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Mercoledì, 20 Aprile 2016 16:25

Importante nomina per la dr.ssa Lucia Mangone

La Dott.ssa Mangone, dipendente del Servizio di Epidemiologia interaziendale dell'Azienda Usl di Reggio Emilia e Responsabile scientifico del Registro Tumori Reggiano è stata designata Presidente AIRTum.

Reggio Emilia, 20 aprile 2016

Il 13-14-15 aprile scorso, al Centro Internazionale "Loris Malaguzzi", si è svolta la XX Riunione Scientifica Annuale dell'Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTum) che ha visto la presenza di oltre 250 partecipanti provenienti da tutta Italia.

In tale occasione è stato eletto il nuovo consiglio direttivo dell'Associazione e la Dott.ssa Lucia Mangone è stata designata Presidente AIRTum.
La Dott.ssa Mangone, dipendente del Servizio di Epidemiologia interaziendale dell'Azienda Usl di Reggio Emilia e Responsabile scientifico del Registro Tumori Reggiano, è originaria della Basilicata ma vive e lavora da lungo tempo in Emilia-Romagna.
In Emilia ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia, la Specializzazione in Oncologia Medica, il Master in Epidemiologia per i Servizi Sanitari regionali e il Master sulla Governance della Ricerca.
Coinvolta in numerosi studi e progetti di ricerca nazionali internazionali, ha pubblicato oltre 120 articoli scientifici e partecipato a numerosi convegni e congressi.
Dal 2007 è stata componente del Consiglio direttivo dell'AIRTum e dal 2013 è stata vice-segretario dell'Associazione.

(Fonte: ufficio stampa USL RE)

Domani, in occasione della Settimana del cuore, la Cardiologia dell'Ospedale di Montecchio aprirà i propri ambulatori al pubblico in segno di adesione alla Campagna nazionale per prevenire e contrastare le malattie cardiovascolari e sostenere la ricerca clinica in Cardiologia.

Reggio Emilia, 13 febbraio 2016

Domenica 14 Febbraio 2016, in occasione della Settimana del cuore, la Cardiologia dell'Ospedale di Montecchio aprirà i propri ambulatori al pubblico in segno di adesione alla Campagna nazionale per prevenire e contrastare le malattie cardiovascolari e sostenere la ricerca clinica in Cardiologia, promossa dalla Fondazione per il Tuo Cuore dell'Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO).
Medici e infermieri della Cardiologia saranno a disposizione dei cittadini per controllare i fattori di rischio cardiovascolare (misurazione pressione arteriosa, glicemia, colesterolemia e stratificazione individuale del rischio cardiovascolare).
I cittadini potranno inoltre usufruire di colloqui individuali con Cardiologi ed Infermieri Professionali su temi di informazione e prevenzione quali alimentazione e stili di vita corretti per la riduzione del rischio cardiovascolare.
L'iniziativa si svolgerà nei locali del Servizio di Cardiologia (piano terra) e negli adiacenti locali del Servizio di Diabetologia dell'Ospedale «E. Franchini» di Montecchio.

Per ulteriori informazioni sulle iniziative negli ospedali della provincia e d'Italia www.anmco.it 

(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda Usl di Reggio Emilia)

Si è svolta domenica 6 dicembre 2015 una breve cerimonia per la consacrazione del nuovo altare e la presentazione della cappella dell'Ospedale di Montecchio. Uno spazio raccolto, che possa ospitare le persone che necessitano di un momento di raccoglimento, di cura spirituale. -

Montecchio, 10 dicembre 2015

Il rito religioso è stato presieduto dal Vescovo Massimo Camisasca, alla presenza di numerose autorità.
La nuova cappella, pur ricavata in un locale di ridotte dimensioni (ricordiamo che il compito primo di un ospedale rimane sempre quello di curare e che gli spazi non bastano mai), è stata prevista nel progetto generale in attuazione al centro della croce che contraddistingue la planimetria dell'Ospedale Franchini di Montecchio Emilia. Questa posizione baricentrica aggiunge un elemento simbolico alla localizzazione, com'era anche negli antichi ospedali dove la chiesa era sempre al centro della "crociera" delle varie ali, e permette che lo spazio sia direttamente accessibile attraverso tutti i percorsi e da tutti gli utenti: pazienti, parenti, visitatori, medici e personale.
L'idea di allestire uno spazio confortevole e intimo è nata dalle riflessioni dei progettisti e del personale AUSL con l'aiuto di Monsignor Ghirelli, Direttore dell'ufficio diocesano Beni Culturali e edilizia di culto. L'idea progettuale è quindi di uno spazio raccolto, uno "scrigno prezioso", come ha sottolineato il Vescovo S.E. Monsignor Massimo Camisasca, che possa ospitare le persone che necessitano di un momento di raccoglimento, di cura spirituale e di filtro rispetto alle inevitabili sofferenze presenti nell'ospedale.
La sua realizzazione è stata possibile grazie alle generose donazioni delle persone e delle aziende coinvolte, che hanno partecipato con entusiasmo alla sua creazione, in particolare il pittore e scultore Alfonso Borghi, che ha realizzato e donato tutte le opere d'arte che impreziosiscono lo spazio sacro, la società Binini Partners, le società F.B di Angelo Barbieri, Sicrea Group e Siteco, Poltronesofà, a cui va il sentito ringraziamento dell'Azienda USL di Reggio Emilia.
Il tema ispiratore della cappella è quello degli episodi di guarigione, sia corporale che spirituale, come viene spiegato nell'incisione presente sull'acquasantiera riportante la frase "dalle sue piaghe siete stati guariti" (Prima lettera di Pietro 2,24). Al suo interno infatti è presente un progetto iconografico che inizia col "ciclo dei miracoli", un breve percorso spirituale formato da quattro dipinti (40x40 cm) che ripercorre la storia della salvezza, partendo dall'elevazione del serpente di bronzo nel deserto (Numeri 21,4-9), proseguendo con l'episodio del buon samaritano (Luca 10,25-35) e la rappresentazione dell'ultima cena (Giovanni 13), terminando con la resurrezione di Gesù (Giovanni 20,1-30). Sul lato opposto della cappella è presente invece il grande dipinto della crocefissione "La Terra Santa" (400x180 cm) che esemplifica il tema dei miracoli raccogliendo al suo interno numerose scene di guarigioni anche spirituali (La risurrezione di Lazzaro, la guarigione dei dieci lebbrosi, il dialogo con la donna adultera...). La forza della pittura informale del maestro Alfonso Borghi, qui lascia al visitatore la libertà di intravedere e intuire ulteriori scorci salvifici tra gli andamenti irregolari della sua materia. Sul lato dell'ingresso si può osservare un'immagine dedicata alla Madonna (100x180 cm), di particolare efficacia e contemporaneità, che porta a compimento e conclude l'intero percorso iconografico. All'esterno è stata collocata una scultura in bronzo che identifica il locale come cappella e, tramite l'immagine di Zaccheo che sale sul sicomoro, colloca lo spazio nell'ambito del sacro. Una targa riporterà la frase: Gesù rispose a Zaccheo: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa" (Luca 19,9).
Gli arredi sono stati pensati all'interno del processo progettuale complessivo per una realizzazione coordinata e coerente capace di dialogare con l'apparato artistico contemporaneo. L'utilizzo del corten per la realizzazione del tabernacolo, dell'ambone e dell'acquasantiera, attraverso forme geometriche minimali, contribuisce all'atmosfera calda e accogliente creatasi grazie alle terre usate da Alfonso Borghi per la realizzazione della tela raffigurante la crocefissione. Il blocco unico di travertino utilizzato per l'altare fornisce infine un elemento celebrativo solido che costituisce il punto principale di riferimento dell'aula. Le dimensioni ridotte dell'ambiente costringono a disporre le sedute in legno attorno all'altare creando uno spazio proporzionato e ricordante la mensa del convito pasquale.

(fonte: Ufficio Comunicazione Usl RE)

Il Servizio di oculistica dell'Azienda Usl di Reggio Emilia, è stato intitolato al Dr. Amos Bartolino, prematuramente scomparso nel 2014, ieri alla presenza dei familiari, in una sala piena di collegi e amici all'Ospedale di Correggio. Il Dr. Fausto Nicolini, Direttore generale dell'Azienda USL di Reggio Emilia ha ricordato il collega. -

Reggio Emilia, 30 ottobre 2015 -

Alla presenza dei familiari, in una sala piena di collegi e amici all'Ospedale di Correggio, nel pomeriggio di ieri il Servizio di oculistica dell'Azienda Usl di Reggio Emilia, è stato intitolato al Dr. Amos Bartolino, prematuramente scomparso nel 2014.
Le diverse, toccanti testimonianze di familiari e colleghi hanno ricordato le doti umane e professionali di Amos Bartolino, che ha dedicato la vita alla cura dei pazienti con dedizione, passione ed entusiasmo. Il servizio è ora diretto dal Dr.Marco Vecchi, amico e collega del medico scomparso.

Amos Bartolino rid

Il Dr. Fausto Nicolini, Direttore generale dell'Azienda USL di Reggio Emilia ha ricordato con queste parole il Dr. Bartolino: "Ho conosciuto Amos quando partecipò al concorso per il primariato di oculistica. Mi colpì fin da subito la sua visione innovatrice, che riversò con energia e passione nel suo incarico. Lo ricordo come una persona gioviale, sempre positiva, razionale, disponibile al confronto e brillante nella conversazione.
Lavorare nella sanità pubblica e universale, con passione, competenza e dedizione, come ha fatto Amos Bartolino, è soprattutto condividere valori e principi, quali solidarietà, sussidiarietà e prossimità. E dal momento che sono gli operatori a costruire la storia è giusto che si ricordino quei professionisti e quelle persone che tanto hanno dato.
Amos ha dedicato la sua vita, troppo breve, al lavoro, donandosi con passione agli altri e noi abbiamo deciso di ricordarlo così, perché l'identità di un'organizzazione e il senso di appartenenza si costruiscono anche con la memoria dei luoghi e delle persone".

(Fonte: Ufficio Comunicazione Ausl RE)

L'efficacia dello screening per la diagnosi precoce del tumore del colon retto in provincia di Reggio Emilia è stata verificato per la prima volta con uno studio di grandi dimensioni basato sull'osservazione di quanto è avvenuto in tutta la popolazione della provincia. -

Reggio Emilia, 1 settembre 2015 -

The American Journal of Gastroenterology - Nature, prestigiosa rivista internazionale di gastroenterologia, ha recentemente pubblicato un articolo scritto da ricercatori delle due aziende sanitarie pubbliche della provincia, sull'efficacia dello screening del colon-retto.
L'articolo è uno dei primissimi lavori a livello internazionale che dimostra che lo screening del colon-retto porta alla diminuzione di nuovi casi di cancro, oltre alla già dimostrata riduzione dei decessi dovuti a questo tumore. Infatti lo screening permette di individuare delle lesioni, gli adenomi, che non sono cancri, ma possono diventarlo con il passare degli anni. Gli adenomi possono essere rimossi facilmente durante l'esame endoscopico.
Fino ad oggi la riduzione dei cancri era stata ipotizzata per lo screening del colon-retto con sangue occulto fecale, ma mai dimostrata nella pratica.

Per la prima volta (ed esclusivamente con dati reggiani) uno studio di grandi dimensioni e basato sull'osservazione di quanto è avvenuto in tutta la popolazione della provincia è stato in grado di mostrare una riduzione dei nuovi casi di cancro con lo screening basato sul test del sangue occulto fecale.
Solo grazie a un programma di screening organizzato nei minimi particolari, dall'invito alla popolazione, all'effettuazione del test del sangue occulto, dalle colonscopie ai trattamenti è stato possibile raggiungere questo risultato: tutta la popolazione dai 50 ai 69 anni è invitata regolarmente ogni 2 anni, l'adesione all'invito è fra le più alte d'Italia (64%), così come quella alla colonscopia (92%).
Tutto ciò ha portato, a soli 8 anni dall'attivazione del programma di screening, a una riduzione della mortalità per cancro del colon retto nella popolazione reggiana di circa il 30% e una riduzione del 10% dei nuovi casi di cancro.

Questi dati dimostrano l'efficacia di un programma di salute pubblica ben organizzato a livello regionale e soprattutto reggiano.

(Fonte: ufficio stampa Usl RE)

Grazie alla donazione di un gruppo di giovani sportivi capitanati da Alex Corradini, che ha devoluto il ricavato dell'organizzazione del torneo di calcetto all'Ospedale di Guastalla, la Pediatria ora può avvalersi di un manichino neonatale su cui esercitarsi nelle manovre di rianimazione. -

Guastalla, 30 giugno 2015 -

Su 100 bambini che nascono uno o due ha bisogno di manovre rianimatorie da parte del personale medico che assiste al parto, manovre che devono essere fatte con perizia e competenza ma che, verificandosi raramente, comportano un continuo addestramento del personale per garantire procedure efficaci ed appropriate.
Con questo manichino, completo di vie respiratorie e vasi ombelicali, il personale della Pediatria sarà in grado di simulare le manovre di rianimazione neonatale, esercitazioni che vengono periodicamente realizzate assieme alla Terapia Intensiva Neonatale dell'Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.
L'Azienda USL ringrazia questi giovani sportivi che hanno dimostrato una sensibilità e un senso civico encomiabili.

All'Ospedale di Guastalla nel 2014 hanno partorito 843 donne.

(Fonte: Ufficio Comunicazione Ausl RE)

Generosa donazione dell'Associazione Prevenzione Tumori al Day Hospital Oncologico dell'Ospedale di Guastalla. Sistema di raffreddamento Paxman: un aiuto per contrastare la perdita dei capelli durante la chemioterapia. -

Reggio Emilia, 25 giugno 2015 -

Giovedì 25 Giugno alle 11.30, all'Ospedale di Guastalla, è stato presentato il nuovo apparecchio Paxman, generosamente donato al Day Hospital Oncologico dall'Associazione Prevenzione Tumori di Guastalla, per contrastare la perdita dei capelli durante la chemioterapia nei pazienti affetti da neoplasia.
Oltre alla diagnosi iniziale del cancro stesso, la perdita dei capelli continua ad essere il più traumatico e stressante effetto psicologico collaterale che molti pazienti malati di cancro sperimentano.
L'alopecia viene vista come una continua dimostrazione della propria malattia e può causare cambiamenti negativi a livello di immagine corporea, può diminuire l'attività sociale ed alterare le relazioni interpersonali. Questo problema fisico ed emozionale può trasmettersi attraverso la riluttanza del paziente, a volte persino il rifiuto, ad accettare la cura.
La perdita dei capelli si manifesta in maniera frequente a causa di una parziale o totale atrofizzazione della radice del bulbo capillare causando la costrizione della struttura dei capelli e di conseguenza la facile rottura.
Il raffreddamento del cuoio capelluto durante determinati trattamenti chemioterapici ha dimostrato di poter prevenire, o almeno di poter ridurre, l'inevitabile perdita dei capelli.
La riduzione della temperatura porta alla vasocostrizione e ciò rende minima la quantità di sostanza medicinale rilasciata nei follicoli piliferi. Vi è inoltre una riduzione a livello metabolico che riduce l'assorbimento delle sostanze da parte del follicolo pilifero.
Altri sistemi basati su questo stesso principio utilizzano sacchetti di ghiaccio tritato e calotte con gel refrigerante. Questi strumenti hanno lo svantaggio di essere scomodi, pesanti da portare e vengono posti sul capo ad una temperatura intollerabile di -25°C che aumenta rapidamente una volta in contatto con il cuoio capelluto.
Paxman ha applicato gli stessi principi utilizzando però una moderna tecnologia per la prevenzione della perdita dei capelli. Un sistema che funziona, facile da utilizzare, Paxman è un effettivo modo di ridurre il bisogno di utilizzare parrucche e viene accettato da dottori e dagli infermieri così come dai pazienti, risolvendo i problemi inizialmente associati ai trattamenti con terapie di raffreddamento.
Gli studi osservazionali effettuati nel Regno Unito riportano un successo del sistema Paxman nell'89% dei pazienti malati di cancro al seno, con solo l'11% dei casi di consistente perdita dei capelli e necessità di utilizzo della parrucca.
Il valore economico della nuova apparecchiatura donata ammonta complessivamente a 29.800 €.

Alla consegna dell'apparecchiatura, una delle prime disponibili nei Day Hospital italiani, erano presenti:
Luigi Tosi, Presidente Associazione Prevenzione Tumori di Guastalla
Daniela Ricco', Direttore Sanitario Azienda USL
Cristina Marchesi, Direttore del Presidio Ospedaliero Azienda USL
Antonio Di Mare, Direttore Sanitario degli Ospedali di area nord, Guastalla e Correggio, Azienda USL
Lucia Monici, Direttore del Distretto di Guastalla
Laura Scaltriti, Responsabile del Day Hospital Oncologico dell'Ospedale di Guastalla
Simonetta Montanari, Coordinatore infermieristico e tecnico
Presente, inoltre, un rappresentante del Banco Emiliano di Guastalla che ha sostenuto l'iniziativa benefica dell'Associazione.

DOMANDE FREQUENTI CHE POSSONO ESSERE POSTE DA UN PAZIENTE PRIMA DI ESSERE SOTTOPOSTO AL RAFFREDDAMENTO DEL CUOIO CAPELLUTO PER LA PRIMA VOLTA

D. È un sistema sicuro?
R. Sì, non ci sono effetti collaterali.
D. Funzionerà per me?
R. Ci sono elevate probabilità che funzioni, ma non può esserci garanzia assoluta. È importante capire e tenere presente che potrai comunque avere una perdita di capelli. Le probabilità di successo dipendono da numerosi fattori variabili, che includono le diverse reazioni soggettive, le terapie e i regimi chemioterapici a cui si viene sottoposti. Se siete a conoscenza della terapia e del dosaggio a cui siete sottoposti, potete parlare con il personale infermieristico o contattare l'azienda Praesidia per ricevere dettagliate informazioni.
D. Quanto freddo potrei sentire?
R. A inizio trattamento si sente un po' di freddo, ma comunque sopportabile. Già dopo 10- 15 minuti il freddo diventa comunque molto meno percepibile.
D. Mi farà venire mal di testa?
R. La maggior parte dei pazienti trattati non riscontra mal di testa, ma un piccola percentuale ne ha comunque risentito.
D. Per quanto tempo va indossata la calotta?
R. 20-30 minuti prima dell'inizio della chemioterapia, durante tutto il trattamento chemioterapico e tra i 45 minuti e le 3 ore dopo lo stesso, ma quest'ultimo tempo dipende dal tipo di chemioterapico che vi viene somministrato. Il tempo totale medio è di 21⁄2 – 3 ore.
D. Sentirò freddo in tutto il resto del corpo?
R. Normalmente non accade, ma se dovesse succedere vi verrà data una coperta per tenervi caldi.
D. Avrò problemi da raffreddamento della cute?
R. No, vengono prese apposite precauzioni per proteggere le aree esposte della pelle del volto (fronte e orecchie).
D. Cosa succede se ho necessità di andare al bagno?
R. La calotta può essere disconnessa dalla macchina velocemente e facilmente, e riesce a mantenere il cuoio capelluto alla temperatura desiderata per circa 10 minuti senza influire negativamente sul processo di raffreddamento del cuoio capelluto.
D. Sarò limitato nei movimenti?
R. I pazienti possono sedersi su sedie, reclinarle o stendersi sul letto.
D. È un sistema sicuro?
R. Sì, non ci sono effetti collaterali.
D. Durante il trattamento col Paxman potrò leggere, dormire o bere bevande?
R. Sì.
Per maggiori informazioni potete parlare con il personale infermieristico o contattare direttamente l'azienda Praesidia.

(Fonte: Ufficio Comunicazione Ausl RE)

Alla 10a Conferenza Nazionale della Fondazione GIMBE - Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze - l'Azienda USL di Reggio Emilia per il progetto, sviluppato dal Programma Cure Primarie - dott. Sebastian Grazioso e dott.ssa Mila Fanti, sotto la direzione della dott.ssa Eletta Bellocchio, Direttore del Programma - e svolto con la collaborazione del dott. Pierpaolo Pattacini. -

Reggio Emilia, 2 aprile 2015 - 

In occasione della 10a Conferenza Nazionale della Fondazione GIMBE (Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze), svoltasi a Bologna il 27 marzo 2015, l'Azienda USL di Reggio Emilia ha partecipato ai lavori presentando un progetto per la valutazione sistematica dell'appropriatezza delle prescrizioni di risonanza magnetica.

Il progetto, sviluppato dal Programma Cure Primarie (dott. Sebastian Grazioso e dott.ssa Mila Fanti, sotto la direzione della dott.ssa Eletta Bellocchio, Direttore del Programma) e svolto con la collaborazione del dott. Pierpaolo Pattacini, Direttore del Servizio interaziendale di diagnostica per immagini e medicina di laboratorio, consente di valutare con strumenti informatici l'adesione delle prescrizioni mediche ai principi di appropriatezza presenti nei protocolli interaziendali. Scopo del progetto stabilire un modello di riferimento per valutare l'appropriatezza prescrittiva in maniera sistematica, analitica e condivisa con i professionisti, ponendo le basi per la riorganizzazione dell'offerta e la riduzione dei tempi di attesa.

Per le caratteristiche innovative, il rigore metodologico e la rilevanza dei risultati, il contributo è stato premiato con il GIMBE Award 2015.
Alla conferenza ed alla consegna del premio era presente anche il Direttore Generale dell'Azienda Usl, Fausto Nicolini.

(Fonte: Ufficio Comunicazione
 Azienda Usl di Reggio Emilia)

Dal 1 marzo 2015 la ricetta elettronica sarà estesa anche alle prescrizioni di visite specialistiche ed esami diagnostici. Il medico di famiglia, per prescrivere farmaci o visite, compone una ricetta elettronica e non consegna più al cittadino la ricetta rossa, ma solo un promemoria, da consegnare alla prenotazione, così come faceva con la ricetta rossa.-

Reggio Emilia, 27 febbraio 2015 -

La ricetta elettronica, in sostituzione della ricetta rossa per le prescrizioni dei farmaci, è stata introdotta nella provincia di Reggio Emilia dal luglio 2014. La ricetta elettronica, - informa la nota Ausl di Reggio Emilia - prevista dal Decreto Legislativo 179/2012 (Decreto Crescita), è obiettivo dell'agenda digitale del Governo insieme al Fascicolo Sanitario Elettronico e dal 1 marzo 2015 il suo utilizzo verrà esteso anche alle prescrizioni di visite specialistiche ed esami diagnostici. Obiettivo del progetto è quello di "dematerializzare" la ricetta rossa e sostituirla con un foglio bianco, che costituisce il promemoria della prescrizione.

Sul foglio bianco sono riportati con precisione dal proprio medico di famiglia i dati anagrafici, la fascia di reddito, eventuali esenzioni dal ticket e le prestazioni richieste. Il medico di famiglia, per prescrivere farmaci o visite, compone una ricetta elettronica e non consegna più al cittadino la ricetta rossa, ma un promemoria bianco.

Quando il cittadino deve prenotare una visita o un esame, o ritirare un farmaco, consegna il promemoria così come faceva con la ricetta rossa. Gli operatori dell'Azienda sanitaria e i farmacisti recuperano sul computer la ricetta elettronica prescritta dal medico e possono prenotare visite ed esami o consegnare i farmaci necessari.

Al momento solamente i medici di medicina generale sono coinvolti nel progetto - specifica l'Ausl. Successivamente saranno attivati anche gli specialisti ambulatoriali e ospedalieri nonché i pediatri di libera scelta e i medici di continuità assistenziale (ex Guardia medica).

Sarà necessaria la massima collaborazione del cittadino in particolare per: controllare sempre che il promemoria consegnato dal medico contenga tutti i dati anagrafici corretti, la fascia di reddito ed eventuali esenzioni, aggiornare, quando necessario, presso gli uffici SAUB la propria posizione rispetto a esenzioni e/o fasce di reddito.

Inoltre l'Ausl precisa che i cittadini residenti in provincia con scelta del medico di medicina generale in altre Aziende sanitarie della Regione devono dichiarare la fascia di reddito anche presso le anagrafi sanitarie dove hanno espresso la scelta del medico;
una ricetta elettronica, nella quale siano prescritte più prestazioni specialistiche, deve essere utilizzata prenotando esclusivamente all'interno delle strutture sanitarie di una sola provincia.
Non potranno essere accettate correzioni manuali del promemoria, in quanto farà fede il solo dato elettronico.
Per qualsiasi ulteriore informazione è possibile rivolgersi all'Ufficio Relazioni con il Pubblico presente in ogni Distretto.

(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda Usl di Reggio Emilia)

Mercoledì, 11 Febbraio 2015 11:49

Donati 100.000 euro all'Ospedale di Guastalla

Generosa donazione di 100.000 euro da parte dell'Associazione Prevenzione Tumori di Guastalla destinata all'aggiornamento della Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) in dotazione al Servizio di Diagnostica per Immagini dell'Ospedale -

Reggio Emilia, 11 febbraio 2015 - 

Lunedì 9 Febbraio 2015 l'Ospedale Civile di Guastalla ha ricevuto una generosa donazione di 100.000 euro da parte dell'Associazione Prevenzione Tumori di Guastalla destinata all'aggiornamento della Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) in dotazione al Servizio di Diagnostica per Immagini dell'Ospedale. La donazione è frutto del contributo della ditta Padana Tubi di Guastalla, dimostratasi ancora una volta particolarmente sensibile alla qualificazione dei servizi dell'ospedale.

Alla consegna della donazione erano presenti il Presidente e alcuni rappresentanti dell'Associazione Prevenzione Tumori di Guastalla, l'ing. Frigeri per la ditta Padana Tubi, il Direttore dell'Area Nord dell'Azienda Usl di Reggio Emilia, dr. Antonio Di Mare, il Direttore Sanitario dell'Ospedale di Guastalla, dr. Andrea Gigliobianco, il Direttore del Distretto di Guastalla, dr.ssa Giuliana Boschini, il Direttore della Radiologia, dr. Vladimiro Ginocchi, il Coordinatore Tecnico del Servizio, Mirko Boschini, e il Direttore della Ginecologia-Ostetricia, dr. Alessandro Ventura.

L'apparecchiatura di Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) in dotazione, donata all'Ospedale nel 2004, ha consentito in questi anni l'esecuzione di indagini specialistiche sia per pazienti esterni che pazienti ricoverati, non solo negli Ospedali di Guastalla e Correggio, ma di tutta la provincia. Nell'ultimo anno sono stati effettuati complessivamente oltre 4.300 esami con un apparecchiatura in funzione dal lunedì mattina al sabato sera.

Una quota importante degli esami eseguiti riguarda pazienti oncologici in fase diagnostica pre e post operatoria, per controlli e follow-up e per la ricerca di recidive.
Importante l'attività svolta anche in ambito cardiologico, che ha reso l'Ospedale di Guastalla il centro di riferimento provinciale per gli esami di RMN cardiaca grazie al lavoro congiunto delle équipe radiologiche e cardiologiche dell'Ospedale.
Un'ulteriore ambito di utilizzo della RMN a Guastalla sono gli studi di "spettroscopia del protone" in ambito oncologico cerebrale svolti anche per pazienti provenienti da fuori Regione.

L'aggiornamento della Risonanza Magnetica Nucleare si è reso necessario per prevenire l'obsolescenza tecnologica del sistema e poter allineare il funzionamento dell'importante apparecchiatura ai migliori standard operativi attualmente disponibili in grado di migliorare sempre di più la qualità delle prestazioni offerte e poter garantire la possibilità di sviluppo di nuove applicazioni.

Questa generosa donazione va a contribuire all'importante operazione di aggiornamento della piattaforma tecnologica della RMN dell'Ospedale di Guastalla, realizzata nel settembre 2014, che ha avuto per l'Azienda Usl un costo complessivo di oltre 325.000 euro.

La Direzione dell'Azienda Usl di Reggio Emilia coglie l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo importante obiettivo.

(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda Usl di Reggio Emilia)

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