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Quest'anno si sperimenta. 1.000 espositori in arrivo da importanti piazze europee e centinaia i buyers internazionali attesi. Novità: il food vintage e il fragrance design nella mostra "Cosa bolliva in pentola". Pregiate ricette del secolo scorso e immagini legate al cibo di un tempo e alla cultura contadina. -

Parma, 3 ottobre 2015 - di Cigno Nero -

Ci siamo. Un enorme scatolone dalla accattivante foggia vintage sta per essere scoperchiato: è Mercanteinfiera Autunno, il 'contenitore – evento' che raccoglie antiquariato di alta gamma, 'contaminato' da una buona dose di sperimentazione.
La rassegna internazionale di modernariato, antichità e collezionismo vintage, che quest'anno compie 34 anni, inizia oggi e durerà fino all'11 ottobre, alle Fiere di Parma.

Spazi che si trasformeranno in una città antiquaria accogliendo, nei 45.000 mq di superficie espositiva, le novità proposte dai 1.000 espositori provenienti dalle più importanti piazze europee (Italia, Francia, Regno Unito, Spagna ed Ungheria). Centinaia sono invece i buyers, espressione di un mercato sempre più ampio (Stati Uniti, Turchia, Francia, Germania, Austria, Argentina, Svizzera i paesi rappresentati) che guarda a Mercanteinfiera come luogo ideale dove investire il proprio denaro.

Dall'ebanisteria del Settecento agli oggetti dal design più raffinato, passando per i ricercatissimi pezzi che rimandano alla cultura pop e alle atmosfere vintage: tante dunque le "chicche" presenti, a testimonianza di una qualità che trova riscontro nei numeri. In termini di esportazione dei beni verso i paesi esteri, infatti, l'ultima edizione primaverile ha fatto registrare un lusinghiero +10% rispetto all'anno precedente.

Esaltazione dell'arte, dunque, ma, in un'epoca in cui piatti molecolari e sperimentazioni spericolate lasciano sempre più spazio alle vecchie ricette della nonna, attenzione anche al food, ovviamente vintage.

Ecco allora che Fiere di Parma apre le porte a "Cosa bolliva in pentola", una mostra collaterale che accanto ad affiche pubblicitarie risalenti ai primi del '900 e antichi ricettari, amalgama memoria e presente travalicando i confini stessi della sperimentazione visiva con una finalità: comprendere l'evoluzione del cibo, trattegiando la fisionomia che caratterizzava la cucina del secolo scorso.
Così si scoprono da un ricettario del 1913 edito dal fiorentino Adriano Salani i "beccaccini in teglia" o la "zuppa di ovoli" e da uno del 1940 (Bottega del Ghiottone) "la zuppa tricolore" o il "formaggio di patate" il tutto affiancato ad un percorso olfattivo di "antichi odori" ricreati per l'occasione da Caterina Roncati, fragrance designer genovese.

Il tema del "food vintage", torna sulle "antiche tavole contadine" proposte da Archi&Parchi, la sezione dedicata agli arredi per ambienti esterni. Lungo l'ideale sentiero dell'"emotional eating", il pubblico potrà così riscopre la zucca luffa, berettina, cappello del prete, lagenaria, violina e tonda padana, e ancora la mela del povero e la gava, la pera ammazza cavallo, la moscatellina, la spadona e la volpina, frutti e verdure antichi ormai scomparsi dai nostri menù. Il tutto curato dalla paesaggista di Reggio Emilia Silvia Ghirelli e dal Vivaio dei Molini di Lonato – Brescia.

Spazio anche alla mostra fotografica "Per un pugno di miglia", curata da Attilio Facconi che, tra volti di piloti e leggende, ripercorre con scatti inediti la storia della "corsa più bella al mondo", la Mille Miglia. Tra questi un inconsueto Nuvolari alla guida di un bolide con stemma sabaudo.

Per gli amanti del collezionismo automobilistico, da non perdere l'appuntamento con Mercanteinauto (9- 11 ottobre) l'esposizione di vetture d'epoca, arricchita in questa edizione dalla presenza delle Bmw della collezione di Claudio Baroni.

Torna infine nel quartiere fieristico di Fiere di Parma nelle date 3-4 e 9-10-11 ottobre il collezionismo colto e sofisticato di ART PARMA FAIR la mostra organizzata da Romagna Fiere e dedicata all'arte contemporanea con opere di autori come Damien Hirst, Christo, Mario Schifano, Mimmo Rotella, Piero Gilardi, Michelangelo Pistoletto, Arnulf Rainer, Alighiero Boetti.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Al via la settimana da protagonista di Federcultura Turismo Sport dal 5 all'11 ottobre 2015 in Expo presso cascina Triulza -

Parma, 2 ottobre 2015 - in allegato in fondo al testo il programma scaricabile -

Da Lunedì 5 ottobre alle ore 10.00 a Milano, negli spazi di Cascina Triulza, a Expo 2015, Confcooperative-Feder Cultura Turismo Sport apre una settimana di eventi, che la vedrà protagonista di una serie di iniziative dedicate ogni giorno ad uno specifico settore di attività. Un ricco programma articolato in diverse giornate tematiche, che darà spazio alla promozione di progetti innovativi e spettacoli.

Lunedì il settore sarà Comunicazione ed editoria; martedì 6 ottobre Educazione cooperativa; mercoledì 7 ottobre Spettacolo; giovedì 8 ottobre Servizi culturali; venerdì 9 ottobre Sport; sabato 10 ottobre Istruzione e formazione e domenica 11 ottobre Turismo.

IL PROGRAMMA

LUNEDI' 5 OTTOBRE (Settore Comunicazione ed Informazione)

10.30-13.30 "Io e l'innovazione nella comunicazione innovativa". Nuove strade per valorizzare i territori.
In collaborazione con i Centro Studi Assaggiatori Soc. Coop.(Sala Cinquanta)
 Intervento introduttivo di Andrea Ferraris, Presidente FederCultura Turismo Sport-Confcooperative. 
Coordina Irene Bongiovanni, Responsabile del settore Comunicazione ed Informazione della Federazione
. Come raccontare un territorio attraverso un prodotto di eccellenza? Un incontro interattivo, ricco di attività ludico scientifiche basate sull'analisi sensoriale con i Narratori del gusto, che coinvolgeranno i partecipanti in un viaggio esperienziale sul cioccolato alla scoperta di tecniche innovative ed efficaci di comunicazione.

11.30-13.30 "Il corpo, strumento sonoro in movimento"
 Artedo - Polo Mediterraneo delle Arti Terapie e delle Discipline Olistiche-, Circolo Virtuoso Soc. Coop. Soc., Idea '90 Soc. coop. Soc. (Palco)
 Esperienza corporea creativa, attraverso la libera espressione e le capacità ritmiche del proprio corpo per riscoprire la relazione con se stesso e con l'altro

15.00 -16.00 "Nutrire il corpo e la mente: le Arti Terapie per il benessere e la crescita"
Artedo - Polo Mediterraneo delle Arti Terapie e delle Discipline Olistiche-, Circolo Virtuoso Soc. Coop. Soc., Idea '90 Soc. Coop. Soc. (Stand Confcooperative)
Attraverso la creatività e l'uso dei linguaggi artistici le Arti Terapie permettono la trasformazione, l'evoluzione e la crescita personale dell'individuo. Incentivando la conoscenza di sè e delle proprie potenzialità, consentono di raggiungere uno stato di benessere psico-fisico che mette in sintonia corpo e mente. Alla scoperta dell'Universo Artedo - Polo Mediterraneo delle Arti Terapie e delle Discipline Olistiche - (Ente Accreditato MIUR) e le opportunità che le Arti Terapie offrono per il futuro professionale.

16.00-17.00 "I ristoranti della Tavolozza"
More News Soc. Coop.(Stand Confcooperative)
Uno strumento utile per scoprire locali accoglienti, dove è possibile mangiare bene, ma anche per conoscere un territorio, la sua cultura, la sua tradizione ed i suoi personaggi. Locali che utilizzano prodotti tutelati e garantiti, insieme a una proposta innovativa dell'accoglienza.

MARTEDI' 6 OTTOBRE (Educazione Cooperativa)

10.00-13.00 "Giocooperiamo, festa di educazione cooperativa"
Confcooperative Milano Lodi Monza e Brianza e Legacoop Lombardia (Coop Forum, Aula del Futuro e Cascina Triulza) 
L'iniziativa si inserisce nell'ambito di una selezione di progetti "cooperativi" presentati dalle scuole primarie e superiori

14.30-16.00 Riunione del gruppo di lavoro nazionale di educazione cooperativa (Sala Venti) Coordina Claudio Esposito, referente FederCultura Turismo Sport-Confcooperative

MERCOLEDI' 7 OTTOBRE (Settore Spettacolo)

11.00-16.00 "Stracci e acqua: cartapesta!"
ASCLA (Associazione Scuole e Lavoro) (Corte) Antichi mestieri. Laboratorio di un maestro cartapestaio che mostrerà come, riciclando elementi poveri, è possibile realizzare delle creazioni artistiche.
17.30 – 20.00 "Conviction of the Heart" Fasol Music Soc. Coop.(Palco)
Un gruppo di artisti cooperativi esplora la "convinzione del cuore" portando in scena attraverso gli strumenti del Teatro e della Musica il complesso rapporto dell'uomo con la Terra.
Teatro: "Agostino Gallo – Amore e dedizione per il territorio bresciano e l'arte agraria" tratto da "Le venti giornate dell'agricoltura e de piaceri della villa" di Agostino Gallo, agronomo bresciano del '500.
Musica: Una band di quattro musicisti porta in scena testi e melodie che raccontano il complesso rapporto dell'uomo con la sua Terra: sofferenza, scambio reciproco, gioia, tragedia, amore.
Prevista una degustazione di prodotti della Lombardia (Corte)

GIOVEDI' 8 OTTOBRE (Settore Servizi Culturali)

11.00-15.00: Consiglio Nazionale FederCultura Turismo Sport-Confcooperative (Sala Venti)
11.00 e 15.00 Mamuthones e Issohadores di Mamoiada Coop. Viseras (Corte/Decumano)
#AutunnoinBarbagia: un viaggio tra le tradizioni antiche del cuore della Sardegna. Sfilata delle maschere tipiche del Carnevale sardo, i Mamuthones e gli Issohadores.
11.00 – 17.00 "Trucioli d'autore" Coop. Dirò (Corte)
Performance di scultura dell'artista Egidio Petri che intaglierà del cibo con sottofondo musicale.
La scultura interpreterà il progetto della via Claudia Augusta, un percorso che attraversa tre nazioni e di cui la botte, mezzo utilizzato per gli scambi commerciali e culturali, è il simbolo.
Il cibo scolpito verrà successivamente degustato a Bolzano durante una festa nella sede della Coop. Dirò.
Prevista una degustazione di vino del Trentino-Alto Adige
12.00-13.00 Conferenza stampa Cultura Impresa festival
Soc. coop. Cultura Popolare (Sala Venti) 
Conferenza di lancio del festival che si terrà a Faenza dal 23 al 25 ottobre, una tre giorni di incontri, workshop e riflessioni dedicati all'imprenditoria culturale. Interviene il Presidente Andrea Ferraris
13.00–14.00 Cooperative culturali al femminile.
A.R.C.A. Soc. Coop., Soc. coop. Cultura Popolare, Immaginario scientifico Soc. Coop. (Sala Venti)
In occasione della Giornata che EXPO dedica alle donne, presentazione di buone pratiche di cooperative.
17.00: Cooperazione giovanile si racconta: Contrada 34 (Speaker's corner)

VENERDI' 9 OTTOBRE (Settore Sport)

10.00-12.00 Sport, sviluppo e valori Coop. AM.IC.A, SPORT CITY Coop. Gestione Impianti Sportivi, Cooperativa Scuola di Pallavolo (Stand Confcooperative)
Programma di Attività Psic0motoria negli Asilo Nido N.E.Mo e Abilità Motorie Fondamentali
Impatto sui domini di sviluppo cognitivo, comunicativo-linguistico, emotivo e sociale
Beatrice Andalò - Presidente AM.IC.A e responsabile del Settore Sport di FederCultura Turismo e Sport - Confcooperative
Dott.ssa Federica Rigo, ricercatrice presso Università degli studi di Verona - Dipartimento di Filosofia, Pedagogia e Psicologia.
"sportivaMENTE. Lo Sport fa stare bene ...è nutrire corpo e mente"
 La pratica sportiva in ambito biopsicosociale: esperienze e attività sul campo
Massimo Moretti - Direttore SPORT CITY Coop. Gestione Impianti Sportivi e Presidente FederCultura Turusmo Sport Alto Adige/Südtirol
Prof.Univ.Dr. Andreas Conca - Direttore Servizio Psichiatrico Bolzano
La nuova frontiera dello Sport e la RSI (Responsabilità Sociale d'Impresa)
La sopravvivenza di una società sportiva non è legata ai risultati ma indissolubilmente ai valori etici e morali che esprimiamo. 
Rodolfo Giovenzana - Presidente Onorario Cooperativa Scuola di Pallavolo - Docente Nazionale FIPAV
15.00-16.00 "B4Sports"
FASE progetto (Stand Confcooperative)
Un progetto innovativo e collaborativo che, attraverso la crescita delle conoscenze (ricerca e formazione), la diffusione delle best practice (promozione), l'adozione di strumenti pratici e l'orientamento alla sostenibilità (consulenza), produrrà dal basso effetti positivi in termini sociali, ambientali ed economici per l'industria dello sport, i suoi stakeholder e i territori coinvolti.

18.30-20.00 "Musiche da film" Coop. Verde Azzurra (Palco) La magia delle canzoni più famose dei film, un'orchestra di venticinque elementi che le interpreta.
18.30-20.30 Iniziativa della Federazione Trentina in collaborazione con l'Università di Trento "Filiere corte agroalimentari: una via per lo sviluppo umano e sostenibile? modelli ed esperienze a confronto" (Sala Cento)

SABATO 10 OTTOBRE (Settore Educazione e formazione)

12.00-13.00 "Expo e i ragazzi" (Stand Confcooperative) 
Incontri con le cooperative scolastiche: i temi di Expo spiegati ai ragazzi
17.30-19.30 "Chiare fresche e dolci acque"
CO.PA.T. soc.coop. (Childrenlab)
Laboratorio d'arte dedicato ai piccoli dai 4 ai 10 anni. Elemento di vita rappresentato in molti capolavori artistici, l'acqua diventa soggetto dell'attività: dal colore alla sensazione per sperimentare le tempere su lunghissimi rotoli di carta. I bambini diventeranno veri protagonisti di un'opera corale e potranno lasciar liberi estro e creatività.

DOMENICA 11 OTTOBRE (Settore Turismo)

11.00-12.00 Firenze è Experience
FASE SC (Stand Confcooperative)
Un tour esperienziale per conoscere i luoghi di una Firenze diversa e alternativa, che sia luogo di arte, di cultura ma anche di socialità e di imprenditorialità. Una Firenze di persone che investono in sostenibilità e responsabilità sociale: è la proposta concreta che FASE SC, in collaborazione con l'associazione FAIR di Firenze, hanno deciso di promuovere nell'anno di Expo in Italia per diffondere la cultura della sostenibilità e della cooperazione nelle imprese del territorio
12.00 – 13.00 "Quando la banda passò"
Coop. Verde Azzurra (Corte)
Il corpo bandistico Verde Azzurra città di Galliate si esibirà con brani classici del repertorio internazionale
12.00-13.00 "Area Marina Protetta Santuario Pelagos: incontriamo balene e delfini del Mar Ligure" Coop. Costa Balenae (Stand Confcooperative)
Un gruppo di biologi e naturalisti che si occupa di ecoturismo ed educazione ambientale, avvicinerà adulti e bambini al mondo del mare e dei Cetacei.
13.30-14.30 "GARDA che bello!" Fo.b.a.p. onlus (Stand Confcooperative)
Un'esperienza di turismo solidale nel territorio dell'Alto Garda bresciano, L'Ostello Villa Dalla Rosa, che promuove l'inclusione sociale
15.30-16.30 "Josef, the more than apples and cows guide" 
Franzlab Soc. Coop. Soc. (Stand Confcooperative)
Presentazione della nuova guida ai luoghi più cool e interessanti dell'Alto Adige, al di fuori della tradizionale mappatura e suggeriti dagli "insider". Una guida per un turista curioso che va alla ricerca di posti non ancora battuti.
17.30-19.00 "Giocabalena" Coop. Costa Balenae (Childrenlab)
Attraverso giochi interattivi supportati da immagini, i bambini i conosceranno i segreti dei cetacei che vivono nel mar ligure comprendendo l'importanza di tutelare e proteggere il mare nel quale vivono. 
L'attività prevede anche la realizzazione di una piccola balena in tetrapack con l'obiettivo di insegnare ai bambini che è' possibile creare giochi ed oggetti riutilizzando molti materiali che finiscono in pattumiera, ed educare quindi all'importanza della raccolta differenziata.

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A Palazzo Bossi Bocchi, dal 3 ottobre al 13 dicembre 2015 una nuova mostra, dedicata al tema del cibo: un cammino nel vivo della cultura e della storia parmense. -

Parma, 3 ottobre 2015 -

Cogliendo le sollecitazioni proposte da Expo 2015, Fondazione Cariparma propone una nuova mostra, dedicata al tema del cibo: Il Cibo, l'Arte e la Storia nelle Collezioni d'arte di Fondazione Cariparma, a cura di Francesca Magri e Nicoletta Moretti; è un mirato percorso che, alimentato dalle ricche Collezioni d'Arte di Palazzo Bossi Bocchi, si distingue per l'originale approccio di generi e l'ampiezza degli stimoli artistici.

A Palazzo Bossi Bocchi, dal 3 ottobre al 13 dicembre 2015, sarà possibile intraprendere un cammino nel vivo della cultura e della storia parmense: dagli Editti e Avvisi per la regolazione del cibo emessi dai duchi Farnese, Borbone e della Duchessa Maria Luigia alle suggestive immagini del fondo fotografico realizzato nel 1990 in occasione del restauro del Battistero di Parma; dalle antiche scene di caccia dei maestri fiamminghi, alle nature morte con le tavole imbandite e le ricche dispense dei "signori"; fino alle "scene di genere", in cui il tema del cibo ritrova il senso del forte legame con lo scorrere della vita in ogni tempo.

Ecco allora che nella teoria delle sale espositive troveranno posto i maestri fiamminghi della Collezione Cozza, le grandi tele di Felice Boselli provenienti dalla collezione Sanvitale, il bellissimo quadro del napoletano Giuseppe Recco della Collezione Garbarino, unitamente ad alcuni significativi esempi di pittori dell'Ottocento italiano, dal macchiaiolo Giovanni Bartolena a Giovanni Segantini capolavori della Collezione Bruson.

Per approdare al primo Novecento con il locale Donnino Pozzi, unitamente a testimonianze più recenti, in cui il chiarismo di Gianfranco Manara si confronta con gli esperimenti di Bruno Zoni, di Goliardo Padova e Claudio Spattini, tra naturalismo, postcubismo e informale.

E ancora le "scene di genere", care agli artisti per raccontare e testimoniare momenti di incontri sociali e avvenimenti conviviali, proposte in mostra attraverso le varie tecniche della pittura e della fotografia, dagli interni delle osterie fiamminghe di pittori quali David Teniers il Giovane sino alle borghesi stanze ottocentesche di Giorgio Sherer.

Il tutto accostato a suppellettili di ceramica, porcellana e rame rappresentate nei dipinti esposti e provenienti dalle stesse Collezioni d'Arte di Fondazione Cariparma; la mostra si chiude con gli scatti del fotografo Carlo Bavagnoli: suggestive immagini di una Parma ritratta negli anni '60 e '70: fotografie che, tratte dal Fondo Bavagnoli (donato alla Fondazione Cariparma e custodito presso la sua Biblioteca di Busseto), raccontano la città e i suoi legami con il cibo.

Mostra
"Il Cibo, l'Arte e la Storia nelle Collezioni d'arte di Fondazione Cariparma"
A cura di Francesca Magri e Nicoletta Moretti
Dal 3 ottobre al 13 dicembre 2015.
Palazzo Bossi Bocchi – sede Fondazione Cariparma (Strada al ponte Caprazucca, 4 – Parma).
Inaugurazione sabato 3 ottobre 2015, ore 10.

Giorni d'apertura:
martedì e giovedì (orari 15.30-18) e domenica (orari 10-12.30 ▪ 15.30-18).
Per informazioni tel 0521-532108/11 – e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: Ufficio Stampa Fondazione Cariparma)

Food vintage, una mostra sulle Mille Miglia, una esposizione di auto d'epoca e tanto altro: nuovi orizzonti per la rassegna internazionale di antiquariato modernariato e collezionismo vintage che, nella sua 34 esima edizione, dal 3 all'11 ottobre, apre all'arte d'avanguardia. -

Parma, 1 ottobre 2015 – di Cigno Nero -

Parole chiave: sperimentazione, creatività, contaminazione. La 34esima edizione di Mercanteinfiera Autunno, non risparmierà sulle novità.

La rassegna internazionale di modernariato, antichità e collezionismo vintage, che dal 3 all'11 ottobre sarà di scena alle Fiere di Parma, vivrà in spazi che si trasformeranno in una vera e propria città antiquaria, accogliendo le novità di espositori e delle centinaia di operatori provenienti da ogni parte d'Europa.

L'antiquariato d'alta gamma, ebanisteria del Settecento, modernariato e oggetti di design raffinato, fino ad arrivare alle suggestioni più vintage e pop saranno affiancati da una prima mostra che riporta al fascino del food "vintage" e da una seconda, questa volta in città, che guarda all'incompiuto: un viaggio nelle opere "mai realizzate" di artisti che si sono poi affermati nel panorama internazionale.

Quali sono gli ingredienti giusti per il piatto perfetto? Le dosi che garantiscono un impeccabile equilibrio del gusto? Nella passione contemporanea dell'arte culinaria, il cibo è ormai diventato imperativo. E Fiere di Parma risponde appunto con una mostra collaterale "Cosa bolliva in pentola", una raccolta di manifesti pubblicitari del '900 e antichi ricettari realizzata in collaborazione con Villa Carlotta, museo e giardino botanico sul lago di Como. Un gioco di memoria e presente, pubblicità e sperimentazione visiva, per comprendere l'evoluzione del cibo e scoprire i caratteri distintivi della cucina del secolo scorso. Una molteplicità di illustrazioni pubblicitarie che diventano così un vero e proprio excursus nella storia del nostro Paese. Le illustrazioni saranno affiancate da un percorso olfattivo con "odori antichi" ricreati dalla creatrice di fragranze di Genova Caterina Roncati.

L'esposizione sarà affiancata dalla mostra fotografica "Per un pugno di miglia" curata da Attilio Facconi dove tra volti di piloti e vicende, viene raccontata la competizione più famosa al mondo, la Mille Miglia. In mostra una foto inedita di Tazio Nuvolari alla guida di un bolide con stemma sabaudo.

Spazio poi agli appassionati del collezionismo automobilistico, con Mercanteinauto, una esposizione di auto d'epoca arricchita in questa edizione da una mostra unica di BMW a cura di Claudio Baroni, uno dei più importanti collezionisti in Europa, e ad Archi&Parchi, lo spazio dedicato ai pezzi d'epoca per ambienti esterni che, anche in omaggio a Expo porterà in tavola antichi sapori - ortaggi e frutti ormai scomparsi dalla nostra alimentazione - ricreando le vecchie cucine contadine

Mercanteinfiera infatti porta in città, a Palazzo Pigorini, in occasione del fuorisalone della cultura - Mercanteinfiera OFF - che si terrà a Parma dal 25 settembre al 31 ottobre, una mostra d'avanguardia "MoRe spaces. Percorsi nell'archivio del non realizzato", dedicata alle opere "incompiute" di artisti internazionali che spaziano da concept architettonici a pittorici, tutti, per motivi tecnici, ideologici, economici, o morali, rimasti rigorosamente nel cassetto. La mostra sarà affiancata da un ricco programma di talks dove l'incompiuto sarà esplorato nella letteratura, nella musica e nella cucina.

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Con Open Data Monuments, il primo database fotografico digitale regionale libero e gratuito: l'Emilia Romagna apre i suoi archivi digitali agli utenti del web. -

Parma, 30 Settembre 2015 –

Nasce Open Data Monuments, il primo database fotografico digitale regionale libero e gratuito. Un'iniziativa promossa da Regione Emilia Romagna e APT Servizi Emilia Romagna, in collaborazione con il Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), che raccoglie oltre 7 mila immagini ad alta definizione che raccontano e documentano le bellezze artistiche e paesaggistiche dell'Emilia Romagna. Il tutto disponibile on line e gratuitamente.

E' la prima volta che una regione italiana rende disponibile, liberamente il proprio patrimonio territoriale per immagini, in un'ottica di condivisione e diffusione a fini di promozione turistica. Open Data Monuments nasce dalla partecipazione a Wiki Loves Monuments, il più grande concorso fotografico digitale al mondo che esalta i patrimoni locali. La sua particolarità è quella di raccogliere gli scatti realizzati in tre anni da 542 fotografi per professione o per passione, per un totale di 453 soggetti. L'archivio sarà ulteriormente arricchito di altre 6.000 immagini provenienti dall'edizione 2015 di Wiki Loves Monuments.

La mostra si appoggia ad un semplice motore di ricerca dedicato, accessibile dal sito www.cittadarte.emilia-romagna.it, che fornisce agli utenti risultati da parole chiave multiple. Tutte le 7031 immagini sono disponibili in rete per il free download (senza limiti di quantità) ed il libero riuso, trattandosi di foto rilasciate con licenza di "Creative Commons", ne consente, citandone l'autore, l'utilizzo legale da parte di chiunque, privati e operatori economici, enti pubblici e mezzi d'informazione.

Con questa iniziativa Apt e la Regione Emilia Romagna confermano l'importanza delle potenzialità offerte dal web, vera e propria risorsa collettiva per la diffusione massiva di capitali locali, capace di rendere libera la conoscenza e promuovere la cultura.

«In un mondo, anche quello del turismo, dominato dalle immagini -sottolinea Andrea Corsini, Assessore regionale al Turismo - l'Emilia Romagna riesce sempre a distinguersi ed affascinare con il suo "volto" sempre in bilico tra antico e contemporaneo, "alto" e "basso", popolare ed aristocratico. Da anni investiamo nel web e proprio il web, con Wiki Loves Monuments, ci ha permesso di coinvolgere anno dopo anno migliaia di persone attorno alla narrazione fotografica di questa affascinante terra. Oggi questo vasto patrimonio di identita' ed estetica viene messo, per la prima volta, a disponibilita' gratuita di chiunque. Un'altra bella opportunita' di visibilita' per l'Emilia Romagna e la sua offerta di vacanza».

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E' stata inaugurata nel Palazzo della Pilotta di Parma la terza edizione della Festa Internazionale della Storia: convegni, mostre e momenti di apprendimento. -

Parma 30 Settembre 2015 -

Sabato 26 settembre è stata inaugurata ufficialmente la terza edizione della Festa Internazionale della Storia-Parma, due giornate intense che hanno riscontrato il pieno successo delle scuole promotrici degli eventi.
Alla cerimonia di apertura, nella cornice suggestiva del Palazzo della Pilotta, erano presenti Rolando Dondarini dell'Università di Bologna, Presidente della Festa Internazionale della Storia, Laura Ferraris, Assessore alla cultura del Comune di Parma, Manuela Catarsi della Soprintendenza Archeologia Emilia Romagna, Luigi Allegri Direttore del Dipartimento Lettere, Arti, Storia e Società dell'Università di Parma, Cecilia Morelli in rappresentanza del Direttore dell'Azienda Ospedaliera di Parma, Massimo Fabi, il Direttore del Mup Marzio dall'Acqua ed il Presidente della Famija Pramzana Maurizio Trapelli.

Il flash mob sulla Pace rid

Primo grande momento di coinvolgimento e spettacolo è stato il flash mob che ha animato Piazzale della Pace, organizzato dall'Itis e dalla Scuola Media di Montechiarugolo per riaffermare il ripudio della guerra, seguito dall'esibizione degli sbandieratori di Fornovo.
Ma gli appuntamenti sono stati tanti: inaugurate due mostre a Palazzo Giordani, quella degli ex allievi del Liceo delle Scienze umane, intitolata "Vecchie fotografe senza storia", e quella della Scuola Media di Calestano, dedicata al centenario della Prima Guerra Mondiale, "Tracce di memoria", organizzata in collaborazione con il Gruppo Alpini di Calestano.

La mostra sulle vecchie foto organizzata dalle ex allieve del Liceo delle Scienze Umanemostra rid

Bardi è stato il teatro nel quale si è affrontato il tema della Seconda Guerra Mondiale, mentre a Neviano si è svolto un convegno su Matilde e Arduino fra Parma e Reggio al tempo di Canossa, presieduto da Paolo Bonacini dell'Università di Bologna. Su "Matilde di Canossa: l'attualità di una donna di potere di 900 anni fa" ha parlato a Palazzo del Governatore Paolo Golinelli, dell'Università di Verona.
Proprio ieri mattina, due classi dell'Istituto Giordani hanno vissuto una intensa ed emozionante mattinata a Palazzo Giordani con la visita guidata dell'artista Alessandra Stivani alla mostra "I bambini del '44", completata poi da una lezione di Umberto Savini sulla strage di Marzabotto, seguita dalle testimonianze di parenti delle vittime in occasione del 70 esimo anniversario.

La mostra è aperta fino al 9 ottobre e molte delle iniziative andranno avanti fino all'11 ottobre. Per tutti i dettagli sul programma è possibile consultare il sito www.festadellastoria.unibo.it 

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Fondazione Cariparma aderisce alla XIV edizione di INVITO A PALAZZO. Arte e storia nelle banche e nelle fondazioni di origine bancaria col patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Sabato 3 ottobre 2015 dalle 10.00 alle 19.00. Nella stessa giornata a Palazzo Bossi Bocchi, ore 10, inaugurazione della mostra "Il Cibo, l'Arte e la Storia nelle Collezioni d'Arte di Fondazione Cariparma". -

Parma, 29 settembre 2015 -

Fondazione Cariparma partecipa alla XIV edizione dell'iniziativa "Invito a Palazzo", la manifestazione promossa dall'Abi (Associazione Bancaria italiana) che ogni anno, per un'intera giornata, mette in mostra opere d'arte e capolavori conservati nelle sedi storiche delle banche italiane (e, da quest'anno, su invito dell'Acri - Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa, anche di numerose Fondazioni di origine bancaria) normalmente chiuse al pubblico: sabato 3 ottobre, dalle ore 10 alle 19 (orario continuato), anche Palazzo Bossi Bocchi, sede della Fondazione Cariparma, sarà infatti aperto al pubblico, con la possibilità di visitare il notevole patrimonio delle Collezioni d'Arte ivi conservate.

L'iniziativa s'inserisce nell'ambito degli interventi promossi dal settore bancario per valorizzare il patrimonio artistico nazionale e a sostegno della cultura quale motore di sviluppo per il Paese.

Il Presidente dell'Acri, Giuseppe Guzzetti, ha dichiarato: "Le Fondazioni di origine bancaria sono da sempre attente all'arte e alla cultura: una vocazione che hanno ereditato dalle originarie Casse di Risparmio, ma che nel tempo hanno profondamente innovato, nelle modalità e negli obiettivi, unendo alla salvaguardia delle bellezze del passato la creazione di occasioni per farne un volano per lo sviluppo socio-economico e l'occupazione giovanile. Dal 2012 le loro collezioni d'arte sono accessibili online tramite il catalogo multimediale realizzato dall'Acri "R'accolte", che mette liberamente a disposizione del vasto pubblico di internet immagini e informazioni relative a oltre 12.000 opere d'arte. Partecipare a Invito a Palazzo sarà l'occasione per mostrarle dal vero all'interno dei magnifici edifici che le custodiscono e sempre più le valorizzano anche con mostre tematiche".

Nella stessa giornata, sempre a Palazzo Bossi Bocchi, alle ore 10, è prevista l'inaugurazione della mostra "Il Cibo, l'Arte e la Storia nelle Collezioni d'Arte di Fondazione Cariparma", una coinvolgente esposizione (dal 3 ottobre al 13 dicembre 2015) che, cogliendo le sollecitazioni proposte da Expo 2015 e alimentato dalle ricche Collezioni d'Arte di Fondazione Cariparma, si offre come caleidoscopico approccio al tema del cibo.

(Fonte: ufficio stampa Fondazione Cariparma)

Sabato 26 settembre, presso il Monastero di San Pietro, è in programma un pomeriggio interamente dedicato alla figura di Matilde di Canossa. Si comincia con la presentazione del Romanzo di Matilda di Elisa Guidelli e si prosegue con una Santa Messa celebrata dal nuovo vescovo di Modena Mons. Erio Castellucci. -

Modena, 25 settembre 2015 -

Il 24 luglio 1115 moriva Matilde di Canossa, una delle figure più significative e controverse del Medioevo italiano ed europeo. Ago della bilancia tra impero e papato, abile stratega e, soprattutto, donna forte e determinata in un mondo governato dagli uomini.

Sabato 26 settembre, a partire dalle 16.30, nella suggestiva cornice del Monastero di San Pietro (in via San Pietro 1), a Modena, l'Associazione I Semi Neri dedica un pomeriggio al ricordo della Grancontessa. Si comincia nell'Aula di Santa Scolastica con la presentazione del "Romanzo di Matilda" di Elisa Guidelli (leggi qui l'intervista all'autrice), che sarà preceduta da una breve introduzione del contesto storico e politico nel quale si svolgono le vicende narrate tenuta da Gabriele Sorrentino, scrittore e storico modenese.

Il Romanzo di Matilda narra la vita, i lutti, gli amori, le lotte, la caduta, il riscatto, le violenze e le passioni di Matilde di Canossa. Un romanzo storico che racchiude campagne militari, storie d'amore tormentate e intriganti, ma anche indovine che predicono il futuro e giochi di potere tra nobili che abitano in rocche e castelli inespugnabili, tutto attorno alla personalità, i segreti, i sentimenti di Matilda, una donna guerriera sulla quale l'autrice ha condotto meticolose ricerche per oltre un decennio. Nella migliore tradizione del romanzo storico, i fatti realmente accaduti si intersecano con la finzione narrativa che evoca le emozioni e i sentimenti che a volte le fonti faticano a trasmettere al lettore moderno. Il risultato è una lettura piacevole e intrigante della storia di una donna di potere e di forte carisma, narrata con una prosa vivace e accattivante

Alle 18.30, Monsignor Erio Castellucci, nuovo Arcivescovo di Modena-Nonantola celebrerà una Santa Messa in ricordo di Matilde, grande sostenitrice e benefattrice della Chiesa. L'accompagnamento musicale delle cerimonia religiosa è affidata alla Corale Agape di San Felice sul Panaro (Mo), diretta dal maestro Diego Magagnoli, con il maestro Luciano Diegoli all'organo.

L'evento ha come fine quello di fare conoscere e valorizzare il Complesso Monastico di San Pietro a Modena, uno dei luoghi storici più significativi della nostra città. "Abbiamo voluto dedicare questo pomeriggio a Matilde di Canossa", spiega Daniela Ori, presidente dell'associazione I Semi Neri e ideatrice dell'evento, "un personaggio eccezionale, protagonista assoluta della nostra storia. Donna di potere in un mondo di uomini, Matilde lottò per difendere da un lato le sue terre, dall'altro per sostenere e promuovere la riforma di Papa Gregorio VII. Crediamo che sia importante ricordare questo personaggio, per questo abbiamo unito in un solo evento tre aspetti: una breve conferenza storica sul periodo della lotta per le investiture, la presentazione di un suggestivo romanzo storico appena uscito e una cerimonia religiosa".

Per l'occasione i partecipanti potranno anche visitare la Spezieria Acetaia Monastica san Mauro ( www.spezieriaonastica.it ).

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Sabato, 26 Settembre 2015 10:10

Il teatro come formazione e terapia

Recitare per crescere, imparare a conoscere se stessi, prevenire il bullismo e la violenza di genere, ma anche per superare il disagio e acquisire fiducia in se stessi. Ne parliamo con Roberta Spaventa, psicologa clinica, drammaturga e regista della compagnia Peso Specifico Teatro di Modena. -

Modena, 26 settembre 2015 - di Manuela Fiorini – foto Peso Specifico Teatro, Dante Farricella, Valeria Pi. -

Può il teatro aiutare a superare ansie, disagi e paure? Si possono "toccare con mano" e sperimentare esperienze, anche forti, come la violenza sulle donne, il bullismo o la discriminazione di genere, attraverso il filtro rassicurante della recitazione? E, ancora, può il teatro aiutarci a crescere, contribuendo alla nostra formazione personale, rinsaldare l'autostima e la sicurezza di sé?

Ne abbiamo parlato con Roberta Spaventa, psicologa clinica, drammaturga e regista della compagnia Peso Specifico Teatro di Modena, che, dal 2009, porta avanti un lavoro di ricerca prevalentemente basato sulla messa in scena di drammaturgie originali. Gli elementi chiave del lavoro sono la formulazione di una scrittura scenica sempre nuova, l'utilizzo di segni metaforici o archetipici per riferirsi indirettamente alla contemporaneità, il dialogo tra diversi linguaggi, il confronto con elementi provenienti da altre forme artistiche, intesi come fonte di ispirazione e possibilità di indagine tecnica. Tra le attività della compagnia, ci sono anche i laboratori teatrali dedicati ai ragazzi e incontri di Teatro Terapia.

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In che modo la recitazione, il teatro, possono contribuire alla formazione o a superare per esempio, ansie, paure, e altri disagi?

"Gli interventi psicopedagogici a mediazione teatrale sono molto utili con bambini e ragazzi per affrontare tematiche quali il bullismo, la differenza di genere o le dinamiche di gruppo. Inoltre, il laboratorio teatrale può essere un'occasione importante per esplorare il proprio Sè e il rapporto con il gruppo, inteso come fonte di supporto e confronto costante. Il processo creativo è l'elemento fondamentale e costituente del laboratorio, mentre la messa in scena finale, quando è prevista, non è che il corollario del percorso stesso. La scelta di affrontare un tema d'indagine dal quale partire per scrivere i propri testi o proporre le improvvisazioni, diviene essenziale per affrontare il proprio mondo interno nel rapporto con la realtà sociale. Attraverso la drammatizzazione, non solo vengono esternati vissuti e disagi interni, ma si ha la grande opportunità di vedere punti di vista differenti e modalità nuove di interpretazione e reazione. La creatività, così stimolata, diviene l'elemento essenziale per trascendere la vita quotidiana, nella quale l'azione è spesso ripetitiva e automatica. L'Eros, come forza vitale, erompe nella propria vita per fornire soluzioni e ipotesi nuove e contribuire allo sviluppo dell'essere umano, qualunque età anagrafica egli abbia".

Come si svolge la teatro terapia? A chi e per quali disagi è indicata?

"La teatro terapia è un metodo che affianca tecniche psicologiche con elementi teatrali, attraverso un lavoro pre-espressivo, sul personaggio e sull'azione scenica. Si portano "in scena" i propri vissuti per rielaborarli mediante un percorso volto all'armonizzazione di corpo, voce e psiche. Questa metodologia può essere affrontata attraverso sedute individuali o di gruppo ed è uno strumento molto adatto per coloro che desiderano approfondire la conoscenza di parti di Sé e rafforzare il proprio Io, agendo su stress, angosce e blocchi emotivi. Viene integrato spesso a percorsi di psicoterapia ma senza sostituirsi ad essi".

Tu sei psicologa clinica e drammaturga/regista, come si conciliano queste tue "anime"?

"Devo dire che il tempo mi ha permesso di comprendere in profondità i punti di convergenza di queste due aree. Il Teatro si offre come strumento prezioso sia nell'ambito della prevenzione che in quello della terapia, utilizzando la scrittura e la messa in scena come occasione di crescita ed esplorazione delle diverse parti di Sé, in relazione con l'Altro e il proprio contesto sociale. Per questo motivo, oltre a produrre e distribuire gli spettacoli della mia compagnia, lavoro nella formazione, in progetti psicopedagogici a mediazione artistica e nell'ambito della teatro terapia".

Uno dei temi più "sentiti"è quello della violenza, contro le donne, ma anche contro chi è più debole, o diverso, senza contare forme meno eclatanti, come quella psicologica o verbale. A riguardo, ti sei occupata della sceneggiatura originale di Barbablù. Qual è il tema e come l'archetipo della favola si inserisce nella modernità?

"Barbablu è uno spettacolo che attraversa le dinamiche della violenza trasversalmente per aprire a quella parte del Sé a contatto con la ferita e permettere una riflessione prima di tutto emotiva, ma anche cognitiva, delle dinamiche di dipendenza e violenza. Nel finale ho rappresentato un ipotetico tribunale dove il popolo gioca a turno il ruolo di accusato e accusatore, in un eterno ciclo che pare esistenziale. In realtà ho voluto parlare del dolore, dello svilimento e della sfiducia che spesso l'essere umano vive su di sé in prima persona, senza avere strumenti per compensare e trasformare questa mancanza. Così il circolo della violenza si instaura nel rapporto con se stessi e con gli altri, creando dinamiche di difficile scioglimento. Importante è stata per me l'interpretazione di Clarissa Pinkola Estés in "Donne che corrono coi lupi", dove si parla di Barbablu prima di tutto come persecutore interno. Lo spettacolo fa parte di un progetto molto più ampio, composto da diverse azioni volte ad approfondire l'indagine sulle dinamiche della violenza. Abbiamo attivato già da quattro anni un percorso di Educazione alle emozioni a mediazione teatrale per le scuole primarie, sostenuto dall'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Modena. Prossimamente condurrò un Percorso terapeutico-formativo con donne che hanno subito violenza".

Gli spettacoli della compagnia sono stati rappresentati e accolti con favore in Francia. Pensi che all'estero ci sia più apertura e favore verso forme di teatro e sceneggiature originali rispetto all'Italia?

"Abbiamo avuto la fortuna di partecipare due volte al Festival "Avignon off", una vetrina internazionale importante. Con "Barbablu" credo di aver toccato un archetipo universale che riguarda la ferita e il bisogno d'amore. Il modo in cui abbiamo utilizzato il linguaggio del corpo, l'uso della voce fatta di versi e suoni che pescano nell'infanzia, sono elementi che hanno permesso un riscontro emotivo molto diretto da parte degli spettatori e questo si è tradotto in un successo di pubblico e critica. Avignone ci ha dato la possibilità di verificare il lavoro davanti a persone provenienti da paesi e culture molto diversi tra loro, aiutandoci a comprenderne l'efficacia. Inoltre, il festival può essere una grande occasione di visibilità, se si riesce a suscitare interesse negli operatori che programmano in tutto il mondo. In Italia il sistema è chiuso e involuto su se stesso, spesso i direttori artistici non rispondono neppure agli inviti. Non è facile far vedere il proprio lavoro se non si ha una grossa produzione o dei canali preferenziali".

Progetti per il futuro?

Dopo aver gestito per quattro anni il TeTe - Teatro Tempio di Modena, siamo in attesa di trovare una nuova sede dove continuare il nostro lavoro di produzione e formazione. Per quanto riguarda i nostri spettacoli, siamo impegnati nella distribuzione di "Barbablu" e di "Alice a quel Paese", il nostro lavoro per bambini. In cantiere c'è poi il proseguimento de "Il meritato riposo" presentato l'anno scorso, durante la nostra rassegna "Margini, sotto forma di studio". Si tratta di un mio testo, finalista al premio di drammaturgia "Avamposti d'autore", dedicato alla figura della matematica e filosofa Ipazia. Ci sarà prossimamente anche una nuova produzione per la regia di Santo Marino sul tema del naufragio. Naturalmente, proseguiamo le collaborazioni con scuole, enti pubblici e altre realtà sociali".

INFO
Peso Specifico Teatro
www.pesospecificoteatro.org 
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Gli scavi, iniziati nel 2006 sulle prime colline di Sassuolo, hanno riportato alla luce un tempio dedicato alla dea, oltre a suppellettili, ex voto, vasellame e oggetti di uso comune. La mostra "Minerva Medica", allestita nei locali di Paggeriarte di Sassuolo fino al 18 ottobre, consentirà ai visitatori di ammirare una ricostruzione in 3D e i numerosi reperti. -

Modena, 26 settembre 2015 - di Manuela Fiorini -

Per un archeologo deve essere un'emozione incredibile quando la terra restituisce una pietra, un ciotolo, una scheggia di ceramica, un'iscrizione che ripaga dalle fatiche degli scavi. Ancora di più quando, da un piccolo frammento, si capisce che, là sotto, ci deve essere di più. Come nel caso di Montegibbio, località sulle prime colline vicino a Sassuolo, nel modenese, dove la tenacia e la fatica del team guidato dagli archeologi Francesca Guandalini e Donato Labate, ha permesso di riportare alla luce un santuario dedicato a Minerva. Il tempio è emerso in prossimità dell'omonima salsa, il maggior vulcano di fango d'Italia, che da due secoli non dà segni di attività.

Proprio la presenza di un paesaggio naturale fatto di crateri, vulcani e coni dai quali ribolle un fango caldo, che, solidificandosi, crea un paesaggio lunare, fa presupporre che, nell'antichità, i celti prima, i romani poi, abbiano avuto, dapprima, un timore reverenziale, per accorgersi successivamente delle proprietà benefiche e curative di argilla, fanghi, acqua salmastra e gas naturale.

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Proprio le caratteristiche del sito hanno sviluppato la credenza che, quel luogo, fosse un punto di comunicazione tra il mondo delle divinità telluriche e gli esseri umani. Nell'area padana, i Romani concentrarono nella figura di Minerva le divinità femminili di origine celtica legate alle acque e ai riti purificatori e di guarigione, invocandola come Minerva Memor e Minerva Medica. Memor perché si ricordava delle preghiere dei fedeli e medica perché si prendeva cura di loro donando i benefici influssi curativi dei fanghi delle acque e delle polle di petrolio che le erano stati consacrati.

Proprio a causa dei fenomeni legati al vulcanesimo di fango, il santuario di Minerva ha una storia piuttosto travagliata. Un primo tempio viene costruito sulla "salsa di Minerva" in età Repubblicana, circa nel II secolo a.C, ma viene distrutto dopo pochi decenni da una catastrofe naturale, probabilmente un terremoto. La struttura viene poi ripristinata e ampliata alla metà del I sec a.C. La salsa, prima delimitata da un recinto, è collegata da una scala posta a valle del santuario, mentre si presume che le pareti fossero ricoperte da affreschi policromi. Presumibilmente, nei pressi del tempio era attiva una fornace per la cottura di laterizi, vasellame e statuette votive. All'inizio del II sec d.C., un secondo terremoto distrugge il santuario, che rimane abbandonato fino al III sec d.C, quando viene costruita al suo posto una casa colonica con un pozzo per attingere acqua dalla salsa di Minerva.

Abbiamo chiesto a Francesca Guandalini, direttrice scientifica dello scavo, le fasi peculiari della scoperta.

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"Gli scavi, spiega l'archeologa, "sono iniziati nel 2006. Abbiamo capito che si trattava di un santuario dedicato a Minerva in seguito al ritrovamento di una coppa incisa in cui è riportato il nome della dea "Ego Minervae sum": io coppa sono dedicata alla dea Minerva. Del santuario sono rimaste solo alcune parti. E' stato infatti costruito in prossimità di paleo salse, cioè paleo vulcani di fango, che sono stati sia la causa della sua nascita sia il motivo delle sue ripetute distruzioni. La difficoltà maggiore si è manifestata proprio durante lo scavo per riportare il tempio alla luce: in una parte le strutture sono scese di alcuni metri rispetto al loro piano originario e ciò ha comportato grosse difficoltà durante le operazioni".

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Qual è l'importanza di questa scoperta per il territorio?
"Si tratta di un rinvenimento importante, poiché non solo è stato riportato alla luce un santuario di età romana, ma sono stati resi noti anche gli effetti distruttivi causati dall'attività delle salse. Diciamo che il lavoro degli archeologi è stato sempre accompagnato da quello dei geologi. Grazie al loro lavoro, oggi conosciamo meglio il nostro territorio anche da un punto di vista geologico"

C'è qualche reperto di particolare importanza che è venuto alla luce?
"La coppa di Minerva e i vari vasetti graffiti sono di grande importanza storica. Gli affreschi rinvenuti sono particolarmente belli ed interessanti: se si avesse la possibilità di rimontarli e ricomporli tutti, avremmo alcune pareti romane integralmente visibili".

Che cosa si potrà vedere nella mostra "Minerva Medica"
"La mostra è corredata di pannelli particolarmente grandi e scenografici, che illustrano alcuni significativi reperti ritrovati e che raccontano la storia del sito e di un bel video esplicativo in cui lo scavo si può rivedere in 3d".

INFO

La mostra Minerva Medica si può visitare fino al 18 ottobre, presso la Galleria Paggeriarte in Piazzale della Rosa, Sassuolo. Orari: Domenica 27 settembre, 4 ottobre, 11 ottobre e 18 ottobre 2015 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.00. Dal 21 settembre al 17 ottobre, dal lunedì al sabato, solo su prenotazione telefonando all'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Sassuolo: tel. 0536/1844801 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Ingresso gratuito.

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