarsi fino all'adozione dei nuovi regolamenti.
I tempi: il progetto di legge sarà presentato all'Assemblea legislativa, sarà poi acquisito il parere della Provincia, quindi dopo l'esame, sarà la Commissione assembleare competente ad analizzare il testo. Entro luglio l'Assemblea delibera l'indizione del referendum, il quesito e l'ambito, poi sarà il Presidente della Regione ad emanare il decreto di indizione del referendum, che indicativamente si terrà il 12 ottobre.
Se darà esito positivo in tutti e 4 i Comuni, la fusione diventerà operativa dal 1° gennaio 2015 e il Commissario governativo, insieme ai Sindaci dei 4 comuni preesistenti (tre dei quali eletti il 25 maggio, solo a Collagna non si vota per il rinnovo), accompagnerà alla nascita del nuovo Comune.
Nel referendum dovrà essere deciso anche il nome fra questa rosa: Ventasso, Nasseta, Crinale Reggiano, Nasseta e Valle dei Cavalieri, Alto Appennino reggiano, Crinale dell'Alto Appennino Reggiano.
Accanto all'iter normativo, c'è anche un percorso "disegnato" da un progetto presentato dall'Unione dell'Alto Appennino Reggiano e finanziato dalla Regione, denominato "Due valli, quattro municipi, un unico Comune", che prevede, oltre alle cose già fatte (Assemblee e notiziario "Il Crinale"), incontri con Forze dell'Ordine, Associazioni di categoria, di volontariato, consorzi, Parroci, componenti del Consiglio d'Istituto, con i dipendenti e la realizzazione di un Convegno.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Altre due nuove fusioni di Comuni si affacciano nel panorama del riordino territoriale dell'Emilia-Romagna. Si tratta della fusione tra Granaglione e Porretta Terme, in provincia di Bologna, e Busana, e Collagna, Ligonchio e Ramiseto, in provincia di Reggio Emilia -

Bologna, 14 gennaio 2014 -

Dopo la richiesta avanzata in Regione dai rispettivi Consigli comunali, i progetti di legge, predisposti dalla Giunta per istituire due nuovi comuni unici, sono approdati ieri in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Marco Lombardi, dove si è proceduto alla nomina dei relatori.

Antonio Mumolo (Pd) e Galeazzo Bignami (Fi-Pdl) sono stati designati rispettivamente relatore di maggioranza e di minoranza del provvedimento per la fusione nel bolognese, Liana Barbati (Idv) e Fabio Filippi (Fi-Pdl) per il progetto nel reggiano.

Come nei precedenti casi di fusione avvenuti in Emilia-Romagna, il percorso istituzionale prevede che i progetti di legge istitutivi di nuovi Comuni unici passi il vaglio della commissione Bilancio, per poi approdare in Assemblea legislativa dove l'iter dei due provvedimenti verrà sospeso, prima dell'approvazione definitiva, in attesa dell'esito dell'obbligatorio referendum consultivo dei residenti nei comuni coinvolti.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

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