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In attesa dei dati USDA del 10 giugno, i fondi hanno dato una ulteriore dimostrazione di essere i veri "padroni" del mercato.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 09 giugno 2016 -
Il mercato è ancora saldamente nelle mani dei fondi-rialzisti che stanno facendo il bello e il cattivo tempo. A dimostrazione della loro forza, in attesa dell'aggiornamento USDA, nella giornata di ieri hanno dato una sferzata di rincari significativa come si evince dalla tabella che segue:

Semi luglio 1177,60 (+36,4) agosto 1173,00 (+34,6) nov 1150,20 (+33,4)
Farina luglio 417,10 (+9,3) agosto 410,90 (+9,3) dic 403,80 (+10,8)
Olio luglio 32,09 (+0,60) agosto 33,02 (+0,60)
Corn luglio 431,20 (+3,4) settembre 434,60 (+4,2)
Grano sett 519,40 (+10,4) dicembre 530,40 (+11,2) mar 548,20 (+10,2)

Un rafforzamento che è seguito alle stime divulgate il giorno precedente da Reuter e da Bloomberg che, tutto sommato, risultavano rassicuranti soprattutto per la soia: il seme in Argentina a 55,69 milioni di ton (l'ultimo USDA a 56,50) e in Brasile a 98,16 (ultimo USDA a 99 ), mentre per Il corn dell'Argentina a 26,82 (ultimo USDA a 28,7 ). Il corn del Brasile a 79 (USDA a 81).

Ieri (mercoledi ndr) invece è stato immesso altro denaro fresco sulle commodities (di tutti i generi) e la Cina si è mossa all'acquisto gettando altra benzina sul fuoco.

Infine cominciano a sentirsi gli effetti della carenza di treni dalla vicina Francia, una situazione che contribuisce a alzare la febbre sui cereali minori già in parte trascinati dall'evoluzione dei prezzi della soia.

Per il settore bioenergetico prosegue, ormai da molto tempo, la corsa ai sottoprodotti per sopperire alla mancanza di mais tossinato sia in granella che in farina. In aggiunta i cruscami mantengono quotazioni elevate in ragione del fatto che l'industria molitoria non produce a pieno regime.

Indicatori internazionali 09 giugno 2016


l'Indice dei noli è leggermente salito a 610 punti, il petrolio ruota attorno a 51 $ e l'indice di cambio si è ribassato leggermente 1,13645

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Emancipazione e cavalleria. Burro in sensibile crescita. Cereali e dintorni. Nuove tecnologie. Latte e crisi. Stabilito il prezzo a riferimento. Emilia Romagna al via con il nuovo piano energetico. Embargo Russia. Agrometeo, primavera estate 2016

SOMMARIO Anno 15 - n° 22 05 giugno 2016 (in allagato il formato pdf scaricabile)
1.1 editoriale Emancipazione e cavalleria
3.1 Cereali Cereali e dintorni. Ancora rialzi sotto la pressione dei fondi.
4.1 Lattiero Caseario Burro in sensibile crescita.
5.1 vino novità Lambrusco: Cantina Formigine Pedemontana lancia For.Mo.Sa, la linea della ballerina
5.2 nuove tecnologie "Cirio", la nuova app per tutti gli appassionati di cucina
6.1 comunicazione radio Parmigiano Reggiano in radio, nuova campagna
6.2 latte e crisi Latte, Mercuri a Hogan: serve attuazione urgente misure di crisi OCM unica
6.3 prezzo latte Latte, stabilito il prezzo a riferimento industriale:
7.1 energia - Emilia Romagna Energia, verso il nuovo piano regionale
8.1 cereali Cereali e dintorni. Qualche segnale di resistenza ai rialzi.
9.1 sport e benessere Ufficiale Gentildonna. Maria Paola Ceracchi
10.1 russia embargo Euroasiatx.com, la Russia revoca l'embargo su carne e verdure destinate a bambini
10.2 salumi e turismo "SalumiAmo con Bacco" in tour: Catania tappa conclusiva
11.1 agrometeo Agrometeo, primavera - estate 2016
12.1promozioni "vino" e partners
13.1promozioni "birra" e partners

Cibus-22-5giu16-COP

I fondi sembra abbiano avuto la meglio dopo le schermaglie della scorsa settimana. Il potenziale contagio dei cereali.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 03 giugno 2016 -

Il mercato è ancora condizionato dalle operazioni dei fondi-rialzisti sempre più padroni del mercato. Queste le chiusure di giovedi sera:
Semi luglio 1144,20 (+44,4) agosto 1130,60 (+35,2) nov 1081,60 (+13,2)
Farina luglio 418,30 (+19,6) agosto 399,40 (+11,8) dic 379,30 (+3,8)
Olio luglio 32,26 (+0,07) agosto 32,37 (+0,07)
Corn luglio 415,20 (+1,4) settembre 415,60 (+0,6)
Grano sett 485,40 (+11,6) dicembre 496,20 (+11,2) mar 514,00 (+11)

Andamento confermato anche dal mercato telematico che nella mattinata seguente ha registrato +14 punti per il seme e 9,30 dollari per la farina innescando l'inevitabile contagio dei cereali.

Una situazione che comporta il rafforzamento dei prezzi anche sul mercato domestico:
Seme di soya 438 euro partenza al porto, Farina 442 la normale e 452 la proteica e la posizione agosto dicembre 423/431, per il 2017 376/385

Per il settore bioenergetico prosegue, ormai da molto tempo, la corsa ai sottoprodotti per sopperire alla mancanza di mais tossinato sia in granella che in farina. In aggiunta i cruscami mantengono quotazioni elevate in ragione del fatto che l'industria molitoria non produce a pieno regime. I contratti più recenti di crusca ruotano attorno a 140 euro sino a settembre, oppure 135 luglio-dicembre.

Indicatori internazionali 02 giugno 2016


l'Indice dei noli è sceso a 606 punti, il petrolio ruota attorno a 49,25 $ e l'indice di cambio si è ribassato leggermente 1,11433

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Domenica, 05 Giugno 2016 09:32

Agrometeo, primavera - estate 2016

Milano, 30 maggio 2016 - Dopo un finale d'inverno avaro di emozioni in sede italica, relativamente nella norma per quanto concerne il nord/est europeo, la primavera 2016 si sta rivelando, come in parte previsto, altamente instabile e fresca, con il quasi ormai automatico inserimento di basse pressioni nel bacino del Mediterraneo, accompagnate sovente da temporali, cali repentini di temperatura per infiltrazioni di aria fredda e anche la neve ed il gelo: episodi recenti di recrudescenza invernale si sono verificati in Germania, Polonia, Rep. Ceca, sul comparto russo/asiatico ed in particolare nei Balcani, dove il ritorno della neve ( 7-10cm) ed intense gelate ha portato alla compromissione per il 90% del raccolto di lamponi.

Il comparto Russo/Asiatico è stato colpito da una serie di temporali davvero eccezionali per violenza e continuità, creando grossi disagi e danni a colture e vegetazione, il tutto accompagnato da temperature sotto la media del periodo.
Il prosieguo settimanale sara' caratterizzato da frequente instabilita' sul centro/est Europa, mentre la porzione più occidentale conoscerà un po' di caldo e stabilità grazie alla risalita dell'anticiclone africano, il quale, nel tentativo di ristabilire i valori pressori europei, coinvolgerà anche la penisola italica. Si tratterebbe comunque di un miglioramento non omogeneo sia in sede italica che europea.

L'interesse e l'attenzione sono ora indirizzate verso l'inizio della stagione estiva e il suo possibile, probabile andamento, fattore di grosso interesse per molti settori economici. Come per ogni stagione, le divergenze previsionali non mancano, ma alcuni dati certi permettono di interpretare meglio il lento declino del Nino e l'avvento della Nina.

immagine-1-atlantico-superficiale
Nell'immagine (1) si può notare un raffreddamento delle acque atlantiche, le quali risultano determinanti nell'influenzare il clima europeo. Le motivazioni legate a questo raffreddamento sono sconosciute, così come i moti marini che generano questa fenomenologia. Risulta, comunque, un dato da non trascurare in ambito previsionale, in quanto possibile generatore di seccature e frequenti temporali.

Analizzando i modelli previsionali per la stagione estiva, colpisce l'insistenza nel prevedere un'estate particolarmente torrida nel comparto russo/asiatico, un trend che negli ultimi anni si sta ripetendo con una certa costanza.

meteo-prev-giu-luglio-2016 1
La maggior parte dei modelli, dunque, prevede un'estate particolarmente torrida in territorio russo e più in generale nell'Europa dell'est, con limitati apporti precipitativi se si escludono alternanza di rovesci negli stati confinanti con l'Europa centrale. Il resto del continente sembrerebbe destinato a vivere una stagione pressoché' nella norma, con eventuale alternanza di caldo relativo ad invasioni dell'anticiclone africano e seccature atlantiche foriere di temporali, i quali potrebbero risultare particolarmente forti in nazioni quali Germania, Polonia, Ucraina, Bielorussia oltre che al Regno Unito.

La penisola Iberica risulterebbe la zona più calda e con meno apporti precipitativi, mentre per l'Italia si potrebbe prospettare un trimestre con alternanza di sole e perturbazioni spazza-caldo, soprattutto per quanto concerne il mese di agosto.

Si tratta, comunque, di uno scenario ancora provvisorio, vista l'elevata distanza temporale. Ciò che è invece assodato è la débâcle del Le Nino, il quale in questi giorni sta sviluppando le sue ultime fasi d'influenza sul clima europeo, prima di lasciare spazio alla Nina.

La Nina, al pari del Le Nino, è un evento climatico oscillante con caratteristiche assai differenti. Entrambi prendono origine dalle variazioni di pressione e temperatura sull'Oceano Pacifico, costituendo una forma di scambio di calore tra l'atmosfera e l'oceano. La Nina è caratterizzata da un'anomalia termica negativa (0.5/2 C) delle acque superficiali oceaniche pacifiche, di durata 1/3 anni, la quale determina una modificazione climatica, in primis per quei paesi che si affacciano direttamente sull'oceano.

La-NINA-impatto

L'influenza che questo fenomeno può avere in sede europea non è stato ancora del tutto chiarito, tuttavia è stato notato che durante la Nina si verificano fasi siccitose sull'Europa sud occidentale nel periodo autunno-inverno. Se l'estate sarà calda o fredda sarà indipendente dal fenomeno, anche perché' durante questa fase la sua influenza sara' praticamente nulla.
Il passaggio tra le due fasi climatiche risulterà davvero spettacolare, sia per quanto riguarda le modalità che per le conseguenze, in termini di raffreddamento globale.

Il tutto verrà accompagnato da un potente rinforzo degli Alisei, i venti più strutturati nel nostro emisfero.

Estate scenario2016

Fonti: Elaborazione Manuele Corti 
 www.3bmeteo.com
 www.meteolive.it
 www.meteogiornale.com
 www.freddofili.it
 www.meteoservice.com

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Segnali di resistenza ai rialzi speculativi stanno dando un po' di fiato alle filiere zootecniche sempre alle prese con una perdurante crisi di prezzi e di liquidità.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 02 giugno 2016 -
 
Il mercato è ancora nelle mani dei fondi-rialzisti seppure abbiano incontrato qualche resistenza, ma comunque qualche presa di profitto è stata portata a casa. Due notizie che potrebbero portare a ribassi di mercato provengono dalla Cina, l'una riguardante il mais, l'altra riguardante il seme di soya. Notizie passate quasi inosservate forse a seguito dei recenti annunci di vendite interne, poi rimandate, che hanno abbattuto la credibilità delle informazioni provenienti da quell'area.

E' però ipotizzabile che l'impennata dei prezzi possa avere creato qualche problema anche per quell'immenso mercato asiatico.

Difficile fare previsioni. Quel che è certo è che questi timidi segni di resistenza danno un po' di fiato sia ai venditori per le loro esposizioni finanziarie-assicurative, sia ai compratori, ma in modo particolare agli utilizzatori delle tante filiere in crisi.
In un tale contesto è facile immaginare che, i più prudenti, cerchino di non rimanere "corti" di mais e di proteici, anche in forza della concentrazione delle speculazioni imposte dai incentrate proprio sul trimestre giugno-agosto.
Non è escluso che in molti facciano affidamento sull'effetto raccolto grano, orzo e cereali minori, ma le due locomotive Mais e Soya sono lanciate e al loro traino stanno andando gli altri prodotti.

Per il settore bioenergetico prosegue, ormai da molto tempo, corsa ai sottoprodotti per sopperire alla mancanza di mais tossinato sia in granella che in farina. In aggiunta i cruscami mantengono quotazioni elevate in ragione del fatto che l'industria molitoria non produce a pieno regime.

Indicatori internazionali 01 giugno 2016


l'Indice dei noli è sceso a 612 punti, il petrolio stabile a 49,00 $ e l'indice di cambio è sceso a 1,11320

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Tutti i giovedì, un gruppo di agricoltori e una latteria sociale della provincia di Parma propongono prodotti a km 0 che arrivano tutti dalla nostra provincia. Domani dalle 10,00 in poi verranno offerti assaggi dei prodotti tipici ai presenti.

Parma, 1 giugno 2016

Domani è un'ottima occasione per portare sulle nostre tavole il sapore dei piatti della tradizione a km 0, da acquistare direttamente da produttori locali. Per questo, ogni giovedì del mese si può scegliere fra una grande varietà di prodotti freschi.

La manifestazione, promossa da un gruppo di agricoltori e da una latteria sociale della nostra provincia, in concerto con gli esercizi commerciali della zona, propone un mercato agricolo a Km zero, che tutti i giovedì dalle 8,00 alle 13,00 stanzierà in Via Silvio Pellico all'altezza del civico 10. Una manifestazione di agricoltori con prodotti che arrivano tutti dalla nostra provincia, da aziende di pianura arrivando fino alla montagna. La stessa, proposta attraverso il Centro Consulenze Agriverde soc. coop. con sede in Noceto, ha l'intento di proporre ai cittadini di Parma i prodotti locali della campagna.

Potrete trovare miele e confetture biologiche, verdure fresche ma anche lavorate - cotte a vapore, grigliate - e minestroni, oltre a burro, formaggi freschi, ricotta, tosone e Parmigiano-Reggiano da vacche brune alpine. Non mancheranno le uova biologiche, galline, capponi, faraone, galletti livornesi, castagne, carne bovina, farina e pane biologici, frutta e derivati e vino.

Dalle 10,00 in poi verranno offerti assaggi dei prodotti tipici ai presenti.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

La brusca frenata dell'economia dovrebbe fare riflettere. SPECIALE LATTE - Latte spot, inversione di tendenza. Mipaaf, al via la campagna istituzionale a sostegno del latte fresco. Fondo latte: modalità di accesso alle agevolazioni.Latte: confronto Ministro Martina - Alleanza Cooperative. Mais e Soia. Cereali e dintorni. Torna la volatilità su soia e semi

SOMMARIO Anno 15 - n° 21 29 maggio 2016 (in allegato il formato pdf scaricabile)
1.1 editoriale La brusca frenata dell'economia dovrebbe far riflettere
3.1 Cereali Cereali e dintorni. Torna la volatilità su soia e semi.
4.1 Lattiero Caseario Latte spot, inversione di tendenza
5.1 lattiero caseario Mipaaf. Al via la campagna istituzionale a sostegno del latte fresco
5.2 il latte - meglio conoscerlo L'ora del latte
6.1 latte e sostenibilità imprese Latte, benvenuti nel girone infernale
6.2 Crisi latte Latte: confronto Ministro Martina - Alleanza Cooperative
7.1 latte e fondo garanzia Fondo latte: modalità di accesso alle agevolazioni
8.1 cereali Cereali e dintorni. Dopo la riflessione, ancora rincari.
9.1 mais e soia Mais & Soia: stime della nuova stagione maggio 2016
10.1 sport e nutrizione Agnese Soncini, mudrunner e nutrizionista: "Come preparo il fisico alla gara"
11.1 Economia e consumi Commercio: Coldiretti, vola cibo da discount +4,6% a botteghe +2,8%
12.1promozioni "vino" e partners
13.1promozioni "birra" e partners

cibus 21 29mag16 COP

Sul tavolo 6 proposte per traghettare il settore fuori dalla tempesta. Campagne di informazione, regolamentazione della produzione e una azione combinata e immediata che potrebbe essere affidata a una figura "straordinaria" con deleghe sul settore.

Roma, 24 maggio 2016. - Deleghe e organismo interprofessionale, riduzione della produzione, campagne d'informazione sui media, nelle scuole e presso i punti vendita: Alleanza delle Cooperative, che rappresenta il 70% del prodotto made in Italy, ha incontrato oggi il ministro Martina e si è candidata a mettere in sicurezza il latte italiano attraverso una serie di azioni combinate, ora all'esame del Mipaaf.

"Serve fermare la tempesta che da tempo si è accanita sul nostro latte, di questo abbiamo discusso oggi con il ministro in sede di coordinamento del settore lattiero caseario – ha detto il coordinatore del settore lattiero-caseario dell'Alleanza delle Cooperative, Giampiero Calzolari -. Con una disponibilità di materia prima italiana a prezzi prossimi ai 20 centesimi al litro, una produzione annua superiore a quella ottimale di almeno 6mln di quintali e infine con ripetute quanto interessate campagne di disinformazione in favore di prodotti alternativi, le condizioni di mercato sono ormai divenute insostenibili. Per questo serve un'azione forte sul fronte del controllo sulle dinamiche dei prezzi e del dialogo lungo alla filiera ma è anche necessario agire sulla comunicazione, con un coordinamento sul fronte promozionale.
Serve, ad esempio – ha continuato Calzolari - che nella campagna realizzata dal Mipaaf con la Gdo per il consumo di 'Latte 100% italiano' venga introdotto un elemento di salvaguardia della equa remunerazione del lavoro degli allevatori, perché quanto pagato oggi per il latte italiano è sotto ogni immaginabile soglia. Un'equa remunerazione che la cooperazione si è sempre preoccupata di assicurare. Serve ancora la rete della cooperazione - sia sociale che lattiero casearia – per approntare una capillare azione di supporto al programma 'Latte nelle scuole'; così come nelle campagne di educazione alimentare sarà importante predisporre azioni didattiche su larga scala presso le cooperative di trasformazione, anche per contrastare fenomeni distorsivi sempre più dannosi.
La cooperazione, che è attualmente l'unico baluardo di concreta italianità delle produzioni, è infine in grado di trovare strumenti che incentivino la riduzione della produzione e si candida in prima linea nell'ipotesi, già consigliata a fine 2015, di avviare un organismo interprofessionale in grado di gestire in trasparenza le fasi cruciali del mercato, a partire dal sottocosto. Un'azione combinata e immediata – ha concluso il coordinatore del settore lattiero-caseario dell'Alleanza delle Cooperative – il cui coordinamento potrebbe essere affidato a una figura 'straordinaria' con deleghe sul settore, che possa garantire maggiore organicità nelle risposte".

(Fonte Alleanza Cooperative)

A partire dall'11 maggio, le imprese del settore lattiero-caseario potranno accedere alle agevolazioni del "Fondo Latte" che prevede numerose opportunità. Tali opportunità sono indirizzate a tutti i produttori di latte bovino che risultino in regola con i pagamenti dei prelievi sulle eccedenze di produzione lattiera.

Gli interventi previsti dal Fondo Latte sono principalmente orientati alla ripresa economica delle imprese del settore, attraverso operazioni finanziarie finalizzate agli investimenti, al consolidamento delle passività e dei debiti commerciali.

Agevolazioni previste
In primo luogo, si potrà accedere al finanziamento degli investimenti mediante prestiti a medio e lungo termine a valere sul Fondo di Credito ISMEA con una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro.

Inoltre, se l'impresa dovesse avere bisogno, per garantire la quota prestata direttamente dalla banca, potrà usufruire della garanzia fino al 70% (80% nel caso avessi meno di 40 anni) che l'ISMEA mette a disposizione dal suo Fondo di Garanzia diretta, con protezione di ultima istanza dello Stato.

Tutti i costi degli interessi passivi del prestito e dell'eventuale garanzia prestata dall'ISMEA saranno pagati dallo Stato (fino a 15.000 euro o al de minimis non ancora utilizzato a quel momento) che mette a disposizione 23 milioni di euro per questa finalità.

Oltre agli investimenti, il Fondo Latte prevede la possibilità di accedere a finanziamenti destinati al consolidamento delle passività a breve scadute od in scadenza o anche delle rate (sempre a scadere od a scadenza) di finanziamenti a medio e lungo termine precedentemente contratti.

Il Fondo Latte, anche in questo caso, interverrà (sempre nei limiti del de minimis) anche ad abbattimento del costo degli interessi passivi maturati nel periodo di preammortamento.

Nel caso in cui la banca alla quale l'impresa si rivolge per il consolidamento delle passività fosse diversa da quella titolare delle passività da consolidare, si potrà usufruire, in aggiunta, della garanzia fino al 70% (80% nel caso di imprenditori con meno di 40 anni) del valore del finanziamento ottenuto, che l'ISMEA mette a disposizione dal suo Fondo di Garanzia diretta.

Il Fondo Latte interverrà per l'abbattimento dei costi di garanzia.

Le operazioni di consolidamento potranno riguardare:
1. le rate dei finanziamenti a medio/lungo termine in maturazione nei 18 mesi successivi alla data di presentazione della domanda da parte delle imprese (rate in maturazione);
2. le rate scadute e non pagate da non oltre 90 giorni alla medesima data (rate scadute).
L'impresa potrà, inoltre, concordare con la banca la modalità di consolidamento ed erogazione del finanziamento più funzionale alle esigenze dell'impresa stessa.

Infine, accedendo ad un finanziamento bancario a lungo termine, l'impresa potrà anche consolidare i debiti commerciali a breve termine rappresentati da fatture ricevute e non ancora quietanzate.
Anche in questo caso, il Fondo Latte interverrà ad abbattimento degli interessi passivi che verranno addebitati dalla banca erogante e dei costi di commissione di garanzia nel caso in cui l'impresa abbia necessità di accedere al Fondo di Garanzia diretta ISMEA.

Modalità di accesso
Per rendere più agevole e rapido l'accesso alle agevolazioni, è disponibile una procedura informatica e semplificata attraverso il portale predisposto dall'ISMEA. Accedendo al portale, l'impresa potrà direttamente compilare la domanda, indicando a quale tipo di opportunità intenda accedere.

L'ISMEA, in qualità di soggetto istruttore, procederà nell'istruttoria amministrativa relativamente alla domanda di agevolazione presentata mentre l'impresa dovrà recarsi presso la banca di fiducia per attivare i finanziamenti collegati alla domanda di agevolazione (per investimento o consolidamento, a seconda delle scelte che avrà operato).

Entro quindici giorni, l'ISMEA comunicherà l'esito della propria istruttoria all'impresa ed alla banca che, in caso di esito positivo, valuterà il merito creditizio con riferimento al finanziamento richiesto, dandone comunicazione all'impresa ed all'ISMEA.

In caso di valutazione positiva anche da parte della banca, potrà quindi procedere alla firma del contratto di finanziamento. Sarà la banca, entro quindici giorni dalla firma del contratto, a comunicare all'ISMEA i dati fondamentali dell'operazione stipulata.

Il finanziamento potrà essere erogato anche prima della materiale liquidazione del contributo. Questo per far sì che la banca possa disporre di tutte le informazioni necessarie per la corretta determinazione del contributo stesso. Una volta riconosciuta l'ammissibilità della richiesta, l'ISMEA provvederà al pagamento dei contributi presso la banca riducendo automaticamente il debito a carico dell'impresa.

Si segnala, da ultimo, che è possibile ottenere, in aggiunta, da parte delle banche che hanno aderito al protocollo di intesa tra l'ABI e il Ministero, una moratoria di dodici mesi che si sostanzia nella sospensione del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo.
In questi giorni, il Ministero sta stipulando specifici accordi aggiuntivi con alcune Banche che prevedono la possibilità di estendere la moratoria fino a 24 mesi.

Questa opportunità, nel caso l'impresa fosse interessata, dovrà essere attivata direttamente presso la banca creditrice del mutuo oggetto di sospensione, prima della scadenza prevista delle rate da assoggettare a sospensione.

Gli uffici dell'ISMEA sono a disposizione per i chiarimenti e l'aiuto di cui dovessi avere bisogno.

(per accedere al portale)


(Fonte Ismea - Roma 11 maggio 2016)

Roma 26 maggio 2016 - Le vendite al dettaglio per i prodotti alimentari aumentano su base annua in tutte le forme distributive dai discount (+4,6%) alle piccole botteghe (+2,8%), ma anche negli ipermercati (+1,9%) e supermercati (+3,5%).

È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati sul commercio al dettaglio dell'Istat relativi a marzo 2016 rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

L'alimentare - sottolinea la Coldiretti - cresce complessivamente ad un tasso del 3,7% su base annua anche se la variazione congiunturale è negativa dell'1,2%. L'aumento della spesa alimentare su base annua è un segnale positivo poiché si tratta - precisa la Coldiretti - la seconda voce del budget familiare dopo l'abitazione.

L'auspicio è che ora gli aumenti di spesa nella distribuzione alimentare si trasferiscano anche al settore agricolo che - continua la Coldiretti – si trova in piena deflazione con i compensi riconosciti per molti prodotti che non coprono neanche i costi di produzione, dal latte alla carne fino alla frutta e verdura.

I prezzi nelle campagne italiane - conclude la Coldiretti - sono crollati dal -24 % per il grano duro al - 57% per i peperoni ma si riducono le quotazioni del 34% per il latte, del 48% per i pomodori e del 54% per le arance ad aprile rispetto allo scorso anno.


(Fonte coldiretti 26 maggio 2016)