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Modula investe negli USA e crea il secondo polo produttivo
Dopo lo stabilimento nel Maine, Modula sceglie l'Ohio per ampliarsi negli Stati Uniti con l'acquisto dell'edificio del Dayton Daily News, struttura iconica della cittadina di Franklin

Salvaterra, 12 giugno 2019. Modula SpA, l'azienda italiana con sede a Salvaterra (Reggio Emilia), specializzata nella progettazione e produzione di magazzini automatici verticali, fondata e diretta da Franco Stefani, annuncia l'acquisto dell'edificio Dayton Daily News, collocato nella città di Franklin nella contea di Warren in Ohio, raddoppiando la sua presenza in USA e portando così a 4 le sedi produttive mondiali (Salvaterra, Italia – Lewiston e Franklin, USA - Suzhou, Cina).

In America la notizia è stata ufficializzata ieri a Washington D.C. all'evento SelectUSA, il summit più importante negli Stati Uniti in tema di investimenti, a cui partecipano le più alte cariche governative.

Un'attenta ricerca sul territorio ha portato il management dell'azienda ad individuare nel 5000 Commerce Center Drive (meglio conosciuto come l'edificio del Dayton Daily News) la location ideale in termini di produzione e logistica, in cui verranno realizzati i magazzini Lift, e i caroselli orizzontali.
Lo stabile, oltre ad aver ospitato la sede della società Cox Media Group Ohio, proprietaria dell'immobile, era noto anche per essere stato il quartier generale del quotidiano locale Dayton Daily News. La struttura, divenuta un'icona per la cittadina americana ma da tempo caduta in disuso, potrà ora ritornare ad avere un ruolo di rilevanza strategica per tutta la comunità.

"L'investimento in Ohio conferma la nostra volontà di potenziare la capacità produttiva oltreoceano per servire in modo più rapido e capillare il mercato nord e sud americano.
La realizzazione di un secondo hub produttivo rappresenta un passo ulteriore per l'espansione americana di Modula. Grazie a questa operazione, non solo ridiamo vita ad un edificio iconico per la città, ma dimostriamo come la nostra manifattura italiana, sia in grado di conquistare posizioni da leader per la sua eccellenza anche all'estero. Modula rappresenta una realtà all'avanguardia, un modello di Industria 4.0, in cui la figura dell'uomo è centrale. Il nuovo polo manifatturiero sarà diretto da personale italiano altamente qualificato, il quale potrà avvalersi di risorse locali. In questo stabilimento faremo dei magazzini e dei dispenser automatici di componentistica ad alto contenuto tecnologico e completamente digitalizzati ideali per l'e-commerce, in grado di servire ogni applicazione in ambito commerciale e industriale, grazie alla loro capacità di interazione con il web", dichiara Franco Stefani, Presidente di Modula SpA.

Modula, nata inizialmente come unità operativa di System Logistics SpA (ora parte del Gruppo Krones), è divenuta una società per azioni nel 2016, mentre i primi magazzini verticali a cassetti sono stati creati alla fine degli anni 80, per merito di un'intuizione di Franco Stefani, dando così una svolta al settore dell'intra-logistica.

"I numeri di Modula sono significativi. L'azienda ha registrato una crescita di oltre il 28% (CAGR) dal 2014 con un'accelerazione particolare nel mercato nord americano dal 2017 ad oggi",
afferma Antonio Pagano, Amministratore Delegato di Modula Inc. "La scelta dell'Ohio nasce da un'analisi accurata che ci ha portato a scegliere Cincinnati grazie alla sua posizione eccellente, l'importante concentrazione industriale e non ultima, la partnership con JobsOhio e REDI Cincinnati, che ci ha accompagnato nel corso dell'intera operazione.
Siamo fiduciosi e certi che il brand e l'azienda Modula avranno un impatto più che positivo sulla comunità locale di Franklin, e siamo particolarmente entusiasti di questa nuova sfida, che conferma la vocazione dinamica della nostra azienda e del nostro Presidente."

"Siamo lieti di dare il benvenuto a Modula nella nostra città e contiamo su una partnership duratura perché crediamo che questa presenza industriale ci aiuterà a rendere Franklin un posto migliore in cui vivere, lavorare e divertirsi" dichiara Sonny Lewis, City Manager di Franklin.

Per quanto riguarda la scelta dello stabile, Modula ha ritenuto il 5000 Commerce Center Drive un edificio dalla posizione vantaggiosa, poiché non solo è vicino ai clienti che l'azienda serve già da anni tramite lo stabilimento nel Maine, ma anche ai servizi e alle infrastrutture a sostegno della logistica, dei trasporti e della consegna dei prodotti. Infine l'area circostante si presta ad eventuali espansioni future, grazie alla presenza di terreno edificabile.

L'intero investimento proiettato sui prossimi tre anni ammonta a circa 25 milioni di euro. L'azienda ha ricevuto un credito d'imposta pari all'1,52 % per 7 anni dallo stato dell'Ohio per la creazione di posti di lavoro, oltre al sostegno locale dalla città di Franklin e dalla contea di Warren. Entro il 2022 è prevista l'assunzione di 100 persone. Dal punto di vista della produzione, lo stabilimento punta ad una capacità di 2000 unità all'anno.

La realtà industriale di Modula oggi conta 600 dipendenti nel mondo, di cui il 50% sono impiegati nel quartier generale di Salvaterra (RE). Il fatturato ha registrato una crescita del 25% negli ultimi anni arrivando a 160 milioni di euro.

"Apprezziamo molto l'investimento fatto da Modula nella città di Franklin e nella contea di Warren", dice Matt Schnipke, direttore dello sviluppo economico della contea di Warren. "La decisione di stabilirsi qui rispetto ad altre città concorrenti, mostra una forte collaborazione tra le comunità statali, regionali e locali nel sud-ovest dell'Ohio. Questa posizione strategica sarà un punto di riferimento e un trampolino di lancio per la crescita futura dell'azienda che diventerà parte integrante della comunità imprenditoriale della contea di Warren ".

L'entusiasmo si può cogliere anche nelle parole di Kimm Lauterbach di REDI (Regional Economic Development Initiative) Cincinnati, il quale aggiunge: "L'investimento di Modula rappresenta una opportunità unica per Franklin. Questa operazione combina un investimento straniero diretto e un progetto industriale di cruciale importanza all'interno di un edificio simbolo per la città".

Il processo di internazionalizzazione di Modula, divenuta un player di primo piano nel settore dell'intra-logistica, mostra come l'attività di Franco Stefani sia in continua evoluzione, mostrando da un lato l'importanza della continuità d'impresa e dall'altro il ruolo da protagonista nell'espansione a livello mondiale del made-in-Italy d'eccellenza. Un modello manifatturiero che sta facendo scuola anche in uno dei paesi tecnologicamente più all'avanguardia, come gli Stati Uniti.

 

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Le esportazioni regionali (+5,0 per cento), continuano a procedere più rapide del commercio estero nazionale (+2,0 per cento). Per valore delle esportazioni, l'Emilia-Romagna si conferma subito dietro la Lombardia, che rallenta come il Piemonte, quarto, e cresce più del Veneto, terzo.

L'andamento è determinato dai risultati sui mercati europei, in particolare dell'Unione, e da un forte sviluppo nell'area asiatica, che compensa quello minimo su quelli americani. Riguardo ai settori, notevole la crescita dei mezzi di trasporto e macchinari. Il segno rosso caratterizza l'industria del legno; ferme ceramica e vetro, elettricità ed elettronica.

Nel primo trimestre 2019 rallenta la crescita delle vendite all'estero dell'Emilia-Romagna (+5,0 per cento), risultate pari a 16.027 milioni di euro. Secondo i dati Istat delle esportazioni delle regioni italiane, analizzati da Unioncamere Emilia-Romagna, l'export nazionale ha mostrato una tendenza positiva, ma molto meno dinamica (+2,0 per cento).
L'Emilia-Romagna si conferma come la seconda regione per quota dell'export nazionale (14,0 per cento), preceduta dalla Lombardia (26,9 per cento) e seguita dal Veneto (13,7 per cento) e dal Piemonte (10,0 per cento). Considerando queste regioni, nel primo trimestre dell'anno solo le esportazioni del Veneto sono aumentate (+1,4 per cento), mentre segnano un arretramento quelle della Lombardia (-1,6 per cento) e del Piemonte (-3,6 per cento).

I settori. Il risultato regionale è da attribuire principalmente all'importante industria dei macchinari e delle apparecchiature, che ha realizzato il 27,6 per cento delle esportazioni regionali, anche se con un aumento delle vendite contenuto al 4,1 per cento. Gli altri contributi più rilevanti sono stati quelli forniti dall'industria dei mezzi di trasporto (+8,4 per cento) e dall'altra manifattura (+28,9 per cento), da attribuire a un export decuplicato di prodotti del tabacco. Seguono gli apporti della metallurgia e dei prodotti in metallo e della chimica, farmaceutica, gomma e materie plastiche (+7,5 per cento per entrambe le industrie). Fermo l'export per le industrie della ceramica e vetro e dell'elettricità e elettronica. Segno rosso per l'industria del legno.

Le destinazioni. Nel primo trimestre l'andamento positivo si è fondato nuovamente sulla capacità di cogliere risultati positivi sui mercati europei (+4,2 per cento) e in particolare dell'Unione (+5,3 per cento), e di sfruttare una buona ripresa su quelli asiatici (+12,8 per cento) a fronte di una crescita minima su quelli americani (+1,5 per cento). Sui singoli Paesi si segnalano la forte crescita sul mercato del Regno Unito (+19,6 per cento), che ha assorbito il 7,5 per cento dell'export regionale, in anticipazione della Brexit, e l'ampia accelerazione delle vendite in Cina (+22,5 per cento). Al contrario continuano a crollare quelle verso la Turchia (-34,2 per cento).

Editoriale: - I nostri splendidi alleati (8) non si smentiscono ma - Burro e crema giù, latte spot in salita, panna stabile.- Cereali e dintorni. In attesa dell'USDA mercati ancora nervosi - Andalini, ambito riconoscimento ricevuto per lo stabilimento La Sovrana di Puglia - Caro petrolio, o No? -
SOMMARIO Anno 18 - n° 23 09 giugno 2019
1.1 editoriale
I nostri splendidi alleati (8) non si smentiscono mai.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Burro e crema giù, latte spot in salita, panna stabile.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero tendenze -
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Dal Meteo lo stimolo alla speculazione.
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni. In attesa dell'USDA mercati ancora nervosi
7.1 ambiente Piacenza, Messa in sicurezza di un tratto della condotta Agazzano- Battibò
7.2 ambiente Il segretario del distretto del Po Berselli in rappresentanza italiana sottoscrive l'intesa
8.1 maltempo e frane Le frane in provincia di Reggio Emilia
8.2 Industria Felix Andalini, ambito riconoscimento ricevuto per lo stabilimento La Sovrana di Puglia
9.1 caro carburanti Caro petrolio, o No?
9.2 anguria IGP "L'Anguria Reggiana Igp ha sconfitto gli effetti dei cambiamenti climatici"
10.1 cereali e prove in campo Cereali, prove in campo al CAP Parma.
11.1 Viabilita' Riapertura del Ponte di Casalmaggiore con le 500 del Club Italia e Gazzetta dell'Emilia
11.2 Viabilita' Riaperto il Ponte sul Po di Colorno – Casalmaggiore
12.2 ambiente Giornata mondiale dell'ambiente 2019 (#beatairpollution)
13.1promozioni "vino" e partners
14.1 promozioni "birra" e partners

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Di Mario Vacca Parma, Parma 9 giugno 2019 - Con l'entrata in vigore del nuovo codice della crisi e dell'insolvenza si moltiplicano gli eventi, i seminari, ed i master di aggiornamento per comprendere pienamente la complessità di alcune norme. Ho avuto modo di seguire molti professionisti esporre la materia e partecipo al master organizzato da una nota scuola di formazione che annovera relatori di primaria importanza, tra avvocati, advisor, giudici ed altri professionisti.

Il tutto si è focalizzato sulla nuova legge, le regole che porta con sé, gli organi di controllo per i quali tantissime realtà sono corse ad organizzare le strutture per presunte ore di lavoro in più che perverrebbero dall'applicazione delle norme ma – a mio avviso – si è persa di vista l'azienda e l'imprenditore. Sinora ho avuto raramente il piacere di ascoltare l'invito nel comprendere le cause della crisi ed i modus operandi dell'imprenditore o dei manager.

Frequentando tanti professionisti esperti del controllo di gestione ho appreso una frase ricorrente tra di essi nel commentare le situazioni aziendali: "...abbiamo sempre fatto cosi..." ; non dimenticando che in psicologia si evidenzia che tra i traumi più rilevanti per l'essere umano vi è il cambiamento, mi sorge spontaneo pormi una domanda circa l'individuazione delle vere cause della crisi e la successiva implementazione di qualsiasi piano in continuità aziendale: chi deve farlo?

L'imprenditore?

Ma è giusto che una persona emotivamente presa, che tutto sommato molto spesso è la causa stessa della crisi, che sicuramente deve attraversare - specie nel caso di PMI familiari - momenti di agitazione anche in famiglia, debba proseguire da solo l'attività, con i tanti dubbi, che almeno inizialmente, gli affioreranno? E se passati i primi momenti di paura, vedendo che l'azienda torna a produrre utili riprende e reiteri quel modus operandi quo ante alla crisi?

Ebbene, in tale prospettiva alcuni advisor hanno sentito la necessità di includere nel gruppo dei professionisti un soggetto che affianchi l'imprenditore in azienda , una figura che man mano è sempre più definita e individuata nei CRO – Chief Restructuring Officer nel processo di ristrutturazione delle PMI;
Solitamente un manager con esperienza tanto nella gestione ordinaria dell'impresa – condivide quindi il linguaggio e i meccanismi di dirigenti e imprenditori – quanto nelle delicate vicende dei processi di ristrutturazione. Nel caso di specie coordina dall'azienda gli sforzi congiunti di imprenditori e consulenti ed è il responsabile dell'implementazione del piano di risanamento; è parte di una squadra, che comprende uno studio legale per stendere il ricorso, una società di management consulting per elaborare i contenuti industriali del piano, un financial advisor per curarne i contenuti finanziari e seguire gli istituti di credito, l'attestatore e non ultimi i professionisti storici dell'impresa.

Potrebbe far parte o meno del consiglio d'amministrazione, così come potrebbe assumere o meno le vesti di un dirigente ma, per evitare confusione, è importante che sia definito e condiviso l'obiettivo del suo lavoro rendendolo chiaro a tutti i soggetti, interni ed esterni all'azienda.

Nel percorso professionale del CRO pertanto vi è già una nota esperienza in materia, solitamente ha già vissuto i vari momenti in cui si compone la genesi, l'evoluzione e la soluzione della crisi; oltre alle competenze finanziarie deve annoverare skill come la capacità di gestione operativa delle aziende, competenze in ambito fallimentare, grandi doti di visione strategica unita a grandi doti di problem solving. Il CRO svolge anche un altro ruolo, meno formalizzato ma non meno importante, che è quello di essere la figura di riferimento e di supporto – anche umano - all'interno dell'azienda facendo ricorso all'intelligenza emotiva avendo presente che un piano annovera numeri, competenze legali, ma alla fine coinvolge gli uomini, nel bene e nel male soggetti alla propria emotività che spesso guida l'azione imprenditoriale.

Per ogni approfondimento: https://www.gruppor1.eu/public/userfiles/files/R1_Temporary%20Management.pdf 

Pubblicato in Economia Emilia

«È dalla cooperazione per ottenere un beneficio essenziale alla vita che nasce l'etica, la quale poi si evolve con regole sociali» Michael Tomasello

Di Guido Zaccarelli Mirandola 9 giugno 209 - Cos'è la tecnologia? L'arte di fare (impostare) un discorso.

Così l'etimologia riporta in noi il significato di tecnologia partendo dall'arte, intesa come invenzione, oratoria e scienza che ha condotto l'uomo al fare ordinato spingendolo a superare ogni giorno se stesso per dare un significato nuovo al proprio futuro e a quello di intere generazioni. Il tempo definisce la storia dell'uomo e il valore delle parole pronunciate in base al contesto capace di offrire sfumature, a volte, differenti dalle origini. Il contesto, in generale, svolge soprattutto la funzione di arricchire, completare il senso del discorso.

Determina la scelta di una data parola rispetto ad un'altra, precisandone il senso, cioè la direzione che l'interlocutore deve seguire per comprendere il significato. E tutto deve essere pertinente, inteso come l'insieme delle condizioni, delle opportunità e dei vincoli, spaziali, temporali e relazionali presenti in un qualsiasi scambio comunicativo. Il contesto si può ampliare, o restringere, secondo le esigenze presenti nell'interazione comunicativa.

L'arte ci porta ad impiegare la parola in modo ordinato sapendo che un uso improprio può modificare il contesto, la sensazione e la percezione del ricevente rispetto al significato attribuito dall'emittente nell'atto comunicativo. Ecco nascere un diverso modo d'intendere le cose che porta alla incomprensione e alla successiva diversità di vedute, il cambio di prospettiva, che anziché alimentare in senso positivo il dialogo si muove in una direzione opposta e spesso distorta.

La diversità nasce dall'incomprensione proveniente dalle origini delle singole esperienze che opportunamente ascoltate farebbero cadere le mura che la sostengono. La tecnologia è una scienza che nasce dall'arte e il suo fine è favorire il progresso scientifico del'uomo per il bene comune dell'intera umanità.

Lo sviluppo della tecnologia porta la società moderna a eliminare la diversità per unire ciò che prima era diviso. In questo caso mi riferisco alla nascita del DOS, (Disk Operating System ) che utilizzava l'interfaccia a caratteri per potere accedere alle periferiche presente nei primi computer. L'utilizzo era prevalentemente riservato ai programmatori, ricercatori, a persone in possesso di un elevate conoscenze e competenze in ambito informatico. Una tecnologia riservata a pochi eletti che agli occhi del mondo li rendeva diversi. La nascita di programmi con interfacce grafiche (icone) ha abbattuto le mura della diversità favorendo l'integrazione sociale e culturale e la relazione alla pari delle persone. Le moderne tecnologie dell'informazione e della comunicazione impiega dunque l'arte come mezzo per diffondere la conoscenza e abbattere le barriere della diversità.

Un altro esempio è relativo all'uso della tecnologia informatica applicata alla realtà aumentata per includere gli studenti in aula hanno un disagio certificato. Un uso proprio della tecnologia che viene impiegata in modo orizzontale per parificare tutti allo stesso livello, per unire le diversità delle persone che possono utilizzare uno strumento comune a valore aggiunto per identificarsi in un mondo dove la parola da sola (scritta o orale) non avrebbe mai raggiunto in modo capillare ogni singolo angolo remoto della terra. Scompare l'attenzione dell'individuo verso l'altro perché orientata verso l'insieme che fa propria la tecnologia come scienza per muoversi con fare ordinato nella direzione della solidarietà, dell'agire in solido, con quella concretezza che l'uomo fin dalle sue origini ha messo in pratica per il sostegno della propria comunità.

La tecnologia diventa il punto di contatto dell'agire in solido, dove la persona mette in pegno il valore aggiunto della relazione con l'altro diventando un nodo di rete digitale che si allarga fino a raggiungere la dimensione più sensibile del mondo finito di internet (la rete delle reti) che ha abbattuto le mura perimetrali della diversità, dando vita alla più grande manifestazione d'interesse sociale e culturale che anima lo spirito dalla condivisione dei saperi. Un modo per dirla come afferma lo psicologo evolutivo e comparativo americano Michael Tomasello per mano del Porf. Francesco Suman «si riconosce il passaggio dall'intenzionalità congiunta all'intenzionalità collettiva, dove i gruppi sociali si fanno sempre più ampi, e i comportamenti (cooperativi e comunicativi) delle generazioni precedenti vengono convenzionalizzati e trasmessi alle generazioni successive per un meccanismo di trasmissione culturale.

Queste strette interazioni con altri individui hanno un effetto rivoluzionario sulle nostre capacità cognitive: sviluppiamo una rappresentazione del mondo prospettica, ovvero iniziamo a immaginare come il nostro vicino vede le cose che anche noi vediamo, ci mettiamo nei panni del nostro vicino che condivide i nostri stessi fini di sopravvivenza. Questa comune finalità d'intenti ci porta a essere informativi nelle nostre interazioni comunicative e non più solo manipolativi: è più conveniente». La parola si aggrega ad altre parole formando una rete di parole che attraverso la tecnologia diventano esse stesse nodi di nuovi linguaggi di comunicazione in grado di superare la diversità attraverso la solidarietà per entrare di diritto nella storia dell'intera umanità.

Riferimenti bibliografici:
Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli Editore.
Paolo Rebecchi e Guido Zaccarelli, Finestre di casa nostra Immagini e racconti di un anno diverso. Uno sguardo oltre le cose
Riferimenti sitografici:
https://www.wikipedia.org/ 
https://www.avvenire.it/agora/pagine/morale-tomasello 
https://ilbolive.unipd.it/it/mettersi-nei-panni-dellaltro-radici-evolutive-pensiero-umano 

__________________

GUIDO ZACCARELLI

CURRICULUM - Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale di Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente a contratto di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)

Pubblicato in Cultura Emilia

14 nuove società entrano in ELITE grazie alla partnership con Intesa Sanpaolo attraverso Mediocredito Italiano. Tra queste new entri entry anche due aziende emiliano romagnole, la MAE di Piacenza e la MT di Rimini.

- ELITE raggiunge quota 1.177 società, di cui 734 italiane
- Fatturato aggregato delle 14 nuove aziende pari a 640 milioni di euro per un totale di risorse impiegate pari a 1.800 persone
- Terza classe della Lounge ELITE Mediocredito Italiano - Gruppo Intesa Sanpaolo - che ad oggi conta un totale di 65 società
- ELITE è la piattaforma internazionale del London Stock Exchange Group dedicata alle aziende ad alto potenziale di crescita

Oggi ELITE dà il benvenuto a 14 nuove aziende italiane grazie alla partnership strategica con Intesa Sanpaolo, attraverso Mediocredito Italiano - struttura del Gruppo dedicata alle PMI - nel quadro della pluriennale collaborazione con Confindustria, che dal 2009 a oggi opera con numerose iniziative e strumenti innovativi a supporto dell'economia del Paese.
ELITE è il programma internazionale del London Stock Exchange Group nato in Borsa Italiana nel 2012 con la collaborazione di Confindustria e dedicato ad aziende ambiziose con un business solido e una chiara strategia di crescita.

Il modello innovativo dell'ELITE Lounge, che fa leva sulla collaborazione tra ELITE e il mondo bancario, corporate e dei servizi, rappresenta un nuovo modo di supportare il cliente con la finalità di accelerarne la crescita internazionale e manageriale. L'obiettivo è quello di creare un ambiente dedicato che metta il cliente della banca al centro di un network di opportunità, competenze e valore.

Le nuove società che entrano oggi a far parte del network ELITE appartengono a diversi settori di eccellenza dell'economia italiana, dall'alimentare all'automotive, dall'industria al design. Le 14 aziende provengono da 7 diverse regioni, con un fatturato aggregato pari a 640 milioni di euro e un totale di 1.800 dipendenti.

Ad oggi sono 65 le società della Lounge ELITE Mediocredito Italiano - Gruppo Intesa Sanpaolo - la cui prima classe è partita a maggio 2018.
Luca Peyrano, CEO ELITE, ha dichiarato: "Siamo lieti di dare il benvenuto in ELITE a un nuovo gruppo di 14 aziende che rappresentano tanti settori di eccellenza del tessuto imprenditoriale italiano. Grazie alla collaborazione con Mediocredito Italiano, sono entrate in ELITE oltre 60 società di eccellenza che, nella nostra piattaforma, hanno la possibilità di accedere a ulteriori competenze e a nuovi capitali per finanziare la crescita a livello nazionale e internazionale. ELITE si conferma un programma di sostegno alla crescita, punto di riferimento per PMI innovative, ambiziose e in forte espansione".

Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, ha commentato: "In meno di un anno abbiamo già individuato oltre 60 PMI in tutta Italia per accompagnarle, insieme con ELITE, verso la crescita. Ci auguriamo di innescare in questo modo un meccanismo di sviluppo del potenziale e di crescita delle nostre imprese attraverso investimenti necessari in formazione, internazionalizzazione, accesso al mercato dei capitali e anche attraverso l'identificazione di strumenti finanziari innovativi che un Gruppo come Intesa Sanpaolo può offrire grazie a strutture dedicate alla valorizzazione dei progetti delle PMI italiane".

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ELITE è la piattaforma che si propone di accelerare la crescita delle società attraverso un innovativo percorso di sviluppo organizzativo e manageriale volto a rendere imprese già meritevoli ancora più competitive, più visibili e più attraenti nei confronti degli investitori. ELITE offre alle aziende selezionate un set di strumenti e servizi pensati per prepararsi al reperimento dei capitali e cogliere nuove opportunità di visibilità e networking facilitando così la crescita e l'avvicinamento culturale delle imprese alle forme di funding disponibili, compresi i mercati dei capitali, pubblici e privati. Per ulteriori informazioni sul programma visitare il sito: www.elite-network.com

Pubblicato in Economia Emilia
Martedì, 04 Giugno 2019 09:23

Caro petrolio, o No?

Tutte le volte una nuova scusa per non adeguare il prezzo, al ribasso, dei carburanti al variare in diminuzione del prezzo del petroli.

Di LGC Parma 4 giugno 2019. Sarà forse passato inosservato ma alla vigilia dell'esodo di Pasqua, quando i fantozziani sudditi del Governo italico rientrano alle famiglie di origine per celebrare la ricorrenza della resurrezione di Gesù Cristo, i prezzi alle pompe d'incanto si sono adeguati al temporaneo innalzamento del prezzo del petrolio. stazionava orai da tempo sui 60$ al barile (WTI) quando per varie ragioni internazionali andò a sfiorare i 70$, per qualche ora per poi arginarsi intorno ai 67$.

La coincidenza dell'aumento dei prezzi al consumo dei carburanti e dell'esodo è ormai talmente automatizzata che ci si accorgerebbe solo del contrario.

Esodo passato e petrolio che è tornato a scendere (circa 57$/barile) a valori che non si vedevano da 6 mesi ma, come d'incanto, i prezzi alle pompe sono rimasti fermi.

E già, la crisi USA - Iran preoccupa i petrolieri e così, in via cautelare cercano di fare cassa, come se in passato non avessero mai scaricato i costi sui consumatori.

E delle Accise che diciamo? Niente, sono ancora tutte lì e per di più l'IVA va a calcolarsi anche su queste odiate imposte generando un illegale prelievo determinato dalla imposizione di una tassa su un'altra imposta (l'Iva sulle Accise).

Niente di nuovo sul fronte occidentale, scriveva Erich Maria Remarque, e noi continuiamo a scrivere del furto dei petrolieri con la complicità dello Stato, sia per la moltiplicazione delle tasse (tasse su tasse) sia per la mancata vigilanza sui prezzi.

Corsi e ricorsi storici. A novembre l'ultimo ingiustificato aumento e poi a Pasqua e ora niente adeguamento al ribasso.

A pagare è sempre e solo pantalone.

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Editoriale: - Festa delle Repubblica, sempre più attuale - Lattiero tendenze - 28 maggio 2019 - Cereali e dintorni. Il clima compromette raccolti e semine - Farm Run, cresce nell'apprezzamento e nella condivisione. -
SOMMARIO Anno 18 - n° 22 02 giugno 2019
1.1 editoriale
Festa delle Repubblica, sempre più attuale.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Forte calo dei prezzi per burro, panna e crema. Grana Padano in leggero aumento..
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero tendenze - 28 maggio 2019
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il clima compromette raccolti e semine.
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni. i segnali di tendenza.
7.1 eventi sportivi Farm Run, cresce nell'apprezzamento e nella condivisione. Oltre 1000 atleti attesi a Noceto
9.1 clima e ambiente Clima, Allerta Rossa per fiumi e frane.
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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Di Mario Vacca Parma, 2 giugno 2019 La quinta sezione civile della Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 13161/19, mettendo fine ad un contenzioso durato più di dieci anni, ha affermato che l'Agenzia delle Entrate non può applicare i coefficienti reddituali di settore senza considerare lo stato di crisi in cui si trova la società nel momento del controllo e pertanto il metodo induttivo seguito dall'amministrazione finanziaria erga omnes non è corretto.

Analogamente quindi definiamo illegittimo l'accertamento induttivo posto a carico di una società in crisi se i parametri utilizzati dall'agenzia sono quelli riferibili ad aziende nella loro gestione ordinaria.Nel caso di specie l'agenzia delle entrate confutava la vendita di scorte di magazzino ad un prezzo inferiore per far cassa e far fronte ad impegni urgenti di liquidità stimando maggiori ricavi di quanto dichiarato.

Le nuove norme relativi del codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza che impongono alle aziende nuovi modelli organizzativi con adeguati sistemi di controllo e procedure di allerta sono finalizzate all'emersione anticipata della crisi per salvaguardare la continuità aziendale evitando di attendere il momento nel quale ci sarà l'insolvenza.

Pubblicato in Economia Emilia

 «Se non ti piace quello che vedi, cambia il tuo modo di guardare » Auggie Pullman (Jacob Tremblay)

Di Guido Zaccarelli Mirandola 2 giugno 2019 - La vita ogni giorno ci pone nelle mani delle grandi opportunità, a volte si presentano con largo anticipo, altre volte invece sono in estremo ritardo sul cammino che stiamo compiendo. Non sempre abbiamo la lucidità e quella necessaria saggezza per valutarle nella loro pienezza. Anche l’animo deve essere pronto e predisposto ad accoglierle. Il sogno e la perseveranza sono le ante che danno forma alla finestra dell’uomo sul mondo. In qualsiasi momento possiamo decidere di tenerle spalancate, per ricevere tutta la luminosità e il calore che proviene dall’ambiente esterno, oppure stabilire di chiuderle senza fornire la necessaria luce alle opportunità di realizzare i nostri sogni, togliendo alla perseveranza la possibilità di sostenere gli smarrimenti che inevitabilmente si incontrano quando decidiamo di concretizzarli.

Le ante sono una grande occasione di crescita personale e professionale che viaggiano insieme per illuminare la nostra identità e rappresentano il valore aggiunto da destinare alla crescita personale e sociale. Tenere un’anta aperta e l’altra chiusa (o socchiusa) non consente di realizzare i propri sogni. È l’immagine del fallimento annunciato. Serve la necessaria determinazione e soprattutto il coraggio di tenerle saldamente aperte anche in presenza di correnti e forti perturbazioni che possono arrivare e colpire in modo brusco, e inaspettato, l’avanzare del sogno. La finestra è il modo che abbiamo di esprimere la nostra identità, le nostre emozioni e le nostre capacità che altrimenti rimarrebbero chiuse all’interno dell’uomo limitando la sua vera natura di intercettare il progresso al tempo presente. È il modo con il quale dimostriamo a noi stessi chi siamo e il contributo che possiamo dare alla crescita e allo sviluppo economico e sociale.

È l’impronta che lasciamo del nostro passaggio alla storia. Conoscerla, significa attribuire maggiore importanza alle azioni del presente per stare in equilibrio sulla strada verso il sogno. Osservare le finestre significa entrare in sintonia con un qualcosa di più intimo rispetto all’immagine esterna che l’uomo mostra al mondo. Per fare questo è necessario addentrarsi in prima istanza nella etimologia della parola compiendo lo stesso viaggio che viene effettuato per raggiungere la profondità della propria anima e scoprire che la strada che l’uomo deve percorrere per raggiungere la sorgente è lunga e spesso tortuosa, influenzata dal continuo vivere a stretto contatto con i luoghi che cambiano e l’intraprendenza dell’uomo che modifica i percorsi per adattarli al proprio vivere quotidiano. La finestra è una parola che conduce alla fiaccola, alla luce, allo splendere.

Quando l’uomo sogna, spalanca le ante della propria anima alla luce del sole per raccogliere tutta l’energia necessaria per renderli materici e visibili agli occhi del mondo. Anche Platone, per bocca di Socrate, nella V libro della Repubblica fornisce una guida per realizzare il sogno di una città ideale. In questo caso lo scopo del sogno è di raggiungere la verità e di elevarlo a nuovi sistemi di valori. L’uomo sogna e desidera di realizzare qualcosa per se stesso e nel medesimo tempo ricevere la luce dell’ambiente esterno che lo gratifichi per lo sforzo compiuto grazie alle sue virtù. Il sogno nasce da un desiderio, ma anche da un bi-sogno, da qualcosa che ponga l’uomo a vedere la realtà da una prospettiva differente e che in un preciso momento della vita gli consenta di cogliere l’attimo per proiettarlo in una dimensione completamente differente dalla precedente, lontano dal qui e ora, dalle cose più semplici alle situazioni più difficili.

Il tutto espresso in una chiave puramente soggettiva che può coinvolgere altri in un qualcosa di più grande e come affermava Platone, per bocca di Socrate, a mantenere le persone in uno stato di perenne allerta affinché per il sogno non si trasformi in sonno e scompaia all’aurora. I sogni tendono a disperdersi se non li appuntiamo al risveglio e perché non si disperdano nell’aria necessitano di perseveranza, la cui etimologia porta a l’uomo a intravedere un percorso rigoroso che solo l’azione quotidiana, e ripetuta nel tempo, è in grado di apportare. Ogni giorno è necessario compiere un’azione, il giorno successivo un’altra azione fino a raggiungere lo scopo e vedere trasformato il proprio sogno in realtà.

Il tempo è una variabile che spesso sembra ostacolare il cammino riducendo e allentando la presa con il sogno per le difficoltà intrinseche dell’uomo a tenere ben salda la presa sulla perseveranza spesso ostaggio della debolezza e della percezione che le cose vadano nella direzione opposta alla linea immaginata. È in quel preciso istante che l’uomo fa la differenza, compiendo un balzo in avanti nel dare una ulteriore spinta a ciò che fino a qualche istante prima sembrava perduto.

È il momento nel quale il sogno trova la luce e diventa realtà. Ogni persona ha dalla sua i propri sogni, piccoli o grandi che siano. Non possiamo bloccare i nostri ideali, perché i sogni fanno parte della nostra stessa esistenza, ci infondono la speranza del dopo. Sigmund Freud definiva il sogno come «la realizzazione di un desiderio. Il sogno, mentre ci rappresenta un desiderio come realizzato, ci porta verso il futuro». Si allarga per darci l’opportunità di vedere un mondo in cui c’è posto anche per qualcosa di nuovo, di inesplorato, lontano dalle pareti rigide di un ambiente che tende spesso a dissuadere anziché spronare. Randolph Frederick Pausch, professore di informatica e di interazione uomo-computer statunitense scomparso in giovane età, nella sua ultima lezione disse: «non impegnare la tua vita per inseguire i tuoi sogni, vivi la tua vita adeguatamente e i sogni verranno da te… saranno i risultati che verranno da te». 

Riferimenti bibliografici:

Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell’azienda, Franco Angeli Editore. 

Paolo Rebecchi e Guido Zaccarelli, Finestre di casa nostra Immagini e racconti di un anno diverso. Uno sguardo oltre le cose

Riferimenti sitografici: 

https://www.wikipedia.org/

https://mondodomani.org/dialegesthai/ldep01.htm

https://unaparolaalgiorno.it/significato/P/perseveranza

foto di Paolo Rebecchi, tratta da Finestre di casa nostra Immagini e racconti di un anno diverso. Uno sguardo oltre le cose

 

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GUIDO ZACCARELLI

CURRICULUM - Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale di Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente a contratto di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)

Pubblicato in Cultura Emilia