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Dopo la settimana piena di polemiche per la situazione calcio scommesse, i crociati perdono anche contro il Bassano per uno a zero con una prestazione incolore e senza attributi. Sono ora tallonati dal Pordenone a -1, vittorioso a Padova.

Parma, 16 aprile 2017 

Luca Gabrielli

Una settimana di vera e propria "Passione" per i crociati allenati da D'Aversa. Le illazioni sull'incontro disputato domenica scorsa al Tardini contro l'Ancona si è ripercosso sul match pasquale a Bassano dove il Parma esce sconfitto senza appello. La partita di ieri ha visto scendere in campo undici giocatori svuotati mentalmente e turbati dalle vicende del calcio scommesse che vede la società di Viale Partigiani d'Italia sotto la lente d'ingrandimento della procura. Ma dal punto di vista sportivo gli ultimi sei punti regalati nelle ultime due partite riaprono il campionato per la seconda posizione fondamentale del girone B di Lega Pro. Il Venezia è ufficialmente e meritatamente in Serie B mentre il Pordenone, vittorioso ieri a Padova, si avvicina pericolosamente ad un solo punto dal Parma, sulle ali dell'entusiasmo rispetto ai ducali.

Fabbro condanna un Parma molle e in totale confusione

Formazione tipo per D'Aversa che si affida ai migliori per cercare di uscire da una situazione di classifica da campanello d'allarme. Davanti a Frattali ritorna Scaglia come terzino sinistro, centrocampo muscolare con Munari e Scavone ad agire ai fianchi di Scozzarella; solito tridente offensivo con Calaiò al centro dell'attacco, assistito da Baraye e Nocciolini.
Primo tempo noiosissimo dove l'unico tiro in porta della prima frazione di gioco lo firma Laurenti, mentre il Parma, con poche idee e confuse, non riesce a costruire alcuna occasione da gol ma reclama nel finale di tempo un chiaro rigore su Calaiò.
Rispetto alla prima frazione di gioco il Parma sembra scendere in campo più determinato e con un piglio diverso ma senza mettere in difficoltà il portiere di casa e al 58' il Bassano trova il meritato vantaggio con Fabbro, bravo a trafiggere Frattali con un preciso tiro da fuori area su assist di Laurenti.
I crociati subiscono vistosamente il colpo e solo nell'ultimo quarto d'ora sfiorano il pareggio per tre volte con Baraye, Lucarelli e Calaiò ma senza fortuna.
Il match termina con la vittoria meritata del Bassano che addirittura rischia di raddoppiare nel finale con Gashi ma Frattali è prodigioso. I crociati subiscono la seconda sconfitta consecutiva dopo la figuraccia contro l'Ancona, riaprendo di fatto i giochi per la seconda piazza a sole quattro giornate dal termine del campionato.

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Il quotidiano "Il Mattino" di Napoli stamani ha pubblicato un articolo secondo il quale ci sarebbe stato un accordo, domenica scorsa, tra le due società che avrebbe portato a vincite sospette, da100mila a 225mila euro a testa. Immediata la risposta della Società a queste accuse infamanti.

Parma, 13 aprile 2017 - di Luca Gabrielli

Non bastava la delusione per la pessima figura dei crociati di domenica scorsa contro l'Ancona, ora arrivano dal quotidiano "Il Mattino" di Napoli forti accuse rivolte alla società di Viale Partigiani d'Italia. L'ombra del calcio scommesse colpisce Parma che però non ci sta e tramite un comunicato stampa risponde senza indugio a queste gravissime calunnie e diffamazioni.

Il Comunicato stampa del Parma Calcio 1913

Il Parma Calcio 1913 esprime profondo stupore e totale disgusto in merito all'articolo pubblicato oggi dal quotidiano "Il Mattino" di Napoli e integralmente ripreso e rilanciato da altri organi di stampa, attraverso il quale si adombrerebbe – senza mezzi termini – l'insopportabile sospetto di una combine relativa alla partita Parma-Ancona.
La scialba prestazione di domenica scorsa è stata senza giustificazioni dal punto di vista calcistico.
Ma tanto quanto la società è rimasta arrabbiata e delusa dal comportamento sul campo dei propri tesserati, tanto quanto è totalmente al loro fianco e difesa rispetto a voci, sospetti, accuse assurde e infamanti per uno sportivo.
Un conto è tollerare che certe cose vengano scritte su Facebook, regno delle leggende urbane e degli sfoghi di pancia.
Un conto è che le "voci" da Facebook passino ad avere spazio e rilevanza su quotidiani nazionali.
Riportando soltanto alcune frasi dell'articolo, vi si afferma che "a Pozzuoli centinaia di scommettitori hanno azzeccato il risultato esatto e hanno sbancato, incassando cifre che oscillano da 100mila a 225mila euro a testa".
Ragionando per difetto, si tratterebbe di decine e decine di milioni di Euro vinte a Pozzuoli in un weekend. Una cifra enorme. L'autore dell'articolo ha qualche riscontro oggettivo di questo fatto?
Nell'articolo a supportare questa tesi si riportano inoltre le voci di un "gestore di un circolo ricreativo", di "un ragazzo di Arco San Felice", di "un condominio", di "un noto ristoratore".
Chi sono queste persone? C'è qualche riscontro alle loro presunte affermazioni su fatti così gravi?
Non si possono trattare argomenti così delicati e gravi con così tanta superficialità.
Se ci fossero riscontri oggettivi e prove di quanto affermato, si denunci senza alcun indugio alle autorità competenti. Il Parma Calcio sarebbe il primo soggetto interessato e vittima di un abominio simile.
Ma se queste notizie clamorose altro non fossero che il venticello della calunnia e dei sospetti gratuiti, conditi con un po' di sensazionalismo da social network, ci troveremmo di fronte a gravissime calunnie e diffamazioni a mezzo stampa a fronte delle quali il Parma Calcio 1913 evidentemente non può restare inerte, sia nei confronti di chi le produce sia nei confronti di chi le rilancia.

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Squadra ducale irriconoscibile e Ancona che espugna Parma con un meritato due a zero. Fischi al termine della partita e attesa per il match di domani sera tra Venezia e Padova, molto importante per le sorti dei crociati.

Parma, 9 aprile 2017 

di Luca Gabrielli

D’Aversa opta per il turnover dopo le fatiche di Padova

La squadra che scende in campo contro i marchigiani viene ritoccata per molti elementi dal mister D’Aversa, con l’intento di far rifiatare diversi titolari e dare spazio ad alcuni giovani come Mazzocchi e Ricci. Scavone, Munari e Nocciolini vengono risparmiati e i ducali vengono disposti in campo con un inedito 3-4-3. Davanti a Frattali ci sono Iacoponi, Lucarelli e Di Cesare; centrocampo che vede la coppia inedita centrale Scozzarella-Corapi affiancati sulle fasce da Ricci e Mazzocchi; tridente offensivo formato da Baraye, Calaiò e Scaglia che viene proposto in avanti nel suo ruolo naturale di ala.

Ritmi molto bassi e Ancona che fa il colpaccio

Il Parma incomincia bene la partita creando subito una palla goal con Scozzarella che, dopo aver ricevuto palla da Mazzocchi, impegna il portiere Anacoura con una conclusione potente. I ritmi di gioco sono davvero bassi fin da subito, complice anche il primo caldo di stagione e il primo tempo scivola via senza troppe azioni degne di nota, con un Ancona che non fatica ad arginare la compagine ducale. Solo nel finale di primo tempo il Parma sembra cambiare marcia e prima Calaiò, che non trova lo specchio della porta con un tiro al volo su assist di Scozzarella e poco dopo Baraye, con delle finte ubriacanti finalizzate da un tiro neutralizzato dal portiere ospite, non portano per un pelo i crociati in vantaggio. Sembra il preludio ad una ripresa all’arrembaggio per i gialloblu con l’onnipresente Scozzarella che sfiora il goal con un tiro da fuori e il neoentrato Nocciolini, al posto di uno spento Ricci, che mette paura all’ Ancona con un tiro di controbalzo che termina di poco fuori. Invece gli ospiti, a sorpresa, passano in vantaggio al 63’ con Frediani che con un tiro preciso beffa Frattali. E’ un fulmine a ciel sereno per la squadra di D’Aversa che non riesce reagire al colpo e tenta con azioni confuse e poco pericolose di raggiungere il pareggio. L’Ancona amministra senza problemi il gioco e trova addirittura il due a zero nel recupero con Del Sante che approfitta di un’incertezza del capitano Lucarelli e infila ancora Frattali chiudendo di fatto la contesa. Il Parma esce tra i fischi meritati del Tardini, mostrando la consueta fragilità psicologica che accompagna la squadra da inizio stagione. Oggi, dopo la buona prestazione di mercoledì a Padova, si è perso contro una squadra che nei precedenti 12 incontri aveva portato a casa un solo punto. Questo deve far riflettere D’Aversa e il suo staff in attesa del verdetto di domani sera dell’importantissimo match tra Venezia e Padova per il secondo posto. La promozione diretta è ormai è irraggiungibile e bisogna quindi sperare che i liguri, guidati da Inzaghi, battano il Padova, a soli quattro punti di distanza dal Parma.

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Nello scontro diretto infrasettimanale i crociati sconfiggono il Padova due a zero e vanno a +4 dagli stessi veneti. Dopo soli 28'' Baraye porta in vantaggio i ducali e Calaiò chiude di fatto il match alla fine del primo tempo. Prestazione cinica del Parma che domina nei 90 minuti di gioco ma che rischia di vanificare tutto negli ultimi secondi.

di Luca Gabrielli

Parma, 6 aprile 2017 

Squadra tipo nel big match serale

Nonostante pochi giorni per recuperare dalle fatiche contro la Maceratese, D'Aversa per la seconda gara consecutiva manda gli stessi undici visti domenica scorsa al Tardini. Davanti a Frattali, linea difensiva composta da Iacoponi, Di Cesare, Lucarelli e Scaglia; cerniera di centrocampo formata da Munari, Scozzarella e Scavone; le ali offensive Nocciolini e Baraye ad accompagnare la punta Calaiò.

Pochi secondi ed è subito grande Parma

Bastano una manciata di secondi, per l'esattezza ventotto, per veder gioire i quattrocento tifosi crociati venuti a Padova per sostenere i propri beniamini; Munari con un lancio preciso trova sull'out di sinistra Baraye che con una finta si libera del marcatore e batte il portiere veneto. Parma in vantaggio immediatamente e partita subito in discesa. I ritmi di gara si alzano vertiginosamente e il Padova cerca di raggiungere il pareggio senza creare però grossi pericoli per Frattali. I crociati infatti sembrano tenere sotto controllo la partita e al 33' la chiudono di fatto con un missile di sinistro dell' "arciere" Calaiò.
Il primo tempo non regala ulteriore emozioni e conferma l'ottimo stato di forma del tridente offensivo del Parma.

Dominio crociato con il brivido finale e secondo posto a portata di mano

La ripresa mostra un Parma maturo e sicuro dei propri mezzi governare il gioco amministrando il doppio vantaggio sugli avversari. Nocciolini ha sul piede il goal del tre a zero ma colpisce in pieno il palo. Tutto fila liscio fino all'87' quando l'ex Mandorlini accorcia le distanze con un tiro dalla distanza sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Inizia una partita nella partita negli ultimi minuti di gioco che vede un Padova all'arrembaggio e un Parma in bambola che rischia di farsi raggiungere all'ultimo secondo su una mischia. Il tiro per fortuna termina fuori alla sinistra del portiere gialloblu e l'arbitro manda tutti negli spogliatoi.
I crociati volano a +4 dallo stesso Padova e consolida il secondo posto a cinque giornate dalla fine. La capolista Venezia invece, nel pomeriggio, vince contro la Feralpi avvicinandosi sempre più alla promozione diretta. Per i ducali un'altra prestazione convincente dopo quella di domenica scorsa contro la Maceratese e una condizione fisica più che buona in vista dei prossimi playoff.

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Seconda vittoria consecutiva dei crociati che grazie alle reti di Nocciolini e Calaiò sconfiggono la Maceratese e superano il Padova in classifica, sconfitto per due a uno a Salò. E proprio mercoledì sera ci sarà il big match contro i veneti per la seconda posizione fondamentale in ottica playoff.

Parma, 3 aprile 2017

di Luca Gabrielli

Ducali cinici e partita subito in discesa

La 32° giornata del girone B di Lega Pro risulta essere fondamentale per il forcing finale del Parma. Il mister D’Aversa può finalmente schierare la formazione tipo che da troppi mesi, per infortuni e squalifiche varie, non aveva potuto calcare il campo del Tardini. Frattali si riprende il posto tra i pali sotto la Curva Nord, coperto dalla linea difensiva composta da Iacoponi, Di Cesare, Lucarelli e Scaglia; torna dal 1’ anche Munari insieme a Scozzarella e Scavone a centrocampo; in avanti il tridente collaudato Nocciolini-Calaiò-Baraye. Passano solo 2’ e il Parma si porta immediatamente in vantaggio con Nocciolini che sfrutta un assist preciso di Calaiò e deposita il pallone in rete con tiro chirurgico. La gara parte subito in discesa e Baraye al 20’ sfiora il raddoppio con un’azione personale e poco dopo Frattali salva il risultato su una punizione insidiosa. A fare la partita è però solo il Parma che mostra superiorità tecnica rispetto all’avversario e amministra senza problemi la partita. Poco prima dello scadere del primo tempo i ragazzi di D’Aversa trovano il raddoppio grazie ad un tocco morbido di Calaiò che batte il portiere ospite Forte, su un assist delizioso dell’onnipresente Baraye. I primi 45’ si chiudono sul risultato di due a zero per i crociati che mettono una seria ipoteca sul risultato finale.

Calaiò sbaglia un rigore ma il sorpasso sul Padova è cosa fatta

La Maceratese riprende la gara con il giusto spirito ma al 60’ Scavone viene atterrato in area e l’arbitro decreta il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Calaiò che si fa però ipnotizzare dal portiere mancando la doppietta personale. Poche emozioni nella ripresa con il Parma che si accontenta del doppio vantaggio e porta a casa la seconda vittoria consecutiva dopo quella della settimana scorsa per uno a quattro in casa del Gubbio. Il passo falso del pomeriggio del Padova a Salò regala il sorpasso ai ducali che ora si trovano secondi, da soli a 63 punti, a otto lunghezze dal Venezia capolista, sempre più proiettato alla promozione diretta. Mercoledi sera alle 20:30 ci sarà, neanche farlo apposta, lo scontro diretto per il 2° posto in casa del Padova che in caso di vittoria potrebbe dare il colpo decisivo per il raggiungimento del risultato minimo di inizio stagione. Iniziare i playout una settima dopo rispetto le avversarie, maggiormente riposati, non sarebbe cosa di poco conto. Il match giocato oggi al Tardini ha visto un Parma ben organizzato, cinico e con una buona condizione fisica anche se l’avversario di turno non era dei più impegnativi. Mercoledì ci sarà un avversario decisamente più impegnativo e una buona fetta di campionato si deciderà in questi adrenalinici 90’.

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Dopo tre turni a secco i crociati tornano alla vittoria al “Barbetti” di Gubbio con un poker firmato da Calaiò, Nocciolini, Iacoponi e un’autorete di Piccinini; per i padroni di casa il goal della bandiera di Ferretti rende meno amara una sconfitta meritata sul piano fisico e del gioco.

Parma, 26 marzo 2017

di Luca Gabrielli

Tris crociato nei primi 45’ e partita virtualmente chiusa

Dopo l’ultimo periodo difficile del Parma in cui si sono perse le speranze per la conquista del primo posto del girone B di Lega Pro, il mister D’Aversa presenta a Gubbio la formazione tipo. Il 4-3-3 di base vede, davanti a Bassi, la linea difensiva composta da Iacoponi, Di Cesare, Lucarelli e Scaglia al ritorno nel ruolo di terzino sinistro; cerniera di centrocampo formata Scozzarella, Schiavone e Giorgino che però dopo soli pochi minuti lascia il campo per infortunio, sostituito da Corapi; tridente d’attacco che vede Calaiò vertice alto, coadiuvato ai lati da Baraye e Nocciolini. Il Gubbio parte meglio nei primi minuti con i propri giocatori che vincono sistematicamente i contrasti e creano apprensione ai crociati. Dopo il goal sfiorato dal capitano Romano è però il Parma a trovare il vantaggio inaspettatamente al 18’ con Calaiò che sfrutta un passaggio filtrante di Baraye e appoggia facilmente in rete, dopo aver scartato il portiere. La gara si mette in discesa per i ducali e pochi minuti dopo trovano il raddoppio con Nocciolini che realizza di testa sfruttando il secondo assist di giornata di Baraye. Al 36’ gli eugubini provano a rientrare in partita con Marini che però colpisce il palo ed è allora il Parma a trovare il colpo del ko al termine del primo tempo con Scaglia che incrocia la sfortunata deviazione di Piccinini che batte il proprio portiere Volpi. La prima frazione di gioco si conclude con un tre a zero per i crociati che sa tanto di vittoria anticipata.

Il Parma espugna il “Barbetti” ma resta in terza posizione

La squadra di D’Aversa tira un po’ i remi in barca nel secondo tempo, conscio del largo vantaggio ottenuto nella prima frazione di gioco ma sfiorano comunque il quarto goal prima con Calaiò e intorno al 60’ con Di Cesare che spara incredibilmente a lato da posizione favorevole. I padroni di casa trovano comunque la rete della bandiera con Ferretti che a tu per tu con Bassi non sbaglia ma nel finale Iacoponi chiude la partita con la sua prima rete in maglia crociata sugli sviluppi di un corner. Il Parma visto quest’oggi ha dimostrato una superiorità tecnico-fisica notevole rispetto all’avversario e anche dal punto di vista mentale si sono visti dei passi avanti dopo le ultime prestazioni balbettanti che sembravano aver fatto cadere la squadra in uno stato catatonico. La vittoria arrivata questa sera dal Padova contro il Bassano lascia i crociati al terzo posto, a -8 dalla capolista Venezia ma rispetto alla squadra uscita sconfitta dal Tardini settimana scorsa contro il Fano, si sono visti segnali incoraggianti in vista del forcing finale che attende il Parma.

Pubblicato in Calcio Parma
Domenica, 19 Marzo 2017 20:42

Lega Pro: il Parma Calcio in caduta libera

I crociati perdono contro il Fano, fanalino di coda del girone e vede sfumare le residue speranze di promozione diretta in Serie B. Preoccupante involuzione del gioco e condizione atletica da rivedere.

Parma, 19 marzo 2017

di Luca Gabrielli

Calaiò rientra dalla squalifica ma parte dalla panchina

Nel giorno in cui i Boys festeggiano in Curva Nord il quarantennale dalla nascita, i crociati vengono da un periodo complicato, con due pareggi consecutivi in cui si sono fatti raggiungere dopo essere passati in vantaggio. Il collaudato 4-3-3 vede davanti a Bassi i terzini Mazzocchi e Nunzella affiancare il capitano Lucarelli e Iacoponi; a centrocampo rientra Scavone insieme a Scozzarella e Giorgino; in avanti nonostante il rientro dalla squalifica, Calaiò parte dalla panchina per far spazio a Baraye, Nocciolini e Scaglia.

Condizione fisica precaria e poca lucidità sotto porta

Il Parma ha smesso da un mese di giocare e sta buttando via i risultati positivi raggiunti dall’avvento in panchina di D’Aversa. Se prima i tifosi potevano sperare in un finale di stagione avvincente in un epico scontro per il primo posto con il Venezia, ora, a otto giornate dalla conclusione, i crociati sono a sette punti dalla capolista (con una partita in meno) e scavalcati dal Padova per il fondamentale secondo posto. Ma a preoccupare maggiormente è l’involuzione fisica e mentale dei giocatori che sembrano svuotati nella testa e non avere più benzina nelle gambe per affrontare il finale di stagione. Ci troviamo nel momento fondamentale del campionato dove si deve dare tutto per raggiungere almeno il secondo posto che permetterebbe al Parma di saltare la prima partita dei playoff ed entrare in gioco una settimana più tardi rispetto alle concorrenti dirette. Ma dopo la sconfitta di oggi contro il Fano, ultima in classifica, anche il Padova ha superato i ducali che ora si trovano addirittura terzi nello scomodo ruolo di inseguitore. Per D’Aversa quella odierna è la sua prima sconfitta personale, giunta per un sacrosanto calcio di rigore realizzato alla mezz’ora del primo tempo per un brutto intervento di Nunzella. Il Parma non inizia male la gara, schiacciando nella propria metacampo gli ospiti e sfiorando il vantaggio con Baraye e Scavone ma trovarsi sotto di un gol manda nel pallone la squadra che continua ad attaccare ma con meno lucidità e con un Fano ben organizzato nella fase difensiva. La ripresa vede Calaiò prendere il posto di Nunzella ed un Parma a trazione anteriore che però spreca troppo come nel primo tempo. Al Tardini va in scena un vero e proprio assedio nell’area di rigore del Fano ma si intuisce che non è proprio giornata quando il bomber Calaiò fallisce da due passi un gol che per lui, solitamente, sarebbe un gioco da ragazzi. Così il Fano espugna incredibilmente il Tardini e i giocatori ducali rientrano negli spogliatoi tra i fischi. Arriva una sconfitta dopo l’ultimo pareggio di Mantova e settimana prossima il Parma, a Gubbio, dovrà ritrovare la vittoria e lottare per il fondamentale secondo posto.

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Dureranno un mese, dal 14 maggio all’ eventuale finale al Franchi di Firenze del 17 giugno. Mantenere l’attuale seconda posizione in classifica darebbe ai crociati l’opportunità di saltare la prima fase e prepararsi al meglio.

Parma, 15 marzo 2017

di Luca Gabrielli

Un mini torneo per conquistare la Serie B

Dopo l’inaspettato pareggio in casa contro il Forlì e quello in terra mantovana, a nove giornate dalla fine del girone B di Lega Pro, i crociati si trovano in seconda posizione, a sette punti dalla capolista Venezia e tallonati dal Padova, terzo, ad un solo punto. E’ verosimile che i ragazzi di D’Aversa dovranno quindi affrontare i temuti playoff per raggiungere l’agognata promozione in B, in una competizione in cui si affronteranno le migliori squadre dei tre gironi di Lega Pro.

Come funzionano i playoff di Lega Pro

Secondo il regolamento della Lega Pro, potranno partecipare ai playoff le squadre che a fine campionato si saranno classificate dal secondo al decimo posto dei tre gironi e la squadra vincitrice della Coppa Italia di Lega Pro. Alla prima fase accederanno le 24 squadre classificate dal terzo al decimo posto di ogni girone e verrà disputata una gara secca in casa della squadra meglio classificata in campionato. Gli accoppiamenti saranno i seguenti: la squadra 3° classificata affronterà la 10° classificata dello stesso girone; la 4° affronterà la 9°; la 5° affronterà l’8° e la 6° affronterà la 7°. In caso di parità di punteggio passerà il turno la squadra meglio piazzata in classifica. Alla seconda fase parteciperanno 16 squadre. Entreranno in gioco le tre migliori seconde dei gironi e la vincitrice della Coppa Italia di Lega Pro che affronteranno le 12 squadre che avranno passato la prima fase. Si giocheranno sia l’andata che il ritorno e in caso di parità di punteggio, per determinare il vincitore, si terrà conto della differenza reti e se si verificherà anche qui parità, passerà il turno la squadra meglio classificata nella stagione. Alla fase “Final eight” parteciperanno le otto squadre vincenti della seconda fase e verranno accoppiate in un tabellone tramite sorteggio. I quarti vedranno scontri disputati sia all’andata che al ritorno mentre le semifinali si giocheranno in una sola gara in un campo neutro individuato dalla Lega Pro. La finale verrà invece giocata il 17 giugno all’Artemio Franchi di Firenze in una gara secca. Dalle “Final eight” fino alla finale, in caso di parità di punteggio si giocheranno due tempi supplementari da 15’ e se la situazione non cambierà verranno eseguiti i calci di rigore.

Crederci fino alla fine ma prepararsi mentalmente ai playoff

A quanto pare i playoff non saranno un ostacolo semplice da superare per il Parma se non raggiungeranno la promozione diretta. Sicuramente gioverebbe arrivare secondi in quanto eviterebbe ai crociati di dover affrontare la prima fase, entrando in gioco alla fine di maggio. Questo, oltre che dover affrontare una squadra in meno, permetterebbe ai giocatori di riposarsi una settimana di più e di poter preparare al meglio la competizione dal punto di vista fisico e mentale. E’ ancora presto per fare questi ragionamenti a nove partite dalla conclusione del campionato ma lo staff tecnico sicuramente avrà già messo in preventivo questa eventualità e non si farà cogliere impreparato.

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In una partita noiosa e deludente sul piano del gioco, i crociati vanno in vantaggio a 15’ dalla fine ma si fanno subito raggiungere e rischiano addirittura di perdere. Preoccupante involuzione fisica e tecnica della squadra.

Parma, 12 marzo 2017

di Luca Gabrielli

Crociati a Mantova falcidiati dalle assenze

I ragazzi di D’Aversa si presentano nella patria di Virgilio con una formazione rinnovata a causa di molti giocatori non presenti quest’oggi. Il mister schiera la squadra con un 3-5-2 prudente. Davanti a Bassi il terzetto difensivo composto da Iacoponi, Lucarelli e Di Cesare; Mazzocchi e Ricci sulle fasce pronti ad essere innescati da Giorgino, Corapi e Scozzarella; attacco completamente inedito con Scaglia e Baraye che hanno il difficile compito di non far rimpiangere lo squalificato Calaiò. Le assenze proprio dell’ “arciere” in attacco, di Munari e Scavone a centrocampo, non aiutano di certo a creare un clima disteso tra i giocatori, che vengono dall’innaspettato pareggio della settimana scorsa contro il Forlì.

Il Parma è in debito di ossigeno e ora deve guardarsi alle spalle

La trasferta di Mantova si accende negli ultimi 15’ della partita. Prima si vedono due squadre troppo timide e con poche idee che non portano ad azioni pericolose per i portieri. Il primo tempo vive di fiammate con due conclusioni dalla distanza scoccate da Corapi e un colpo di testa su calcio d’angolo Di Cesare che inspiegabilmente non riesce a finalizzare a rete da pochi passi. Davvero troppo poco per una squadra che da qualche settimana sembra non essere più brillante fisicamente e aver perso quella sicurezza nella testa che D’Aversa pareva aver inculcato nella mente dei giocatori. Il Parma infatti riesce al 75’ della ripresa a passare in vantaggio con un colpo di testa perfetto del subentrato Nocciolini ma solo cinque dopo i padroni di casa raggiungono subito il pareggio, a dimostrazione di quella fragilità psicologica che da qualche gara stanno mostrando i ducali. I crociati rischiano addirittura di perdere negli ultimi minuti con un Mantova più organizzato e coraggioso che sfiora in almeno due occasioni il colpo del ko. Un grande Bassi evita la sconfitta con degli interventi prodigiosi fissando il punteggio sull’uno a uno. Solo due punti nelle ultime due partite per il Parma, sulla carta non proibitive e ora il Venezia può portarsi a +7 e chiudere il discorso promozione diretta in Serie B. I crociati d’altro canto non devono abbassare la guardia e provare a mantenere il secondo posto che in ottica playoff potrebbe essere di grande importanza. I Playoff sono infatti un mini torneo a 27 squadre logorante ed il secondo posto darebbe loro l’occasione di scendere in campo una settimana dopo, più riposati e brillanti fisicamente.

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I crociati si fanno raggiungere dal Forlì nei minuti finali della partita e sprofondano a -5 dal Venezia, vittorioso ieri a Teramo. La vetta si allontana sempre di più e il gioco del Parma perde di efficacia.

Parma, 7 marzo 2017

di Luca Gabrielli

Molte assenze nella squadra titolare crociata

D'Aversa rispolvera il 3-5-2 ad inizio partita. In porta la grande novità: gioca Bassi, appena arrivato dalla lista gratuita per sostituire l'infortunato Frattali e in attacco manca il grande ex Nocciolini. Davanti al nuovo portiere, il terzetto difensivo composto da Iacoponi, Lucarelli e Di Cesare; centrocampo formato dalle ali Mazzocchi e Nunzella coadiuvati da Corapi, Scozzarella e Scaglia; confermata la coppia d'attacco Baraye-Calaiò.

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Brutta prestazione del Parma che vede allontanarsi la B

Nel giorno del ricordo del gialloblù degli anni '90 Tarcisio Catanese, scomparso la settimana scorsa, i ragazzi di D'Aversa non vanno oltre l'uno a uno e perdono terreno sul Venezia, vittorioso anche ieri a Teramo. A preoccupare è la prestazione offerta nel posticipo del lunedì sera dal Parma che come nell'ultima partita giocata a Salò, sembrano svogliati e poco decisi a conquistare la vittoria. I punti di distacco dalla prima incominciano ad essere tanti e purtroppo ora solo un mezzo miracolo potrà dare la possibilità ai crociati di raggiungere la promozione diretta in Serie B. Se ciò non avverrà sicuramente si guarderà con rammarico al tardivo cambio di panchina avvenuto a quasi metà campionato. Molti punti si sono infatti persi nella prima parte della stagione e a D'Aversa non si potrà proprio rimproverare nulla.
Un vero peccato il goal del pareggio all'89' dei romagnoli che fino a quel momento non avevano mai impensierito la squadra di casa. Il Parma non ha saputo amministrare il vantaggio creato nel primo tempo da una prodezza di Baraye con un sinistro ad incrociare e la doccia gelata è arrivata quando non c'era più tempo per reagire. La gara ha visto il capitano Lucarelli sfiorare per due volte il goal su calcio d'angolo ma oltre a queste azioni e al lampo di Baraye, il Parma non si è saputo rendere pericoloso con frequenza. Troppo poco per una squadra che dovrebbe azzannare l'avversario e cercare in tutti i modi di chiudere al più presto le gare. Ora bisognerà rimboccarsi le maniche e non guardare più alla difficile situazione di classifica. I ducali devono fin da subito ricominciare a mostrare quel cinismo e quella organizzazione di gioco mostrata negli ultimi mesi, poi i conti si faranno a fine campionato.

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