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Controllo costante del territorio e conseguente attività d'espulsione. Durante il controllo del territorio da parte della Squadra Volante del 24.01, a seguito della quale è stata fermata un'autovettura con a bordo due soggetti trovati in possesso con oggetti atti allo scasso (notizia già divulgata - trattasi del controllo in via cagliari), un Ucraino del 1981 è stato Espulso con trattenimento al CPR di Potenza.

Un noto spacciatore della zona di S.Leonardo, dopo diverse denunce per spaccio di sostanze stupefacenti, classe 1996, nigeriano, è stato espulso il 25.01 con Trattenimento al CPR di Bari.

Il 29.01 un nigeriano del 1968, pregiudicato per reati contro la persona (Stupro in danno di minori, nello specifico la figliastra) da tempo "ricercato" dagli agenti dell'Ufficio Immigrazione della Questura di Parma, è stato trovato grazie ad una segnalazione dei cc che lo trovavano presso la Comunità S. Francesco di Colorno.

Convocato in procura in data 29.01.19 per essere sentito circa una denunzia da lui presentata, veniva fermato da personale dell'Ufficio Immigrazione, che provvedeva ad effettuare un'espulsione con trattenimento presso i locali della questura in attesa dell'Udienza di convalida, che si celebrava in data 29.01.19, e, successivamente veniva accompagnato alla frontiera aerea di Milano Malpensa, e quindi fisicamente allontanato dal territorio italiano.

Il 29.01, si è provveduto ad espellere un cittadino senegalese, classe 1969, con Misura Alternativa al trattenimento al CPR, ovvero con la consegna del passaporto e l' obbligo di firma presso l'ufficio immigrazione. Il soggetto è pregiudicato per stupefacenti e reati contro la persona.

Sempre durante la giornata di ieri, 29.01 dopo che i cc del nucleo radio mobile hanno fermato un tunisino classe 87, pluripregiudicato, con 4 condanne per reati contro il patrimonio, già gravato da Espulsione, il soggetto è stato espulso con Accompagnamento al CPR di Trapani, accompagnamento effettuato dai cc in data odierna.

Alla luce di quanto sopra emerge chiaramente lo sforzo straordinario della Questura nel mettere in campo tutti gli strumenti per garantire la massima sicurezza per i cittadini di Parma ed allontanare tutti quei soggetti in grado di compiere attività delittuose, per altro particolarmente odiose, sul nostro territorio.

Pubblicato in Cronaca Parma
Mercoledì, 30 Gennaio 2019 08:37

Controlli a circoli privati e Bar

Controlli amministrativi a circoli privati e Bar da parte della Polizia di Stato in collaborazione con altri enti.

Tra la sera del 26.01.2019 e la notte del 27.01.2019 la Divisione P.A.S.I. della Questura di Parma, unitamente a pattuglie della Polizia municiale, alla G.d.F., a 3 operatori dell'Ispettorato del lavoro e ad operatori dell'AUSL, ha controllato un circolo privato in zona martinella ed alcuni bar.

Durante un controllo in un bar sito in via Langhirano, all'interno, venivano identificati alcuni soggetti pregiudicati.

Nella circostanza la P.M. contestava violazioni amministrative per il divieto di fumo e relativi cartelli, per lo strumento di misurazione del tasso alcolemico e relativi cartelli, per un totale di circa 1.300 Euro. Anche l'AUSL, oltre a dare delle prescrizioni, contestava una violazione in materia di igiene (euro 1.000).

Durante il servizio alcuni cittadini ci hanno segnalato, in borgo Palmia, musica ad alto volume con schiamazzi dovuti alla presenza di numerose persone.
Grazie alla segnalazione gli agenti si sono recati tempestivamente sul posto, ovei constatava che la musica si udiva sin dalla vicina via Cavestro – piazzale del Tribunale, proveniva da un immobile in cui era in atto una manifestazione. L'interno dell'edificio era pieno di persone. Analoga situazione si presentava in vicolo s. Tiburzio, dove era in atto un altro spettacolo con musica e locale pieno di gente.

I responsabili della manifestazione venivano invitati ad abbassare il volume e a verificare l'affluenza dei partecipanti. Nella circostanza la G.d.F. contestava la mancata emissione di scontrino (sanzione di circa 180 euro).

Veniva, infine, effettuato il controllo al circolo privato di cui si è detto in apertura, nel quale era in atto un'attività danzante con somministrazione di bevande di ogni genere. Sul posto si constatava la presenza di giovani in fila in attesa di rinnovare la tessera o essere tesserati per accedere al circolo.
La Polizia Municipale contestava la mancanza di strumento per la misurazione del tasso alcolemico (sanzione di 400 Euro), mentre l'I.T.L. non rilevava irregolarità. Il controllo non ha evidenziato criticità rispetto alla capienza (499 persone max). Sono in corso accertamenti per determinare l'eventuale violazione di altre disposizioni.

ESERCIZI CONTROLLATI 3 + 1 circolo privato.
PERSONE CONTROLLATE 25
VIOLAZIONI ACCERTATE 06
TOTALE SANZIONI € 3.000 CIRCA

Pubblicato in Cronaca Parma

Un altro arresto della Polizia di Stato grazie al nuovo software XLAW. Nella giornata di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino italiano diciannovenne, di origini campane, responsabile del reato di estorsione.

Intorno a mezzogiorno giunge una chiamata al numero di emergenza 112 NUE da parte di una donna, in stato di agitazione, che riferisce di trovarsi nel parcheggio del Centro Commerciale "GrandEmilia" e che poco prima, mentre stava caricando la spesa nel bagagliaio dell'auto con in braccio la figlia di pochi mesi, è stata sorpresa alle spalle da un ragazzo che dietro minaccia l'ha costretta a consegnargli il denaro in suo possesso.

La Volante che si trova nelle vicinanze a seguito di un alert elaborato dal nuovo sistema XLAW, che aveva indicato la possibilità della commissione di reati contro il patrimonio proprio in quella zona, giunge sul posto nell'immediato e grazie alla descrizione particolareggiata fornita dalla vittima, individua e blocca il malfattore ancora nel parcheggio.
La perquisizione dà esito positivo in quanto viene rinvenuta nella tasca dei pantaloni la somma di euro 20, suddivisa in una banconota da 5 euro e in monete per i restanti 15 euro, che la vittima gli aveva consegnato sotto minaccia.

Il giovane è stato pertanto accompagnato in Questura per accertamenti più approfonditi, dai quali è emerso a suo carico un arresto per tentata rapina aggravata, commesso nel 2016 in provincia di Napoli. Trattenuto presso le celle di sicurezza, come disposto dal Magistrato di turno, è stato processato con rito direttissimo questa mattina e posto agli arresti domiciliari.

Anche questa arresto conferma la validità di XLAW e l'elevato grado di attendibilità delle previsioni fornite da questo sistema tecnologico: gli agenti allertati preventivamente da XLAW si trovavano nella zona a rischio in anticipo rispetto al momento della commissione del reato e questo ha permesso un intervento immediato ed efficace.

Pubblicato in Cronaca Modena

Busseto, 21 gennaio 2019 | Si terrà mercoledì 30 gennaio, al Circolo di Frescarolo alle 20.30, l'incontro informativo sul progetto del "Videosorveglianza e Controllo di Vicinato". Una serata informativa promossa dall'assessore Elisa Guareschi e dalla Polizia Locale, alla quale saranno presenti – oltre all'assessore - i rappresentanti dell'Arma dei Carabinieri e della Polizia Locale di Busseto, quest'ultimi nelle persone del Vice Comandante Michela Rainieri e di Davide Deleo referente del progetto di controllo di vicinato.

L'intervento di Carabinieri e Polizia Locale è finalizzato alla spiegazione concreta delle modalità corrette di segnalazione delle criticità da parte dei cittadini, con una parentesi dedicata anche al buon uso dei social network e dei nuovi sistemi di videosorveglianza a fini investigativi, implementati recentemente anche a Busseto.

L'assessore Elisa Guareschi invita i cittadini a partecipare all'incontro, anticipando che nei prossimi saranno organizzati altri incontri pubblici allo scopo di sensibilizzare la popolazione rispetto questo importante progetto. "Il controllo di vicinato è in continua evoluzione: è necessario alimentarlo attraverso contatti e incontri, senza lasciare nulla al caso vista la delicatezza del tema sicurezza. E' un percorso che richiede l'impegno di tutti e che con il tempo si sta strutturando. Le adesioni rimangono sempre aperte; il tema della sicurezza è un tema che riguarda tutti e che non ha colore politico. E' nostra intenzione promuovere un tipo di sicurezza partecipata e che veda protagonisti Forze dell'Ordine, Polizia Locale, Istituzioni e cittadini, ognuno per quanto di competenza, in sinergia", afferma l'assessore alla Polizia Locale e Sicurezza Elisa Guareschi.

Dal punto di vista pratico Busseto e frazioni è stato suddiviso in aree. I cittadini che intendono aderire al progetto dovranno sottoscrivere un modulo agli Uffici di Polizia Locale a Busseto. In ogni area è stato individuato un referente che mantiene un rapporto diretto con il Comandante della Polizia Locale, primo responsabile del progetto. "Desidero ringraziare i coordinatori per il loro impegno; il loro è un compito delicato perché fungono da anello di congiunzione tra i cittadini e le Forze dell'Ordine rivestendo un ruolo di estrema importanza. Mi auguro davvero che i cittadini comprendano che estendere questo progetto in modo capillare è essenziale per avere un maggior controllo del territorio", conclude l'assessore Guareschi.

 

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102 miliardi di euro di raccolta nel 2017, giocatori (inclusi quelli occasionali) giunti a superare i 17 milioni e comparto mobile capace di incrementare il suo giro di affari del 50% negli ultimi 12 mesi: sono questi i numeri che dipingono l'industria italiana dell'azzardo.

Scommesse sportive, slot machine, tornei di poker e casinò game vari, ovvero i tipici intrattenimenti con puntate e premi in denaro, attraggono un pubblico sempre più numeroso, generando un giro di affari in costante crescita, nonché generose entrate per le casse dello Stato e, a onor del vero, anche numeri non trascurabili sul fronte dell'occupazione.

Eppure, il tema del gioco d'azzardo continua a dividere, contrapponendo sostenitori e oppositori, soprattutto in relazione al dilagare delle ludopatie, ovvero le varie forme di dipendenza dal gioco, aumentate in modo ragguardevole anche a causa del boom della disoccupazione e delle difficoltà economiche durante gli anni della recessione.

I dati del Cnr sul gioco in Italia

A maggio del 2018, l'Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa pubblicava un report esaustivo relativo allo stato dell'industria del gioco italiana. Oltre al già citato aumento della raccolta e dei giocatori, lo studio indicava come passatempi più diffusi e apprezzati i tradizionali Gratta&Vinci, Lotto e Superenalotto (sebbene leggermente in flessione rispetto al passato), sottolineando una spesa mensile pro capite pari, mediamente, a 10 euro. Ben diversa la situazione dei giocatori problematici, cresciuti soprattutto nelle regioni del Meridione, che in quasi il 15% dei casi spendono più di 200 euro al mese.

Positivi, anche se naturalmente sempre in chiaroscuro, i dati relativi al rapporto dei più giovani con l'azzardo: nel 2017 il numero degli under 18 dediti, anche occasionalmente, all'azzardo, si attestava all'incirca sul milione, comunque in contrazione rispetto agli 1,4 milioni del 2010. Tra i ragazzi, diminuiscono anche quelli affetti da ludopatie (8,7% nel 2009 contro l'attuale 7,1%), tranne che al sud, dove invece si registra la tendenza opposta.

I dati del Politecnico di Milano sul comparto online

Il settore dell'online è quello caratterizzato dalla maggiore vitalità nell'ambito dell'industria dell'azzardo: l'Osservatorio sul Gioco Online del Politecnico di Milano, in un recente studio relativo al 2017, riportava come il numero degli appassionati di betting e gambling online in Italia avesse raggiunto i 2,2 milioni di utenti, per una raccolta parti ad oltre 1,38 miliardi di euro (con un incremento sull'annata precedente pari al 34%). Più nello specifico, è il gioco mobile, ovvero quello che avviene tramite smartphone e tablet e grazie ad apposite app, a registrare il successo maggiore, con un incremento della quota di mercato pari addirittura al 50% nei 12 mesi considerati.

Il risultati raggiunti dal gioco online nella tutela del consumatore

Paradossalmente, nonostante la relativa semplicità di accesso, il mondo dell'azzardo online negli ultimi anni è riuscito ad adottare soluzioni sempre più complete ed efficaci per la tutela dei consumatori e la prevenzione dei comportamenti a rischio, attraverso un percorso portato avanti dall'ADM (l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), congiuntamente con i big player del settore.

L'incremento della sicurezza

L'offerta online è in primis sicura: la vigilanza dell'ADM e delle forze dell'ordine e la compliance dei gestori autorizzati favorisce lo sviluppo di un'offerta legale, che rispetta le normative vigenti in Italia offrendo ai giocatori intrattenimenti equi e basati totalmente sul caso.

Il contrasto ai portali di gioco irregolari, da un lato, e l'incremento dei requisiti di sicurezza e di trasparenza (a livello di regolamenti, possibilità di vincita, validità dei bonus, ecc.) richiesti per il rilascio della concessione sono solo due dei principali fattori che garantiscono la possibilità di divertirsi e sfidare la sorte sul web senza temere di incappare in truffe o furti di dati (avendo l'accortezza di scegliere solo operatori con logo ADM).

Lo sviluppo dell'offerta

Notevoli i passi in avanti compiuti dai gestori regolari nella valorizzazione dell'offerta legale: portali di betting sportivo e casinò online offrono un ventaglio di eventi e di possibilità di intrattenimento davvero per tutti i gusti, proponendo formule di gioco innovative, come quella delle scommesse o del casinò live (cioè in diretta), ma anche ricchissime selezioni di passatempi a tema, come accade nel caso delle slot declinate in stile fantasy, movie, avventura, animali, horror, ecc..

I meccanismi di autoregolazione

Le piattaforme dedicate al gioco online certificate ADM predispongono un'ampia serie di valide strategie per la promozione del gioco responsabile e la prevenzione di quello patologico. Gli utenti hanno infatti accesso a guide, servizi di assistenza e persino test di autovalutazione del rapporto con il gioco.

In più, tutti i gestori impongono l'obbligo di fissare un limite massimo di versamento settimanale, da specificare in fase di registrazione, pena l'impossibilità di attivare il proprio conto gioco e di accedere a scommesse o casinò game con puntate in denaro. A questo strumento, definito di autolimitazione, se ne aggiunge un altro, altrettanto utile, detto di autoesclusione. In sostanza, in qualsiasi momento è possibile chiedere la sospensione del proprio conto gioco e account, optando per uno stop temporaneo oppure definitivo.

Grazie all'integrazione del database dell'ACG (cioè l'Anagrafe Centralizzata dei Conti Gioco) con il RUA (il Registro Unico degli Autoesclusi), lanciato proprio nei primi mesi del 2018, inoltrando la richiesta di autoesclusione presso un gestore, automaticamente questa viene estesa a tutti i conti gioco collegati al soggetto, che in più non potrà attivarne di nuovi presso ulteriori operatori.

La prevenzione del gioco d'azzardo minorile

Il gioco online è riuscito efficacemente a contrapporsi anche al problema dell'accesso al gioco da parte dei minori. L'apertura del conto gioco è riservata esclusivamente ai maggiorenni e per completare la registrazione è obbligatoriamente richiesto l'invio della scansione di un documento di identità. Quindi, all'operatore spetta il compito di effettuare le verifiche del caso, incrociando i dati anche con quelli registrati presso l'ACG e, eventualmente, bloccare l'account qualora emergessero false dichiarazioni.

Concludendo

Il comparto del gioco online sta delineando la strada per un nuovo approccio all'azzardo, da un lato offrendo una vasta gamma di intrattenimenti sempre più stimolanti e coinvolgenti, ma dall'altro mettendo appunto validi meccanismi di difesa e autoregolazione del consumatore.

Pubblicato in Nuove Tecnologie Emilia

Chiuso per 15 giorni dal Questore di Parma il bar "break il panino" di Via Trento.

Nella giornata odierna, a seguito anche della segnalazione pervenuta dal locale Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e di una serie di controlli agli avventori all'interno dell'esercizio pubblico "BREAK IL PANINO" ubicato in via Trento nr. 3/D a Parma, il Questore di Parma ha firmato il provvedimento amministrativo ex art.100 T.U.L.P.S. con cui è stata sospesa per la durata di 15 (quindici) giorni l'autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande al titolare del bar.

Il provvedimento, che ha come finalità la tutela dell'Ordine e della Sicurezza Pubblica, ha avuto scaturigine da numerosi controlli avvenuti tra il 2017 ed il 2018 con identificazione abituale di pregiudicati, alcuni dei quali con gravi precedenti di polizia in materia di armi e stupefacenti nonché irregolari sul territorio nazionale.

Il bar in questione, inoltre, è stato anche teatro di alcuni episodi di violenza che hanno messo in pericolo l'ordine e la sicurezza pubblica. Ultimo, in ordine di tempo, la lite scoppiata il 13 gennaio scorso quando un avventore è stato colpito con dei bastoni metallici ed addirittura inseguito lungo la pubblica via. Trasportato al P.S. è stato giudicato guaribile in 15 giorni s.c..
Per altro, nell'occasione, gli uomini delle Volanti, intervenuti prontamente sul posto, hanno individuato e denunciato i responsabili della grave condotta criminosa.

Nel corso di un precedente intervento delle Volanti, sempre per lite, un soggetto era stato poi denunciato per la violazione dell'art.4 legge 110/75 in quanto uno trovato in possesso di un coltello a scatto con lama di 10 cm.

Di qui la necessità della misura cautelare adottata dal Questore di Parma la cui finalità non è sanzionare la soggettiva condotta del gestore del pubblico esercizio per avere consentito la presenza nel proprio locale di persone potenzialmente pericolose per l'ordine pubblico, ma soprattutto quella di impedire, attraverso la temporanea chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale, ragion per cui si ha riguardo esclusivamente all'obiettiva esigenza di tutelare l'ordine e la sicurezza dei cittadini, anche a prescindere da ogni personale responsabilità dell'esercente.

Il provvedimento del Questore è stato eseguito dal personale della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, con l'apposizione del relativo cartello.

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Pubblicato in Cronaca Parma

La Polizia di Stato arresta un cittadino serbo ricercato in campo internazionale. Evade dai domiciliari: cittadino italiano arrestato dalla Polizia di Stato a Mirandola.

Nella mattinata di ieri l'altro, gli agenti del settore Anticrimine del Commissariato di P.S. di Carpi, unitamente a personale della Squadra Mobile della Questura di Mantova, hanno dato esecuzione al mandato di arresto provvisorio ai fini estradizionali emesso a carico di un cittadino serbo, di 38 anni, ricercato in campo internazionale.
Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Kikinda (Rep. di Serbia) a seguito di condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione, per il reato di produzione e vendita di sostanze stupefacenti, fatti avvenuti in Serbia tra gennaio e settembre del 2016. Durante una perquisizione domiciliare, infatti, gli erano stati sequestrati 18,64 gr. di Cannabis e 11,78 gr. di anfetamine.
Gli agenti hanno localizzato l'uomo in località Poggio Rusco, in provincia di Mantova. Al termine delle formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Mantova in attesa di estradizione.

Evade dai domiciliari: cittadino italiano arrestato dalla Polizia di Stato a Mirandola
Sempre nel corso della mattinata di giovedi, personale del Commissariato di P.S. di Mirandola ha tratto in arresto un cittadino italiano, di 28 anni, resosi responsabile del reato di evasione.
Alle ore 11.00 circa, durante il servizio di controllo del territorio, gli agenti hanno sottoposto a verifiche una Toyota Yaris di colore grigio con a bordo due soggetti. Dagli accertamenti esperiti, il 28enne è risultato essere sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, da scontare presso la propria abitazione sita in provincia di Mantova.
L'uomo è stato trattenuto in stato di arresto in attesa di processo con rito direttissimo, fissato in data odierna.

Pubblicato in Cronaca Modena

Sin dal giorno dell'insediamento il nuovo Questore di Parma, dottor Gaetano Bonaccorso, aveva dichiarato che avrebbe puntato fortemente sulla strategia di prevenzione. Detto fatto. Dopo pochi mesi da quella dichiarazione ecco che Parma viene dotata di un innovativo sistema digitale di prevenzione del crimine. Ogni mezz'ora il sistema publicherà un "bollettino" prvisionale dei potenziali crimini che verranno realizzati nelle successive 2 ore.

Parma 18 gennaio 2019 - Dal giorno 8 gennaio 2019, infatti, il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno, Direzione Centrale Anticrimine Servizio Controllo del Territorio, ha avviato presso la Questura di Parma la sperimentazione di un innovativo protocollo di controllo del territorio che si basa sull' impiego strategico, di una innovativa soluzione digitale ideata e sviluppata dall'Ispettore Superiore Elia Lombardo in servizio presso la Questura di Napoli, con ventennale esperienza in strategie di controllo del territorio ed autore di uno studio criminologico che ha suscitato non solo l'interesse interno ma anche della comunità scientifica nazionale ed internazionale.

Sperimentata a Napoli dal 2004 e successivamente a Salerno, Prato, Venezia e recentemente anche a Modena, la soluzione digitale ha permesso di ottenere importanti risultati nella prevenzione dei crimini predatori, problematica che notoriamente più incide sulla percezione di sicurezza e sul sentimento di fiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini.

La soluzione informatica denominata XLAW, è stata sviluppata dopo un ventennio di studio, tempo valso anche ad ottenere la validazione da parte di due centri universitari, la Federico II e la Parthenope di Napoli ed a vincere il premio innovazione digitale SMAU 2018.

Partendo dall'assunto che per prevenire occorre prevedere, il sistema informatico XLAW, in virtù di un rivoluzionario procedimento di calcolo euristico dei dati che riguardano i fatti costituenti reato dichiarati dai cittadini in sede di denuncia e di quelli desunti dalle pattuglie della Polizia di Stato nel corso del servizio d'istituto, elabora delle previsioni su dove e quando potrebbe avvenire un crimine, permettendo di vigilare con precisione spazio - temporale le zone e le strade cittadine esposte a rischio imminente.

Il lungo periodo di studio che ha previsto la raccolta di dati riguardanti il fenomeno predatorio di più contesti urbani, ha permesso di dimostrare che i crimini predatori avvengono con regolarità sequenziale in quelle aree cittadine che secondo principi di redditività e qualità del controllo, diventano in alcuni giorni ed in alcuni orari, maggiormente esposte.

L'algoritmo di cui è dotato il sistema informatico, sovrapponendo i dati storici sui crimini denunciati o scoperti nel corso delle attività d'Istituto dalla Polizia di Stato, ai dati sulle dinamiche socioeconomiche del territorio in esame come il numero di cittadini residenti e non residenti, ubicazione di abitazioni, ubicazione ed orari d'esercizio di attività commerciali, di strutture ricettive, di istituti di credito, di centri commerciali, cinema, teatri, itinerari di autobus, arrivo di treni ecc. ricerca, scopre e pone in evidenza con matematica precisione, quei crimini che appartengono a precisi modelli criminali che si ripetono con regolarità nel tempo e nello spazio.

L'elaborazione prodotta dal software ogni mezz'ora, con un anticipo di due ore rispetto al crimine previsto come una sorta di bollettino meteorologico, viene acquisita dalla Centrale Operativa della Questura, cabina di regia per le attività di controllo del territorio e pronto intervento mediante uno schermo che riproduce una cartina topografica digitale della città all'interno della quale, vengono evidenziati degli alert georeferenziati e grazie ai quali, può predisporre proattivamente le pattuglie in quelle strade ed in quei luoghi urbani esposti a rischio imminente.

Sperimentata nelle citate sedi, la strategia che è possibile applicare grazie a questo innovativo e rivoluzionario supporto che ha l'obiettivo di ridurre la pressione criminale sul territorio andando a sottrarre alla protervia criminale con precisione e costanza le aree e le opportunità, ha permesso di contenere significativamente il fenomeno riducendo i crimini ed aumentando le denunce e gli arresti in flagranza di reato andando ad incidere anche sui costi di gestione della sicurezza, poichè in questo modo viene limitato lo stress di uomini e mezzi e le pattuglie evitando di girare randomicamente l'area urbana, possono circoscrivere selettivamente le attività laddove il rischio è scientificamente atteso.

L'impiego presso la Questura di Parma dall'8 gennaio ad oggi, ha già permesso di tracciare uno scenario di rischio con un'alta percentuale di attendibilità delle previsioni che oscilla tra l'87 ed il 97%, un dato che rende alta l'aspettativa di riuscita della sperimentazione, sovrapponibile ai i risultati già ottenuti nelle altre città dove tutt'oggi, in virtù dei positivi risultati ottenuti, è in corso l'impiego.

Pubblicato in Cronaca Parma

Apprendo e colgo il grido di dolore di un Cittadino che segnala, dopo aver denunciato, una rapina a mano armata subita ieri alle ore 18,00 circa nei pressi dei "Giardinetti Pubblici" in Via Tarozzi ad opera di due uomini di colore armati di coltello che, dopo averlo seguito, schiaffeggiato e dopo avergli puntato il coltello alla gola, lo hanno rapinato della somma appena prelevata allo sportello automatico. Alla vittima va la mia piena vicinanza e solidarietà.

Ormai la situazione è diventata insostenibile, in quella zona come in altre dove non è più possibile girare con tranquillità soprattutto per le donne. E' urgente assumere provvedimenti incisivi, aumentare il controllo del territorio e non tacere su fatti di una simile gravità ed in primis non deve farlo la Giunta PD chiamata già più volta ad intervenire in proposito.
La sicurezza va praticata e tutelata con i fatti e non solo a parole o delegandola ai volontari ai quali va sempre il nostro ringraziamento e sostegno come va anche e di più alle nostre Forze dell'Ordine.

Chiedo con urgenza la convocazione della Commissione Sicurezza e non solo per avere i dati già divulgati alla stampa o in diretta Facebook dall'Assessore alla Sicurezza Gargano, ma per sollecitare interventi adeguati e idonei a fronteggiare la situazione critica attuale.

Inutile negare che a Castelfranco Emilia ci siano gravi problemi di sicurezza, i fatti sono purtroppo agli "onori" della cronaca quasi ogni giorno. Invito tutti i Cittadini al nostro "banchetto in piazza" sabato 19/01/2019 dalle 10,00 alle 13,00 onde raccogliere le loro testimonianze e richieste.

Il tempo dei "sorrisi" è finito, ora bisogna agire senza tentennamenti.

Castél - Castelfranco Emilia (Mòdna-Modena), 16/01/2019
Cristina Girotti Zirotti
Capogruppo Lega

 

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A seguito anche della segnalazione pervenuta dalla Stazione Carabinieri di Sorbolo (PR) e di una serie di mirati controlli agli avventori all'interno dell'esercizio pubblico "BAR Magic" ubicato in Sorbolo (PR) alla via Gramsci 12, il Questore di Parma ha firmato il provvedimento amministrativo ex art.100 T.U.L.P.S. con cui è stata sospesa per la durata di quindici giorni l'autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande alla titolare del bar.

Il provvedimento, che ha come finalità la tutela dell'Ordine e della Sicurezza Pubblica, ha avuto scaturigine da numerosi controlli avvenuti negli ultimi mesi con identificazione abituale di pregiudicati, alcuni dei quali con gravi precedenti polizia in materia di armi e stupefacenti nonché destinatari della misura di prevenzione dell'avviso orale.

Nel corso di un controllo, in particolare, due soggetti erano stati poi denunciati per la violazione dell'art.4 legge 110/75 in quanto uno trovato in possesso di un coltello con lama di 11 cm e l'altro segnalato ex art.75 DPR 309/90 perché trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo hashish.

Il bar in questione, nel tempo, era stato anche teatro di diversi episodi di violenza che avevano messo in pericolo l'ordine e la sicurezza pubblica.

Di qui la necessità della misura cautelare adottata dal Questore di Parma la cui finalità non è sanzionare la soggettiva condotta del gestore del pubblico esercizio per avere consentito la presenza nel proprio locale di persone potenzialmente pericolose per l'ordine pubblico, ma soprattutto quella di impedire, attraverso la temporanea chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale, ragion per cui si ha riguardo esclusivamente all'obiettiva esigenza di tutelare l'ordine e la sicurezza dei cittadini, anche a prescindere da ogni personale responsabilità dell'esercente.

Il provvedimento del Questore è stato eseguito dal personale della Stazione Carabinieri di Sorbolo mediante l'apposizione del relativo cartello.

 

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