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Martedì, 27 Dicembre 2016 15:16

Audi Q2 - VIDEO

Una nuova alternativa ai Suv di casa Audi: la Q2. Connettività, infotainment e sistemi di ausilio alla guida ridefiniscono gli standard della categoria. Un Suv compatto con all'interno lo stile classico Audio con display al di sopra della plancia, di 5.8 pollici. Il monitor MMI è di serie e vi è la possibilità di ricaricare lo smartphone a induzione. Come tutte le vetture Audi, rientra nel segmento Premium per la scelta dei materiali e delle componenti, coniugando i vantaggi di un Suv con quelli di un'auto sportiva. Prezzi da 25mila euro.

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audi Q2 auto motori video

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Martedì, 13 Dicembre 2016 16:17

Dacia amplia la gamma a GPL - VIDEO

La gamma Dacia ha avuto un grande successo a livello mondiale. Il nuovo motore 4 cilindri 1.6 con 115 Cv euro 6 montato sul Duster vanta ora alimentazione GPL con consumi ed emissioni minimi. Duster si distingue per la versatilità e capacità di unire lo spirito off road alle esigenze della vita quotidiana.

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dacia duster gpl

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Giovedì, 08 Dicembre 2016 11:03

Bmw Serie 3 GT - VIDEO

Il restyling della Bmw Serie 3 GT la vede più lunga dalle linee fluide e slanciate, nell'abitacolo oltre ai nuovi materiali si notano le modifiche a favore di una maggiore abitabilità creando un'auto ottima per viaggi lunghi e confortevoli. Per quanto riguarda la gamma motori: tre benzina nuovi tra 184Cv e 326Cv e addirittura 5 Turbo Diesel con potenze comprese fra 150Cv e 313Cv.

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Bmw Serie3 GT nuova

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Sabato, 03 Dicembre 2016 19:15

Rosberg, dal titolo mondiale all'addio shock!

Il neo campione del mondo dice basta con effetto immediato. La meravigliosa storia di un uomo che ha saputo fermarsi una volta raggiunto l'Olimpo.

di Matteo Landi

"Voglio cogliere l'occasione per annunciare che ho deciso di interrompere la mia carriera in F.1 in questo momento. È difficile da spiegare, è da quando avevo sei anni che il mio sogno era quello di diventare campione del mondo di F.1. Ora ci sono riuscito”. Undici stagioni nella massima serie, 25 anni nelle corse. Una carriera iniziata come il figlio di Keke, campione del mondo di F1 nel 1982, terminata come Nico Rosberg. A pochi giorni dalla conquista del suo primo titolo mondiale il tedesco, a Vienna per ricevere il trofeo riservato al primo classificato nella massima serie, coglie tutti di sorpresa con l'annuncio shock del suo immediato ritiro dal Circus. Tutti tranne Toto Wolff, venuto a conoscenza della decisione del suo pilota dopo il Gran Premio di Abu Dhabi, e Lewis Hamilton, a cui Rosberg aveva deciso di rendere nota la sua scelta prima di rivelarla al mondo intero, in segno di rispetto verso il rivale di sempre.

La storia di Nico, nel nome del padre

Una vita vissuta con l'unico obiettivo di diventare Campione del Mondo di Formula 1, raggiunto all'undicesima stagione nella massima Formula. Il figlio di Keke è arrivato ai vertici per gradi. Non è entrato in Formula 1 dalla porta principale come successo ad altri figli d'arte come Jacques Villeneuve, al debutto nel 1996 sulla Williams, nello stesso anno vincitrice del mondiale con Damon Hill, e come Michael Andretti, che ha corso la sua unica stagione di Formula 1 al volante della stessa McLaren con la quale Senna conquistò 5 gran premi. Rosberg, vincitore del primo campionato di GP2 della storia, ha mosso i primi passi in Formula 1 al volante di una delle Williams più modeste di sempre. A centro gruppo si è fatto le ossa, prima di arrivare nel 2010 alla Mercedes, proprio quell'anno al ritorno nel mondiale dopo il ritiro avvenuto alla fine del lontano 1955. Al fianco di Michael Schumacher, rientrato nelle corse dopo tre anni di inattività, ha imparato a lavorare al meglio con ingegneri e meccanici, a compimento di un processo di maturazione che gli ha permesso nel 2013 di combattere alla pari con il nuovo compagno di squadra Lewis Hamilton. Doveva essere la vittima sacrificale prima di Schumacher poi di Hamilton ed invece il figlio di Keke era ormai pronto a brillare di luce propria, dopo aver vissuto di quella riflessa del padre. Le sconfitte del biennio 2014-2015, quando al volante della migliore monoposto del lotto si è dovuto inchinare a Lewis Hamilton, avrebbero potuto spegnere le sue ambizioni iridate. Rosberg ha invece trovato in esse nuova linfa, caricandolo per un 2016 “la va o la spacca”. Un anno in cui ha dato tutto, focalizzato verso l'obiettivo di una vita. Un anno in cui ha, per sua stessa ammissione, sacrificato persino la famiglia. Con l'attenzione rivolta verso il suo lavoro, ha vissuto quasi con distacco il primo anno di vita di sua figlia. Una stagione terminata con la gioia di Abu Dhabi, ma che è costata molto a Nico. Così tanto da non voler più ripetere tanti sacrifici. Adesso che Rosberg ha coronato il grande sogno Vivian ha di nuovo un marito.

Analogie con il passato, ma Nico è una storia a parte

Rosberg se ne va da campione del mondo, come Mansell nel '92, Prost l'anno dopo, Stewart nel '73 ed Hawthorn nel '58. Lasciando stare gli ultimi due esempi, correvano in epoche in cui era un privilegio quasi raro terminare le corse per scelta personale e non del destino (fra l'altro Hawthorn lo anticipò di poco, morì al volante della sua Jaguar pochi mesi dopo il suo ritiro dalla Formula 1), le storie di Mansell e Prost si avvicinano solo apparentemente a quella di Rosberg. Prost si ritirò appagato ma di mondiali ne vinse ben 4, Mansell lo fece dopo la conquista del suo primo ed unico titolo rimanendo però nel mondo delle corse ed arrivando l'anno successivo al titolo Cart. Il "leone" inglese non seppe poi resistere alla nostalgia e fra il '94 ed il '95 tornò sporadicamente in F1, giungendo addirittura ad un'inaspettata vittoria in Australia, ma questa è un'altra storia. Quel che fa notizia è anche l'età alla quale ha scelto di ritirarsi il fresco campione del mondo, 31 anni. Alla stessa età Michael Schumacher conquistò il terzo dei sette titoli vinti, il primo al volante della Ferrari. L'età della piena maturità agonistica. Una scelta coraggiosa quella Rosberg che merita rispetto perchè non dev'essere stato facile dire basta. Anche se Nico ha rivelato che “l'unica cosa che ha reso difficile la decisione è che così facendo sapevo di mettere in difficoltà la mia altra famiglia, quella delle corse”. Ed effettivamente adesso la Mercedes è spalle al muro.

Mercedes, e ora?

Dopo esser arrivata ai ferri corti con un pilota, Hamilton, che ha messo in imbarazzo la squadra ad Abu Dhabi fregandosene delle indicazioni che gli arrivavano dai box, mettendo a rischio anche la conquista del Gran Premio, adesso la Mercedes dovrà trovare un degno sostituto di Rosberg. Impossibile considerando che i top driver attuali sono legati da contratti di ferro. Dunque a meno di sorprese la squadra tedesca avrà la possibilità di far crescere uno dei piloti del suo vivaio ed il principale indiziato è il collaudatore Pascal Wehrlein, campione DTM nel 2015 e pilota titolare Manor in Formula 1 nella stagione appena trascorsa. Per la squadra che ha vinto gli ultimi tre campionati non sarebbe del tutto un salto nel vuoto ma sicuramente una scelta sottotono. Comunque meno coraggiosa di quella che fece la McLaren nel 2007 quando scelse di farsi rappresentare nel mondiale da Hamilton, un debuttante che poi avrebbe vinto tre mondiali.

Grazie Nico

Con l'abbandono di Rosberg se ne va un altro della vecchia guardia, in un anno che ha visto l'addio di Button e Massa. Non sappiamo se Nico un giorno ci ripenserà. Se cadrà di nuovo nella tentazione di tornare al volante di una Formula 1 come successo a tanti grandi del passato. Non sappiamo se il suo sarà solo un primo addio e se ci sarà un ritorno. Certamente non si può che ringraziarlo, per quanto ci ha mostrato in pista, per i suoi duelli con Hamilton, per l'umanità che ci ha mostrato proprio con questo addio. Dopo 25 anni di corse in cui da figlio di Keke, è divenuto Nico e poi un vero campione.

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Martedì, 29 Novembre 2016 16:25

Citroen C3 WRC 2017

Citroen C3 WRC è ancora un concept, la vedremo nella versione definitiva durante la prossima stagione del Campionato Mondiale Rally 2017. La Citroen ha diffuso le prime immagini della C3 WRC che si ispira alla nuova C3 e si mostra ultrasportiva, muscolosa e scolpita, riprendendo gli elementi stilistici della versione di serie. Carrozzeria però più ampia e maggiore aerodinamicità grazie al paraurti anteriore con spoiler.

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Citroen C3 WRC 2017 concept rally

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Sabato, 03 Dicembre 2016 15:14

Nuova Renault Megane Grand Coupé - VIDEO

Renault Megane Grand Coupé completa la gamma di quarta generazione. Una variante a quattro porte lunga 4,63 metri sportiva ed elegante. In vendita dalla prossima primavera avrà motori benzina e diesel con una famiglia più o meno uguale a quella delle altre versioni di carrozzeria della Megan.
Fra le dotazioni la frenata automatica di emergenza e la visualizzazione dei segnali stradali nel cruscotto, oltre ai sedili con funzione massaggio e il tetto apribile panoramico in cristallo. Agile e ben aggrappata al terreno la nuova Gran Coupé ha uno sterzo preciso e cambio meccanico rapido e ben manovrabile.

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Nuova Renault Megane Grand Coupe

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Lunedì, 28 Novembre 2016 16:42

Nuova Dacia Duster Black Shadow - VIDEO

La Serie Limitata Duster Black Shadow è un vero SUV cittadino dall'anima elegante. Il look è curato nei minimi dettagli grazie ai cerchi in lega da 16" diamantati neri, le finiture argento dei fendinebbia e le rifiniture Shinny Black sui retrovisori e sulla griglia anteriore della calandra.

Compresi negli equipaggiamenti il Climatizzatore, Media Nav Evolution con schermo touch screen da 7'', Cruise control e Radar parking posteriore con retrocamera.

Prezzi da 15.100 euro.

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Serie Limitata Duster Black Shadow

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Domenica, 27 Novembre 2016 21:28

F1, Abu Dhabi: Rosberg, finalmente Campione!

Nico Rosberg vince il suo primo titolo iridato battendo il compagno Hamilton, rivale di sempre. Ferrari, finalmente sul podio con Vettel, chiude un anno sotto le aspettative.

di Matteo Landi

Da tre anni al volante della vettura più veloce ma con il pilota più veloce del mondiale come compagno di squadra. Due campionati in cui, pur perdendo, non aveva sfigurato. Eppure a Rosberg sembrava mancare quel qualcosa che lo avrebbe proiettato nella dimensione dei Campioni, quel qualcosa che al suo compagno di squadra Hamilton non è mai mancato. Col tempo Nico ha imparato a perdere. Ha anche affinato le sue abilità, abbinando alla sua solita affidabilità anche una solidità mentale che forse neanche Hamilton adesso ha. Quando con quattro gare ancora da disputarsi ha capito che mantenendo il sangue freddo e giungendo sempre alle spalle di Hamilton avrebbe comunque vinto il suo primo titolo mondiale, Rosberg ha messo da parte quell'avidità che ha contraddistinto, nel bene e nel male, tanti campioni ma che gli avrebbe potuto giocare un brutto scherzo. Così ha ignorato il suo orgoglio incassando quattro sconfitte di tappa consecutive a vantaggio di un titolo mondiale finalmente suo. Nico Rosberg è il nuovo campione del mondo di Formula 1.

Rosberg, una gara tesa e difficile. Poi la gioia

Tagliato il traguardo e sceso dalla sua vettura abbraccia i meccanici, bacia la moglie, e canta in italiano "Siamo i Campioni del Mondo". Lui che ha tanti amici a Milano e parla perfettamente la nostra lingua. Sfoga una rabbia che stava covando dentro negli ultimi giri di gara, quando Hamilton, in testa, ha iniziato a rallentare per farsi raggiungere da Rosberg che, dietro di se, vedeva avvicinarsi Vettel e Verstappen. A quel punto il tedesco di casa Mercedes era in gabbia: o tentava un sorpasso sul compagno di squadra oppure avrebbe dovuto difendersi con le unghie dai piloti che ormai lo seguivano a pochi metri. In ogni caso c'era il rischio di una collisione oppure di ritrovarsi quarto al traguardo ed ancora una volta senza corona iridata. Rosberg ha mantenuto la calma, ha rintuzzato i timidi attacchi di Vettel, il quale molto signorilmente non voleva rischiare il contatto con un pretendente al titolo, ed ha seguito fino alla bandiera a scacchi il compagno di squadra.

Hamilton, bisogna saper perdere

A Rosberg il titolo mondiale, ad Hamilton la gara. Peccato che il pilota inglese abbia mostrato poca sportività cercando di mettere in difficoltà il compagno di squadra ed ignorando le indicazioni del suo box che via radio lo incitava ad andare semplicemente a vincere. Però si sa, i grandi campioni non fanno sconti a nessuno eccedendo a volte nell'arroganza. Nonostante "il piano" di Hamilton la Formula 1 ha oggi un campione diverso. Mai sopra le righe nelle dichiarazioni, anti-star per eccellenza, un uomo di famiglia. Un uomo di uno stile diverso, non necessariamente migliore ma diverso. Nico non somiglia neanche al padre Keke, anch'egli campione del mondo, nel lontano 1982. Per la prima volta dopo gli Hill un figlio ricalca le orme del padre iridato.

Ferrari: finalmente sul podio! Che gara!

La gioia di casa Mercedes è stata accompagnata dalla soddisfazione Ferrari per il podio meritatamente conquistato da Vettel. Il ferrarista dopo una partenza indecisa ha approfittato di un'ottima strategia che gli ha permesso nel finale di rimontare macinando con facilità gli avversari, in virtù di gomme supersoft montate per gli ultimi giri di gara. Il tedesco si è tolto anche la soddisfazione di sorpassare in pista, stavolta senza complicazioni, Max Verstappen. L'olandese, reduce da un Gran Premio del Brasile che lo ha visto stupendo protagonista, nel corso del primo giro è incappato in un brutto errore che lo ha fatto sprofondare in fondo al gruppo. Grazie ad una sosta in meno rispetto agli altri è comunque terminato quarto battendo un deludente Ricciardo, quinto, che non ha saputo ripetere il terzo posto realizzato in qualifica. Il buon risultato di Vettel ha fatto da contraltare ad una prestazione incolore di Raikkonen, sesto al traguardo. Il finlandese ha da recriminare per una strategia che lo ha penalizzato nei confronti dei suoi principali avversari ma non è parso incisivo come altre volte è stato quest'anno. Come dichiarato dal team principal Arrivabene la Ferrari ha chiuso con una prestazione "dignitosa".

Una stagione difficile per la squadra di Maranello

Una stagione partita con l'obiettivo del mondiale e terminata con un podio ma a secco di vittorie, come non succedeva dal 2014, anno delle dimissioni del Presidente Montezemolo. Nella fine il principio, verrebbe da dire. Per la squadra di Maranello il 2017 presenterà la grande opportunità di uno stravolgimento regolamentare. La storia insegna che i grandi cambiamenti portano nuovi vincitori, vedi Brawn e Red Bull nel 2009 e Mercedes nel 2014, chissà a chi toccherà fra pochi mesi. Nell'attesa di vedere come andranno le cose in un campionato che non vedrà più al volante Felipe Massa e l'iridato 2009 Jenson Button, a casa Rosberg si festeggia Nico, il nuovo Re della Formula 1.

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Giovedì, 17 Novembre 2016 16:29

Nuova Citroen C3 - Video

C3 giunta alla terza generazione e venduta dal 2002 ad oggi in più di 3milioni e mezzo di unità, ha mutuato dagli altri modelli le soluzioni migliori, come gli Gli Airbump®, firma grafica inaugurata con Citroën C4 Cactus. Il frontale si rifà invece alla C4 Picasso più recente. Oggi C3 ha cinque posti comodi con un vano bagagli di 300litri. Grande possibilità di personalizzazione basata su 36 combinazioni differenti di vernice con nuovi colori. Tre anni di accurati sauditi di design, in cui sono stati ristudiati anche gli interni.

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nuova citroen c3 video

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Pioggia, incidenti e tanti sorpassi. Verstappen fa lo show, Hamilton vince e rimane in corsa per il titolo. Rosberg mantiene i nervi saldi e conquista un secondo posto che lo avvicina al sogno mondiale.

di Matteo Landi

Pioggia, pista bagnata ed un circuito carico di storia, spesso teatro di meravigliosi duelli. Penultima gara del mondiale ed ancora il titolo in palio. C'erano tutti gli ingredienti per assistere ad una gara memorabile. Come poi è stata. Peccato per i tanti giri che hanno visto la safety car comandare il gruppo e per le due bandiere rosse che hanno interrotto provvisoriamente una gara durata più di tre ore. Ogni volta che piove la Formula 1 torna a confrontarsi con "il rischio", un elemento intrinseco nello sport automobilistico, dal quale il Circus cerca di rimanere lontano da quando si è consumata la tragedia di Jules Bianchi. Arrivando a volte al ridicolo. In questa occasione, a macchine ferme sperando che la pioggia cessasse, i commissari devono essersi resi conto che ormai stava giungendo l'imbrunire ed hanno dato l'ultima bandiera verde nonostante la pioggia non accennasse a diminuire e la pista non fosse migliorata. Se davvero l'intento è quello di evitare il più possibile gli incidenti, è quasi incomprensibile che ancora viga la regola del "parco chiuso" che impedisce alle vetture di essere modificate fra qualifiche e gara. Una regola nata con la scusa del contenimento dei costi ma adesso, visti anche i limiti stagionali di power unit e trasmissioni ed il divieto del muletto, non ha più ragione di esistere. A maggior ragione si dovrebbe sacrificare in virtù dei vantaggi in termini di sicurezza che l'adeguamento dell'assetto delle vetture alle diverse condizioni atmosferiche comporterebbe.

Verstappen show: niente polemiche, stavolta si è messo in mostra per il talento

Nonostante tutto i piloti hanno dimostrato che le gare bagnate possono ancora regalare tante emozioni, ed una volta liberi dalla safety car alcuni di loro hanno messo in mostra doti fuori dal comune. Fra questi sicuramente figura Max Verstappen, autore dei più bei sorpassi della gara, compiuti sfruttando traiettorie ai più non percorribili. Una scelta errata del suo box, che lo ha richiamato per montargli gomme intermedie quando le condizioni atmosferiche e dello scivoloso asfalto invitavano a correre con gomme da bagnato, ha costretto Verstappen ad un'ulteriore sosta che lo ha fatto sprofondare in fondo al gruppo. Buon per gli spettatori che hanno assistito ad uno degli spettacoli più belli degli ultimi anni. A suon di sorpassi il pilota olandese è risalito fino alla terza posizione finale dietro al duo Mercedes.

Doppietta Mercedes. Hamilton vince, Rosberg convince

I due alfieri della casa tedesca hanno svolto alla perfezione i loro compiti, tenendosi lontani dai guai, senza farsi prendere dal panico quando la gara veniva neutralizzata o interrotta ed il loro vantaggio sistematicamente si azzerava. Hamilton ha corso da campione qual'è, sapendo che il suo unico risultato utile per rimanere in corsa per il titolo era la vittoria. Rosberg, che aveva tutto da perdere, ha prima lasciato sfogare Verstappen quando questo lo ha sopravanzato, sfruttando poi l'errore strategico Red Bull per giungere secondo. Una gara poco appariscente ma di estrema sostanza quella del tedesco, a cui, in caso di ulteriore vittoria di Hamilton, basterà giungere terzo ad Abu Dhabi per coronarsi campione del mondo. Una gara pazza quella di Interlagos, che per certi versi ha ricordato quella che nel 2008 laureò campione del mondo Hamilton con un punto di vantaggio su Massa che vinse la gara.

Massa: ultimo Gran Premio di casa

Per il brasiliano si è trattata dell'ultima gara in patria, il prossimo Gran Premio di Abu Dhabi sarà l'ultimo di una carriera ricca di emozioni. 11 vittorie tutte al volante della Ferrari, il terribile incidente del 2009 in cui rischiò la vita, e la concente delusione della sconfitta mondiale mentre fra le lacrime si batteva il petto davanti a migliaia di tifosi che lo acclamavano. Come hanno fatto in questo suo ultimo Gran Premio del Brasile quando, dopo essere uscito di pista per incidente, si avviava a piedi verso il suo box piangendo avvolto dalla bandiera carioca fra gli applausi di tifosi ed addetti ai lavori. Uno dei momenti più toccanti degli ultimi anni di una Formula 1 che a volte sa regalare sensazioni quasi dimenticate.

Ferrari, ancora poche soddisfazioni

A muro c'è finito anche Kimi Raikkonen. Dopo un'ottima terza posizione conquistata nelle prove di qualificazione il finlandese ha perso, come tanti, il controllo della sua vettura, in balia delle difficili condizioni dell'asfalto. La sua gara però, a differenza di altri che sono riusciti ad evitare il ritiro, è finita contro il muro. La Ferrari ha conquistato solo un quinto posto con Vettel. Il tedesco, anch'esso non esente da errori, è finito in testacoda e fuori pista. Ha poi rimontato compiendo un buon finale di gara ma il suo rendimento non è sembrato travolgente, soprattutto se confrontato con quello dell'eroe di giornata Verstappen. Peccato che l'olandese sia spesso al centro dell'attenzione per certe sue azioni scorrette perchè quando compie gare così ci si rende conto di trovarsi davanti ad un futuro campione.

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