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Martedì, 30 Giugno 2015 13:49

Si è riunito in Provincia il Tavolo Parmacotto

Dichiarazione congiunta dei partecipanti. Avviata un'analisi della situazione e riconfermato l'impegno reciproco. -

Parma, 30 giugno 2015 –

Si è riunito stamattina in Provincia il tavolo istituzionale per l'azienda Parmacotto.

Vi hanno partecipato il sen Giorgio Pagliari, l'Assessore Cristiano Casa del Comune di Parma, il Sindaco di Sala Baganza Cristina Merusi, il Delegato provinciale allo Sviluppo economico Gianpaolo Cantoni, per l'Unione Parmense Industriali il Direttore Cesare Azzali ed Enea Bianchini, per l'azienda: Nino Battilani e Antonio Giovati, gli esponenti di Flai-Cgil Luca Ferrari e Tommaso Poletti, di Uila-Uil Sergio D'Alba e le Rsu aziendali.

Nel corso dell'incontro si è avviata un'analisi della situazione ed è stato riconfermato l'impegno reciproco, pur nella difficoltà del momento e nel rispetto della procedura concorsuale, di gestire al meglio la situazione e limitare al minimo le ricadute della crisi sul piano occupazionale, in un contesto in cui l'azienda ha registrato nell'ultimo anno promettenti risposte in termini economici e di mercato.

E' già in previsione nelle prossime ore di procedere al rinnovo degli ammortizzatori sociali: la cassa integrazione straordinaria concorsuale e ulteriori strumenti di salvaguardia.

Il Tavolo istituzionale rimane convocato in modo permanente per monitorare lo sviluppo della situazione.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Domani (1 luglio) ore 18.00 un incontro in CNA Provinciale per parlare dei cambiamenti normativi che coinvolgono il terzo settore. -

Modena, 30 giugno 2015 -

La normativa sulla fatturazione elettronica e il cosiddetto split payment riguardano i rapporti economici con gli enti pubblici coinvolgendo, tra gli altri, anche tutto il mondo del terzo settore.
A essere interessate da queste novità sono dunque tutte le associazioni sportive, culturali, ricreative, i circoli, le polisportive che (sia occasionalmente, sia frequentemente) operano con comuni, scuole, ministeri e altri enti pubblici.

Per fare il punto della situazione su questi importanti cambiamenti e venire incontro alle esigenze di chiarezza dei propri associati, CNA organizza una serata informativa domani (1 luglio 2015) alle ore 18.00, presso la sede della CNA Provinciale, in via Malavolti 27 a Modena.
Dopo l'introduzione di Paola Nizzi, Responsabile settore No Profit per CNA Modena, la parola sarà lasciata a Sabina Mungo, esperta in materia di CNA Modena, che esaminerà nel dettaglio gli ultimi cambiamenti normativi sulla fatturazione elettronica e sulla rivoluzione nel pagamento dell'IVA, con riferimento alle operazioni effettuate nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni.
L'incontro è gratuito. Ampio spazio sarà lasciato alle domande e al dibattito.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito di CNA www.mo.cna.it, oppure contattare Paola Simonini al numero 059 418579, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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Lunedì 29 giugno 2015 un incontro per illustrare i passaggi fondamentali nella scelta dei mercati esteri emergenti di inserimento. -

Modena, 28 giugno 2015 -

CNA Modena e CNA Bologna, in collaborazione con il Dipartimento di Economia "Marco Biagi" dell'Università di Modena e Reggio Emilia, organizzano un incontro dal titolo "L'ABC del processo di internazionalizzazione", lunedì 29 giugno a partire dalle ore 18.00 presso le sale di CNA, in via Dalton 55 a Modena.
Obiettivo del seminario, illustrare alle aziende i passaggi fondamentali nella scelta dei mercati esteri, con particolare attenzione al settore della meccanica, l'asse portante del comparto manifatturiero modenese.
Dopo i saluti iniziali di rito di Roberto Zani (Presidente CNA Produzione Modena), ai relatori spetterà il compito di fornite testimonianze dirette e indicazioni strategiche sulle opportunità offerte da diversi mercati interessanti per il comparto, a cominciare dal contributo di Cinzia Parolini (docente di Economia Aziendale presso l'Università di Modena e Reggio Emilia e professore a contratto presso l'Università Bocconi) per continuare con Alessandro Fichera, managing Partner della società di consulenza Octagona, professionista esperto di internazionalizzazione e modelli di sviluppo estero per le PMI.

La parola passerà poi a Stefano Colletta e Patrizia Malservisi (rispettivamente CNA Internazionalizzazione Modena e CNA Internazionalizzazione Bologna) per illustrare nel dettaglio le opportunità che CNA riserve per le aziende interessate.
I partecipanti potranno ottenere così indicazioni concrete rispetto all'inserimento commerciale e agli investimenti in alcuni Paesi come Turchia e India, mercati in continua espansione che, però, devono essere affrontati con la necessaria consapevolezza delle loro peculariatà.
L'incontro è gratuito e aperto al pubblico, previa registrazione sul sito CNA. Si tratterà di una serata dai contenuti tecnici, strettamente operativi e che lascerà ampio spazio al confronto con i partecipanti.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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Eat Drink Love Italian, manifestazione promossa da The Family Officer Group con lo scopo di valorizzare l'enorme patrimonio italiano nel settore dell'enogastronomia, del turismo e dell'arte. -

Parma, 29 giugno 2015 - di Giada Andrea Rusciano -

Il 30 giugno presso l'Ambasciata Italiana di Londra si svolgerà la presentazione della seconda edizione di Eat Drink Love Italian, manifestazione promossa da The Family Officer Group creata con lo scopo di valorizzare l'enorme patrimonio italiano nel settore dell'enogastronomia, del turismo e dell'arte.
Patrocinata dall'Ambasciata di Italia in Londra e dall'Anica, la prima edizione si è svolta lo scorso 18 e 19 dicembre nei suggestivi locali della Old Town Hall di Chelsea, dove gli oltre 1500 visitatori hanno avuto modo di incontrare le 30 aziende italiane che hanno aderito al progetto, tra questi Riflessi, Molinari, Michele Satta e tanti altri. Tra gli espositori figuravano numerosi ristoratori italiani che hanno avviato le loro imprese nel Regno Unito, operatori turistici, giovani designer ed artisti, imprenditori e manager italiani di grande rilievo; importantissima la presenza di due gioielli dell'Italian Lifestyle: Parma con i consorzi delle "Terre Verdiane" e l'Isola di Capri.

Un brillante modo di rilanciare il made in Italy, mettere in contatto aziende provenienti dai settori più diversi e aiutare quelle medie e piccole imprese che in tempi di crisi affrontano con maggior difficoltà le enormi sfide del mercato.
Una delle proposte più interessanti della scorsa manifestazione è stata senza dubbio l'annuncio del primo Seed Fund "Italian Ventures" dedicato alle micro imprese avviate da italiani a Londra.

La prossima edizione si svolgerà il 3 e 4 settembre ad Old Spitalfields Market, Londra e vedrà la partecipazione di nuove e importanti aziende.
Un appuntamento da non perdere per gli amanti del gusto italiano e per tutti quegli imprenditori che ambiscono ad espandersi all'estero!

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Domenica 28 giugno a Maranello festa per il ventennale della cooperativa sociale. Alecrim Work, 300 persone (70% svantaggiate) avviate al lavoro in vent'anni -

Modena, 26 giugno 2015 -

Dal 1995 a oggi ha fatto lavorare più di 300 persone, il 70 per cento delle quali invalidi fisici, psichici, sensoriali, ex alcolisti e tossicodipendenti; attualmente sono cento i lavoratori assunti. Compie vent'anni la cooperativa sociale Alecrim Work di Maranello, specializzata nell'inserimento lavorativo di persone svantaggiate. L'anniversario viene celebrato dopodomani – domenica 28 giugno - nell'ambito de "La festa che ti spiazza", la manifestazione che si svolge domani e domenica in piazza Libertà a Maranello.

I festeggiamenti del ventennale di Alecrim Work iniziano alle 18.30 di domenica 28 giugno con la messa, seguita da una pièce teatrale, scritta e interpretata dall'attore Andrea Soffiantini, che racconta la storia della cooperativa. Al termine taglio della torta e consegna di due defibrillatori automatici esterni che Alecrim Work ha acquistato con il ricavato del 5 per mille e che ha deciso di donare al Comune di Maranello. Nata dallo sviluppo dell'allora centro socio-riabilitativo e per l'educazione al lavoro Alecrim, oggi ribattezzato centro socio-riabilitativo diurno e residenziale La Grangia, Alecrim Work ha cominciato la sua attività nel 1995 in via Musso 33, proprio di fronte all'ingresso merci della Ferrari. Oggi Alecrim Work possiede due capannoni e la sede di via Scarfiotti 7/9/11 a Maranello, ha un patrimonio netto che supera i 600 mila euro e un fatturato arrivato a quota 2,3 milioni di euro. Oltre all'attività di confezionamento, assemblaggio e imbustamento per conto terzi, effettuata nei capannoni di via Scarfiotti, la cooperativa svolge pulizie ambientali in tutto il distretto ceramico, spazzamento meccanizzato nel Frignano, pulizie e sanificazione uffici per il Comune di Modena e per aziende sparse in tutta la provincia. Inoltre fornisce attività di back office, quali l'inserimento dati e la digitalizzazione degli archivi.

«Il nome Alecrim, che significa "fiorellino", deriva da una canzone popolare portoghese nella quale si racconta di come questo fiore nasca senza essere seminato. La nostra cooperativa è nata senza un grande progetto alle spalle per dare risposta al bisogno di lavorare espresso da alcune ospiti del centro diurno - spiega il presidente di Alecrim Work Alessandro Cantoni – In questi vent'anni sono state assunte dalla cooperativa oltre 300 persone che, per periodi più o meno lunghi, hanno potuto lavorare con contratti di inserimento lavorativo. Crediamo, perciò, di aver adempiuto la nostra missione, ovvero creare opportunità lavorative per persone svantaggiate, favorendo la loro crescita personale e sociale in un quadro economicamente sostenibile».

Negli anni la cooperativa ha promosso e sostenuto anche la nascita di altre realtà, come la cooperativa sociale Solidarietà e Tipicità, che svolge attività di confezionamento c/terzi - in particolare nel campo alimentare -, l'associazione Alecrim World -, che distribuisce gratuitamente prodotti alimentari -, e la fondazione Alecrim onlus che ha l'obiettivo di dare risposta ai bisogni abitativi delle persone svantaggiate.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Mo)

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Venerdì, 26 Giugno 2015 11:03

CNA Modena presenta il progetto Exchange

Un'iniziativa che nasce per far conoscere le potenzialità delle imprese modenesi del settore comunicazione ed ICT. Tutte le iniziative sono aperte al pubblico e alle imprese. -

Modena, 26 giugno 2015. -

"Oggi alle associazioni non viene chiesta solo rappresentanza, non vengono richiesti solo servizi, ma anche – e forse soprattutto – attività che producano valore per le imprese. Il progetto che CNA Comunicazione – l'eterogena Unione che aggrega tutte le imprese associate a CNA che si occupano di comunicazione e Ict – rappresenta appunto un primo passo in questa direzione, un'iniziativa alla quale seguiranno altre che la nostra organizzazione sta organizzando nei prossimi mesi". Così Angelo Dottore, presidente di CNA Comunicazione Modena, presenta Exchange, un'iniziativa che vuole abbinare fare conoscere le professionalità delle imprese modenesi in questo campo, che in molti casi hanno elaborato prodotti unici.

"Purtroppo – commenta Dottore – sono numerose le imprese del nostro territorio che quando hanno problemi di comunicazione a 360°, dalle infrastrutture telematiche al web, per non parlare dell'immagine e della pubblicità, cercano risposte presso aziende delle grandi città, come se Milano e via dicendo offrissero soluzioni non individuabili qui, all'ombra della Ghirlandina. Invece Modena, e le cronache lo raccontano, anche sotto quest'aspetto ha una capacità imprenditoriale notevole". Una testimonianza in questo senso arriva anche dai numeri, visto che sono circa 1.500 le aziende modenesi della comunicazione (tipografie, agenzie chi si occupano di immagine e pubblicità, videomaker, eccetera) e oltre 1.300 quelle che si occupano specificatamente di ICT.

Secondo il presidente di CNA Comunicazione non è una questione campanilistica ma, piuttosto, la volontà di fare sistema. "E noi – prosegue Dottore – abbiamo voluto farlo nei fatti". In che cosa consiste Exchange? "Si tratta di serate nelle quali presenteremo, in modo del tutto gratuito, argomenti tematici al termine dei quali, dopo un buffet le imprese coinvolte potranno conversare in incontri one to one con gli imprenditori interessati. Una sorta di evento di matching tra imprese nella quale, però, la componente informativa ha la prevalenza su quella commerciale."

Il primo appuntamento è di quelli più attuali: giovedì 16 luglio, infatti, presso la Sala Arcelli della CNA provinciale di Modena, si parlerà, infatti, di e-commerce. "Lo faremo un po' in tutte le sue declinazioni: a chi serve davvero, come lo si fa, come promuoverlo, le sue funzioni non solo commerciali, ma anche in termini di marketing. Cercheremo di chiarire, insomma, tanti dubbi e perplessità che nutrono al riguardo i piccoli imprenditori rispondendo direttamente alle domande e alle sollecitazioni di questi ultimi".
A scegliere i prossimi argomenti saranno poi gli imprenditori del direttivo dell'Unione di CNA Comunicazione, che individuerà i relatori sulla base della candidature pervenute presso l'Associazione modenese.

Tutte le iniziative sono aperte al pubblico e alle imprese.

(fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

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A tre anni dal terremoto sabato 27 giugno l'inaugurazione della nuova sede della cooperativa Muratori di S. Felice sul Panaro. -

Modena, 25 giugno 2015 -

A distanza di tre anni dal terremoto, un'altra impresa rinasce dalle macerie, pur non essendosi mai fermata. È la cooperativa Muratori di S. Felice sul Panaro che dopodomani - sabato 27 giugnoinaugura la nuova sede, dopo che quella storica aveva dovuto essere demolita a seguito dei gravi danni provocati dal sisma.

La cerimonia comincia alle 9.45 al Pala Round Table (piazza Italia) con il saluto del presidente della cooperativa Gianfranco Finelli e gli interventi di Gaetano De Vinco (presidente Confcooperative Modena), Lauro Lugli (presidente Legacoop Modena), Maurizio Torreggiani (presidente Unioncamere Emilia-Romagna e Camera commercio), Alberto Silvestri (sindaco di S. Felice e presidente Unione Comuni Modenesi Area Nord), Gian Carlo Muzzarelli (presidente della Provincia e sindaco di Modena), Alan Fabbri (consigliere regionale), Palma Costi (assessore regionale Attività produttive e ricostruzione post-sisma), Stefano Bonaccini (presidente Regione) e Maurizio Gardini (presidente nazionale Confcooperative).

Il taglio del nastro è previsto alle 12 in via Campo di Pozzo 171, dove è stata ricostruita la sede della Muratori di San Felice. Si tratta di un edificio progettato e realizzato in modo totalmente diverso dal precedente, con caratteristiche di elevata efficienza energetica e in modo da richiedere nel tempo una manutenzione minima. Tra primo (uffici tecnici) e secondo piano (uffici amministrativi) la nuova sede si estende per 1.200 metri quadrati; gli uffici sono "open space", con pareti mobili attrezzate.

Il sisma ha causato danni per oltre due milioni di euro; la stessa cifra che è stata spesa per la nuova sede. «Il nostro timore era di non poter ricostruire - spiega Gianfranco Finelli, presidente della Muratori San Felice - Sotto le nostra fondamenta si era verificato il fenomeno della liquefazione delle sabbie, così come successo al campo sportivo: un caso rarissimo che ha fatto il giro del mondo. Abbiamo realizzato sondaggi con geologi, dal momento che la sabbia mista ad acqua appariva a macchia di leopardo. Alla fine è stato necessario progettare un sistema "a platea" innovativo per istituire una base omogenea sulla quale abbiamo potuto ricostruire con tranquillità».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

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In Emilia Romagna c'è ancora chi decide di scommettere su sé stesso, seppure la la base imprenditoriale giovanile continui a contrarsi.

Bologna - Esistono ancora imprese giovanili
Ma sono solo 31.294, il 7,6 per cento del totale. In un anno perse 1.115 (-3,4 per cento). La contrazione è determinata da ditte individuali (-1.240 unità) e società di persone (-10,9%), all'opposto è boom per le società di capitali (+12,2%). Settori produttivi: giù costruzioni (-10,6%), agricoltura (-6,1%) e industria (-4,4%); tengono i servizi (+0,3%), con attività di ristorazione e alloggio (+2,4%).

In Emilia-Romagna, c'è tra i giovani chi ancora scommette su di sé e decide di aprire una impresa. La base imprenditoriale giovanile regionale continua però a contrarsi più rapidamente rispetto a quanto avviene a livello nazionale. A marzo 2015, le imprese attive giovanili sono 31.294, ovvero il 7,6 per cento delle imprese regionali. Questo emerge dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio di fonte InfoCamere elaborati dal Centro studi e ricerche di Unioncamere Emilia-Romagna. Gli effetti della crisi economica e della restrizione del credito continuano a colpire duramente. In un anno hanno chiuso 1.115 (-3,4 per cento).

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Va meno peggio per le altre imprese, diminuite dell'1,0 per cento. La tendenza in regione è, da tempo, più pesante di quella nazionale. In Italia la contrazione delle imprese giovanili (503.798, il 9,8 per cento del totale) è meno ampia (-2,1 per cento), come anche per le altre imprese (-0,4 per cento). Le imprese giovanili aumentano solo nel Lazio (+1,4 per cento) e in Trentino-Alto Adige (+0,7 per cento). Segno rosso ovunque altrove. L'Emilia-Romagna è in fondo a questa classifica, quindicesima. Tra le regioni con le quali l'Emilia-Romagna si confronta va peggio in Piemonte (-4,1 per cento), meglio in Lombardia (-1,6 per cento) e in Veneto (-1,7 per cento).

La forma giuridica

La riduzione è da attribuire principalmente alla flessione delle ditte individuali (-1.240 unità, -4,8 per cento), prese tra congiuntura negativa e indisponibilità del credito, ma è molto più intensa per le società di persone (-10,9 per cento, pari a 318 unità). Queste risentono in negativo dell'attrattività della nuova normativa delle società a responsabilità limitata di cui si avvantaggiano le società di capitale, che hanno messo a segno un vero boom (+433 unità, +12,2 per cento).

Settori di attività economica

La riduzione delle imprese giovanili è sempre determinata dai settori produttivi, soprattutto dal crollo delle imprese delle costruzioni (-939 unità, ossia -10,6 per cento), un settore in continua grande difficoltà. È forte anche la riduzione delle attività agricole (-120 unità, -6,1 per cento) e di quelle dell'industria (-4,4 per cento, -112 unità). Tiene l'insieme del settore dei servizi (+0,3 per cento), con tendenze contrapposte al suo interno. Si riducono le imprese del commercio e le attività immobiliari, crescono quelle dei servizi di alloggio e ristorazione e le imprese di noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese.

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5(fonte Unioncamere Emilia Romagna Bologna 15 giugno 2015)

Pubblicato in Economia Emilia

Il Coordinamento provinciale dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, riunito per discutere delle recenti inchieste giudiziarie nazionali e mettere a punto un piano di attività che coinvolgerà tutte le cooperative associate. -

Modena, 19 giugno 2015

«Tradiscono gli ideali cooperativi e mutualistici quegli amministratori che perseguono il risultato con mezzi illegali. Quando succede, bisogna chiedersi se quella cooperativa è autentica». Lo ha detto il presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco presiedendo il coordinamento provinciale dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, riunito per discutere delle recenti inchieste giudiziarie nazionali e mettere a punto un piano di attività che coinvolgerà tutte le cooperative associate.

«Non nascondo il disagio mio e di tanti altri cooperatori di fronte a quanto emerge quasi quotidianamente dalle inchieste della magistratura – ha affermato De Vinco – C'è stata una sottovalutazione e acritica accettazione di prassi sbagliate da parte di alcune cooperative, a causa delle quali l'ombra dell'illecito è calata su decine di migliaia di cooperative oneste. Dobbiamo ricordarci che siamo un movimento di persone e un sistema di imprese che ha l'obbligo morale e giuridico di agire in modo trasparente e nella piena legalità».

Il coordinatore provinciale dell'Alleanza delle Cooperative Italiane ha aggiunto che il movimento cooperativo deve ripensare il suo modello organizzativo, la selezione dei gruppi dirigenti e i rapporti con la politica. «Evidentemente non per tutti è finito il tempo del collateralismo che ci ha accompagnati per tutto il '900, con ragioni anche alte, ma superate. Oggi – ha sottolineato De Vinco - le cooperative devono presentarsi alle istituzioni e al mercato come imprese mutualistiche e gestite democraticamente». A questo proposito il presidente di Confcooperative Modena ha ricordato che l'Alleanza delle Cooperative Italiane ha depositato in Corte di Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare per mettere fuori gioco le false cooperative.

Agci, Confcooperative e Legacoop hanno sei mesi di tempo per raccogliere un minimo di 50 mila firme, che verranno consegnate al Parlamento. «A livello nazionale abbiamo già raccolto 20 mila firme – ha detto il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti, che fa parte anche del vertice dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, presente all'incontro modenese – Se vogliamo essere credibili nella nostra battaglia per un mercato più pulito e trasparente, dobbiamo affrontare e risolvere la crisi di valori che ci ha investito, coinvolgendo anche i sindacati, che sono i nostri naturali alleati in questa iniziativa forte contro le false cooperative». Sono intervenuti anche altri dirigenti cooperativi, tra i quali i presidenti di Legacoop Lauro Lugli e Agci Mauro Veronesi che, parlando della costruzione dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, hanno detto che essa si realizza solo attraverso il pieno e convinto coinvolgimento delle cooperative e dei cooperatori.

(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

Ecco come è cambiata la vita dell'agricoltore. Appassionatamente radicato alla sua terra e alle cose semplici, ama però hi-tech, informatica, e-commerce... Ma c'è un validissimo motivo... -

Parma, 21 giugno 2015 -

Non ci sono più i contadini di una volta. E non ci sono più i sistemi per coltivare la terra di una volta.
Se, per fortuna, esistono ancora paesaggi placidi e sterminati di campi di grano dorati e balloni di fieno a punteggiare l'orizzonte è anche vero, attraversando e osservando attentamente le nostre campagne, da Nord a Sud, magari in una tranquilla domenica d'estate, che qualcosa è cambiato anche in questi luoghi antichi.
Oggi chi lavora la terra è un tecnico esperto, sempre più informato e informatizzato, dotato di strumenti altamente tecnologici.
Questo perché siamo entrati nella cosiddetta era della "agricoltura di precisione".

Come non rimanere affascinati dai tradizionali trattori – emiliani quelli più amati – che, oggi, inquinano meno e hanno piloti automatici che programmano da soli le operazioni da svolgere. Come non rimanere incuriositi da macchine agricole che montano computer di bordo, sensori elettronici e sistemi satellitari, aria condizionata per l'estate e sedili riscaldabili per l'inverno. Non solo, questo rende più agevole un mestiere duro.

Perchè il contadino 2.0 fa spesa online? Le nuove tecnologie non costano poco e possono essere difficili da trovare. E quindi a chi lavora la terra, proprio come per chi vive in città, anche in campagna i siti e-commerce permettono di ricevere direttamente a casa e in poco tempo ciò che si cerca, evitando anche qualche costo d'intermediazione.

Lavorazione terreno  Serra pomodoro

In Emilia, per esempio, nel 2008 è nato www.Agristore.it, sito che offre una gamma completa di accessori e ricambi per soddisfare le esigenze di agricoltori, allevatori, vivaisti e possessori di giardini.
Ritmi e dedizione di una volta e tecnologia futuristica si incontrano per la salvaguardia di quello che sembra rimasto uno degli ultimi baluardi di un mondo sempre più veloce e caotico.
Questo è un esempio di come la tecnologia si sposa perfettamente con la tradizione di mestieri antichi e 'sani' .

Pubblicato in Lavoro Emilia